Iscriviti alla newsletter



Registrati alla newsletter (giornaliera o settimanale):
Ricevi aggiornamenti sulla malattia, gli eventi e le proposte dell'associazione. Il tuo indirizzo email è usato solo per gestire il servizio, non sarà mai ceduto ad altri.


Scoperta su batterio potrebbe avere importanti implicazioni per l'Alzheimer

Michael Johnson (destra) e Bo Zhang (sinistra) Lo studio su una proteina batterica di regolamentazione sensibile all'ossigeno da parte di ricercatori di chimica dell'Università della Georgia (UGA) ha fornito informazioni molecolari sul meccanismo di rilevamento dell'ossigeno.

Questo potrebbe in ultima analisi portare ad una migliore comprensione del processo di invecchiamento e a nuovi trattamenti per le malattie umane come il cancro, il Parkinson e l'Alzheimer.


Michael Johnson (a destra nella foto University of Georgia), professore distinto di ricerca in chimica del Franklin College of Arts and Sciences della UGA, e Bo Zhang (a sinistra nella foto), candidata al dottorato in chimica dell'UGA, hanno scoperto che il fumarato e la proteina di regolamentazione della riduzione del nitrato (FNR) dell'E. coli rileva l'ossigeno per mezzo di un nuovo tipo di cambiamento strutturale reversibile in un ammasso di ferro-zolfo.


The work was carried out in collaboration with Nick Le Brun and coworkers from the University of East Anglia. Il lavoro è stato svolto in collaborazione con Nick Le Brun e i suoi colleghi dell'Università della East Anglia. I risultati sono stati pubblicati il 10 settembre in Proceedings of the National Academy of Sciences.


Gli ammassi di ferro-zolfo sono abbondanti cofattori biologici che svolgono un ruolo cruciale in quasi tutti i processi vitali fondamentali, tra cui la respirazione, la fotosintesi, la fissazione dell'azoto, la replicazione e la riparazione del DNA. "Ognuno ha trilioni di ammassi di ferro-zolfo associati con enzimi e proteine nel corpo", ha detto Johnson. "Il problema è che si degradano rapidamente in presenza di ossigeno e di altre specie associate allo stress ossidativo, con conseguente perdita di funzionalità della proteina".


La ricerca condotta all'UGA e all'UEA si è focalizzata sul FNR, che rileva la presenza di ossigeno nell'ambiente e cambia lo stato "acceso/spento" dei geni di specifici agenti patogeni, come l'E. coli, in caso di assenza di ossigeno, condizione comune nel tratto intestinale umano. L'ossigeno viene rilevato dal FNR attraverso il suo ammasso di ferro-zolfo che subisce la conversione da una forma ad un'altra, più piccola, forzando in tal modo la proteina a cambiare forma (il cambio di stato "acceso/spento") e portando allo spegnimento di geni associati alla crescita in assenza di ossigeno.


"L'E.coli può decidere quale stile di vita viviamo, con o senza ossigeno", ha detto Johnson. "Non possiamo decidere di cambiare il nostro bisogno di ossigeno, ma capire i meccanismi di rimontaggio e riparazione degli ammassi di ferro-zolfo in risposta allo stress ossidativo è fondamentale per la comprensione di una serie di malattie umane, nonché del processo di invecchiamento".


Rivelando la struttura del cluster di ossigeno danneggiato nel FNR e mostrando che può essere facilmente riparato con l'aggiunta di ferro, questa ricerca ha scoperto un meccanismo importante per la riparazione degli ammassi di ferro-zolfo. Inoltre, i risultati preliminari su altri ammassi di ferro-zolfo contenenti enzimi suggeriscono che questo tipo di meccanismo di riparazione e danneggiamento dei cluster di ferro-zolfo è molto diffuso in biologia.


Bo Zhang, l'autrice principale dello studio ha detto che il meccanismo di commutazione dei cluster ferro-zolfo in risposta all'ossigeno è intelligente. "Non si fanno prendere dal panico, si tengono con calma i loro solfuri in eccesso e aspettano di essere riparati", ha detto Zhang. Ha detto che tutte le applicazioni mediche derivanti da questa ricerca potrebbero richiedere da 10 a 20 anni per essere sviluppate. Il passo successivo è scoprire come funziona il processo di riparazione nella cellula. Johnson e la Zhang sono attualmente al lavoro su modelli in vitro per simulare questo processo biologico di riparazione.


La ricerca riportata in questa pubblicazione è stata finanziata dal National Institute of General Medical Sciences dei National Institutes of Health, sovvenzione numero GM62524.

 

 

 

 

***********************
Cosa pensi di questo articolo? Ti è stato utile? Hai rilievi, riserve, integrazioni? Conosci casi o ti è successo qualcosa che lo conferma? o lo smentisce? Puoi usare il modulo dei commenti qui sotto per dire la tua opinione. Che è importante e unica.

 

***********************
Fonte: Materiale della University of Georgia. Articolo originale scritto da April Reese Sorrow.

Riferimento:
B. Zhang, JC Crack, S. Subramanian, J. Green, AJ Thomson, NE Le Brun, MK Johnson. Reversible cycling between cysteine persulfide-ligated [2Fe-2S] and cysteine-ligated [4Fe-4S] clusters in the FNR regulatory protein. Proceedings of the National Academy of Sciences, 2012; DOI: 10.1073/pnas.1208787109.

Pubblicato in ScienceDaily il 10 Settembre 2012 - Traduzione di Franco Pellizzari.

Copyright: Tutti i diritti di eventuali testi o marchi citati nell'articolo sono riservati ai rispettivi proprietari.

Liberatoria: Questo articolo non propone terapie o diete; per qualsiasi modifica della propria cura o regime alimentare si consiglia di rivolgersi a un medico o dietologo. Il contenuto non dipende da, nè impegna l'Associazione Alzheimer onlus di Riese Pio X. I siti terzi raggiungibili da eventuali links contenuti nell'articolo e/o dagli annunci pubblicitari proposti da Google sono completamente estranei all'Associazione, il loro accesso e uso è a discrezione dell'utente. Liberatoria completa qui.

Nota: L'articolo potrebbe riferire risultati di ricerche mediche, psicologiche, scientifiche o sportive che riflettono lo stato delle conoscenze raggiunte fino alla data della loro pubblicazione.

Sostieni l'Associazione; una donazione, anche minima, ci aiuterà ad assistere malati e famiglie e continuare ad informarti. Clicca qui a destra:



Notizie da non perdere

Effetti della carenza di colina sulla salute neurologica e dell'intero si…

23.01.2023 | Ricerche

Assorbire colina a sufficienza dall'alimentazione è cruciale per proteggere il corpo e il cervello d...

Variante della proteina che causa l'Alzheimer protegge dalla malattia

15.02.2021 | Ricerche

Le scoperte di un nuovo studio sul morbo di Alzheimer (MA), guidato da ricercatori dell...

5 tipi di ricerca, sottostudiati al momento, potrebbero darci trattamenti per …

27.04.2020 | Esperienze & Opinioni

Nessun ostacolo fondamentale ci impedisce di sviluppare un trattamento efficace per il m...

Accumulo di proteine sulle gocce di grasso implicato nell'Alzheimer ad es…

21.02.2024 | Ricerche

In uno studio durato 5 anni, Sarah Cohen PhD, biologa cellulare della UNC e Ian Windham della Rockef...

Rivelato nuovo percorso che contribuisce all'Alzheimer ... oppure al canc…

21.09.2014 | Ricerche

Ricercatori del campus di Jacksonville della Mayo Clinic hanno scoperto...

Identificazione dei primi segnali dell'Alzheimer

7.03.2022 | Ricerche

Un team multidisciplinare di ricerca, composto da ricercatori del progetto ARAMIS, dell...

Capire l'origine dell'Alzheimer, cercare una cura

30.05.2018 | Ricerche

Dopo un decennio di lavoro, un team guidato dal dott. Gilbert Bernier, ricercatore di Hô...

Smontata teoria prevalente sull'Alzheimer: dipende dalla Tau, non dall�…

2.11.2014 | Ricerche

Una nuova ricerca che altera drasticamente la teoria prevalente sull'or...

Zen e mitocondri: il macchinario della morte rende più sana la vita

20.11.2023 | Ricerche

Sebbene tutti noi aspiriamo a una vita lunga, ciò che è più ambito è un lungo periodo di...

Vecchio farmaco per l'artrite reumatoide suscita speranze come cura per l…

22.09.2015 | Ricerche

Scienziati dei Gladstone Institutes hanno scoperto che il salsalato, un farmaco usato per trattar...

Dosi basse di radiazioni possono migliorare la qualità di vita nell'Alzhe…

6.05.2021 | Ricerche

Individui con morbo di Alzheimer (MA) grave hanno mostrato notevoli miglioramenti nel co...

Identificata nuova forma di Alzheimer ad esordio molto precoce

16.06.2020 | Ricerche

Ricercatori della Mayo Clinic hanno definito una forma di morbo di Alzheimer (MA) che co...

Chiarito il meccanismo che porta all'Alzheimer e come fermarlo

30.08.2017 | Ricerche

Nel cervello delle persone con Alzheimer ci sono depositi anomali di proteine ​​amiloide-beta e ​...

Scoperto il punto esatto del cervello dove nasce l'Alzheimer: non è l…

17.02.2016 | Ricerche

Una regione cruciale ma vulnerabile del cervello sembra essere il primo posto colpito da...

Pressione bassa potrebbe essere uno dei colpevoli della demenza

2.10.2019 | Esperienze & Opinioni

Invecchiando, le persone spesso hanno un declino della funzione cerebrale e spesso si pr...

Nessuna cura per l'Alzheimer nel corso della mia vita

26.04.2019 | Esperienze & Opinioni

La Biogen ha annunciato di recente che sta abbandonando l'aducanumab, il suo farmaco in ...

Un nuovo modello per l'Alzheimer: fenotipi di minaccia, stati di difesa e…

23.04.2021 | Esperienze & Opinioni

Che dire se avessimo concettualizzato erroneamente, o almeno in modo incompleto, il morb...

3 modi per trasformare l'auto-critica in auto-compassione

14.08.2018 | Esperienze & Opinioni

Hai mai sentito una vocina parlare nella tua testa, riempiendoti di insicurezza? Forse l...

Interleuchina3: la molecola di segnalazione che può prevenire l'Alzheimer…

20.07.2021 | Ricerche

Una nuova ricerca su esseri umani e topi ha identificato una particolare molecola di seg...

L'impatto del sonno su cognizione, memoria e demenza

2.03.2023 | Ricerche

Riduci i disturbi del sonno per aiutare a prevenire il deterioramento del pensiero.

"Ci...

Logo AARAssociazione Alzheimer OdV
Via Schiavonesca 13
31039 Riese Pio X° (TV)

Seguici su

 
enfrdeites

We use cookies

Utilizziamo i cookie sul nostro sito Web. Alcuni di essi sono essenziali per il funzionamento del sito, mentre altri ci aiutano a migliorare questo sito e l'esperienza dell'utente (cookie di tracciamento). Puoi decidere tu stesso se consentire o meno i cookie. Ti preghiamo di notare che se li rifiuti, potresti non essere in grado di utilizzare tutte le funzionalità del sito.