Iscriviti alla newsletter



Registrati alla newsletter (giornaliera o settimanale):
Ricevi aggiornamenti sulla malattia, gli eventi e le proposte dell'associazione. Il tuo indirizzo email è usato solo per gestire il servizio, non sarà mai ceduto ad altri.


Sono gli occhi la chiave per un nuovo test per l'Alzheimer?

Un semplice test di tracciatura degli occhi potrebbe essere la chiave per la diagnosi precoce di Alzheimer, secondo una nuova ricerca pubblicata il 22 agosto sul Journal of American Aging Association.

Il lavoro, guidato dalla Lancaster University, in collaborazione con il Royal Preston Hospital, il Lancashire Teaching Hospitals NHS Foundation Trust, ha dimostrato che le persone conAlzheimer hanno difficoltà con un particolare tipo di test di tracciamento dell'occhio.


Un semplice test di tracciamento del movimento
dell'occhio potrebbe essere la chiave per una
diagnosi precoce di Alzheimer. (Credit: Image
courtesy of Lancaster University)


Nell'ambito dello studio, 18 pazienti con Alzheimer, 25 pazienti con Parkinson, 17 persone sane giovani e 18 anziani sani sono stati invitati a seguire i movimenti di luce sul monitor di un computer, ma in alcuni casi è stato chiesto loro di guardare dall'altra parte, dove non c'era luce. Le dettagliate misure di tracciamento del movimento dell'occhio, prese dal gruppo hanno mostrato risultati contrastanti.


I pazienti con Alzheimer hanno commesso errori quando è stato loro chiesto di distogliere lo sguardo dalla luce e non hanno potuto correggere tali errori, nonostante fossero in grado di rispondere perfettamente bene quando è stato loro chiesto di guardare verso la luce. Questi errori non corretti sono 10 volte più frequenti nei pazienti del Alzheimer rispetto ai gruppi di controllo.


I ricercatori hanno anche misurato la funzione di memoria tra quei pazienti di Alzheimer che hanno trovato difficile la prova e sono stati in grado di mostrare una chiara correlazione con il funzionamento ridotto della memoria.


Il Dr Trevor Crawford del dipartimento di Psicologia e del Centro per la ricerca sull'invecchiamento della Lancaster University, ha detto che questi nuovi risultati sono potenzialmente molto interessanti, poichè hanno dimostrato, per la prima volta, una connessione con la compromissione della memoria che è così spesso il primo sintomo evidente nell'Alzheimer.


Ha detto: "La diagnosi di Alzheimer attualmente dipende fortemente dai risultati di una serie di lunghi test neuropsicologici. Tuttavia, i pazienti con demenza spesso trovano che questi test sono difficili da completare a causa della mancanza di una chiara comprensione e della decadenza della loro attenzione o motivazione. Negli ultimi dieci anni i ricercatori nei laboratori di tutto il mondo hanno lavorato a un approccio alternativo basato sul controllo dei movimenti dell'occhio da parte del cervello, come uno strumento per indagare le abilità cognitive quali attenzione, inibizione cognitiva e memoria.

"Questo studio porta più avanti questo lavoro, perché abbiamo trovato una forte evidenza che la difficoltà nel rilevare e correggere gli errori è probabilmente causato da un problema nelle reti di memoria del cervello che ci permettono di memorizzare la posizione spaziale degli oggetti nell'ambiente.

Il test di tracciamento della luce potrebbe svolgere un ruolo fondamentale nella diagnosi in quanto ci permette di individuare ed escludere un certo numero di spiegazioni alternative ai risultati dei test".

 

 

 

 

***********************
Cosa pensi di questo articolo? Ti è stato utile? Hai rilievi, riserve, integrazioni? Conosci casi o ti è successo qualcosa che lo conferma? o lo smentisce? Puoi usare il modulo dei commenti qui sotto per dire la tua opinione. Che è importante e unica.

 

***********************
Fonte: Materiale della Lancaster University.

Pubblicato in ScienceDaily il 22 Agosto 2012 - Traduzione di Franco Pellizzari.

Copyright: Tutti i diritti di eventuali testi o marchi citati nell'articolo sono riservati ai rispettivi proprietari.

Liberatoria: Questo articolo non propone terapie o diete; per qualsiasi modifica della propria cura o regime alimentare si consiglia di rivolgersi a un medico o dietologo. Il contenuto non dipende da, nè impegna l'Associazione Alzheimer onlus di Riese Pio X. I siti terzi raggiungibili da eventuali links contenuti nell'articolo e/o dagli annunci pubblicitari proposti da Google sono completamente estranei all'Associazione, il loro accesso e uso è a discrezione dell'utente. Liberatoria completa qui.

Nota: L'articolo potrebbe riferire risultati di ricerche mediche, psicologiche, scientifiche o sportive che riflettono lo stato delle conoscenze raggiunte fino alla data della loro pubblicazione.

Sostieni l'Associazione; una donazione, anche minima, ci aiuterà ad assistere malati e famiglie e continuare ad informarti. Clicca qui a destra:



Notizie da non perdere

Infezione cerebrale da funghi produce cambiamenti simili all'Alzheimer

26.10.2023 | Ricerche

Ricerche precedenti hanno implicato i funghi in condizioni neurodegenerative croniche co...

'Tau, disfunzione sinaptica e lesioni neuroassonali si associano di più c…

26.05.2020 | Ricerche

Il morbo di Alzheimer (MA) comporta il deperimento caratteristico di alcune regioni del ...

Puoi distinguere il delirium dalla demenza? È solo questione di tempi

17.06.2021 | Esperienze & Opinioni

Quante volte hai sentito qualcuno esclamare "Tu deliri!" o "Sei un demente!", nell'incre...

LATE: demenza con sintomi simili all'Alzheimer ma con cause diverse

3.05.2019 | Ricerche

È stato definito un disturbo cerebrale che imita i sintomi del morbo di Alzheimer (MA), ...

Acetil-L-carnitina può aiutare la memoria, anche insieme a Vinpocetina e Huper…

27.03.2020 | Esperienze & Opinioni

Demenza grave, neuropatie (nervi dolorosi), disturbi dell'umore, deficit di attenzione e...

Pensaci: tenere attivo il cervello può ritardare l'Alzheimer di 5 anni

21.07.2021 | Ricerche

Mantenere il cervello attivo in vecchiaia è sempre stata un'idea intelligente, ma un nuo...

Sintomi visivi bizzarri potrebbero essere segni rivelatori dell'Alzheimer…

1.02.2024 | Ricerche

Un team di ricercatori internazionali, guidato dall'Università della California di San F...

36 abitudini quotidiane che riducono il rischio di Alzheimer

2.07.2018 | Esperienze & Opinioni

Sapevi che mangiare carne alla griglia potrebbe aumentare il rischio di demenza? O che s...

Curare l'Alzheimer: singolo proiettile magico o sparo di doppietta?

20.03.2025 | Esperienze & Opinioni

Perché i ricercatori stanno ancora annaspando nella ricerca di una cura per quella che è...

Identificazione dei primi segnali dell'Alzheimer

7.03.2022 | Ricerche

Un team multidisciplinare di ricerca, composto da ricercatori del progetto ARAMIS, dell...

Cosa accade nel cervello che invecchia

11.03.2020 | Esperienze & Opinioni

Il deterioramento del cervello si insinua sulla maggior parte di noi. Il primo indizio p...

Il nuovo collegamento tra Alzheimer e inquinamento dell'aria

13.05.2020 | Esperienze & Opinioni

Il mio primo giorno a Città del Messico è stato duro. Lo smog era così fitto che, mentre...

Molecola 'anticongelante' può impedire all'amiloide di formare …

27.06.2018 | Ricerche

La chiave per migliorare i trattamenti per le lesioni e le malattie cerebrali può essere nelle mo...

Dott. Perlmutter: Sì, l'Alzheimer può essere invertito!

6.12.2018 | Ricerche

Sono spesso citato affermare che non esiste un approccio farmaceutico che abbia un'effic...

Smontata teoria prevalente sull'Alzheimer: dipende dalla Tau, non dall�…

2.11.2014 | Ricerche

Una nuova ricerca che altera drasticamente la teoria prevalente sull'or...

Svelata una teoria rivoluzionaria sull'origine dell'Alzheimer

28.12.2023 | Ricerche

Nonostante colpisca milioni di persone in tutto il mondo, il morbo di Alzheimer (MA) man...

Tre modi per smettere di preoccuparti

29.07.2020 | Esperienze & Opinioni

Sai di essere una persona apprensiva se ti identifichi con Flounder in La Sirenetta o co...

Studio dimostra il ruolo dei batteri intestinali nelle neurodegenerazioni

7.10.2016 | Ricerche

L'Alzheimer (AD), il Parkinson (PD) e la sclerosi laterale amiotrofica (SLA) sono tutte ...

Scoperto perché l'APOE4 favorisce l'Alzheimer e come neutralizzarlo

10.04.2018 | Ricerche

Usando cellule di cervello umano, scienziati dei Gladstone Institutes hanno scoperto la ...

Ricercatori del MIT recuperano con la luce i ricordi 'persi'

29.05.2015 | Ricerche

I ricordi che sono stati "persi" a causa di un'amnesia possono essere richiamati attivando le cel...

Logo AARAssociazione Alzheimer OdV
Via Schiavonesca 13
31039 Riese Pio X° (TV)

We use cookies

Utilizziamo i cookie sul nostro sito Web. Alcuni di essi sono essenziali per il funzionamento del sito, mentre altri ci aiutano a migliorare questo sito e l'esperienza dell'utente (cookie di tracciamento). Puoi decidere tu stesso se consentire o meno i cookie. Ti preghiamo di notare che se li rifiuti, potresti non essere in grado di utilizzare tutte le funzionalità del sito.