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Fragilità come fattore di rischio per l'Alzheimer

Diversi fattori di rischio tradizionali sono stati identificati per il futuro sviluppo della demenza di Alzheimer.

Questi includono l'età, il livello di istruzione più basso premorboso, una storia di trauma cranico e la storia familiare dell'Alzheimer.


Tuttavia, nonostante la loro scoperta, questi fattori non riescono a spiegare completamente il rischio di sviluppare Alzheimer.

Un gruppo di ricercatori della Dalhousie University di Halifax in Canada, ha recentemente pubblicato uno studio che esplora nuovi fattori non-tradizionali, che potrebbero influenzare il rischio di demenza e morte. Hanno costruito un elenco di 19 variabili legate alla fragilità, ma finora non legate alla demenza. Queste variabili includono elementi come:

  • Problemi di vista
  • Problemi di udito
  • Artrite
  • Problemi dentali
  • Problemi di controllo della vescica o dell'intestino
  • Problemi di stomaco


Un gruppo di oltre 7.000 anziani canadesi con normale funzione cognitiva al basale sono stati valutati su queste 19 variabili di fragilità e sono stati seguiti per dieci anni. Sono stati analizzati con attenzione i rischi di morte e di demenza nel campione per l'associazione con le variabili di fragilità.


Le variabili di fragilità individuali hanno avuto una limitata associazione con il rischio di morte o di demenza. Tuttavia, quando combinate per produrre un indice di fragilità, sono state trovate importanti associazioni. I soggetti con punteggi più alti nell'indice di fragilità avevano molte più probabilità di morire nei dieci anni successivi (65% il rischio di morte nel gruppo ad alto punteggio dell'indice, rispetto a solo il 25% nel gruppo a basso punteggio dell'indice). Inoltre, il rischio di sviluppare l'Alzheimer nel periodo di dieci anni successivi è stato alzato dal punteggio più elevato di indice di fragilità (rischio del 50% per maggiore fragilità rispetto al 15% per i soggetti con indice inferiore).


Il gruppo di ricerca ha controllato i possibili effetti che confondono le variabili che si è relevato essere correlate alla demenza, vale a dire l'età e il livello di educazione. L'effetto di un indice di fragilità più elevato sul rischio di demenza di Alzheimer è persistito anche dopo l'aggiustamento con queste variabili.


Gli autori fanno notare le importanti implicazioni cliniche e sanitarie potenziali delle loro scoperte. Gli sforzi per identificare e trattare le condizioni generali di salute medica negli anziani può ridurre il rischio di Alzheimer incidente. La ricerca futura nell'epidemiologia della demenza dovrà valutare ed esaminare l'effetto dello stato generale di salute.

 

 

 

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Riferimento: Song, X., Mitnitski, A., & Rockwood, K. (2011). Nontraditional risk factors combine to predict Alzheimer disease and dementia Neurology, 77 (3), 227-234 DOI: 10.1212/WNL.0b013e318225c6bc

Pubblicato in BrainPosts il 19 Aprile 2012 - Traduzione di Franco Pellizzari - Foto di Osprey dai file dell'autore.

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