Iscriviti alla newsletter



Registrati alla newsletter (giornaliera o settimanale):
Ricevi aggiornamenti sulla malattia, gli eventi e le proposte dell'associazione. Il tuo indirizzo email è usato solo per gestire il servizio, non sarà mai ceduto ad altri.


Innovazione nelle nanofibre promettente per medicina e microprocessori

Un nuovo metodo per produrre nanofibre da proteine, sviluppato dai ricercatori del Polytechnic Institute della New York University (NYU-Poly), promette di migliorare notevolmente i metodi di trasporto dei farmaci [al cervello] per il trattamento di tumori, disturbi cardiaci e Alzheimer, così come aiutare nella rigenerazione di tessuto umano, osso e cartilagine.

Inoltre, applicato in modo diverso, questo stesso sviluppo potrebbe indicare la strada verso microprocessori ancora più piccoli e più potenti per le future generazioni di computer e dispositivi elettronici al consumo.


I dettagli sono spiegati in un articolo intitolato "Effetti dei metalli bivalenti sulla formazione di fibbre nanoscopica e riconoscimento di piccole molecole di proteine elicoidali", che compare on-line in Advanced Functional Materials. L'autore Susheel K. Gunasekar, studente di dottorato del Dipartimento di Chimica e Scienze Biologiche alla NYU-Poly, il ricercatore principale, è studente del co-autore Jin Montclare, assistente professore e capo del Protein Engineering and Molecolar Design Lab del dipartimento, dove è stata principalmente condotta la ricerca di base. Inoltre sono coinvolti i coautori Luona Anjia, studente laureato, e il professor Hiroshi Matsui, entrambi del Dipartimento di Chimica e Biochimica dell'Hunter College (The City University of New York), dove è stata condotta la ricerca secondaria.


Eppure, tutto questo non è quasi mai emerso, dice il professor Montclare, che spiega che è stata una pura "serendipity" (osservazione casuale fatta da Gunasekar due anni fa) che ha ispirato la ricerca del team e ha portato ai suoi risultati significativi.


Un nuovo metodo per la creazione di nanofibre
fatte da proteine promette di migliorare molto
i metodi di somministrazione di farmaci per il
trattamento di tumori, disturbi cardiaci e Alzheimer,
così come aiutare nella rigenerazione di tessuto
umano, ossa e cartilagini. (Credit: Image courtesy
of Polytechnic Institute of New York University)

In un esperimento che coinvolgeva lo studio di alcune forma di proteine cilindriche derivate da proteine della matrice cartilaginea oligomerica (COMP che è prevalentemente nelle cartilagini umane), Gunasekar ha notato che, in alte concentrazioni, tali proteine attorcigliate a elica alfa, confluiscono spontaneamente e si auto-assemblano in nanofibre. E' stato un risultato sorprendente, dice Montclare, perché non era noto che la COMP formasse le fibre. "Eravamo davvero entusiasti", ricorda. "Così abbiamo deciso di fare una serie di esperimenti per vedere se riuscivamo a controllare la formazione delle fibre, e a controllare anche il suo legame con molecole di piccole dimensioni, che sarebbero alloggiate all'interno del cilindro della proteina".


Di particolare interesse sono le molecole di curcumina, un ingrediente negli integratori alimentari usati per combattere Alzheimer, tumori e disturbi cardiaci. Aggiungendo una serie di amminoacidi che riconoscono il metallo alla proteina attorcigliata, il gruppo della NYU-Poly c'è riuscito, scoprendo che le nanofibre alterano le loro forme con l'aggiunta di metalli come zinco e nichel alla proteina. Inoltre, l'aggiunta di zinco ha fortificato le nanofibre, consentendo loro di contenere più curcumina, mentre l'aggiunta di nichel ha trasformato le fibre in stuoie agglomerate, provocando il rilascio della molecola del farmaco.


Successivamente, dice Montclare, i ricercatori prevedono di sperimentare la creazione di ponteggi di nanofibre che possono essere usate per indurre la rigenerazione dell'osso e della cartilagine (via vitamina D integrata) o cellule staminali umane (via vitamina A integrata). In seguito, potrebbe anche essere possibile applicare questo metodo organico, a base di proteine, alla creazione di nanofibre nel mondo dei computer e dell'elettronica di consumo, dice Montclare; la produzione di fili d'oro su scala nanometrica per essere utilizzati come circuiti nei chip dei computer creando prima le nanofibre e poi guidando il metallo verso di loro.


In definitiva, dice Montclare, i ricercatori vorrebbero che i frutti della loro scoperta (tali nanofibre terapeutiche e nanofili metallici) siano adottati dalle aziende farmaceutiche come pure dai produttori di microprocessori.


Il finanziamento per questa ricerca della NYU-Poly è stato fornito dall'US Air Force Office of Scientific Research, dall'US Army Research Office, dal Dipartimento dell'Energia degli Stati Uniti e dalla National Science Foundation.

 

 

 

 

*************************
Cosa pensi di questo articolo? Ti è stato utile? Hai rilievi, riserve, integrazioni? Conosci casi o ti è successo qualcosa che lo conferma? o lo smentisce? Puoi usare il modulo dei commenti qui sotto per dire la tua opinione. Che è importante e unica.

 

************************
Fonte: Materiale del Polytechnic Institute of New York University.

Riferimento:
Susheel K. Gunasekar, Luona Anjia, Hiroshi Matsui, Jin K. Montclare. Effects of Divalent Metals on Nanoscopic Fiber Formation and Small Molecule Recognition of Helical Proteins. Advanced Functional Materials, 2012; DOI: 10.1002/adfm.201101627.>

Pubblicato
in ScienceDaily il 29 febbraio 2012 - Traduzione di Franco Pellizzari.

Copyright: Tutti i diritti di eventuali testi o marchi citati nell'articolo sono riservati ai rispettivi proprietari.

Liberatoria: Questo articolo non propone terapie o diete; per qualsiasi modifica della propria cura o regime alimentare si consiglia di rivolgersi a un medico o dietologo. Il contenuto non dipende da, nè impegna l'Associazione Alzheimer onlus di Riese Pio X. I siti terzi raggiungibili da eventuali links contenuti nell'articolo e/o dagli annunci pubblicitari proposti da Google sono completamente estranei all'Associazione, il loro accesso e uso è a discrezione dell'utente. Liberatoria completa qui.

Nota: L'articolo potrebbe riferire risultati di ricerche mediche, psicologiche, scientifiche o sportive che riflettono lo stato delle conoscenze raggiunte fino alla data della loro pubblicazione.

Sostieni l'Associazione; una donazione, anche minima, ci aiuterà ad assistere malati e famiglie e continuare ad informarti. Clicca qui a destra:

Notizie da non perdere

Il nuovo collegamento tra Alzheimer e inquinamento dell'aria

13.05.2020 | Esperienze & Opinioni

Il mio primo giorno a Città del Messico è stato duro. Lo smog era così fitto che, mentre...

Molecola 'anticongelante' può impedire all'amiloide di formare …

27.06.2018 | Ricerche

La chiave per migliorare i trattamenti per le lesioni e le malattie cerebrali può essere nelle mo...

L'Alzheimer inizia all'interno delle cellule nervose?

25.08.2021 | Ricerche

Uno studio sperimentale eseguito alla Lund University in Svezia ha rivelato che la prote...

Invertita per la prima volta la perdita di memoria associata all'Alzheime…

1.10.2014 | Ricerche

La paziente uno aveva avuto due anni di perdita progressiva di memoria...

I ricordi perduti potrebbero essere ripristinati: speranza per l'Alzheime…

21.12.2014 | Ricerche

Una nuova ricerca effettuata alla University of California di ...

Laser a infrarossi distrugge le placche di amiloide nell'Alzheimer

7.08.2020 | Ricerche

L'aggregazione di proteine ​​in strutture chiamate 'placche amiloidi' è una caratteristi...

Nuovo sensore nel cervello offre risposte all'Alzheimer

12.03.2021 | Ricerche

Scienziati della Università della Virginia (UVA) hanno sviluppato uno strumento per moni...

Le cellule immunitarie sono un alleato, non un nemico, nella lotta all'Al…

30.01.2015 | Ricerche

L'amiloide-beta è una proteina appiccicosa che si aggrega e forma picco...

IFITM3: la proteina all'origine della formazione di placche nell'Alz…

4.09.2020 | Ricerche

Il morbo di Alzheimer (MA) è una malattia neurodegenerativa caratterizzata dall'accumulo...

La nostra identità è definita dal nostro carattere morale

24.06.2019 | Esperienze & Opinioni

Ti sei mai chiesto cos'è che ti rende te stesso? Se tutti i tuoi ricordi dovessero svani...

Gli interventi non farmacologici per l'Alzheimer sono sia efficaci che co…

19.04.2023 | Ricerche

Un team guidato da ricercatori della Brown University ha usato una simulazione al computer per di...

Gas xeno potrebbe proteggere dall'Alzheimer, almeno nei topi; previsti te…

30.01.2025 | Ricerche

Molti dei trattamenti perseguiti oggi per proteggere dal morbo di Alzheimer (MA) sono co...

Acetil-L-carnitina può aiutare la memoria, anche insieme a Vinpocetina e Huper…

27.03.2020 | Esperienze & Opinioni

Demenza grave, neuropatie (nervi dolorosi), disturbi dell'umore, deficit di attenzione e...

Studio rivela dove vengono memorizzati i frammenti di memoria

22.07.2022 | Ricerche

Un momento indimenticabile in un ristorante può non essere esclusivamente il cibo. Gli o...

La scoperta del punto di svolta nell'Alzheimer può migliorare i test di n…

20.05.2022 | Ricerche

 Intervista al neurologo William Seeley della Università della California di San Francisco

...

Interleuchina3: la molecola di segnalazione che può prevenire l'Alzheimer…

20.07.2021 | Ricerche

Una nuova ricerca su esseri umani e topi ha identificato una particolare molecola di seg...

Studio cinese: 'Metti spezie nel tuo cibo per tenere a bada l'Alzhei…

13.01.2022 | Ricerche

Proprio come 'una mela al giorno toglie il medico di torno', sono ben noti i benefici di...

Vecchio farmaco per l'artrite reumatoide suscita speranze come cura per l…

22.09.2015 | Ricerche

Scienziati dei Gladstone Institutes hanno scoperto che il salsalato, un farmaco usato per trattar...

Paesi asiatici assistono gli anziani in modo diverso: ecco cosa possiamo impar…

28.10.2020 | Esperienze & Opinioni

A differenza dei paesi occidentali, le culture tradizionali asiatiche mettono un forte a...

5 tipi di ricerca, sottostudiati al momento, potrebbero darci trattamenti per …

27.04.2020 | Esperienze & Opinioni

Nessun ostacolo fondamentale ci impedisce di sviluppare un trattamento efficace per il m...

Logo AARAssociazione Alzheimer OdV
Via Schiavonesca 13
31039 Riese Pio X° (TV)