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Uno studio condotto da ricercatori della Saint Louis University (Missouri/USA) ha scoperto che le persone sopra i 50 anni che soffrono sia di depressione che di insonnia hanno una probabilità significativamente maggiore di sviluppare il morbo di Alzheimer (MA) e le demenze correlate.
I ricercatori hanno analizzato le cartelle cliniche di quasi 2 milioni di pazienti e hanno scoperto che:
- Gli individui affetti sia da depressione che da insonnia avevano un rischio maggiore del 91% di sviluppare demenza.
- Quelli con la sola depressione avevano un rischio più alto del 70%.
- Le persone con solo insonnia avevano un rischio aumentato dell’11%.
- Il rischio era simile tra i gruppi razziali.
Lo studio, pubblicato su Aging & Mental Health, evidenzia che la depressione è il fattore che contribuisce maggiormente al rischio di demenza, ma se è combinata con l’insonnia, il pericolo è ancora maggiore. Questi risultati suggeriscono che il trattamento precoce dei problemi del sonno e della depressione potrebbe aiutare a ridurre le possibilità di sviluppare la demenza più avanti nella vita.
"L'assistenza alla salute mentale è una parte fondamentale della prevenzione della demenza, soprattutto per gli anziani", ha affermato SangNam Ahn PhD, professore associato di gestione e politica sanitaria alla SLU e primo autore dello studio. "Troppi individui affetti da depressione e insonnia rimangono non diagnosticati o non trattati. Ampliare l'accesso alla terapia e ai servizi di salute mentale potrebbe fare una differenza significativa nel ridurre il rischio di MA e di demenze correlate".
Ahn ha anche affermato che questa ricerca contribuisce alla crescente evidenza che la salute mentale e la qualità del sonno sono fattori chiave per la salute del cervello, e i ricercatori sollecitano i fornitori sanitari e i politici ad agire per sostenere le popolazioni vulnerabili.
Fonte: Bridjes O'Neil in Saint Louis University (> English) - Traduzione di Franco Pellizzari.
Riferimenti: S Ahn, [+2], JF Scherrer. Insomnia, major depressive disorders, and risk for Alzheimer’s disease and related dementias. Aging & Mental Health, 2025, DOI
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