Iscriviti alla newsletter



Registrati alla newsletter (giornaliera o settimanale):
Ricevi aggiornamenti sulla malattia, gli eventi e le proposte dell'associazione. Il tuo indirizzo email è usato solo per gestire il servizio, non sarà mai ceduto ad altri.


AI identifica 9 tipi di demenza, incluso l'Alzheimer, con una singola scansione

David Jones MayoClinicIl dott. David Jones

Ricercatori della Mayo Clinic di Rochester (Minnesota/USA) hanno sviluppato un nuovo strumento di intelligenza artificiale (AI) che aiuta i medici a identificare i modelli di attività cerebrale legati a 9 tipi di demenza, compreso il morbo di Alzheimer (MA), usando una singola scansione ampiamente disponibile, un progresso trasformativo nella diagnosi precoce e accurata.


Lo strumento, StateViewer, ha aiutato i ricercatori a identificare il tipo di demenza nell'88% dei casi, secondo la ricerca pubblicata su Neurology. Ha inoltre consentito ai medici di interpretare le scansioni cerebrali con velocità quasi doppia e con una precisione fino a tre volte maggiore rispetto ai flussi di lavoro standard. I ricercatori hanno formato e testato l'AI su oltre 3.600 scansioni di pazienti con demenza e persone senza compromissione cognitiva.


Questa innovazione affronta una sfida fondamentale nella cura della demenza: identificare la malattia prima e con più precisione, anche quando sono presenti varie condizioni. Man mano che emergono nuovi trattamenti, la diagnosi tempestiva aiuta ad abbinare i pazienti alle cure più appropriate, quando può avere il maggiore impatto. Lo strumento potrebbe portare un supporto diagnostico avanzato alle cliniche che mancano di competenza in neurologia.

 

Il peso crescente della demenza

La demenza colpisce oltre 55 milioni di persone in tutto il mondo, con quasi 10 milioni di nuovi casi ogni anno. Il MA, la forma più comune, è ora la quinta causa di morte a livello globale. La diagnosi di demenza richiede in genere test cognitivi, prelievi di sangue, scansioni, interviste cliniche e intervento di specialisti. Anche con estesi test, rimane impegnativo distinguere condizioni come MA, demenza da corpi di Lewy e demenza frontotemporale, anche per specialisti di grande esperienza.


StateViewer è stato sviluppato sotto la direzione di David Jones MD, neurologo della Mayo Clinic e direttore del Mayo Clinic Neurology Intelligence Program, che afferma:

"Ogni paziente che entra nella mia clinica ha una storia unica modellata dalla complessità del cervello. Quella complessità mi ha guidato alla neurologia e continua a guidare il mio impegno a risposte più chiare. StateViewer riflette quell'impegno: un passo verso una comprensione precoce, un trattamento più preciso e, un giorno, cambio del decorso di queste malattie".


Per dare vita a quella visione, il dott. Jones ha lavorato al fianco di Leland Barnard PhD, scienziato dei dati, responsabile l'ingegneria AI dietro StateViewer:

"Nel progettare StateViewer, non abbiamo mai perso di vista il fatto che dietro ogni punto dati e scansione del cervello c'era una persona che affrontava una diagnosi difficile e domande urgenti. Vedere che questo strumento potrebbe aiutare i medici con approfondimenti e orientamento precisi in tempo reale, evidenzia il potenziale dell'apprendimento automatico per la medicina clinica".

 

Trasformare i modelli cerebrali in intuizioni cliniche

Lo strumento analizza una scansione di tomografia a emissione di positroni con fluorodeossiglucosio (FDG-PET), che mostra come il cervello usa il glucosio per produrre energia. Poi confronta la scansione con un ampio database di scansioni da persone con diagnosi di demenza confermate e identifica modelli che corrispondono a tipi specifici o combinazioni di demenza.


Il MA colpisce in genere le regioni della memoria e dell'elaborazione, la demenza da corpi di Lewy coinvolge aree legate all'attenzione e al movimento e la demenza frontotemporale altera le regioni responsabili del linguaggio e del comportamento. StateViewer mostra questi schemi attraverso mappe cerebrali con codice colore che evidenziano le aree chiave dell'attività cerebrale, dando a tutti i medici, anche quelli senza allenamento di neurologia, una spiegazione visiva di ciò che vede l'AI e come supporta la diagnosi.


I ricercatori della Mayo Clinic prevedono di espandere l'uso dello strumento e continueranno a valutare le sue prestazioni in vari contesti clinici.

 

 

 


Fonte: Susan Murphy in Mayo Clinic (> English) - Traduzione di Franco Pellizzari.

Riferimenti: L Barnard, [+29], DT Jones. An FDG-PET–Based Machine Learning Framework to Support Neurologic Decision-Making in Alzheimer Disease and Related Disorders. Neurology, 2025, DOI

Copyright: Tutti i diritti di testi o marchi inclusi nell'articolo sono riservati ai rispettivi proprietari.

Liberatoria: Questo articolo non propone terapie o diete; per qualsiasi modifica della propria cura o regime alimentare si consiglia di rivolgersi a un medico o dietologo. Il contenuto non rappresenta necessariamente l'opinione dell'Associazione Alzheimer OdV di Riese Pio X ma solo quella dell'autore citato come "Fonte". I siti terzi raggiungibili da eventuali collegamenti contenuti nell'articolo e/o dagli annunci pubblicitari sono completamente estranei all'Associazione, il loro accesso e uso è a discrezione dell'utente. Liberatoria completa qui.

Nota: L'articolo potrebbe riferire risultati di ricerche mediche, psicologiche, scientifiche o sportive che riflettono lo stato delle conoscenze raggiunte fino alla data della loro pubblicazione.


 

Notizie da non perdere

Molecola 'anticongelante' può impedire all'amiloide di formare …

27.06.2018 | Ricerche

La chiave per migliorare i trattamenti per le lesioni e le malattie cerebrali può essere nelle mo...

La consapevolezza di perdere la memoria può svanire 2-3 anni prima della compa…

27.08.2015 | Ricerche

Le persone che svilupperanno una demenza possono cominciare a perdere la consapevolezza dei propr...

Flusso del fluido cerebrale può essere manipolato dalla stimolazione sensorial…

11.04.2023 | Ricerche

Ricercatori della Boston University, negli Stati Uniti, riferiscono che il flusso di liq...

La lunga strada verso la demenza inizia con piccoli 'semi' di aggreg…

20.11.2020 | Ricerche

Il morbo di Alzheimer (MA) si sviluppa nel corso di decenni. Inizia con una reazione a c...

Come rimodellare con le arti l'assistenza alla demenza

14.12.2020 | Esperienze & Opinioni

Da bambina, Anne Basting è andata a trovare la nonna nella casa di riposo. 'Impressionante' è la ...

Pensaci: tenere attivo il cervello può ritardare l'Alzheimer di 5 anni

21.07.2021 | Ricerche

Mantenere il cervello attivo in vecchiaia è sempre stata un'idea intelligente, ma un nuo...

Nessuna cura per l'Alzheimer nel corso della mia vita

26.04.2019 | Esperienze & Opinioni

La Biogen ha annunciato di recente che sta abbandonando l'aducanumab, il suo farmaco in ...

IFITM3: la proteina all'origine della formazione di placche nell'Alz…

4.09.2020 | Ricerche

Il morbo di Alzheimer (MA) è una malattia neurodegenerativa caratterizzata dall'accumulo...

Aumentano le evidenze di origini alternative delle placche di Alzheimer

13.06.2022 | Ricerche

I risultati di uno studio potrebbero spiegare perché i farmaci progettati per rimuovere i depositi d...

Il nuovo collegamento tra Alzheimer e inquinamento dell'aria

13.05.2020 | Esperienze & Opinioni

Il mio primo giorno a Città del Messico è stato duro. Lo smog era così fitto che, mentre...

Il Protocollo Bredesen: si può invertire la perdita di memoria dell'Alzhe…

16.06.2016 | Annunci & info

I risultati della risonanza magnetica quantitativa e i test neuropsicologici hanno dimostrato dei...

Dott. Perlmutter: Sì, l'Alzheimer può essere invertito!

6.12.2018 | Ricerche

Sono spesso citato affermare che non esiste un approccio farmaceutico che abbia un'effic...

Alzheimer, Parkinson e Huntington condividono una caratteristica cruciale

26.05.2017 | Ricerche

Uno studio eseguito alla Loyola University di Chicago ha scoperto che delle proteine ​​a...

Proteine grumose induriscono i capillari del cervello: nuovo fattore di rischi…

11.09.2020 | Ricerche

I depositi di una proteina chiamata 'Medin', che è presente in quasi tutti gli anziani, ...

Il cammino può invertire l'invecchiamento del cervello?

2.09.2021 | Esperienze & Opinioni

Il cervello è costituito principalmente da due tipi di sostanze: materia grigia e bianca...

Scoperta nuova causa di Alzheimer e di demenza vascolare

21.09.2023 | Ricerche

Uno studio evidenzia la degenerazione delle microglia nel cervello causata dalla tossicità del ferro...

Le donne possono vivere meglio con una dieta migliore

22.07.2022 | Ricerche

Mangiare frutta e verdura di colori più brillanti può aiutare i problemi di salute delle donne.

...

Sintomi visivi bizzarri potrebbero essere segni rivelatori dell'Alzheimer…

1.02.2024 | Ricerche

Un team di ricercatori internazionali, guidato dall'Università della California di San F...

Livelli di ossigeno nel sangue potrebbero spiegare perché la perdita di memori…

9.06.2021 | Ricerche

Per la prima volta al mondo, scienziati dell'Università del Sussex hanno registrato i li...

'Evitare l'Alzheimer potrebbe essere più facile di quanto pensi'…

16.11.2018 | Esperienze & Opinioni

Hai l'insulino-resistenza? Se non lo sai, non sei sola/o. Questa è forse la domanda più ...

Logo AARAssociazione Alzheimer OdV
Via Schiavonesca 13
31039 Riese Pio X° (TV)