Iscriviti alla newsletter



Registrati alla newsletter (giornaliera o settimanale):
Ricevi aggiornamenti sulla malattia, gli eventi e le proposte dell'associazione. Il tuo indirizzo email è usato solo per gestire il servizio, non sarà mai ceduto ad altri.


C'è un legame tra il livello di istruzione dei figli e il rischio di demenza dei genitori

seniors with children Image by Freepik

Una ricerca recente eseguita alla Bowling Green State University (Ohio/USA) ha trovato una chiara correlazione tra il declino cognitivo degli anziani e il livello di istruzione dei loro figli adulti.


Studiando il declino cognitivo da una prospettiva sociale, la sociologa dott.ssa Jenjira Yahirun, ha scoperto che gli anziani i cui figli non si sono diplomati alle superiori hanno avuto un declino cognitivo precoce. Al contrario, i genitori più anziani i cui figli hanno completato il ciclo superiore avevano meno probabilità di sperimentare l'insorgenza della demenza.


Lo studio della Yahirun ha usato dati rappresentativi a livello nazionale. Con l'assistenza di studenti ricercatori della BGSU, ha scoperto che quando un figlio ha meno che un'istruzione superiore, la salute cognitiva dei loro genitori soffre gravemente. D'altra parte, i genitori con figli istruiti alle superiori sono spesso protetti da questo declino.


"Guardiamo spesso i figli e ci rendiamo conto di quanto i loro ambienti sociali li influenzano", ha detto la Yahirun. "Tutto ciò è modellato dal loro ambiente domestico, dall'ambiente scolastico e dalle risorse dei genitori. Tendiamo a dimenticare che quando siamo più anziani, la nostra salute continua a essere modellata dalle persone che ci circondano - in genere i nostri figli".


La ricerca mostra che anche avere un figlio che non ha completato le superiori è un fattore di rischio significativo per i genitori. I dati suggeriscono che non completare le superiori non era semplicemente il contrario di vantaggio educativo, ma un "fattore distinto di stress".


Se un genitore aveva più figli senza un diploma di scuola superiore, il rischio di declino cognitivo aumentava. E la ricerca mostra che il successo di un fratello non compensa completamente.

"Sebbene avere un figlio altamente istruito possa essere utile, non compenserà del tutto l'aumento del rischio associato ad avere un altro figlio che non ha completato il ciclo superiore", ha detto la Yahirun. "Inoltre, la ricerca suggerisce che quando tutti i figli ottengono un diploma di scuola superiore, i genitori vedono effetti positivi se i loro figli hanno frequentato le superiori".


Mentre lo studio mostra una relazione tra il livello di istruzione di un figlio e il rischio di declino cognitivo dei genitori, la Yahirun ha affermato che non dimostra necessariamente la causalità. Anche con un legame forte, ha affermato, sono necessarie ulteriori ricerche per comprendere i meccanismi in gioco.

 

 

 


Fonte: Bowling Green State University (> English) - Traduzione di Franco Pellizzari.

Riferimenti: JJ Yahirun, [+2], MD Hayward. Offspring Educational Disadvantage and Parents’ Dementia Onset: Does the Educational Success of One Child Moderate the Educational Disadvantage of Another? J Geront, Series B, 2025, DOI

Copyright: Tutti i diritti di testi o marchi inclusi nell'articolo sono riservati ai rispettivi proprietari.

Liberatoria: Questo articolo non propone terapie o diete; per qualsiasi modifica della propria cura o regime alimentare si consiglia di rivolgersi a un medico o dietologo. Il contenuto non rappresenta necessariamente l'opinione dell'Associazione Alzheimer OdV di Riese Pio X ma solo quella dell'autore citato come "Fonte". I siti terzi raggiungibili da eventuali collegamenti contenuti nell'articolo e/o dagli annunci pubblicitari sono completamente estranei all'Associazione, il loro accesso e uso è a discrezione dell'utente. Liberatoria completa qui.

Nota: L'articolo potrebbe riferire risultati di ricerche mediche, psicologiche, scientifiche o sportive che riflettono lo stato delle conoscenze raggiunte fino alla data della loro pubblicazione.


 

Notizie da non perdere

Come evitare che la demenza derubi i tuoi cari del loro senso di personalità, …

25.11.2025 | Esperienze & Opinioni

Ogni tre secondi, qualcuno nel mondo sviluppa la demenza; sono oltre 57 milioni di perso...

36 abitudini quotidiane che riducono il rischio di Alzheimer

2.07.2018 | Esperienze & Opinioni

Sapevi che mangiare carne alla griglia potrebbe aumentare il rischio di demenza? O che s...

Scoperta importante sull'Alzheimer: neuroni che inducono rumore 'cop…

11.06.2020 | Ricerche

I neuroni che sono responsabili di nuove esperienze interferiscono con i segnali dei neu...

Studio cinese: 'Metti spezie nel tuo cibo per tenere a bada l'Alzhei…

13.01.2022 | Ricerche

Proprio come 'una mela al giorno toglie il medico di torno', sono ben noti i benefici di...

Meccanismo neuroprotettivo alterato dai geni di rischio dell'Alzheimer

11.01.2022 | Ricerche

Il cervello ha un meccanismo naturale di protezione contro il morbo di Alzheimer (MA), e...

Perché dimentichiamo? Nuova teoria propone che 'dimenticare' è in re…

17.01.2022 | Ricerche

Mentre viviamo creiamo innumerevoli ricordi, ma molti di questi li dimentichiamo. Come m...

10 Consigli dei neurologi per ridurre il tuo rischio di demenza

28.02.2023 | Esperienze & Opinioni

La demenza colpisce milioni di persone in tutto il mondo, quasi un over-65 su 10. Nonost...

Cerca il tuo sonno ideale: troppo e troppo poco legati al declino cognitivo

28.10.2021 | Ricerche

Come tante altre cose buone della vita, il sonno fa meglio se è moderato. Uno studio plu...

Gli interventi non farmacologici per l'Alzheimer sono sia efficaci che co…

19.04.2023 | Ricerche

Un team guidato da ricercatori della Brown University ha usato una simulazione al computer per di...

Lavati i denti, posticipa l'Alzheimer: legame diretto tra gengivite e mal…

4.06.2019 | Ricerche

Dei ricercatori hanno stabilito che la malattia gengivale (gengivite) ha un ruolo decisi...

Perché il diabete tipo 2 è un rischio importante per lo sviluppo dell'Alz…

24.03.2022 | Ricerche

Uno studio dell'Università di Osaka suggerisce un possibile meccanismo che collega il diabete all'Al...

L'Alzheimer inizia all'interno delle cellule nervose?

25.08.2021 | Ricerche

Uno studio sperimentale eseguito alla Lund University in Svezia ha rivelato che la prote...

Smontata teoria prevalente sull'Alzheimer: dipende dalla Tau, non dall�…

2.11.2014 | Ricerche

Una nuova ricerca che altera drasticamente la teoria prevalente sull'or...

Pensaci: tenere attivo il cervello può ritardare l'Alzheimer di 5 anni

21.07.2021 | Ricerche

Mantenere il cervello attivo in vecchiaia è sempre stata un'idea intelligente, ma un nuo...

Nuova 'teoria unificata della mente': implicazioni per la prevenzion…

17.07.2025 | Ricerche

In un nuovo studio con implicazioni sulla prevenzione del morbo di Alzheimer (MA) e altr...

L'Alzheimer è in realtà un disturbo del sonno? Cosa sappiamo del legame t…

28.02.2020 | Esperienze & Opinioni

Il morbo di Alzheimer (MA) è una forma di demenza che insorge quando c'è un accumulo di ...

Come dormiamo oggi può prevedere quando inizia l'Alzheimer

8.09.2020 | Ricerche

Cosa faresti se sapessi quanto tempo hai prima che insorga il morbo di Alzheimer (MA)? N...

Il litio potrebbe spiegare, e trattare, l'Alzheimer?

19.08.2025 | Ricerche

Qual è la prima scintilla che innesca la marcia ruba-memoria del morbo di Alzheimer (MA)...

Il ciclo dell'urea astrocitica nel cervello controlla la lesione della me…

30.06.2022 | Ricerche

Nuove scoperte rivelano che il ciclo dell'urea negli astrociti lega l'accumulo di amiloide-beta e la...

I ricordi potrebbero essere conservati nelle membrane dei tuoi neuroni

18.05.2023 | Ricerche

Il cervello è responsabile del controllo della maggior parte delle attività del corpo; l...

Logo AARAssociazione Alzheimer OdV
Via Schiavonesca 13
31039 Riese Pio X° (TV)

We use cookies

Utilizziamo i cookie sul nostro sito Web. Alcuni di essi sono essenziali per il funzionamento del sito, mentre altri ci aiutano a migliorare questo sito e l'esperienza dell'utente (cookie di tracciamento). Puoi decidere tu stesso se consentire o meno i cookie. Ti preghiamo di notare che se li rifiuti, potresti non essere in grado di utilizzare tutte le funzionalità del sito.