Iscriviti alla newsletter



Registrati alla newsletter (giornaliera o settimanale):
Ricevi aggiornamenti sulla malattia, gli eventi e le proposte dell'associazione. Il tuo indirizzo email è usato solo per gestire il servizio, non sarà mai ceduto ad altri.


Dieta sana per il cuore a mezza età mantiene la cognizione in seguito

Un nuovo studio ha scoperto che le donne di mezza età con dieta progettata per ridurre la pressione sanguigna hanno avuto circa il 17% in meno di probabilità di segnalare la perdita di memoria, e altri segni di declino cognitivo, decenni dopo.


Lo studio, guidato da ricercatori della New York University, suggerisce che una modifica dello stile di vita in mezza età (adottare la dieta DASH - Dietary Approaches to Stop Hypertension) può migliorare più avanti nella vita la funzione cognitiva delle donne, che rappresentano più di due terzi delle diagnosi di morbo di Alzheimer (MA), la forma più diffusa di demenza.


I risultati, pubblicati su Alzheimer's & Dementia, hanno implicazioni per i circa 6,5 milioni di americani over-65 che avevano una diagnosi di MA nel 2022, numero che dovrebbe più che raddoppiare del 2060.


"Le lamentele soggettive sulle prestazioni cognitive quotidiane sono i primi predittori di disturbi neurocognitivi più gravi come il MA"
, ha affermato Yu Chen PhD/MPH, professore nel Dipartimento di Salute della Popolazione e autore senior dello studio. "Osservando i dati di più di 30 anni, abbiamo scoperto che più forte era l'adesione alla dieta DASH in mezza età, meno probabilità avevano le donne di segnalare problemi cognitivi molto più tardi nella vita".


La dieta DASH prevede un consumo elevato di alimenti vegetali ricchi di potassio, calcio e magnesio e di pochi grassi saturi, colesterolo, sodio e zucchero. Ricerche di lunga data mostrano che l'ipertensione, in particolare in mezza età, è un fattore di rischio per il declino cognitivo e la demenza.

 

Come è stato condotto lo studio

Gli investigatori hanno analizzato i dati di 5.116 delle oltre 14.000 donne iscritte allo studio Women’s Health della NYU, uno degli studi più longevi del suo genere che esamina l'impatto dello stile di vita e di altri fattori sullo sviluppo dei tumori più comuni tra le donne, così come di altre condizioni croniche.


I ricercatori hanno esaminato con questionari la dieta delle partecipanti tra il 1985 e il 1991, quando le donne si sono iscritte allo studio, e avevano, in media, 49 anni. Sono state poi seguite per più di 30 anni (età media di 79 anni) e quindi hanno segnalato eventuali lamentele sulla cognizione. Le partecipanti che non hanno restituito i questionari sono state contattate per telefono.


I reclami cognitivi auto-segnalati sono stati valutati su 6 domande standard validate che indicano un lieve deterioramento cognitivo successivo, che può portare alla demenza. Queste domande riguardavano le difficoltà nel ricordare eventi recenti o elenchi della spesa, capire le istruzioni parlate o le conversazione di gruppo o muoversi in strade familiari.


Il 33% delle donne ha riferito di avere più di una delle sei difficoltà cognitive. Le donne che hanno aderito più da vicino alla dieta DASH hanno avuto il 17% in meno di probabilità di segnalare più di una lamentela cognitiva.


"I nostri dati suggeriscono che è importante iniziare a seguire una dieta sana in mezza età per prevenire la compromissione cognitiva in età avanzata"
, ha affermato Yixiao Song, autore principale dello studio.


"Seguire la dieta DASH può non solo prevenire l'aumento della pressione arteriosa, ma anche le difficoltà cognitive", ha affermato Fen Wu PhD, ricercatore associato senior e primo coautore dello studio.

 

 

 


Fonte: New York University (> English) - Traduzione di Franco Pellizzari.

Riferimenti: Y Song, [+8], Y Chen. Mid‐life adherence to the Dietary Approaches to Stop Hypertension (DASH) diet and late‐life subjective cognitive complaints in women. Alzh & Dem, 2023, DOI

Copyright: Tutti i diritti di testi o marchi inclusi nell'articolo sono riservati ai rispettivi proprietari.

Liberatoria: Questo articolo non propone terapie o diete; per qualsiasi modifica della propria cura o regime alimentare si consiglia di rivolgersi a un medico o dietologo. Il contenuto non rappresenta necessariamente l'opinione dell'Associazione Alzheimer OdV di Riese Pio X ma solo quella dell'autore citato come "Fonte". I siti terzi raggiungibili da eventuali collegamenti contenuti nell'articolo e/o dagli annunci pubblicitari sono completamente estranei all'Associazione, il loro accesso e uso è a discrezione dell'utente. Liberatoria completa qui.

Nota: L'articolo potrebbe riferire risultati di ricerche mediche, psicologiche, scientifiche o sportive che riflettono lo stato delle conoscenze raggiunte fino alla data della loro pubblicazione.


 



Notizie da non perdere

Il Protocollo Bredesen: si può invertire la perdita di memoria dell'Alzhe…

16.06.2016 | Annunci & info

I risultati della risonanza magnetica quantitativa e i test neuropsicologici hanno dimostrato dei...

Infezione cerebrale da funghi produce cambiamenti simili all'Alzheimer

26.10.2023 | Ricerche

Ricerche precedenti hanno implicato i funghi in condizioni neurodegenerative croniche co...

A 18 come a 80 anni, lo stile di vita è più importante dell'età per il ri…

22.07.2022 | Ricerche

Gli individui senza fattori di rischio per la demenza, come fumo, diabete o perdita dell...

La nostra identità è definita dal nostro carattere morale

24.06.2019 | Esperienze & Opinioni

Ti sei mai chiesto cos'è che ti rende te stesso? Se tutti i tuoi ricordi dovessero svani...

Il girovita può predire il rischio di demenza?

6.11.2019 | Ricerche

Il primo studio di coorte su larga scala di questo tipo ha esaminato il legame tra il girovita in...

Studio rafforza il legame tra vaccino contro l'herpes zoster e minore ris…

10.04.2025 | Ricerche

La nuova analisi di un programma di vaccinazione in Galles ha scoperto che il vaccino contro l'he...

Trovato legame tra amiloide-beta e tau: è ora possibile una cura per l'Al…

27.04.2015 | Ricerche

Dei ricercatori hanno assodato come sono collegate delle proteine che hanno un ruolo chiave nell...

È lo scopo o il piacere la chiave della felicità mentre invecchiamo?

19.11.2021 | Esperienze & Opinioni

I benefici di avere un senso di scopo nella vita sono davvero incredibili. Le persone co...

Orienteering: un modo per addestrare il cervello e contrastare il declino cogn…

27.01.2023 | Ricerche

Lo sport dell'orienteering (orientamento), che attinge dall'atletica, dalle capacità di ...

Immagini mai viste prima delle prime fasi dell'Alzheimer

14.03.2017 | Ricerche

I ricercatori dell'Università di Lund in Svezia, hanno utilizzato il sincrotrone MAX IV ...

Scoperto il punto esatto del cervello dove nasce l'Alzheimer: non è l…

17.02.2016 | Ricerche

Una regione cruciale ma vulnerabile del cervello sembra essere il primo posto colpito da...

L'Alzheimer è in realtà un disturbo del sonno? Cosa sappiamo del legame t…

28.02.2020 | Esperienze & Opinioni

Il morbo di Alzheimer (MA) è una forma di demenza che insorge quando c'è un accumulo di ...

Fruttosio prodotto nel cervello può essere un meccanismo che guida l'Alzh…

29.09.2020 | Ricerche

Una nuova ricerca rilasciata dalla University of Colorado propone che il morbo di Alzhei...

Marito riferisce un miglioramento 'miracoloso' della moglie con Alzh…

28.09.2018 | Annunci & info

Una donna di Waikato (Nuova Zelanda) potrebbe essere la prima persona al mondo a miglior...

Scoperto un fattore importante che contribuisce all'Alzheimer

22.08.2022 | Ricerche

Una ricerca guidata dai dott. Yuhai Zhao e Walter Lukiw della Luisiana State University ...

Goccioline liquide dense come computer cellulari: nuova teoria sulla causa del…

22.09.2022 | Ricerche

Un campo emergente è capire come gruppi di molecole si condensano insieme all'interno de...

Il cammino può invertire l'invecchiamento del cervello?

2.09.2021 | Esperienze & Opinioni

Il cervello è costituito principalmente da due tipi di sostanze: materia grigia e bianca...

L'esercizio fisico dà benefici cognitivi ai pazienti di Alzheimer

29.06.2015 | Ricerche

Nel primo studio di questo tipo mai effettuato, dei ricercatori danesi hanno dimostrato che l'ese...

Tre modi per smettere di preoccuparti

29.07.2020 | Esperienze & Opinioni

Sai di essere una persona apprensiva se ti identifichi con Flounder in La Sirenetta o co...

Sciogliere il Nodo Gordiano: nuove speranze nella lotta alle neurodegenerazion…

28.03.2019 | Ricerche

Con un grande passo avanti verso la ricerca di un trattamento efficace per le malattie n...

Logo AARAssociazione Alzheimer OdV
Via Schiavonesca 13
31039 Riese Pio X° (TV)

Seguici su

 
enfrdeites

We use cookies

Utilizziamo i cookie sul nostro sito Web. Alcuni di essi sono essenziali per il funzionamento del sito, mentre altri ci aiutano a migliorare questo sito e l'esperienza dell'utente (cookie di tracciamento). Puoi decidere tu stesso se consentire o meno i cookie. Ti preghiamo di notare che se li rifiuti, potresti non essere in grado di utilizzare tutte le funzionalità del sito.