Associazione Alzheimer ONLUS

Ricerche

Scoperto nuovo colpevole immunitario nell'Alzheimer

Le cellule immunitarie nel cervello e nel liquido spinale diventano disregolate e "un po' arrabbiate" mentre invecchiamo.

cerebrospinal liquid exit

Il motivo per cui non senti pesante il tuo cervello di 1,3/1,5kg è perché galleggia in un bagno di liquido cerebrospinale (CSF), che scorre dentro e intorno al cervello e al midollo spinale. Questa barriera liquida tra il cervello e il cranio protegge il cervello dai colpi alla testa e lo bagna di nutrienti.


Ma il CSF ha un'altra funzione critica, anche se meno conosciuta e è ancora poco esaminata: fornisce anche protezione immunitaria al cervello. Uno studio sul CSF della Northwestern Medicine di Evanston/Illinois, pubblicato su Cell, ha scoperto il suo ruolo nel deterioramento cognitivo, come nel morbo di Alzheimer (MA). Secondo l'autore senior dello studio David Gate PhD, assistente professore nel Dipartimento di Neurologia, questa scoperta fornisce un nuovo indizio sul processo di neurodegenerazione.


Lo studio ha scoperto che invecchiando, il sistema immunitario nel CSF delle persone si disregola e in quelle con deterioramento cognitivo (tipo nel MA) il sistema immunitario del CSF è drasticamente diverso da quello degli individui sani.


"Ora abbiamo una visione sul sistema immunitario del cervello con invecchiamento sano e con neurodegenerazione", ha detto Gate. "Questo bacino immunitario potrebbe essere potenzialmente usato per trattare l'infiammazione del cervello o essere usato come diagnostica per determinare il livello di infiammazione cerebrale negli individui con demenza. Forniamo un'analisi approfondita di questo importante serbatoio immunologico del cervello sano e malato".


Il team di Gate, che sta condividendo i dati pubblicamente online, per analizzare il CSF ha usato una tecnica sofisticata chiamata sequenziamento dell'RNA a cellula singola. Ha profilato 59 sistemi immunitari del CSF da uno spettro di età prendendo il CSF dal midollo spinale dei partecipanti e isolando le loro cellule immunitarie.


La prima parte dello studio ha esaminato il CSF di 45 individui sani da 54 a 83 anni di età. La seconda parte dello studio ha confrontato questi risultati del gruppo sano con il CSF di 14 adulti con compromissione cognitiva, come determinato dai loro punteggi scarsi nei test di memoria. Il team di scienziati di Gate ha osservato i cambiamenti genetici nelle cellule immunitarie del CSF degli individui sani anziani le cui cellule erano più attivate e infiammate con l'avanzamento dell'età.


"Le cellule immunitarie sembrano essere un po' arrabbiate negli individui più anziani", ha detto Gate. "Pensiamo che questa rabbia possa rendere queste cellule meno funzionali, con conseguente disregolazione del sistema immunitario del cervello".


Nel gruppo cognitivamente compromesso, le cellule T infiammate si clonavano e fluivano nel CSF e nel cervello come se stessero seguendo un segnale radio, ha detto Gate. Gli scienziati hanno scoperto che le cellule avevano in sovrabbondanza un recettore cellulare (CXCR6) che funge da antenna. Questo recettore riceve un segnale (CXCL16) dalle microglia del cervello degenerato per entrare nel cervello.


"Potrebbe essere che il cervello degenerante attiva queste cellule e le fa clonare e fluire verso il cervello", ha detto Gate. "Non vi appartengono e stiamo cercando di capire se contribuiscono al danno nel cervello. L'obiettivo futuro è bloccare quel segnale radio o impedire all'antenna di riceverlo dal cervello. Vogliamo sapere cosa succede quando a queste cellule immunitarie si impedisce l'ingresso nel cervello con la neurodegenerazione".


Il laboratorio di Gate continuerà a esplorare il ruolo di queste cellule immunitarie nelle malattie cerebrali come il MA. Hanno anche in programma di espandersi ad altre malattie, come la sclerosi laterale amiotrofica (SLA).

 

 

 


Fonte: Marla Paul in Northwestern University (> English) - Traduzione di Franco Pellizzari.

Riferimenti: N Piehl, ...[+16], T Wyss-Coray, D Gate. Cerebrospinal fluid immune dysregulation during healthy brain aging and cognitive impairment. Cell, 2022, DOI

Copyright: Tutti i diritti di testi o marchi inclusi nell'articolo sono riservati ai rispettivi proprietari.

Liberatoria: Questo articolo non propone terapie o diete; per qualsiasi modifica della propria cura o regime alimentare si consiglia di rivolgersi a un medico o dietologo. Il contenuto non rappresenta necessariamente l'opinione dell'Associazione Alzheimer OdV di Riese Pio X ma solo quella dell'autore citato come "Fonte". I siti terzi raggiungibili da eventuali collegamenti contenuti nell'articolo e/o dagli annunci pubblicitari sono completamente estranei all'Associazione, il loro accesso e uso è a discrezione dell'utente. Liberatoria completa qui.

Nota: L'articolo potrebbe riferire risultati di ricerche mediche, psicologiche, scientifiche o sportive che riflettono lo stato delle conoscenze raggiunte fino alla data della loro pubblicazione.


 

Informazione pubblicitaria

Notizie da non perdere

L'impatto del sonno su cognizione, memoria e demenza

2.03.2023

Riduci i disturbi del sonno per aiutare a prevenire il deterioramento del pensiero.

10 Consigli dei neurologi per ridurre il tuo rischio di demenza

28.02.2023

La demenza colpisce milioni di persone in tutto il mondo, quasi un over-65 su 10. Nonost...

Orienteering: un modo per addestrare il cervello e contrastare il declino cogn…

27.01.2023

Lo sport dell'orienteering (orientamento), che attinge dall'atletica, dalle cap...

Effetti della carenza di colina sulla salute neurologica e dell'intero si…

23.01.2023

Assorbire colina a sufficienza dall'alimentazione è cruciale per proteggere il corpo e il cervello ...

Scoperta ulteriore 'barriera' anatomica che difende e monitora il ce…

11.01.2023

Dalla complessità delle reti neurali, alle funzioni e strutture biologiche di base, il ...

L'invecchiamento è guidato da geni sbilanciati

21.12.2022

Il meccanismo appena scoperto è presente in vari tipi di animali, compresi gli esseri umani.

Goccioline liquide dense come computer cellulari: nuova teoria sulla causa del…

22.09.2022

Un campo emergente è capire come gruppi di molecole si condensano insieme all'interno d...

'Ingorgo' di proteine nei neuroni legato alla neurodegenerazione

12.09.2022

Un nuovo studio condotto da ricercatori dell'EPFL rivela che un complesso proteico malfunzionante pu...

Scoperto un fattore importante che contribuisce all'Alzheimer

22.08.2022

Una ricerca guidata dai dott. Yuhai Zhao e Walter Lukiw della Luisiana State University ...

Dare un senso alla relazione obesità-demenza

2.08.2022

Questo articolo farà capire al lettore perché l'obesità a volte può aumentare il ris...

Svolta per l'Alzheimer? Confermato collegamento genetico con i disturbi i…

26.07.2022

Uno studio eseguito in Australia alla Edith Cowan University (ECU) ha confermato il legame tra Alzhe...

Studio rivela dove vengono memorizzati i frammenti di memoria

22.07.2022

Un momento indimenticabile in un ristorante può non essere esclusivamente il cibo. Gli ...

A 18 come a 80 anni, lo stile di vita è più importante dell'età per il…

22.07.2022

Gli individui senza fattori di rischio per la demenza, come fumo, diabete o perdita dell...

Le donne possono vivere meglio con una dieta migliore

22.07.2022

Mangiare frutta e verdura di colori più brillanti può aiutare i problemi di salute delle donne. <...

Il ciclo dell'urea astrocitica nel cervello controlla la lesione della me…

30.06.2022

Nuove scoperte rivelano che il ciclo dell'urea negli astrociti lega l'accumulo di amiloide-beta e la...

Aumentano le evidenze di origini alternative delle placche di Alzheimer

13.06.2022

I risultati di uno studio potrebbero spiegare perché i farmaci progettati per rimuovere i depositi ...

La scoperta del punto di svolta nell'Alzheimer può migliorare i test di …

20.05.2022

 Intervista al neurologo William Seeley della Università della California di San Francisco

Perché il diabete tipo 2 è un rischio importante per lo sviluppo dell'A…

24.03.2022

Uno studio dell'Università di Osaka suggerisce un possibile meccanismo che collega il diabete all'A...

Identificazione dei primi segnali dell'Alzheimer

7.03.2022

Un team multidisciplinare di ricerca, composto da ricercatori del progetto ARAMIS, dell...

Nuovo metodo di selezione farmaci spiega perché quelli di Alzheimer falliscon…

31.01.2022

Analizzando i meccanismi di malattia nei neuroni umani, dei ricercatori dell'Università de...
We use cookies

Utilizziamo i cookie sul nostro sito Web. Alcuni di essi sono essenziali per il funzionamento del sito, mentre altri ci aiutano a migliorare questo sito e l'esperienza dell'utente (cookie di tracciamento). Puoi decidere tu stesso se consentire o meno i cookie. Ti preghiamo di notare che se li rifiuti, potresti non essere in grado di utilizzare tutte le funzionalità del sito.