Iscriviti alla newsletter



Registrati alla newsletter (giornaliera o settimanale):
Ricevi aggiornamenti sulla malattia, gli eventi e le proposte dell'associazione. Il tuo indirizzo email è usato solo per gestire il servizio, non sarà mai ceduto ad altri.


I difetti di 'splicing' (giunzione) dell'RNA contribuiscono all'Alzheimer

Gli scienziati del St. Jude Children's Research Hospital hanno creato un modello animale per studiare il ruolo dei difetti di giunzione dell'RNA nell'Alzheimer, rivelando la degenerazione e la tossicità causate dall'ipereccitabilità dei neuroni.

RNA splicing

I ricercatori si stanno arrovellando da decenni sul morbo di Alzheimer (MA), ma continuano a mancare trattamenti per fermare o invertire gli effetti del disturbo neurodegenerativo sul cervello. Gli scienziati del St. Jude Children's Research Hospital di Memphis nel Tennessee, hanno appena aggiunto un pezzo importante al puzzle creando un topo modello che imita più da vicino la malattia dell'uomo rispetto ai modelli precedenti.


I ricercatori hanno usato il loro nuovo modello per scoprire come i difetti nello splicing dell'RNA contribuiscono alla neurodegenerazione nel MA. Lo splicing (giunzione) dell'RNA è un processo che rimuove sequenze genetiche non codificanti e le rimette insieme per codificare le proteine.


"Lo splicing RNA è un passo essenziale tra trascrizione e traslazione"
, ha dichiarato l'autore senior Junmin Peng PhD, dei dipartimenti di biologia strutturale e neurobiologia dello sviluppo e del Center for Proteomics and Metabolomics del St. Jude, che ha guidato la ricerca. "È particolarmente importante nel cervello perché sappiamo che il cervello ha più diversità cellulare di qualsiasi altro organo nel corpo e si ritiene che sia un processo importante per generare diversità proteica".


Precedenti lavori di Peng e altri avevano rivelato che un componente specifico del macchinario di giunzione dell'RNA, chiamato 'piccola ribonucleoproteina nucleare U1' (snRNP, U1 small nuclear ribonucleoprotein), crea aggregati nel cervello di individui con MA. Il complesso U1 snRNP è essenziale nello splicing dell'RNA.


Ora, Peng e il suo team hanno dimostrato che la disfunzione della U1 snRNP contribuisce alla neurodegenerazione, aprendo nuove strade di ricerca per il trattamento del MA. Lo studio, pubblicato su Nature Aging, ha scoperto che la disfunzione nello splicing dell'RNA dovuta alla patologia U1 snRNP aiuta a causare la neurodegenerazione.


"Il nostro lavoro precedente aveva mostrato che la U1 snRNP è un tipo di aggregato nel cervello che forma strutture simili a grovigli, ma questo è solo descrittivo, non avevamo ancora capito i meccanismi che collegano questa patologia al fenotipo della malattia", ha detto Peng.

 

Modello unico collega i difetti di giunzione dell'RNA con l'iper-eccitazione neuronale

I ricercatori hanno creato un nuovo topo modello dei difetti di giunzione dell'RNA chiamato N40K-TG. Gli scienziati hanno osservato la neurodegenerazione di base quando hanno deregolato il macchinario dello splicing, ma volevano capire perché succedeva.


"Il macchinario di giunzione è così essenziale, e creare un modello per studiarlo in laboratorio è stata una vera sfida", ha detto Peng. “Siamo riusciti a creare un modello di disfunzione dello splicing che c'è solo nei neuroni. Questo modello dimostra la disfunzione della giunzione che provoca tossicità neuronale e compromissione cognitiva".


L'attività dei neuroni inibitori impedisce al cervello di diventare sovra-eccitato. Se si sopprime l'attività dei neuroni inibitori, i neuroni diventano più attivi, ma ciò può causare tossicità. I ricercatori hanno trovato un impatto significativo sulle proteine ​​sinaptiche nel nuovo topo modello, in particolare sulle proteine ​​coinvolte nell'attività dei neuroni inibitori.


"La tossicità eccitatoria è molto importante perché è già conosciuta nel campo del MA"
, ha detto Peng. "Anche 20-30 anni fa, le persone sapevano che i neuroni diventano super eccitati e ora scopriamo che i macchinari di giunzione potrebbero contribuire alla tossicità eccitatoria osservata nei pazienti di MA".

 

Combinazione tra difetti di splicing dell'RNA e aggregazione dell'amiloide-β

Un segno distintivo del MA è la presenza di aggregati di amiloide-β (Aβ) e tau nel cervello. Il lavoro precedente di Peng aveva rivelato che anche la U1 snRNP forma aggregati nel cervello, ma gli scienziati non sono stati in grado di studiare il ruolo della funzione dell'U1 snRNP nella malattia fino a quando non hanno sviluppato un modello che perturbava la funzione dell'U1 snRNP, causando difetti di giunzione dell'RNA.


Per capire come si comportano i difetti di splicing dell'RNA nel contesto dell'aggregazione dell'Aβ, i ricercatori hanno incrociato il loro topo modello con uno di Aβ. Insieme, i due tipi di insulti tossici rimodellano il trascrittoma e il proteoma del cervello, deregolano le proteine ​​delle sinapsi e accelerano il declino cognitivo.


"Dal comportamento iniziale, alla biologia cellulare e ora al meccanismo molecolare, abbiamo caratterizzato il potenziale contributo dei macchinari di giunzione dell'RNA sulla tossicità eccitatoria neuronale nel MA"
, ha affermato Peng.


Questo topo modello incrociato imita meglio il MA dell'uomo rispetto ai modelli precedenti e può essere utile per la ricerca futura sulla malattia.

 

 

 


Fonte: St. Jude Children's Research Hospital (> English) - Traduzione di Franco Pellizzari.

Riferimenti: Ping-Chung Chen, ...[+38], J Peng. Alzheimer’s disease-associated U1 snRNP splicing dysfunction causes neuronal hyperexcitability and cognitive impairment. Nature Aging, 2022, DOI

Copyright: Tutti i diritti di testi o marchi inclusi nell'articolo sono riservati ai rispettivi proprietari.

Liberatoria: Questo articolo non propone terapie o diete; per qualsiasi modifica della propria cura o regime alimentare si consiglia di rivolgersi a un medico o dietologo. Il contenuto non rappresenta necessariamente l'opinione dell'Associazione Alzheimer OdV di Riese Pio X ma solo quella dell'autore citato come "Fonte". I siti terzi raggiungibili da eventuali collegamenti contenuti nell'articolo e/o dagli annunci pubblicitari sono completamente estranei all'Associazione, il loro accesso e uso è a discrezione dell'utente. Liberatoria completa qui.

Nota: L'articolo potrebbe riferire risultati di ricerche mediche, psicologiche, scientifiche o sportive che riflettono lo stato delle conoscenze raggiunte fino alla data della loro pubblicazione.


 

Notizie da non perdere

Accumulo di proteine sulle gocce di grasso implicato nell'Alzheimer ad es…

21.02.2024

In uno studio durato 5 anni, Sarah Cohen PhD, biologa cellulare della UNC e Ian Windham della Rockef...

Sintomi visivi bizzarri potrebbero essere segni rivelatori dell'Alzheimer…

1.02.2024

Un team di ricercatori internazionali, guidato dall'Università della California di San F...

Demenze: forti differenze regionali nell’assistenza, al Nord test diagnostici …

30.01.2024

In Iss il Convegno finale del Fondo per l’Alzheimer e le Demenze, presentate le prime linee g...

Svelata una teoria rivoluzionaria sull'origine dell'Alzheimer

28.12.2023

Nonostante colpisca milioni di persone in tutto il mondo, il morbo di Alzheimer (MA) man...

Diagnosi di Alzheimer: prenditi del tempo per elaborarla, poi vai avanti con m…

4.12.2023

Come posso accettare la diagnosi di Alzheimer?

Nathaniel Branden, compianto psicoterape...

Zen e mitocondri: il macchinario della morte rende più sana la vita

20.11.2023

Sebbene tutti noi aspiriamo a una vita lunga, ciò che è più ambito è un lungo periodo di...

Infezione cerebrale da funghi produce cambiamenti simili all'Alzheimer

26.10.2023

Ricerche precedenti hanno implicato i funghi in condizioni neurodegenerative croniche co...

Scoperta nuova causa di Alzheimer e di demenza vascolare

21.09.2023

Uno studio evidenzia la degenerazione delle microglia nel cervello causata dalla tossicità del ferro...

Malato di Alzheimer: la casa di cura la paga lo Stato?

25.05.2023

Chi si fa carico delle spese per un malato di Alzheimer ricoverato in una casa di riposo? Scopriamo ...

I ricordi potrebbero essere conservati nelle membrane dei tuoi neuroni

18.05.2023

Il cervello è responsabile del controllo della maggior parte delle attività del corpo; l...

Qualità della vita peggiora quando l'Alzheimer è complicato dal cancro

28.04.2023

Che considerazioni si possono fare per una persona con Alzheimer che riceve anche la diagnosi di can...

Gli interventi non farmacologici per l'Alzheimer sono sia efficaci che co…

19.04.2023

Un team guidato da ricercatori della Brown University ha usato una simulazione al computer per di...

Menopausa precoce e terapia ormonale ritardata alzano il rischio di Alzheimer

17.04.2023

Le donne hanno più probabilità degli uomini di sviluppare il morbo di Alzheimer (MA), e ...

Flusso del fluido cerebrale può essere manipolato dalla stimolazione sensorial…

11.04.2023

Ricercatori della Boston University, negli Stati Uniti, riferiscono che il flusso di liq...

L'impatto del sonno su cognizione, memoria e demenza

2.03.2023

Riduci i disturbi del sonno per aiutare a prevenire il deterioramento del pensiero.

Orienteering: un modo per addestrare il cervello e contrastare il declino cogn…

27.01.2023

Lo sport dell'orienteering (orientamento), che attinge dall'atletica, dalle cap...

Effetti della carenza di colina sulla salute neurologica e dell'intero si…

23.01.2023

Assorbire colina a sufficienza dall'alimentazione è cruciale per proteggere il corpo e il cervello d...

Scoperta ulteriore 'barriera' anatomica che difende e monitora il ce…

11.01.2023

Dalla complessità delle reti neurali, alle funzioni e strutture biologiche di base, il c...

L'invecchiamento è guidato da geni sbilanciati

21.12.2022

Il meccanismo appena scoperto è presente in vari tipi di animali, compresi gli esseri umani.

Goccioline liquide dense come computer cellulari: nuova teoria sulla causa del…

22.09.2022

Un campo emergente è capire come gruppi di molecole si condensano insieme all'interno de...

Logo AARAssociazione Alzheimer OdV
Via Schiavonesca 13
31039 Riese Pio X° (TV)

We use cookies

Utilizziamo i cookie sul nostro sito Web. Alcuni di essi sono essenziali per il funzionamento del sito, mentre altri ci aiutano a migliorare questo sito e l'esperienza dell'utente (cookie di tracciamento). Puoi decidere tu stesso se consentire o meno i cookie. Ti preghiamo di notare che se li rifiuti, potresti non essere in grado di utilizzare tutte le funzionalità del sito.