Iscriviti alla newsletter



Registrati alla newsletter (giornaliera o settimanale):
Ricevi aggiornamenti sulla malattia, gli eventi e le proposte dell'associazione. Il tuo indirizzo email è usato solo per gestire il servizio, non sarà mai ceduto ad altri.


Medicina Comportamentale Virtuale: possibile svolta per le persone con demenza

Un programma innovativo di cura della demenza, sviluppato dal Baycrest (Canada) può ridurre del 60% la necessità di ricoveri ospedalieri, secondo un nuovo studio pubblicato sul Journal of Alzheimer’s Disease. Il programma, chiamato VBM-Virtual Behavioural Medicine (medicina comportamentale virtuale), consente ai medici di valutare e gestire gravi sintomi neuropsichiatrici di demenza mentre i pazienti rimangono a casa loro. Il VBM supporta anche gli ospedali di cura acuta nella gestione di individui con gravi sintomi neuropsichiatrici di demenza.


Il dott. Morris Freedman, capo della neurologia del Baycrest, scienziato del Rotman Research Institute del Baycrest, e autore senior dello studio, afferma:

"I sintomi gravi come aggressività, agitazione e allucinazioni sono spesso il fattore guida nelle persone con demenza che entrano al pronto soccorso, nelle unità comportamentali specializzate o negli ospedali di cura acuta, per ricevere trattamenti e cura.

"Il programma VBM è una svolta per questi individui perché può ridurre significativamente la necessità di essere eradicati dalla loro casa, una mossa che può peggiorare il loro comportamento".


In questo studio, i ricercatori hanno analizzato l'efficacia del programma VBM rivedendo le cartelle cliniche di tutti i pazienti valutati nel programma, dal suo inizio in febbraio 2020 fino alla fine del 20 dicembre 2020. hanno esaminato la gravità dei sintomi dei pazienti durante la valutazione iniziale e li hanno confrontati con quelli alla fine del periodo di studio.


I pazienti sono stati riferiti al programma VBM da strutture di assistenza a lungo termine, di cure acute, e comunitarie, come le residenze private e le case di riposo. I pazienti e le loro famiglie, i caregiver e team sanitari si sono incontrati virtualmente con un medico VBM che ha valutato il paziente e prescritto gli interventi secondo necessità. Il team VBM ha quindi rivisto i progressi del paziente durante gli appuntamenti virtuali di controllo su base regolare.


I ricercatori hanno scoperto che il VBM è riuscito a ridurre del 60% la proporzione di pazienti che avevano bisogno di ricovero in una unità specializzata. Ciò suggerisce che il programma VBM è molto efficace per gestire la maggior parte dei pazienti che hanno sintomi neuropsichiatrici gravi della demenza, senza la necessità di trasferirli fisicamente a un programma specializzato, evitando così cambiamenti inutili e sconvolgenti del loro ambiente.


"Il numero di persone diagnosticate con demenza in tutto il mondo dovrebbe triplicare da 50 a 150 milioni entro il 2050. Ciò significa che sempre più individui e relative famiglie saranno condizionati da gravi sintomi di demenza", afferma il dott. Freedman. "Come programma completamente virtuale, il VBM può essere adottato in tutto il mondo e quindi ha il potenziale di aiutare ovunque le persone con demenza a vivere al meglio delle loro possibilità".

 

 

 


Fonte: Baycrest Centre for Geriatric Care (> English) - Traduzione di Franco Pellizzari.

Riferimenti: Morris Freedman, ...[+11], Anne Kirstein. Virtual Behavioural Medicine Program: A Novel Model of Care for Neuropsychiatric Symptoms in Dementia. Journal of Alzheimer's Disease, 5 Apr 2022, DOI

Copyright: Tutti i diritti di testi o marchi inclusi nell'articolo sono riservati ai rispettivi proprietari.

Liberatoria: Questo articolo non propone terapie o diete; per qualsiasi modifica della propria cura o regime alimentare si consiglia di rivolgersi a un medico o dietologo. Il contenuto non rappresenta necessariamente l'opinione dell'Associazione Alzheimer OdV di Riese Pio X ma solo quella dell'autore citato come "Fonte". I siti terzi raggiungibili da eventuali collegamenti contenuti nell'articolo e/o dagli annunci pubblicitari sono completamente estranei all'Associazione, il loro accesso e uso è a discrezione dell'utente. Liberatoria completa qui.

Nota: L'articolo potrebbe riferire risultati di ricerche mediche, psicologiche, scientifiche o sportive che riflettono lo stato delle conoscenze raggiunte fino alla data della loro pubblicazione.


 

Notizie da non perdere

Farmaco per Alzheimer non cambia l'eliminazione dei rifiuti a breve termi…

24.11.2025 | Ricerche

Dopo il trattamento con il farmaco, le scansioni MRI non mostrano alcun cambiamento a breve termi...

Perché la tua visione può prevedere la demenza 12 anni prima della diagnosi

24.04.2024 | Ricerche

 

Gli occhi possono rivelare molto sulla salute del nostro cervello: in effetti, i p...

Qualità della vita peggiora quando l'Alzheimer è complicato dal cancro

28.04.2023 | Esperienze & Opinioni

Che considerazioni si possono fare per una persona con Alzheimer che riceve anche la diagnosi di can...

'Ingorgo' di proteine nei neuroni legato alla neurodegenerazione

12.09.2022 | Ricerche

Un nuovo studio condotto da ricercatori dell'EPFL rivela che un complesso proteico malfunzionante pu...

10 Consigli dei neurologi per ridurre il tuo rischio di demenza

28.02.2023 | Esperienze & Opinioni

La demenza colpisce milioni di persone in tutto il mondo, quasi un over-65 su 10. Nonost...

4 Benefici segreti di un minuto di esercizio al giorno

29.12.2020 | Esperienze & Opinioni

Conosci tutti gli effetti positivi dell'esercizio fisico sul tuo corpo e sulla tua mente...

Marito riferisce un miglioramento 'miracoloso' della moglie con Alzh…

28.09.2018 | Annunci & info

Una donna di Waikato (Nuova Zelanda) potrebbe essere la prima persona al mondo a miglior...

Ritmi cerebrali non sincronizzati nel sonno fanno dimenticare gli anziani

18.12.2017 | Ricerche

Come l'oscillazione della racchetta da tennis durante il lancio della palla per servire un ace, l...

Effetti della carenza di colina sulla salute neurologica e dell'intero si…

23.01.2023 | Ricerche

Assorbire colina a sufficienza dall'alimentazione è cruciale per proteggere il corpo e il cervello d...

Il sonno resetta i neuroni per i nuovi ricordi del giorno dopo

11.09.2024 | Ricerche

Tutti sanno che una buona notte di sonno ripristina l'energia di una persona; ora un nuo...

Identificazione dei primi segnali dell'Alzheimer

7.03.2022 | Ricerche

Un team multidisciplinare di ricerca, composto da ricercatori del progetto ARAMIS, dell...

Accumulo di proteine sulle gocce di grasso implicato nell'Alzheimer ad es…

21.02.2024 | Ricerche

In uno studio durato 5 anni, Sarah Cohen PhD, biologa cellulare della UNC e Ian Windham della Rockef...

Dosi basse di radiazioni possono migliorare la qualità di vita nell'Alzhe…

6.05.2021 | Ricerche

Individui con morbo di Alzheimer (MA) grave hanno mostrato notevoli miglioramenti nel co...

Ecco perché alcune persone con marcatori cerebrali di Alzheimer non hanno deme…

17.08.2018 | Ricerche

Un nuovo studio condotto all'Università del Texas di Galveston ha scoperto perché alcune...

Il caregiving non fa male alla salute come si pensava, dice uno studio

11.04.2019 | Ricerche

Per decenni, gli studi nelle riviste di ricerca e la stampa popolare hanno riferito che ...

Gli interventi non farmacologici per l'Alzheimer sono sia efficaci che co…

19.04.2023 | Ricerche

Un team guidato da ricercatori della Brown University ha usato una simulazione al computer per di...

Come una collana di perle: la vera forma e funzionamento dell'assone dei …

30.12.2024 | Ricerche

Con un nuovo studio provocatorio, degli scienziati sfidano un principio fondamentale nel...

Cibo per pensare: come la dieta influenza il cervello per tutta la vita

7.10.2024 | Esperienze & Opinioni

Una quantità di ricerche mostra che ciò che mangiamo influenza la capacità del corpo di ...

Cervello del toporagno si restringe in inverno e rinasce in estate: c'è q…

10.09.2025 | Ricerche

I toporagni comuni sono uno dei pochi mammiferi noti per restringere e far ricrescere in...

Il ruolo sorprendente delle cellule immunitarie del cervello

21.12.2020 | Ricerche

Una parte importante del sistema immunitario del cervello, le cellule chiamate microglia...

Logo AARAssociazione Alzheimer OdV
Via Schiavonesca 13
31039 Riese Pio X° (TV)