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C'è un 'punto ottimale' di esercizio che inverte il declino cognitivo?

Ricercatori dell'Università del Queensland (Brisbane/Australia) hanno scoperto un 'punto ottimale' di esercizio che inverte il declino cognitivo dei topi invecchiati, aprendo la strada agli studi umani.

Dopo più di un decennio di ricerca, il team guidato dal prof. emerito Perry Bartlett e dal dott. Dan Blackmore del Queensland Brain Institute (QBI), ha trovato che 35 giorni di esercizio fisico volontario migliorano l'apprendimento e la memoria.


"Abbiamo testato la capacità cognitiva dei topi anziani in seguito a periodi definiti di esercizio, e abbiamo trovato un periodo ottimale che ha notevolmente migliorato il loro apprendimento spaziale"
, ha detto dott. Blackmore.


I ricercatori hanno anche scoperto come l'esercizio migliora l'apprendimento. Il dott. Blackmore spiega:

"Abbiamo scoperto che i livelli dell'ormone di crescita (GH, growth hormone) hanno raggiunto il picco durante questo periodo, e siamo stati in grado di dimostrare anche che aumentare artificialmente il GH nei topi sedentari è stato efficace nel migliorare le loro abilità cognitive.

"Abbiamo scoperto che il GH stimola la produzione di nuovi neuroni nell'ippocampo, la regione del cervello cruciale per l'apprendimento e la memoria. Questa è una scoperta importante per le migliaia di persone che ricevono la diagnosi di demenza ogni anno".


[...] Il prof. Bartlett ha affermato che i risultati offrono un'ulteriore prova che la perdita della funzione cognitiva nella vecchiaia è direttamente correlata alla minore produzione di nuovi neuroni:

"Ciò sottolinea l'importanza di poter attivare le cellule staminali neurogenetiche nel cervello, che abbiamo identificato per la prima volta 20 anni fa".


Il team ha potuto esaminare con la risonanza magnetica come la produzione di nuovi neuroni cambia la circuiteria del cervello:

"Usando la risonanza magnetica, siamo riusciti a studiare il cervello dopo l'esercizio fisico, e per la prima volta a identificare i cambiamenti cruciali nella struttura e nella circuiteria funzionale dell'ippocampo, richiesti per un migliore apprendimento spaziale", ha detto Dr Blackmore.

 

 

 


Fonte: University of Queensland (> English) - Traduzione di Franco Pellizzari.

Riferimenti:

  • Xiaoqing Alice Zhou, Daniel Blackmore, Junjie Zhuo, Fatima Nasrallah, XuanVinh To, Nyoman Kurniawan, Alison Carlisle, King-Year Vien, Kai-Hsiang Chuang, Tianzi Jiang, Perry Bartlett. Neurogenic-dependent changes in hippocampal circuitry underlie the procognitive effect of exercise in aging mice. iScience, 15 Nov 2021, DOI
  • Daniel Blackmore, Frederik Steyn, Alison Carlisle, Imogen O’Keeffe, King-Year Vien, Xiaoqing Zhou, Odette Leiter, Dhanisha Jhaveri, Jana Vukovic, Michael Waters, Perry Bartlett. An exercise 'sweet spot' reverses cognitive deficits of aging by growth-hormone-induced neurogenesis, iScience, 14 Oct 2021, DOI

Copyright: Tutti i diritti di testi o marchi inclusi nell'articolo sono riservati ai rispettivi proprietari.

Liberatoria: Questo articolo non propone terapie o diete; per qualsiasi modifica della propria cura o regime alimentare si consiglia di rivolgersi a un medico o dietologo. Il contenuto non rappresenta necessariamente l'opinione dell'Associazione Alzheimer OdV di Riese Pio X ma solo quella dell'autore citato come "Fonte". I siti terzi raggiungibili da eventuali collegamenti contenuti nell'articolo e/o dagli annunci pubblicitari sono completamente estranei all'Associazione, il loro accesso e uso è a discrezione dell'utente. Liberatoria completa qui.

Nota: L'articolo potrebbe riferire risultati di ricerche mediche, psicologiche, scientifiche o sportive che riflettono lo stato delle conoscenze raggiunte fino alla data della loro pubblicazione.


 

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