Iscriviti alla newsletter



Registrati alla newsletter (giornaliera o settimanale):
Ricevi aggiornamenti sulla malattia, gli eventi e le proposte dell'associazione. Il tuo indirizzo email è usato solo per gestire il servizio, non sarà mai ceduto ad altri.


Nuovo studio su Alzheimer, Parkinson e diabete a bordo della ISS

Un esperimento in orbita che, sulla ISS, sfrutta la microgravità per uno studio su Alzheimer, Parkinson e diabete di tipo 2.

ISS

Sulla Terra diversi esperimenti sono limitati dalla gravità. Nello spazio, invece, la microgravità permette di oltrepassare questi problemi e svolgere ricerche ed esperimenti in un ambiente più favorevole. È questo il caso del Ring Sheared Drop (RSD), un esperimento che ha permesso di avviare un nuovo studio su Alzheimer, Parkinson e diabete nella ISS.

Nonostante qualcuno si ostini ancora a sostenere il contrario, andare in orbita non è inutile. Gli astronauti sulla ISS (Stazione Spaziale Internazionale), infatti, sono impegnati ogni giorno a svolgere esperimenti di tutti i tipi, come questo, che mirano a migliorare la qualità della nostra vita.

 

RSD: lo studio su Alzheimer, Parkinson e diabete di tipo 2

Questo nuovo studio su Alzheimer, Parkinson e diabete di tipo 2 svolto sulla ISS, analizza le fibrille amiloidi. Queste sono aggregati proteici che potrebbero essere correlate proprio alle malattie sopra citate. In cosa consiste questo esperimento? Qui sulla Terra, i ricercatori hanno già avviato questo studio scientifico ma i risultati che ottengono sono limitati.

Infatti, la soluzione insulina viene inserita in un contenitore e qui subisce l’effetto della forza di gravità e dell’interazione tra liquidi e solidi. Interazioni che sono diverse da quelle che si verificano nel corpo umano; i risultati non sono, dunque, del tutto affidabili.

In orbita, invece, la microgravità consente di superare questo limite. Infatti, il RSD sfrutta la tensione superficiale del liquido per contenere la soluzione insulina e fissa il liquido tra due anelli. Un anello è messo in rotazione, mentre l’altro rimane fermo, e questo conferisce una differenza di velocità tra i vari strati e crea un flusso di taglio.

 

Le fibrille amiloidi per uno studio su Alzheimer, Parkinson e diabete

Le fibrille amiloidi al centro di questo studio su Alzheimer, Parkinson e diabete di tipo 2 sono delle proteine che assumono una forma a ‘foglietto beta’. Questi aggregati hanno una forma diversa dalla solita forma globulare delle proteine e questo causa la perdita delle specifiche funzioni biologiche. Il processo che porta alla formazione delle fibrille amiloidi è detto amiloidogenesi. L’amiloidogenesi è, dunque, la crescita di depositi fibrosi, extracellulari e proteici anomali presenti negli organi e nei tessuti. I depositi sono associati a malattie neurodegenerative come, ad esempio, l’Alzheimer.

Il procedimento di formazione delle fibrille amiloidi è studiato grazie allo Ring Sheared Drop. Questo prevede di caricare i due anelli con una determinata soluzione proteica tramite una siringa. Successivamente, viene avviato un motore che fa girare uno degli anelli a spigoli vivi. In questo modo, nascono degli effetti di taglio che possono essere studiati e analizzati grazie al flusso di fluido nella goccia.

 

Applicazioni sulla Terra

Una volta completato lo studio su Alzheimer, Parkinson e diabete in orbita tramite RSD, i dati ottenuti dovranno essere analizzati sulla Terra. Infatti, il 30 settembre, il fluido che ha subito il processo di amiloidogenesi è tornato sulla Terra con una capsula Dragon. Qui, gli scienziati potranno studiare il campione e determinare l’entità della formazione di fibrille proteiche e, soprattutto, confrontare questa struttura con quella ottenuta con il processo analogo con gravità.

Infatti, è fondamentale comprendere come la soluzione abbia reagito nei due casi. In particolar modo, questo esperimento ci aiuterà a comprendere meglio il processo di formazione delle fibrille amiloidi e l’effetto delle forze di taglio sulle interfacce fluide. Di sicuro è uno studio importante che potrebbe farci comprendere meglio malattie come Alzheimer, Parkinson e diabete di tipo 2. Una volta comprese più affondo queste malattia, magari, sarà possibile trovare una cura adatta.

 

 

 


Fonte: Andrea Baglieri in Close Up Engeneering

Copyright: Tutti i diritti di testi o marchi inclusi nell'articolo sono riservati ai rispettivi proprietari.

Liberatoria: Questo articolo non propone terapie o diete; per qualsiasi modifica della propria cura o regime alimentare si consiglia di rivolgersi a un medico o dietologo. Il contenuto non rappresenta necessariamente l'opinione dell'Associazione Alzheimer OdV di Riese Pio X ma solo quella dell'autore citato come "Fonte". I siti terzi raggiungibili da eventuali collegamenti contenuti nell'articolo e/o dagli annunci pubblicitari sono completamente estranei all'Associazione, il loro accesso e uso è a discrezione dell'utente. Liberatoria completa qui.

Nota: L'articolo potrebbe riferire risultati di ricerche mediche, psicologiche, scientifiche o sportive che riflettono lo stato delle conoscenze raggiunte fino alla data della loro pubblicazione.


 

Notizie da non perdere

'Tau, disfunzione sinaptica e lesioni neuroassonali si associano di più c…

26.05.2020 | Ricerche

Il morbo di Alzheimer (MA) comporta il deperimento caratteristico di alcune regioni del ...

Questo approccio di medicina di precisione potrebbe aiutarti a ritardare la de…

5.12.2025 | Ricerche

Secondo un nuovo studio condotto alla Università della California di San Francisco, la c...

I possibili collegamenti tra sonno e demenza evidenziati dagli studi

24.11.2017 | Ricerche

Caro Dottore: leggo che non dormire abbastanza può aumentare il rischio di Alzheimer. Ho avuto pr...

Con l'età cala drasticamente la capacità del cervello di eliminare le pro…

31.07.2015 | Ricerche

Il fattore di rischio più grande per l'Alzheimer è l'avanzare degli anni. Dopo i 65, il rischio r...

Cervello del toporagno si restringe in inverno e rinasce in estate: c'è q…

10.09.2025 | Ricerche

I toporagni comuni sono uno dei pochi mammiferi noti per restringere e far ricrescere in...

10 cose da non fare con i malati di Alzheimer

10.12.2015 | Esperienze & Opinioni

Mio padre aveva l'Alzheimer.

Vederlo svanire è stata una delle esperienze più difficili d...

4 Benefici segreti di un minuto di esercizio al giorno

29.12.2020 | Esperienze & Opinioni

Conosci tutti gli effetti positivi dell'esercizio fisico sul tuo corpo e sulla tua mente...

Rivelato nuovo percorso che contribuisce all'Alzheimer ... oppure al canc…

21.09.2014 | Ricerche

Ricercatori del campus di Jacksonville della Mayo Clinic hanno scoperto...

Riprogrammare «cellule di supporto» in neuroni per riparare il cervello adulto…

21.11.2014 | Ricerche

La porzione del cervello adulto responsabile del pensiero complesso, la corteccia cerebrale, non ...

[Greg O'Brien] Scoprire la grazia dell'imperfezione: apprezzare la l…

11.11.2025 | Voci della malattia

"Scrivi in ​​modo forte e chiaro ciò che fa male" (attribuito a Ernest Hemingway)

<...

Livelli di ossigeno nel sangue potrebbero spiegare perché la perdita di memori…

9.06.2021 | Ricerche

Per la prima volta al mondo, scienziati dell'Università del Sussex hanno registrato i li...

L'Alzheimer è in realtà un disturbo del sonno? Cosa sappiamo del legame t…

28.02.2020 | Esperienze & Opinioni

Il morbo di Alzheimer (MA) è una forma di demenza che insorge quando c'è un accumulo di ...

Subiamo un 'lavaggio del cervello' durante il sonno?

4.11.2019 | Ricerche

Una nuova ricerca eseguita alla Boston University suggerisce che questa sera durante il ...

Falsi miti: perché le persone sono così pessimiste sulla vecchiaia?

4.06.2020 | Esperienze & Opinioni

Non smettiamo di giocare perché invecchiamo, ma invecchiamo perché smettiamo di giocare ...

Smontata teoria prevalente sull'Alzheimer: dipende dalla Tau, non dall�…

2.11.2014 | Ricerche

Una nuova ricerca che altera drasticamente la teoria prevalente sull'or...

Curare l'Alzheimer: singolo proiettile magico o sparo di doppietta?

20.03.2025 | Esperienze & Opinioni

Perché i ricercatori stanno ancora annaspando nella ricerca di una cura per quella che è...

Dare un senso alla relazione obesità-demenza

2.08.2022 | Esperienze & Opinioni

Questo articolo farà capire al lettore perché l'obesità a volte può aumentare il rischio...

Colpi in testa rompono i 'camion della spazzatura' del cervello acce…

5.12.2014 | Ricerche

Un nuovo studio uscito ieri sul Journal of Neuroscience dimostra che un...

Pressione bassa potrebbe essere uno dei colpevoli della demenza

2.10.2019 | Esperienze & Opinioni

Invecchiando, le persone spesso hanno un declino della funzione cerebrale e spesso si pr...

Il caregiving non fa male alla salute come si pensava, dice uno studio

11.04.2019 | Ricerche

Per decenni, gli studi nelle riviste di ricerca e la stampa popolare hanno riferito che ...

Logo AARAssociazione Alzheimer OdV
Via Schiavonesca 13
31039 Riese Pio X° (TV)