Iscriviti alla newsletter



Registrati alla newsletter (giornaliera o settimanale):
Ricevi aggiornamenti sulla malattia, gli eventi e le proposte dell'associazione. Il tuo indirizzo email è usato solo per gestire il servizio, non sarà mai ceduto ad altri.


Aspettativa di vita e gli ipotetici scenari avversi di vita

LifeExpectancy2013Aspettativa di vita (colore) di ogni paese le cui con dimensioni rappresentano la popolazione effettiva.

Un nuovo studio spiega che lo spettro della demenza e del dolore cronico riduce il desiderio delle persone di vivere fino a un'età avanzata. Tra i norvegesi over-60, il desiderio di vivere in età avanzata è significativamente ridotto dagli ipotetici scenari avversi di vita, e l'effetto più forte è causato dalla demenza e dal dolore cronico.


La ricerca, condotta alla Columbia University di New York e pubblicata nel numero di luglio della rivista Age and Ageing, è tra le prime a studiare l'aspettativa di vita preferita (PLE, Preferred Life Expectancy) in base a ipotetiche condizioni di salute e di vita.


Il team di ricerca era guidato da Vegard Skirbekk PhD, professore di sanità pubblica e famigliare, che ha usato i dati della Norvegia, perché gli abitanti di quel paese hanno un'aspettativa di vita relativamente elevata alla nascita. Ha studiato come 6 condizioni avverse di salute e di vita influenzano la PLE dopo i 60 anni, e ha valutato ognuna di esse per età, sesso, istruzione, stato civile, funzione cognitiva, solitudine auto-riferita e dolore cronico.


L'analisi includeva i dati dello studio NORSE-Oppland County sulle condizioni di salute e di vita in un campione rappresentativo della popolazione di 60-69 anni, 70-79 anni e 80 anni e oltre. La raccolta dei dati è stata eseguita in tre onde nel 2017, 2018 e 2019 con un totale di 948 partecipanti alle interviste e agli esami sanitari.


Skirbekk e i suoi colleghi hanno chiesto a 825 abitanti over-60: "Se potessi scegliere liberamente, fino a che età vorresti vivere?". I risultati mostrano che tra i norvegesi oltre i 60 anni, il desiderio di vivere in età avanzata è significativamente ridotto da ipotetici scenari di vita avversa, come gli effetti della demenza e del dolore cronico. Effetti negativi più deboli della PLE sono stati trovati per la prospettiva di perdere il proprio coniuge o essere soggetti alla povertà.


Secondo Skirbekk, "la demenza è in testa all'elenco delle condizioni dove le persone preferirebbero vivere una vita più breve, il che è un problema particolare dato il rapido aumento della demenza previsto negli anni a venire".


La PLE media era di 91,4 anni, e non c'era differenza tra uomini e donne, ma i partecipanti più anziani avevano una PLE più alta dei più giovani. La PLE tra i singoli non era influenzata dalla prospettiva di sentirsi soli. Quelli con istruzione più alta avevano una PLE inferiore per demenza e dolore cronico.


"Nonostante il fatto che l'aumento dell'aspettativa di vita sia presente in larga misura nelle età più avanzate, dove sono molto diffuse le esperienze di perdita e disabilità, ci sono pochissime evidenze scientifiche sul tempo che le persone vorrebbero vivere considerato l'impatto di tali condizioni avverse di vita", ha notato Skiirbekk.

 

 

 


Fonte: Columbia University (> English) - Traduzione di Franco Pellizzari.

Riferimenti: Vegard Skirbekk, Ellen Melby Langballe, Bjørn Heine Strand. Preferred life expectancy and the association with hypothetical adverse life scenarios among Norwegians aged 60. Age and Ageing, 2021, DOI

Copyright: Tutti i diritti di testi o marchi inclusi nell'articolo sono riservati ai rispettivi proprietari.

Liberatoria: Questo articolo non propone terapie o diete; per qualsiasi modifica della propria cura o regime alimentare si consiglia di rivolgersi a un medico o dietologo. Il contenuto non rappresenta necessariamente l'opinione dell'Associazione Alzheimer OdV di Riese Pio X ma solo quella dell'autore citato come "Fonte". I siti terzi raggiungibili da eventuali collegamenti contenuti nell'articolo e/o dagli annunci pubblicitari sono completamente estranei all'Associazione, il loro accesso e uso è a discrezione dell'utente. Liberatoria completa qui.

Nota: L'articolo potrebbe riferire risultati di ricerche mediche, psicologiche, scientifiche o sportive che riflettono lo stato delle conoscenze raggiunte fino alla data della loro pubblicazione.


 

Notizie da non perdere

Alzheimer e le sue proteine: bisogna essere in due per ballare il tango

21.04.2016 | Ricerche

Per anni, i neuroscienziati si sono chiesti come fanno le due proteine ​​anomale amiloid...

'Tau, disfunzione sinaptica e lesioni neuroassonali si associano di più c…

26.05.2020 | Ricerche

Il morbo di Alzheimer (MA) comporta il deperimento caratteristico di alcune regioni del ...

5 tipi di ricerca, sottostudiati al momento, potrebbero darci trattamenti per …

27.04.2020 | Esperienze & Opinioni

Nessun ostacolo fondamentale ci impedisce di sviluppare un trattamento efficace per il m...

Vecchio farmaco per l'artrite reumatoide suscita speranze come cura per l…

22.09.2015 | Ricerche

Scienziati dei Gladstone Institutes hanno scoperto che il salsalato, un farmaco usato per trattar...

'Scioccante': dopo un danno, i neuroni si auto-riparano ripartendo d…

17.04.2020 | Ricerche

Quando le cellule cerebrali adulte sono ferite, ritornano ad uno stato embrionale, secon...

Il caregiving non fa male alla salute come si pensava, dice uno studio

11.04.2019 | Ricerche

Per decenni, gli studi nelle riviste di ricerca e la stampa popolare hanno riferito che ...

Convalidare il sentimento aiuta meglio di criticare o sminuire

30.03.2020 | Ricerche

Sostenere i tuoi amici e la famiglia può aiutarli a superare questi tempi di incertezza...

Il girovita può predire il rischio di demenza?

6.11.2019 | Ricerche

Il primo studio di coorte su larga scala di questo tipo ha esaminato il legame tra il girovita in...

Stimolazione dell'onda cerebrale può migliorare i sintomi di Alzheimer

15.03.2019 | Ricerche

Esponendo i topi a una combinazione unica di luce e suono, i neuroscienziati del Massach...

La lunga strada verso la demenza inizia con piccoli 'semi' di aggreg…

20.11.2020 | Ricerche

Il morbo di Alzheimer (MA) si sviluppa nel corso di decenni. Inizia con una reazione a c...

Perché la tua visione può prevedere la demenza 12 anni prima della diagnosi

24.04.2024 | Ricerche

 

Gli occhi possono rivelare molto sulla salute del nostro cervello: in effetti, i p...

Infezione cerebrale da funghi produce cambiamenti simili all'Alzheimer

26.10.2023 | Ricerche

Ricerche precedenti hanno implicato i funghi in condizioni neurodegenerative croniche co...

Le cellule immunitarie sono un alleato, non un nemico, nella lotta all'Al…

30.01.2015 | Ricerche

L'amiloide-beta è una proteina appiccicosa che si aggrega e forma picco...

Nessuna cura per l'Alzheimer nel corso della mia vita

26.04.2019 | Esperienze & Opinioni

La Biogen ha annunciato di recente che sta abbandonando l'aducanumab, il suo farmaco in ...

Aumentano le evidenze di origini alternative delle placche di Alzheimer

13.06.2022 | Ricerche

I risultati di uno studio potrebbero spiegare perché i farmaci progettati per rimuovere i depositi d...

Il 'Big Bang' dell'Alzheimer: focus sulla tau mortale che cambi…

11.07.2018 | Ricerche

Degli scienziati hanno scoperto un "Big Bang" del morbo di Alzheimer (MA) - il punto pre...

I dieci fattori legati a un aumento del rischio di Alzheimer

27.07.2020 | Esperienze & Opinioni

Anche se non c'è ancora alcuna cura, i ricercatori stanno continuando a migliorare la co...

Orienteering: un modo per addestrare il cervello e contrastare il declino cogn…

27.01.2023 | Ricerche

Lo sport dell'orienteering (orientamento), che attinge dall'atletica, dalle capacità di ...

Demenze: forti differenze regionali nell’assistenza, al Nord test diagnostici …

30.01.2024 | Annunci & info

In Iss il Convegno finale del Fondo per l’Alzheimer e le Demenze, presentate le prime linee guida...

I ricordi perduti potrebbero essere ripristinati: speranza per l'Alzheime…

21.12.2014 | Ricerche

Una nuova ricerca effettuata alla University of California di ...

Logo AARAssociazione Alzheimer OdV
Via Schiavonesca 13
31039 Riese Pio X° (TV)

Seguici su

 
enfrdeites

We use cookies

Utilizziamo i cookie sul nostro sito Web. Alcuni di essi sono essenziali per il funzionamento del sito, mentre altri ci aiutano a migliorare questo sito e l'esperienza dell'utente (cookie di tracciamento). Puoi decidere tu stesso se consentire o meno i cookie. Ti preghiamo di notare che se li rifiuti, potresti non essere in grado di utilizzare tutte le funzionalità del sito.