Iscriviti alla newsletter



Registrati alla newsletter (giornaliera o settimanale):
Ricevi aggiornamenti sulla malattia, gli eventi e le proposte dell'associazione. Il tuo indirizzo email è usato solo per gestire il servizio, non sarà mai ceduto ad altri.


Lo stigma della demenza

Qual è la tua prima reazione all'udire che qualcuno ha la demenza? Ti allontani da lui per la paura di prenderla anche tu? Smetti di includerlo nelle attività o di andarlo a trovare? Perché?


Lo stigma è uno dei maggiori ostacoli per le persone con demenza che cercano di vivere la loro vita con dignità di fronte a una malattia che, nel tempo, distrugge il cervello in modo inesorabile e progressivo, afferma la Alzheimer Society of Canada.


Ci sono molte ragioni per cui la demenza è ancora così stigmatizzata, dalla mancanza di consapevolezza pubblica, all'incomprensione e alla paura. Molti di noi temono la demenza più di ogni altra malattia. Però, se non ne parliamo, non miglioreremo mai la comprensione delle persone su cosa si può fare per aiutare e sostenere le persone a vivere nel modo migliore possibile con la demenza.


Altre questioni che possono ridurre l'accettazione sono il linguaggio negativo usato nella società e la prevalenza di ageismo, uno degli ultimi stereotipi e pregiudizi ancora accettati socialmente. Stereotipi o disinformazione possono intimidire amici e familiari. Alcuni credono che non si possa fare nulla oppure i sintomi vengono liquidati come "una normale parte della vecchiaia".


Sulla malattia tende a concentrarsi un linguaggio negativo, che riduce le persone con la malattia a una serie di etichette, sintomi o termini medici. A proposito dello stigma si è detto che "si parla in giro, si parla male, si ignora, non si stima e si deride".


Roger Marple ha il MA ad esordio giovanile. Dalla sua diagnosi avuto nell'estate del 2015, la missione di Roger è dissipare i miti sulla malattia e lo stigma associato alla demenza. Roger dice: "Per favore, non lasciare che la paura dello stigma interferisca con la demenza. Il problema è la persona che perpetua lo stigma, non tu. Ricordalo". E aggiunge: "Non lascerò che lo stigma mi zittisca come fa per così tanti".


L'isolamento sociale a causa dello stigma priva la persona con demenza della compagnia della famiglia e degli amici, e questo isolamento e mancanza di stimolazione che ne risulta causa disabilità oltre a quella causata dalla malattia stessa.


I pazienti e le loro famiglie possono combattere lo stigma incoraggiando altre persone ad ampliare le loro conoscenze sulla demenza. Più persone si aprono sulla demenza, più gli altri capiranno che le persone con demenza possono continuare a vivere una vita piena.


Dobbiamo concentrarci sui punti di forza e sulle capacità che ha ancora una persona che vive con una diagnosi di demenza, piuttosto che su ciò che ha perso. E come lo facciamo? Ecco sei semplici modi per fare la differenza:

  1. Informati sui fatti. Condividi le tue conoscenze sulla demenza con gli altri, compresi familiari e amici, soprattutto se senti qualcosa che non è vero. Parlare di demenza riduce la paura e aumenta la comprensione.
  2. Non fare supposizioni. La demenza è una malattia progressiva e colpisce ogni persona in modo diverso. Una diagnosi non significa che la persona dovrà interrompere la sua routine quotidiana o rinunciare a lavorare subito.
  3. Fai attenzione al tuo linguaggio. Usi affermazioni come "sta perdendo le rotelle" o "ha la malattia dei vecchi"? Non sottovalutare la demenza. Non tolleriamo barzellette razziali o battute sul cancro, ma le battute sulla demenza sono comuni.
  4. Tratta le persone con demenza con rispetto e dignità. La capacità di una persona di fare cose che diamo per scontate cambierà con il progredire della malattia. Ma non importa qual è lo stadio della malattia, lei è ancora la persona che è sempre stata, con abilità e bisogni unici. Apprezza chi è lei. Non parlarle alle spalle o evitarla durante riunioni familiari e sociali.
  5. Sii un amico. Le persone con demenza non vogliono perdere i loro amici né vogliono smettere di fare le attività di cui godono. Sii solidale. Resta in contatto e connesso. L'attività sociale aiuta a rallentare la progressione della malattia e consente alle persone con demenza di sapere che te ne occupi.
  6. Parla con franchezza! Non ripetere stereotipi mediatici che perpetuano stigma e miti.


Come dice Roger, "Viviamo tutti in una condizione terminale. Si chiama vita. La stessa cosa vale per le persone con demenza ".

 

 

 


Fonte: Alzheimer Society of Alberta and NWT in Medicine Hat News (> English text) - Traduzione di Franco Pellizzari.

Copyright: Tutti i diritti di eventuali testi o marchi citati nell'articolo sono riservati ai rispettivi proprietari.

Liberatoria: Questo articolo non propone terapie o diete; per qualsiasi modifica della propria cura o regime alimentare si consiglia di rivolgersi a un medico o dietologo. Il contenuto non rappresenta necessariamente l'opinione dell'Associazione Alzheimer onlus di Riese Pio X ma solo quella dell'autore citato come "Fonte". I siti terzi raggiungibili da eventuali collegamenti contenuti nell'articolo e/o dagli annunci pubblicitari sono completamente estranei all'Associazione, il loro accesso e uso è a discrezione dell'utente. Liberatoria completa qui.

Nota: L'articolo potrebbe riferire risultati di ricerche mediche, psicologiche, scientifiche o sportive che riflettono lo stato delle conoscenze raggiunte fino alla data della loro pubblicazione.


 

Notizie da non perdere

Nuova terapia che distrugge i grovigli di tau si dimostra promettente

30.09.2024 | Ricerche

Degli scienziati hanno sviluppato potenziali terapie che rimuovono selettivamente le proteine ​​t...

Demenze: forti differenze regionali nell’assistenza, al Nord test diagnostici …

30.01.2024 | Annunci & info

In Iss il Convegno finale del Fondo per l’Alzheimer e le Demenze, presentate le prime linee guida...

3 modi per trasformare l'auto-critica in auto-compassione

14.08.2018 | Esperienze & Opinioni

Hai mai sentito una vocina parlare nella tua testa, riempiendoti di insicurezza? Forse l...

Nuove case di cura: 'dall'assistenza fisica, al benessere emotivo�…

5.11.2018 | Esperienze & Opinioni

Helen Gosling, responsabile delle operazioni della Kingsley Healthcare, con sede a Suffo...

Scoperta nuova causa di Alzheimer e di demenza vascolare

21.09.2023 | Ricerche

Uno studio evidenzia la degenerazione delle microglia nel cervello causata dalla tossicità del ferro...

'Evitare l'Alzheimer potrebbe essere più facile di quanto pensi'…

16.11.2018 | Esperienze & Opinioni

Hai l'insulino-resistenza? Se non lo sai, non sei sola/o. Questa è forse la domanda più ...

L'invecchiamento è guidato da geni sbilanciati

21.12.2022 | Ricerche

Il meccanismo appena scoperto è presente in vari tipi di animali, compresi gli esseri umani.

Il gas da uova marce potrebbe proteggere dall'Alzheimer

15.01.2021 | Ricerche

La reputazione dell'[[acido solfidrico]] (o idrogeno solforato), di solito considerato v...

Identificazione dei primi segnali dell'Alzheimer

7.03.2022 | Ricerche

Un team multidisciplinare di ricerca, composto da ricercatori del progetto ARAMIS, dell...

Meccanismo neuroprotettivo alterato dai geni di rischio dell'Alzheimer

11.01.2022 | Ricerche

Il cervello ha un meccanismo naturale di protezione contro il morbo di Alzheimer (MA), e...

L'esercizio fisico dà benefici cognitivi ai pazienti di Alzheimer

29.06.2015 | Ricerche

Nel primo studio di questo tipo mai effettuato, dei ricercatori danesi hanno dimostrato che l'ese...

Allenamento con i pesi protegge il cervello delle persone anziane dalla demenz…

15.04.2025 | Ricerche

Uno studio, condotto presso l'Università di Stato di Campinas (Brasile), ha scoperto che dopo sei...

Vecchio farmaco per l'artrite reumatoide suscita speranze come cura per l…

22.09.2015 | Ricerche

Scienziati dei Gladstone Institutes hanno scoperto che il salsalato, un farmaco usato per trattar...

Il Protocollo Bredesen: si può invertire la perdita di memoria dell'Alzhe…

16.06.2016 | Annunci & info

I risultati della risonanza magnetica quantitativa e i test neuropsicologici hanno dimostrato dei...

Puoi distinguere il delirium dalla demenza? È solo questione di tempi

17.06.2021 | Esperienze & Opinioni

Quante volte hai sentito qualcuno esclamare "Tu deliri!" o "Sei un demente!", nell'incre...

Nessuna cura per l'Alzheimer nel corso della mia vita

26.04.2019 | Esperienze & Opinioni

La Biogen ha annunciato di recente che sta abbandonando l'aducanumab, il suo farmaco in ...

Invertita per la prima volta la perdita di memoria associata all'Alzheime…

1.10.2014 | Ricerche

La paziente uno aveva avuto due anni di perdita progressiva di memoria...

Scoperta ulteriore 'barriera' anatomica che difende e monitora il ce…

11.01.2023 | Ricerche

Dalla complessità delle reti neurali, alle funzioni e strutture biologiche di base, il c...

10 Consigli dei neurologi per ridurre il tuo rischio di demenza

28.02.2023 | Esperienze & Opinioni

La demenza colpisce milioni di persone in tutto il mondo, quasi un over-65 su 10. Nonost...

Con l'età cala drasticamente la capacità del cervello di eliminare le pro…

31.07.2015 | Ricerche

Il fattore di rischio più grande per l'Alzheimer è l'avanzare degli anni. Dopo i 65, il rischio r...

Logo AARAssociazione Alzheimer OdV
Via Schiavonesca 13
31039 Riese Pio X° (TV)

Seguici su

 
enfrdeites

We use cookies

Utilizziamo i cookie sul nostro sito Web. Alcuni di essi sono essenziali per il funzionamento del sito, mentre altri ci aiutano a migliorare questo sito e l'esperienza dell'utente (cookie di tracciamento). Puoi decidere tu stesso se consentire o meno i cookie. Ti preghiamo di notare che se li rifiuti, potresti non essere in grado di utilizzare tutte le funzionalità del sito.