Iscriviti alla newsletter



Registrati alla newsletter (giornaliera o settimanale):
Ricevi aggiornamenti sulla malattia, gli eventi e le proposte dell'associazione. Il tuo indirizzo email è usato solo per gestire il servizio, non sarà mai ceduto ad altri.


Come tenere calmi gli anziani con demenza

La demenza induce gli anziani a sperimentare sintomi come abilità sociali limitate, cambiamenti di personalità, irritabilità e mancanza di moderazione, tra gli altri. I caregiver familiari devono sviluppare dei metodi per calmare i propri cari che stanno invecchiando e minimizzare i comportamenti difficili. Ecco alcuni consigli che puoi utilizzare per calmare una persona anziana con demenza.

 

Comunica efficacemente

Quando la persona amata si agita, calma la situazione arrivando alla radice del problema. Chiedi alla persona ciò che è sbagliato, ma evita di essere polemico, condiscendente o irrispettoso. Prenditi il ​​tuo tempo e parla chiaramente. Quando si usano metodi di comunicazione efficaci e positivi, è possibile alleviare l'atmosfera e far sentire a proprio agio i propri anziani.

Astenersi dal lanciare dubbi sulla persona amata in qualsiasi momento, anche se ha perso un oggetto o ha sbagliato a dire qualcosa. Esprimere sentimenti di dubbio potrebbe turbarla e farla reagire con rabbia e altre emozioni negative.

Molti caregiver familiari hanno difficoltà a gestire esplosioni di rabbia e altri sintomi correlati alla demenza. Prendersi cura di una persona cara può essere una sfida per le famiglie che non hanno esperienza o formazione professionale nell'assistenza domiciliare, ma questa sfida non deve essere affrontata in solitudine, è opportuno chiedere aiuto.

 

Suggerisci esercizi di meditazione e respirazione

L'attività fisica può rallentare alcuni dei sintomi associati alla demenza, comprese ansia e depressione. Dare al proprio caro l'opportunità di fare esercizio potrebbe migliorare immediatamente il suo umore. Assicurati di semplificare le attività fisiche per evitare che la persona amata si arrabbi di nuovo.

Esercizi di respirazione come lo yoga sono l'ideale per queste situazioni. Praticare lo yoga aumenta i tessuti protettivi nel cervello che potrebbero aiutare la persona amata a calmarsi. Lo yoga e altri esercizi di meditazione possono anche ridurre gli ormoni dello stress negli anziani con demenza.

 

Assicura il comfort

Condividi un sorriso o usa un tono caldo quando parli con la persona cara. Le impressioni positive possono calmare gli anziani con demenza e allontanare i comportamenti difficili. Quando gli anziani sono a loro agio, gli scatenanti che causano aggressività e agitazione possono essere ridotti al minimo.

Anche un tocco gentile potrebbe mettere a proprio agio la persona amata e rassicurarla. Il comfort può ridurre l'agitazione e ridurre il rischio di problemi comportamentali.

Diversi sintomi di demenza possono rendere difficile rimanere felici e a proprio agio negli anni d'oro. Molti anziani scelgono di invecchiare a casa propria e alcuni hanno bisogno di una mano per continuare a vivere a casa sani e nel comfort. Cerca i servizi locali più idonei.

 

Mantieni una casa senza stress

Troppo stress può sopraffare gli anziani con demenza e impedire al loro corpo di funzionare normalmente, ed è per questo che è importante mantenere una casa senza stress. Un ambiente rilassante può ridurre al minimo i comportamenti irrazionali e migliorare la qualità di vita dei tuoi genitori.

Designa una zona tranquilla nella casa in cui la persona amata può rilassarsi e riorganizzarsi dopo un episodio di agitazione. Anche i fattori scatenanti ambientali potrebbero causare il turbamento e l'ira della persona amata, motivo per cui è necessario rimuovere quegli stimoli. Ad esempio, ridurre il rumore di fondo e le distrazioni in modo che la persona possa concentrarsi su una cosa alla volta ed evitare scoppi negativi.

 

 

 


Fonte: Chris Cruse in Home Care Assistance (> English text) - Traduzione di Franco Pellizzari.

Copyright: Tutti i diritti di eventuali testi o marchi citati nell'articolo sono riservati ai rispettivi proprietari.

Liberatoria: Questo articolo non propone terapie o diete; per qualsiasi modifica della propria cura o regime alimentare si consiglia di rivolgersi a un medico o dietologo. Il contenuto non rappresenta necessariamente l'opinione dell'Associazione Alzheimer onlus di Riese Pio X ma solo quella dell'autore citato come "Fonte". I siti terzi raggiungibili da eventuali collegamenti contenuti nell'articolo e/o dagli annunci pubblicitari sono completamente estranei all'Associazione, il loro accesso e uso è a discrezione dell'utente. Liberatoria completa qui.

Nota: L'articolo potrebbe riferire risultati di ricerche mediche, psicologiche, scientifiche o sportive che riflettono lo stato delle conoscenze raggiunte fino alla data della loro pubblicazione.


 

Notizie da non perdere

Il Protocollo Bredesen: si può invertire la perdita di memoria dell'Alzhe…

16.06.2016 | Annunci & info

I risultati della risonanza magnetica quantitativa e i test neuropsicologici hanno dimostrato dei...

Scienziati dicono che si possono recuperare i 'ricordi persi' per l…

4.08.2017 | Ricerche

Dei ricordi dimenticati sono stati risvegliati nei topi con Alzheimer, suggerendo che la...

Chiarito il meccanismo che porta all'Alzheimer e come fermarlo

30.08.2017 | Ricerche

Nel cervello delle persone con Alzheimer ci sono depositi anomali di proteine ​​amiloide-beta e ​...

Rivelato nuovo percorso che contribuisce all'Alzheimer ... oppure al canc…

21.09.2014 | Ricerche

Ricercatori del campus di Jacksonville della Mayo Clinic hanno scoperto...

Puoi distinguere il delirium dalla demenza? È solo questione di tempi

17.06.2021 | Esperienze & Opinioni

Quante volte hai sentito qualcuno esclamare "Tu deliri!" o "Sei un demente!", nell'incre...

Un singolo trattamento genera nuovi neuroni, elimina neurodegenerazione nei to…

1.07.2020 | Ricerche

Xiang-Dong Fu PhD, non è mai stato così entusiasta di qualcosa in tutta la sua carriera...

Paesi asiatici assistono gli anziani in modo diverso: ecco cosa possiamo impar…

28.10.2020 | Esperienze & Opinioni

A differenza dei paesi occidentali, le culture tradizionali asiatiche mettono un forte a...

Scoperto un fattore importante che contribuisce all'Alzheimer

22.08.2022 | Ricerche

Una ricerca guidata dai dott. Yuhai Zhao e Walter Lukiw della Luisiana State University ...

I possibili collegamenti tra sonno e demenza evidenziati dagli studi

24.11.2017 | Ricerche

Caro Dottore: leggo che non dormire abbastanza può aumentare il rischio di Alzheimer. Ho avuto pr...

Ecco perché alcune persone con marcatori cerebrali di Alzheimer non hanno deme…

17.08.2018 | Ricerche

Un nuovo studio condotto all'Università del Texas di Galveston ha scoperto perché alcune...

[Greg O'Brien] Scoprire la grazia dell'imperfezione: apprezzare la l…

11.11.2025 | Voci della malattia

"Scrivi in ​​modo forte e chiaro ciò che fa male" (attribuito a Ernest Hemingway)

<...

Tre modi per smettere di preoccuparti

29.07.2020 | Esperienze & Opinioni

Sai di essere una persona apprensiva se ti identifichi con Flounder in La Sirenetta o co...

Il ciclo dell'urea astrocitica nel cervello controlla la lesione della me…

30.06.2022 | Ricerche

Nuove scoperte rivelano che il ciclo dell'urea negli astrociti lega l'accumulo di amiloide-beta e la...

Il sonno resetta i neuroni per i nuovi ricordi del giorno dopo

11.09.2024 | Ricerche

Tutti sanno che una buona notte di sonno ripristina l'energia di una persona; ora un nuo...

[Domenic Praticò] Consigli pratici per diventare un super-anziano

1.12.2025 | Esperienze & Opinioni

Quando si parla di invecchiamento, sappiamo che esso non è un processo uniforme e uguale per tutt...

Farmaco per Alzheimer non cambia l'eliminazione dei rifiuti a breve termi…

24.11.2025 | Ricerche

Dopo il trattamento con il farmaco, le scansioni MRI non mostrano alcun cambiamento a breve termi...

Il gas da uova marce potrebbe proteggere dall'Alzheimer

15.01.2021 | Ricerche

La reputazione dell'[[acido solfidrico]] (o idrogeno solforato), di solito considerato v...

Alzheimer e le sue proteine: bisogna essere in due per ballare il tango

21.04.2016 | Ricerche

Per anni, i neuroscienziati si sono chiesti come fanno le due proteine ​​anomale amiloid...

3 modi per trasformare l'auto-critica in auto-compassione

14.08.2018 | Esperienze & Opinioni

Hai mai sentito una vocina parlare nella tua testa, riempiendoti di insicurezza? Forse l...

Livelli di ossigeno nel sangue potrebbero spiegare perché la perdita di memori…

9.06.2021 | Ricerche

Per la prima volta al mondo, scienziati dell'Università del Sussex hanno registrato i li...

Logo AARAssociazione Alzheimer OdV
Via Schiavonesca 13
31039 Riese Pio X° (TV)