Iscriviti alla newsletter



Registrati alla newsletter (giornaliera o settimanale):
Ricevi aggiornamenti sulla malattia, gli eventi e le proposte dell'associazione. Il tuo indirizzo email è usato solo per gestire il servizio, non sarà mai ceduto ad altri.


Demenza e guida: pianificare in anticipo e mitigare la perdita di autonomia

Uno dei più grandi shock per la persona che ha una demenza arriva il giorno in cui un medico dice: "Mi dispiace, ma non puoi più guidare".

Per gli anziani che dipendono dalla loro auto per spostarsi, è come vietare per sempre a un ventenne di usare lo smartphone. Guidare è un biglietto per la libertà, un privilegio dell'età adulta a cui pochi vogliono rinunciare.

Ma chi ha l'Alzheimer (MA) potrebbe non avere scelta. Mentre progredisce, la demenza danneggia non solo la memoria, ma anche il tempo di reazione, il giudizio e la capacità di fare multi-tasking [più attività contemporanee], come controllare un punto cieco mentre si sta attenti a ciò che accade davanti.

L'evidenza è chiara: le persone con demenza da moderata a grave non dovrebbero essere al volante.

"La perdita dei privilegi di guida potrebbe essere meno che scioccante se i canadesi [ndt: e gli italiani] avessero una maggiore consapevolezza che i cambiamenti cognitivi hanno influenza sulla sicurezza stradale", dice il dott. Gary Naglie, responsabile medico del Baycrest Geriatric Health Care Centre di Toronto, e ricercatore di CanDrive, un progetto di ricerca pluriennale incentrato sull'idoneità di guida degli anziani. "Sono sgomento che la maggior parte dei miei pazienti non abbia idea che c'è una relazione tra guida e demenza".

Alzheimer Society of Canada stima che 564 mila canadesi abbiano qualche forma di demenza. Entro 15 anni, tale numero è destinato a salire a 937 mila. E tuttavia, i programmi di istruzione pubblica e di trasporto per gli anziani che non possono più guidare non hanno tenuto il passo con l'aumento dell'MA e delle altre forme di demenza.

"Medici, autorità sanitarie, operatori sanitari e anziani devono coordinare i loro sforzi per prepararsi a questa realtà", dice Naglie. Ecco cinque modi:

 

Far arrivare il messaggio

Il Canada potrebbe usare più campagne di salute pubblica sulla falsariga di uno spot televisivo del 2010 intitolato 'Not if, but when' [Non se, ma quando], dice Naglie.

Lo spot, ora su YouTube, mostra un anziano al volante mentre manca di poco alcuni pedoni. Sua moglie sul sedile del passeggero gli rivolge uno sguardo preoccupato, ma non dice nulla, anche dopo che scarta per evitare un camion in arrivo.

Successivamente, non riesce a notare una ragazza in bicicletta che corre davanti. La scena sfuma con il rumore di una frenata e una voce fuori campo che dice "Quando si tratta di demenza e guida, gli incidenti accadranno. Non se, ma quando".

Il filmato mette in risalto il ruolo dei caregiver nella prevenzione degli incidenti legati alla demenza, osserva l'Unità di Ricerca Medicina Geriatrica dell'Università di Dalhousie, che ha prodotto lo spot. Ma sottolinea anche la realtà che con l'MA, cessare di guidare è una questione di tempo. "Le persone hanno bisogno di sentire quel messaggio", dice Naglie.

I medici possono aiutare i pazienti a pianificare il modo di vivere senza patente di guida, discutendo la possibilità con largo anticipo, "prima che le persone sviluppino disabilità cognitive".

 

Affrontare il declino

Nei primi stadi del deterioramento cognitivo, i pazienti dovrebbero iniziare a pianificare il loro eventuale ritiro dalla guida, secondo il Driving and Dementia Toolkit, disponibile online dal Programma Geriatrico Regionale dell'Ontario Orientale.

Limitare la guida a brevi viaggi al negozio di alimentari, alla palestra o alla chiesa non è sufficiente per ridurre il potenziale rischio di sicurezza, dal momento che la maggior parte degli incidenti si verificano nelle strade e nei parcheggi vicino a casa.

La guida elenca i segni premonitori dei problemi di guida legati alla demenza, come ad esempio perdersi di frequente durante la guida, dimenticare dove si sta andando o invertire freno e acceleratore.

Poiché le persone con demenza sono spesso inconsapevoli di questi cambiamenti, potrebbe essere compito degli altri intorno a loro segnalarli.

Nella maggior parte delle province [del Canada], i medici sono obbligati per legge a segnalare i pazienti con condizioni mediche, compresa la demenza, che possono aumentare il rischio di collisione del veicolo (eccetto in Quebec, Alberta e Nuova Scozia, dove la segnalazione è a discrezione del medico).

Ma i conducenti non sicuri possono evitare il filtro se rifiutano di vedere un medico, o se i familiari non notano i segnali di pericolo. In un sondaggio del 2009, il 28% dei canadesi over 65 con una diagnosi di MA o altra demenza aveva una patente di guida valida. Di quel gruppo di 20.000 adulti, 14.600 avevano guidato nel mese precedente.

Disturbi cognitivi più lievi non interferiscono necessariamente con la guida, a seconda di quali aspetti del funzionamento mentale sono interessati, dice Naglie. Ma i pazienti dovrebbero sottoporsi a valutazioni cognitive, che possono includere test su strada, per confermare che sono idonei a guidare.

Anche se il paziente ottiene semaforo verde, dovrebbe essere preparato a valutazioni di conferma ogni 6/12 mesi, dice, dal momento che la demenza può portare a cambiamenti cognitivi rapidi.

 

Riconoscere la perdita

I professionisti della salute e i familiari dovrebbero essere consapevoli che la perdita della patente di guida ha "un tremendo aspetto emotivo", dice Naglie. La guida è un simbolo di autonomia, una connessione alla propria gioventù.

Per gli adulti che sono stati sulla strada per sei o sette decenni, la cessazione della guida può sembrare "una perdita di sé".

Naglie lo descrive come una importante transizione di vita, simile alla vedovanza o al trasloco in una casa di cura. I medici dovrebbero discutere la transizione con autentica empatia, afferma, aggiungendo che alcuni pazienti potrebbero aver bisogno del sostegno di uno psicologo o di un assistente sociale per far fronte alla perdita.

 

Mantenere la mobilità

La ricerca ha dimostrato che senza un piano di trasporto alternativo, gli anziani che non possono più guidare sono ad alto rischio di isolamento sociale, depressione, calo di funzionamento mentale e fisico e morte prematura.

I familiari, i fornitori di assistenza sanitaria e gli assistenti sociali potrebbero aver bisogno di unire le forze per elaborare un piano completo che soddisfi le esigenze di trasporto della persona.

Portare in auto qualcuno all'appuntamento di un dottore non è abbastanza. Gli anziani hanno bisogno di accedere ad eventi sociali, club di fitness, centri di intrattenimento e altre attività che facevano parte della loro vita prima di smettere di guidare, dice Naglie.

Un buon piano attinge da una serie di fonti: autobus, taxi, volontari dalla chiesa, amici disposti a dare una mano. "Non puoi creare un unico fardello per un figlio o un coniuge", dice Naglie.

Egli aggiunge che il Canada ha bisogno di essere più creativo nell'aiutare gli anziani a rimanere mobili. I modelli da seguire potrebbero includere l'Independent Transportation Network, un'organizzazione americana no-profit che organizza viaggi per adulti in due dozzine di comunità degli Stati Uniti. Gli anziani aprono un conto per pagare le corse, che includono il servizio personale porta a porta, ad un costo inferiore rispetto alla tariffa del taxi.

La rete si basa su autisti volontari, che forniscono i propri veicoli e passano controlli di routine. I volontari guadagnano 30 centesimi al miglio per coprire le spese, ma costruiscono anche 'crediti di corsa' per ogni miglio che guidano. Questi crediti possono essere trasferiti a familiari anziani che vivono in città diverse o accumulati per uso personale del conducente lungo la strada.

 

Pianificare in anticipo, molto in anticipo

Nessuno si aspetta che avrà l'MA. Ma tra i 75 e gli 84 anni, più del 10 per cento avrà qualche forma di demenza. Dopo l'85, il tasso sale a più di un terzo. Gli adulti di mezza età possono salvare se stessi e le loro famiglie in futuro, pianificando la possibilità.

Gli anziani potrebbero chiedersi come raggiungere il negozio di alimentari, la farmacia, la piscina o la casa di un amico senza patente di guida.

Chi cerca casa, e sta per arrivare alla pensione, potrebbe prendere in considerazione di trasferirsi in una comunità che offre servizi a breve distanza, in combinazione con un buon servizio di autobus, treno o tram.

Quando i pensionati scelgono di vivere in comunità orientate all'automobile, ciò può limitare la quantità di tempo in cui possono vivere in modo indipendente, sottolineano i geriatri.

Un altro modo per fare pace con la possibile fine della guida è scrivere una direttiva anticipata da dare ai familiari e al medico. Il Driving and Dementia Toolkit propone un esempio di 'lettera di accordo' che esprime il desiderio che i familiari adottino le misure necessarie per impedire all'autore della lettera di guidare - come usare un bastone per bloccare il volante - se è ritenuto inadatto a guidare.

Gli anziani possono sempre sperare di essere tra i fortunati che possono guidare in sicurezza fino al giorno della dipartita (pacificamente, nel sonno). Ma non c'è nulla di male nel prevedere la realtà che demenza e guida non possono coesistere.

 

 

 


Fonte: Adriana Barton in The Globe and Mail (> English text) - Traduzione di Franco Pellizzari.

Copyright: Tutti i diritti di eventuali testi o marchi citati nell'articolo sono riservati ai rispettivi proprietari.

Liberatoria: Questo articolo non propone terapie o diete; per qualsiasi modifica della propria cura o regime alimentare si consiglia di rivolgersi a un medico o dietologo. Il contenuto non rappresenta necessariamente l'opinione dell'Associazione Alzheimer onlus di Riese Pio X ma solo quella dell'autore citato come "Fonte". I siti terzi raggiungibili da eventuali colelgamenti contenuti nell'articolo e/o dagli annunci pubblicitari sono completamente estranei all'Associazione, il loro accesso e uso è a discrezione dell'utente. Liberatoria completa qui.

Nota: L'articolo potrebbe riferire risultati di ricerche mediche, psicologiche, scientifiche o sportive che riflettono lo stato delle conoscenze raggiunte fino alla data della loro pubblicazione.


 

Notizie da non perdere

A 18 come a 80 anni, lo stile di vita è più importante dell'età per il ri…

22.07.2022 | Ricerche

Gli individui senza fattori di rischio per la demenza, come fumo, diabete o perdita dell...

Un nuovo modello per l'Alzheimer: fenotipi di minaccia, stati di difesa e…

23.04.2021 | Esperienze & Opinioni

Che dire se avessimo concettualizzato erroneamente, o almeno in modo incompleto, il morb...

Qualità della vita peggiora quando l'Alzheimer è complicato dal cancro

28.04.2023 | Esperienze & Opinioni

Che considerazioni si possono fare per una persona con Alzheimer che riceve anche la diagnosi di can...

Il Protocollo Bredesen: si può invertire la perdita di memoria dell'Alzhe…

16.06.2016 | Annunci & info

I risultati della risonanza magnetica quantitativa e i test neuropsicologici hanno dimostrato dei...

Scoperto perché l'APOE4 favorisce l'Alzheimer e come neutralizzarlo

10.04.2018 | Ricerche

Usando cellule di cervello umano, scienziati dei Gladstone Institutes hanno scoperto la ...

Nuova terapia che distrugge i grovigli di tau si dimostra promettente

30.09.2024 | Ricerche

Degli scienziati hanno sviluppato potenziali terapie che rimuovono selettivamente le proteine ​​t...

Diagnosi di Alzheimer: prenditi del tempo per elaborarla, poi vai avanti con m…

4.12.2023 | Esperienze & Opinioni

Come posso accettare la diagnosi di Alzheimer?

Nathaniel Branden, compianto psicoterape...

La consapevolezza di perdere la memoria può svanire 2-3 anni prima della compa…

27.08.2015 | Ricerche

Le persone che svilupperanno una demenza possono cominciare a perdere la consapevolezza dei propr...

Cosa accade nel cervello che invecchia

11.03.2020 | Esperienze & Opinioni

Il deterioramento del cervello si insinua sulla maggior parte di noi. Il primo indizio p...

'Tau, disfunzione sinaptica e lesioni neuroassonali si associano di più c…

26.05.2020 | Ricerche

Il morbo di Alzheimer (MA) comporta il deperimento caratteristico di alcune regioni del ...

Scoperta inaspettata: proteine infiammatorie possono rallentare il declino cog…

5.07.2021 | Ricerche

Finora la ricerca aveva collegato l'infiammazione al morbo di Alzheimer (MA), però scien...

Demenza: mantenere vive le amicizie quando i ricordi svaniscono

16.01.2018 | Esperienze & Opinioni

C'è una parola che si sente spesso quando si parla con le famiglie di persone con demenz...

Il ruolo sorprendente delle cellule immunitarie del cervello

21.12.2020 | Ricerche

Una parte importante del sistema immunitario del cervello, le cellule chiamate microglia...

Capire l'origine dell'Alzheimer, cercare una cura

30.05.2018 | Ricerche

Dopo un decennio di lavoro, un team guidato dal dott. Gilbert Bernier, ricercatore di Hô...

LipiDiDiet trova effetti ampi e duraturi da intervento nutrizionale all'i…

9.11.2020 | Ricerche

Attualmente non esiste una cura nota per la demenza, e le terapie farmacologiche esisten...

Flusso del fluido cerebrale può essere manipolato dalla stimolazione sensorial…

11.04.2023 | Ricerche

Ricercatori della Boston University, negli Stati Uniti, riferiscono che il flusso di liq...

Marito riferisce un miglioramento 'miracoloso' della moglie con Alzh…

28.09.2018 | Annunci & info

Una donna di Waikato (Nuova Zelanda) potrebbe essere la prima persona al mondo a miglior...

Nuovo farmaco previene le placche amiloidi, un segno specifico di Alzheimer

8.03.2021 | Ricerche

Le placche di amiloide sono caratteristiche patologiche del morbo di Alzheimer (MA): son...

Menopausa precoce e terapia ormonale ritardata alzano il rischio di Alzheimer

17.04.2023 | Ricerche

Le donne hanno più probabilità degli uomini di sviluppare il morbo di Alzheimer (MA), e ...

Come dormiamo oggi può prevedere quando inizia l'Alzheimer

8.09.2020 | Ricerche

Cosa faresti se sapessi quanto tempo hai prima che insorga il morbo di Alzheimer (MA)? N...

Logo AARAssociazione Alzheimer OdV
Via Schiavonesca 13
31039 Riese Pio X° (TV)

Seguici su

 
enfrdeites

We use cookies

Utilizziamo i cookie sul nostro sito Web. Alcuni di essi sono essenziali per il funzionamento del sito, mentre altri ci aiutano a migliorare questo sito e l'esperienza dell'utente (cookie di tracciamento). Puoi decidere tu stesso se consentire o meno i cookie. Ti preghiamo di notare che se li rifiuti, potresti non essere in grado di utilizzare tutte le funzionalità del sito.