Iscriviti alla newsletter



Registrati alla newsletter (giornaliera o settimanale):
Ricevi aggiornamenti sulla malattia, gli eventi e le proposte dell'associazione. Il tuo indirizzo email è usato solo per gestire il servizio, non sarà mai ceduto ad altri.


Puoi acconsentire al sesso se hai una demenza? Ricercatrice dice di sì

I caregiver sono incerti e a disagio con l'argomento, ma una ricercatrice della University of Waterloo dice che le persone con demenza possono dare legalmente il consenso al rapporto sessuale.


Ed è il momento di cominciare a parlarne, secondo Andria Bianchi, dottoranda in filosofia applicata all'Università di Waterloo (Canada). La sua tesi si concentra sul sesso, la demenza e il consenso, e lei dice che da molto tempo è interessata alla demenza e al processo decisionale.


"Penso che ci sia lo stereotipo che le persone con demenza non sono esseri sessuali. Ma essi lo sono assolutamente", ha detto in un'intervista alla CBC Kitchener-Waterloo. "Ci sono molti casi che lo confermano, che le persone con demenza sono persone sessuali e che sono assolutamente interessate a impegnarsi in rapporti sessuali".


La Bianchi ha passato del tempo in due ospedali di Toronto nella pratica che fa parte del suo programma. Ha trovato che molti medici, infermieri e caregiver non erano sicuri di come affrontare la questione del consenso.

 

Come determinare il consenso?

La Bianchi ha detto di aver sviluppato tre modi per determinare il consenso.


"Il primo modo a cui sto guardando è considerare i desideri ed i valori precedenti di una persona, in relazione alle sue decisioni attuali in termini di sesso", ha detto. "Se una persona che ha la demenza era una suora che dava valore al mantenimento di una vita di castità allora potrebbe essere eticamente illecito o conturbante per lei impegnarsi in rapporti sessuali con demenza".


Il secondo approccio della Bianchi è incoraggiare in pratica l'autonomia decisionale da parte della persona con demenza: "Questo approccio comporterebbe forse da parte di un famigliare o caregiver il supporto o la facilitazione del processo decisionale in termini di sesso".


"Il terzo approccio è dare priorità alla felicità o al piacere al di là delle forme tipiche del consenso sessuale in termini di come vengono comunicati", ha detto, citando l'ex giudice della Corte Suprema Sandra Day O'Connor, il cui marito, John, ha cercato un nuovo rapporto intimo con un altro paziente con demenza nella sua casa di cura di lungo termine. Le notizie sui media hanno detto che John a quel punto non riconosceva più Sandra, e che, quando è iniziata la nuova storia d'amore, la O'Connor è stata contenta di vedere il marito di nuovo felice.


La Bianchi avverte che è importante bilanciare il bisogno di una persona di avere rapporti sessuali con la protezione dai danni e dalla violenza sessuale.


"Penso che il sesso è un argomento tabù e moralizzato di cui per persone non gradiscono parlare spesso e che provoca disagio", ha detto la Bianchi. "Penso che dobbiamo essere più a nostro agio e parlare di questo apertamente. Entro il 2030, è previsto che 75 milioni di persone avranno la diagnosi di demenza e molte di queste persone saranno sessualmente attive".

 

 

 


Fonte: Andrea Bellemare in CBC News (> English text) - Traduzione di Franco Pellizzari.

Copyright: Tutti i diritti di eventuali testi o marchi citati nell'articolo sono riservati ai rispettivi proprietari.

Liberatoria: Questo articolo non propone terapie o diete; per qualsiasi modifica della propria cura o regime alimentare si consiglia di rivolgersi a un medico o dietologo. Il contenuto non dipende da, nè impegna l'Associazione Alzheimer onlus di Riese Pio X. I siti terzi raggiungibili da eventuali links contenuti nell'articolo e/o dagli annunci pubblicitari sono completamente estranei all'Associazione, il loro accesso e uso è a discrezione dell'utente. Liberatoria completa qui.

Nota: L'articolo potrebbe riferire risultati di ricerche mediche, psicologiche, scientifiche o sportive che riflettono lo stato delle conoscenze raggiunte fino alla data della loro pubblicazione.


 

Notizie da non perdere

Cibo per pensare: come la dieta influenza il cervello per tutta la vita

7.10.2024 | Esperienze & Opinioni

Una quantità di ricerche mostra che ciò che mangiamo influenza la capacità del corpo di ...

LATE: demenza con sintomi simili all'Alzheimer ma con cause diverse

3.05.2019 | Ricerche

È stato definito un disturbo cerebrale che imita i sintomi del morbo di Alzheimer (MA), ...

L'impatto del sonno su cognizione, memoria e demenza

2.03.2023 | Ricerche

Riduci i disturbi del sonno per aiutare a prevenire il deterioramento del pensiero.

"Ci...

3 modi per trasformare l'auto-critica in auto-compassione

14.08.2018 | Esperienze & Opinioni

Hai mai sentito una vocina parlare nella tua testa, riempiendoti di insicurezza? Forse l...

Chiarito il meccanismo che porta all'Alzheimer e come fermarlo

30.08.2017 | Ricerche

Nel cervello delle persone con Alzheimer ci sono depositi anomali di proteine ​​amiloide-beta e ​...

Vecchio farmaco per l'artrite reumatoide suscita speranze come cura per l…

22.09.2015 | Ricerche

Scienziati dei Gladstone Institutes hanno scoperto che il salsalato, un farmaco usato per trattar...

I dieci fattori legati a un aumento del rischio di Alzheimer

27.07.2020 | Esperienze & Opinioni

Anche se non c'è ancora alcuna cura, i ricercatori stanno continuando a migliorare la co...

Scoperto perché l'APOE4 favorisce l'Alzheimer e come neutralizzarlo

10.04.2018 | Ricerche

Usando cellule di cervello umano, scienziati dei Gladstone Institutes hanno scoperto la ...

Scoperta ulteriore 'barriera' anatomica che difende e monitora il ce…

11.01.2023 | Ricerche

Dalla complessità delle reti neurali, alle funzioni e strutture biologiche di base, il c...

Il girovita può predire il rischio di demenza?

6.11.2019 | Ricerche

Il primo studio di coorte su larga scala di questo tipo ha esaminato il legame tra il girovita in...

Pressione bassa potrebbe essere uno dei colpevoli della demenza

2.10.2019 | Esperienze & Opinioni

Invecchiando, le persone spesso hanno un declino della funzione cerebrale e spesso si pr...

Rete nascosta di enzimi responsabile della perdita di sinapsi nell'Alzhei…

8.12.2020 | Ricerche

Un nuovo studio sul morbo di Alzheimer (MA) eseguito da scienziati dello Scripps Researc...

Un segnale precoce di Alzheimer potrebbe salvarti la mente

9.01.2018 | Esperienze & Opinioni

L'Alzheimer è una malattia che ruba più dei tuoi ricordi ... ruba la tua capacità di ese...

Con l'età cala drasticamente la capacità del cervello di eliminare le pro…

31.07.2015 | Ricerche

Il fattore di rischio più grande per l'Alzheimer è l'avanzare degli anni. Dopo i 65, il rischio r...

Goccioline liquide dense come computer cellulari: nuova teoria sulla causa del…

22.09.2022 | Ricerche

Un campo emergente è capire come gruppi di molecole si condensano insieme all'interno de...

Pensaci: tenere attivo il cervello può ritardare l'Alzheimer di 5 anni

21.07.2021 | Ricerche

Mantenere il cervello attivo in vecchiaia è sempre stata un'idea intelligente, ma un nuo...

Fruttosio prodotto nel cervello può essere un meccanismo che guida l'Alzh…

29.09.2020 | Ricerche

Una nuova ricerca rilasciata dalla University of Colorado propone che il morbo di Alzhei...

Malato di Alzheimer: la casa di cura la paga lo Stato?

25.05.2023 | Normativa

Chi si fa carico delle spese per un malato di Alzheimer ricoverato in una casa di riposo? Scopriamo ...

Livelli di ossigeno nel sangue potrebbero spiegare perché la perdita di memori…

9.06.2021 | Ricerche

Per la prima volta al mondo, scienziati dell'Università del Sussex hanno registrato i li...

Subiamo un 'lavaggio del cervello' durante il sonno?

4.11.2019 | Ricerche

Una nuova ricerca eseguita alla Boston University suggerisce che questa sera durante il ...

Logo AARAssociazione Alzheimer OdV
Via Schiavonesca 13
31039 Riese Pio X° (TV)

We use cookies

Utilizziamo i cookie sul nostro sito Web. Alcuni di essi sono essenziali per il funzionamento del sito, mentre altri ci aiutano a migliorare questo sito e l'esperienza dell'utente (cookie di tracciamento). Puoi decidere tu stesso se consentire o meno i cookie. Ti preghiamo di notare che se li rifiuti, potresti non essere in grado di utilizzare tutte le funzionalità del sito.