Iscriviti alla newsletter



Registrati alla newsletter (giornaliera o settimanale):
Ricevi aggiornamenti sulla malattia, gli eventi e le proposte dell'associazione. Il tuo indirizzo email è usato solo per gestire il servizio, non sarà mai ceduto ad altri.


Esperti rivelano cosa non farebbero mai per non pregiudicare il loro benessere

 

Con una tale abbondanza di informazioni, spesso contrastanti, su come vivere una vita più lunga, è facile sentirsi sopraffatti e, di conseguenza, semplicemente ignorare i consigli.


Ma quando un gruppo di importanti medici del paese si riuniscono per condividere le loro norme sanitarie d'oro ("la cosa che non farò mai") è il momento di prestare attenzione.


Vediamo cosa fanno alcuni dei migliori esperti della Gran Bretagna per prendersi cura del proprio benessere (solo le due opinioni che riguardano la demenza).

 

Dr Liz Coulthard "NON ANDRÒ MAI A CAVALLO, NÈ PERMETTERÒ A MIO FIGLIO DI GIOCARE A RUGBY"

Dott.ssa Liz Coulthard, consulente e docente di neurologia della demenza all'Università di Bristol.


C'è davvero una forte evidenza medica che la demenza ad esordio precoce può essere innescata da un trauma cranico. Vedo molte persone nella mia clinica di demenza con un trauma cranico precedente o con piccole lesioni multiple.


Se andando a cavallo si subisce una ferita alla testa, può essere neurologicamente devastante anche oltre la demenza. Vediamo continuamente cavalieri con notevoli problemi. E' per questo motivo che non lascerò che mia figlia vada a cavallo.


Nel rugby e nella boxe, si subiscono piccoli impatti ripetuti e c'è anche il rischio di un grande impatto al cervello. Ci sono prove emergenti che questo può causare la demenza ad esordio precoce, mentre si ritiene che quella persona non avrebbe mai sviluppato la demenza se non avesse subito le lesioni.


I cambiamenti neurologici che si verificano dopo una lesione sono simili ad alcuni dei cambiamenti che si accumulano nel cervello per causare la demenza. Si discute anche se questa lesione fa progredire la demenza che sarebbe avvenuta comunque, ma più tardi nella vita, senza i colpi. Ma ancora non ne sappiamo abbastanza.


Sappiamo che ci sono notevoli preoccupazioni che il rugby potrebbe causare lesioni cerebrali. Anche se sappiamo che i giocatori di rugby che giocano ad alto livello sono propensi a subire questo tipo di lesioni, non sappiamo ancora quali sono gli effetti del rugby nell'infanzia.


Non lasciare che mio figlio pratichi uno sport di contatto violento è la mia convinzione personale basata su una valutazione dei rischi connessi. Per essere chiari, perché un infortunio abbia un qualche impatto neurologico duraturo (come la demenza, per esempio) deve quasi sempre aver provocato lo svenimento.


Il declino cognitivo segue quasi sempre quello che noi chiamiamo 'prolungato periodo di post-amnesia traumatica'. In altre parole, se si prende un colpo alla testa, ma non si sviene, si dovrebbe essere a posto. Ma per me, mettere a rischio di lesioni la testa per lo sport non ha alcun senso. Semplicemente non vale la pena rischiare.

 

Professor_June_Andrews.jpg

"NON FARÒ MAI UN TEST PER LA PRE-DEMENZA"

Professor June Andrews, autrice di "Dementia: The One-Stop Guide" e professore emerito dell'Università di Stirling.


Come esperta di demenza, non farò mai un test di 'pre-demenza'.


Alcune organizzazioni offrono lo screening che, secondo loro, riuscirà a scoprire se si è sensibili alla malattia, ma i medici del NHS (servizio sanitario pubblico GB) hanno delle ricerche che dimostrano che vale zero per la maggior parte delle persone.


E' come controllare le previsioni del tempo per vedere se piove. Guarda fuori dalla finestra! Ora non piove e posso solo indovinarlo per più avanti. In termini di demenza, attualmente sto bene e nessuno conosce il futuro.


La maggior parte dei casi di demenza non sono ereditari. E' difficile sapere chi la avrà. E' più probabile che avvenga in seguito a un ictus, trauma cranico, diabete, ipertensione o depressione non trattata. Però molte persone con questi problemi non arrivano mai ad avere la demenza.


È naturale che io voglia ritardare o ridurre i sintomi, e lo sto facendo ora per prevenzione. L'esercizio fisico ne è la forma migliore.


È importante godersi la vita e smettere di preoccuparsi di ciò che non può essere previsto o evitato.

 

 

 


Fonte: Louise Carpenter su The Daily Mail (> English text) - Traduzione di Franco Pellizzari.

Copyright: Tutti i diritti di eventuali testi o marchi citati nell'articolo sono riservati ai rispettivi proprietari.

Liberatoria: Questo articolo non propone terapie o diete; per qualsiasi modifica della propria cura o regime alimentare si consiglia di rivolgersi a un medico o dietologo. Il contenuto non dipende da, nè impegna l'Associazione Alzheimer onlus di Riese Pio X. I siti terzi raggiungibili da eventuali links contenuti nell'articolo e/o dagli annunci pubblicitari sono completamente estranei all'Associazione, il loro accesso e uso è a discrezione dell'utente. Liberatoria completa qui.

Nota: L'articolo potrebbe riferire risultati di ricerche mediche, psicologiche, scientifiche o sportive che riflettono lo stato delle conoscenze raggiunte fino alla data della loro pubblicazione.


 

Notizie da non perdere

10 Consigli dei neurologi per ridurre il tuo rischio di demenza

28.02.2023 | Esperienze & Opinioni

La demenza colpisce milioni di persone in tutto il mondo, quasi un over-65 su 10. Nonost...

Il ruolo sorprendente delle cellule immunitarie del cervello

21.12.2020 | Ricerche

Una parte importante del sistema immunitario del cervello, le cellule chiamate microglia...

Variante della proteina che causa l'Alzheimer protegge dalla malattia

15.02.2021 | Ricerche

Le scoperte di un nuovo studio sul morbo di Alzheimer (MA), guidato da ricercatori dell...

Chiarito il meccanismo che porta all'Alzheimer e come fermarlo

30.08.2017 | Ricerche

Nel cervello delle persone con Alzheimer ci sono depositi anomali di proteine ​​amiloide-beta e ​...

LATE: demenza con sintomi simili all'Alzheimer ma con cause diverse

3.05.2019 | Ricerche

È stato definito un disturbo cerebrale che imita i sintomi del morbo di Alzheimer (MA), ...

Pensaci: tenere attivo il cervello può ritardare l'Alzheimer di 5 anni

21.07.2021 | Ricerche

Mantenere il cervello attivo in vecchiaia è sempre stata un'idea intelligente, ma un nuo...

4 Benefici segreti di un minuto di esercizio al giorno

29.12.2020 | Esperienze & Opinioni

Conosci tutti gli effetti positivi dell'esercizio fisico sul tuo corpo e sulla tua mente...

Studio dimostra il ruolo dei batteri intestinali nelle neurodegenerazioni

7.10.2016 | Ricerche

L'Alzheimer (AD), il Parkinson (PD) e la sclerosi laterale amiotrofica (SLA) sono tutte ...

Effetti della carenza di colina sulla salute neurologica e dell'intero si…

23.01.2023 | Ricerche

Assorbire colina a sufficienza dall'alimentazione è cruciale per proteggere il corpo e il cervello d...

Nuove case di cura: 'dall'assistenza fisica, al benessere emotivo�…

5.11.2018 | Esperienze & Opinioni

Helen Gosling, responsabile delle operazioni della Kingsley Healthcare, con sede a Suffo...

Dare un senso alla relazione obesità-demenza

2.08.2022 | Esperienze & Opinioni

Questo articolo farà capire al lettore perché l'obesità a volte può aumentare il rischio...

Cerca il tuo sonno ideale: troppo e troppo poco legati al declino cognitivo

28.10.2021 | Ricerche

Come tante altre cose buone della vita, il sonno fa meglio se è moderato. Uno studio plu...

Dosi basse di radiazioni possono migliorare la qualità di vita nell'Alzhe…

6.05.2021 | Ricerche

Individui con morbo di Alzheimer (MA) grave hanno mostrato notevoli miglioramenti nel co...

Orienteering: un modo per addestrare il cervello e contrastare il declino cogn…

27.01.2023 | Ricerche

Lo sport dell'orienteering (orientamento), che attinge dall'atletica, dalle capacità di ...

Il girovita può predire il rischio di demenza?

6.11.2019 | Ricerche

Il primo studio di coorte su larga scala di questo tipo ha esaminato il legame tra il girovita in...

Gli interventi non farmacologici per l'Alzheimer sono sia efficaci che co…

19.04.2023 | Ricerche

Un team guidato da ricercatori della Brown University ha usato una simulazione al computer per di...

Scoperta nuova causa di Alzheimer e di demenza vascolare

21.09.2023 | Ricerche

Uno studio evidenzia la degenerazione delle microglia nel cervello causata dalla tossicità del ferro...

Tre modi per smettere di preoccuparti

29.07.2020 | Esperienze & Opinioni

Sai di essere una persona apprensiva se ti identifichi con Flounder in La Sirenetta o co...

L'esercizio fisico genera nuovi neuroni cerebrali e migliora la cognizion…

10.09.2018 | Ricerche

Uno studio condotto dal team di ricerca del Massachusetts General Hospital (MGH) ha scop...

Svolta per l'Alzheimer? Confermato collegamento genetico con i disturbi i…

26.07.2022 | Ricerche

Uno studio eseguito in Australia alla Edith Cowan University (ECU) ha confermato il legame tra Alzhe...

Logo AARAssociazione Alzheimer OdV
Via Schiavonesca 13
31039 Riese Pio X° (TV)

Seguici su

 
enfrdeites

We use cookies

Utilizziamo i cookie sul nostro sito Web. Alcuni di essi sono essenziali per il funzionamento del sito, mentre altri ci aiutano a migliorare questo sito e l'esperienza dell'utente (cookie di tracciamento). Puoi decidere tu stesso se consentire o meno i cookie. Ti preghiamo di notare che se li rifiuti, potresti non essere in grado di utilizzare tutte le funzionalità del sito.