Iscriviti alla newsletter



Registrati alla newsletter (giornaliera o settimanale):
Ricevi aggiornamenti sulla malattia, gli eventi e le proposte dell'associazione. Il tuo indirizzo email è usato solo per gestire il servizio, non sarà mai ceduto ad altri.


Sfruttare il sistema immunitario del cervello per combattere l'Alzheimer

Un nuovo studio apparso sul Journal of Neuroinflammation suggerisce che, potenzialmente, si potrebbe sfruttare il sistema immunitario del cervello per aiutare a eliminare le placche amiloidi che sono un segno distintivo dell'Alzheimer.


"Questa ricerca conferma precedenti osservazioni che, se attivato per combattere l'infiammazione, il sistema immunitario del cervello ha un ruolo nella rimozione dell'amiloide-beta", ha detto M. Kerry O'Banion MD/PhD, professore dell'Università di Rochester, del Del Monte Neuromedicine Institute, e autore senior dello studio. "Abbiamo anche dimostrato che il sistema immunitario può essere manipolato in modo da accelerare questo processo, indicando potenzialmente un nuovo approccio terapeutico per l'Alzheimer".


I risultati arrivano al culmine di anni di ricerca, iniziati ​​quando O'Banion e i suoi colleghi hanno fatto una scoperta sorprendente mentre studiavano topi modelli di Alzheimer. Essi hanno osservato che le placche di amiloide-beta (che si ritiene abbiano un ruolo importante nella malattia) venivano eliminate negli animali con infiammazione cerebrale cronica.


A quel tempo, non era chiaro il meccanismo con cui venivano eliminate le placche. O'Banion e i suoi colleghi hanno infine messo gli occhi sulle microglia, le cellule native che sono una delle prime linee di difesa del sistema nervoso centrale contro le infezioni e le lesioni. Le microglia sono presenti in tutto il cervello e il midollo spinale, monitorando costantemente il loro ambiente, e possono attivarsi o disattivarsi per eseguire diverse funzioni, come il controllo dell'infiammazione, la distruzione degli agenti patogeni, la pulizia dei detriti delle cellule morte o danneggiate, e il sigillo del sito di lesione.


I ricercatori hanno condotto una serie di esperimenti per vedere se potevano replicare il fenomeno dell'eliminazione dell'amiloide-beta senza l'infiammazione cerebrale. Ciò ha richiesto un trucco per indurre le microglia ad attivarsi, iniettando una specifica molecola proteica, una citochina, nel cervello. Le citochine hanno un ruolo importante nella segnalazione cellulare e i ricercatori sono riusciti a replicare i meccanismi che istruiscono le microglia a iniziare una risposta antinfiammatoria.


Una volta che le microglia si sono mobilitate nei topi modelli di Alzheimer, i ricercatori hanno osservato una riduzione di oltre il 60 per cento dell'amiloide-beta nel cervello: "Anche se abbiamo ancora bisogno di capire appieno la complessità e le potenziali conseguenze involontarie di questo approccio, è chiaro che le microglia hanno un ruolo importante nella rimozione dell'amiloide-beta dal cervello e possono rappresentare un nuovo approccio per il trattamento di questa malattia", ha detto O 'Banion.


Altri collaboratori dello studio includono Jonathan Cherry, studente laureato di Patologia ora alla Boston University, e John Olschowka dell'Università di Rochester. La ricerca è stata sostenuta dal National Institute of Aging.

 

 

 


Fonte: University of Rochester (> English text) - Traduzione di Franco Pellizzari.

Riferimenti: Jonathan D. Cherry, John A. Olschowka and M. Kerry O’Banion. Arginase 1+ microglia reduce Aβ plaque deposition during IL-1β-dependent neuroinflammation. Journal of Neuroinflammation 2015, 12:203 doi:10.1186/s12974-015-0411-8

Copyright: Tutti i diritti di eventuali testi o marchi citati nell'articolo sono riservati ai rispettivi proprietari.

Liberatoria: Questo articolo non propone terapie o diete; per qualsiasi modifica della propria cura o regime alimentare si consiglia di rivolgersi a un medico o dietologo. Il contenuto non dipende da, nè impegna l'Associazione Alzheimer onlus di Riese Pio X. I siti terzi raggiungibili da eventuali links contenuti nell'articolo e/o dagli annunci pubblicitari sono completamente estranei all'Associazione, il loro accesso e uso è a discrezione dell'utente. Liberatoria completa qui.

Nota: L'articolo potrebbe riferire risultati di ricerche mediche, psicologiche, scientifiche o sportive che riflettono lo stato delle conoscenze raggiunte fino alla data della loro pubblicazione.


 

Notizie da non perdere

Scienziati dicono che si possono recuperare i 'ricordi persi' per l…

4.08.2017 | Ricerche

Dei ricordi dimenticati sono stati risvegliati nei topi con Alzheimer, suggerendo che la...

Il 'Big Bang' dell'Alzheimer: focus sulla tau mortale che cambi…

11.07.2018 | Ricerche

Degli scienziati hanno scoperto un "Big Bang" del morbo di Alzheimer (MA) - il punto pre...

Ricetta per una vita felice: ingredienti ordinari possono creare lo straordina…

9.09.2019 | Esperienze & Opinioni

Se potessi porre ad ogni essere umano sulla Terra una domanda - qual è la ricetta per un...

Chiarito il meccanismo che porta all'Alzheimer e come fermarlo

30.08.2017 | Ricerche

Nel cervello delle persone con Alzheimer ci sono depositi anomali di proteine ​​amiloide-beta e ​...

Gas xeno potrebbe proteggere dall'Alzheimer, almeno nei topi; previsti te…

30.01.2025 | Ricerche

Molti dei trattamenti perseguiti oggi per proteggere dal morbo di Alzheimer (MA) sono co...

Orienteering: un modo per addestrare il cervello e contrastare il declino cogn…

27.01.2023 | Ricerche

Lo sport dell'orienteering (orientamento), che attinge dall'atletica, dalle capacità di ...

Che speranza hai dopo la diagnosi di Alzheimer?

25.01.2021 | Esperienze & Opinioni

Il morbo di Alzheimer (MA) è una malattia che cambia davvero la vita, non solo per la pe...

Studio rafforza il legame tra vaccino contro l'herpes zoster e minore ris…

10.04.2025 | Ricerche

La nuova analisi di un programma di vaccinazione in Galles ha scoperto che il vaccino contro l'he...

Scoperto perché l'APOE4 favorisce l'Alzheimer e come neutralizzarlo

10.04.2018 | Ricerche

Usando cellule di cervello umano, scienziati dei Gladstone Institutes hanno scoperto la ...

Nuovo farmaco previene le placche amiloidi, un segno specifico di Alzheimer

8.03.2021 | Ricerche

Le placche di amiloide sono caratteristiche patologiche del morbo di Alzheimer (MA): son...

Accumulo di proteine sulle gocce di grasso implicato nell'Alzheimer ad es…

21.02.2024 | Ricerche

In uno studio durato 5 anni, Sarah Cohen PhD, biologa cellulare della UNC e Ian Windham della Rockef...

Il caregiving non fa male alla salute come si pensava, dice uno studio

11.04.2019 | Ricerche

Per decenni, gli studi nelle riviste di ricerca e la stampa popolare hanno riferito che ...

Perché la tua visione può prevedere la demenza 12 anni prima della diagnosi

24.04.2024 | Ricerche

 

Gli occhi possono rivelare molto sulla salute del nostro cervello: in effetti, i p...

Goccioline liquide dense come computer cellulari: nuova teoria sulla causa del…

22.09.2022 | Ricerche

Un campo emergente è capire come gruppi di molecole si condensano insieme all'interno de...

Nuovo sensore nel cervello offre risposte all'Alzheimer

12.03.2021 | Ricerche

Scienziati della Università della Virginia (UVA) hanno sviluppato uno strumento per moni...

'Evitare l'Alzheimer potrebbe essere più facile di quanto pensi'…

16.11.2018 | Esperienze & Opinioni

Hai l'insulino-resistenza? Se non lo sai, non sei sola/o. Questa è forse la domanda più ...

Il ciclo dell'urea astrocitica nel cervello controlla la lesione della me…

30.06.2022 | Ricerche

Nuove scoperte rivelano che il ciclo dell'urea negli astrociti lega l'accumulo di amiloide-beta e la...

Nuova terapia che distrugge i grovigli di tau si dimostra promettente

30.09.2024 | Ricerche

Degli scienziati hanno sviluppato potenziali terapie che rimuovono selettivamente le proteine ​​t...

Cibo per pensare: come la dieta influenza il cervello per tutta la vita

7.10.2024 | Esperienze & Opinioni

Una quantità di ricerche mostra che ciò che mangiamo influenza la capacità del corpo di ...

L'impatto del sonno su cognizione, memoria e demenza

2.03.2023 | Ricerche

Riduci i disturbi del sonno per aiutare a prevenire il deterioramento del pensiero.

"Ci...

Logo AARAssociazione Alzheimer OdV
Via Schiavonesca 13
31039 Riese Pio X° (TV)

We use cookies

Utilizziamo i cookie sul nostro sito Web. Alcuni di essi sono essenziali per il funzionamento del sito, mentre altri ci aiutano a migliorare questo sito e l'esperienza dell'utente (cookie di tracciamento). Puoi decidere tu stesso se consentire o meno i cookie. Ti preghiamo di notare che se li rifiuti, potresti non essere in grado di utilizzare tutte le funzionalità del sito.