Quando vediamo familiari, amici e conoscenti subire la demenza senile - oltre 5 milioni di americani hanno l'Alzheimer o le altre demenze - diventiamo più consapevoli della nostra vulnerabilità.
Una strategia per combattere la demenza, che ha ottenuto molta attenzione recentemente, è il "brain training" [allenamento cerebrale], un insieme di programmi personalizzati che sostengono di migliorare le prestazioni del cervello.
L'idea che allenare il cervello possa aiutare a scongiurare la demenza è in parte basata sul concetto di "riserva cognitiva". Degli studi hanno scoperto che le persone con più cultura sperimentano un declino cognitivo più lento quando invecchiano. I ricercatori ipotizzano che le riserve cerebrali supplementari consentano un migliore funzionamento mentale e più a lungo, nonostante il calo reale. Lo stesso concetto suggerisce che la stimolazione intellettuale aggiuntiva può costruire riserve supplementari.
Altri studi hanno dimostrato i benefici cognitivi nell'acquisire nuove competenze: suonare uno strumento musicale, imparare una lingua, o anche effettuare le attività quotidiane con la mano non dominante (per i destrimani fare lavori con la sinistra, per esempio). La più recente teoria sostiene che esercizi cerebrali specifici potrebbero migliorare l'intelligenza, aiutando a funzionare meglio mentalmente. Diverse aziende hanno creato programmi di allenamento del cervello in cui è possibile partecipare, a pagamento.
Questi esercizi cerebrali possono effettivamente migliorare la funzione mentale e rallentare o prevenire la demenza? I risultati degli studi sulla formazione del cervello sono misti. I maggiori sostenitori sono le società che sviluppano i programmi. Tuttavia, la maggior parte dei critici dicono che l'enigmistica e le esercitazioni non fanno altro che rendere la persona più brava con enigmi e esercizi. In altre parole, i benefici mentali non portano a guadagni generalizzati nell'intelligenza o nel funzionamento mentale in generale. Sono in corso studi indipendenti, ma ci vorrà del tempo per avere una risposta definitiva.
Nel frattempo, i fattori di stile di vita e di salute hanno chiaramente dimostrato dei benefici per la cognizione generale, non solo per delle competenze isolate. Ad esempio, un sistema cardiovascolare sano contribuisce a avere un cervello sano. Ci può essere una grande differenza nel fare esercizio fisico regolare, avere una dieta sana e seguire le raccomandazioni del medico per combattere il diabete, la pressione alta e il colesterolo alto.
L'International Journal of Alzheimer's Disease riporta anche prove che uno stile di vita con attività intellettuali e sociali è associato ad un declino cognitivo più lento negli anziani sani. Stimolare le attività multisensoriali rafforza le cellule cerebrali e le loro connessioni, preservando la funzione del cervello.
Poiché il trattamento della demenza è ancora ben lontano da una cura, sono importanti le strategie di prevenzione. Le strategie supportate da una solida ricerca includono un impegno a vita nell'apprendimento, il controllo attivo dei fattori e dei disturbi cardiovascolari, e uno stile di vita attivo mentalmente, fisicamente e socialmente.
Quindi andiamo avanti con l'enigmistica ed gli esercizi mentali, ma non a costo di sacrificare le attività più significative. Invece di affrontare un altro gioco cerebrale al computer mentre si mangiano patatine fritte, sfidiamo un amico a tennis, facciamo una passeggiata o iscriviamoci ad un corso. Invece di giocare al solitario, raccogliamo la famiglia o gli amici per un giro di carte.
Restiamo attivi, guidati da interessi e abilità personali, in compagnia di altri.
Pubblicato dal Dr. Leon Spiers in TimesDispatch.com (> English version) - Traduzione di Franco Pellizzari.
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