Guardando nell'armadietto dei medicinali di qualunque anziano è probabile trovare un vasto assortimento di prodotti farmaceutici.
Nel 2010 la Fondazione Kaiser ha riferito che all'anziano medio sono prescritti sei farmaci alla volta. Alcuni ne prendono molti di più. Molti anziani accumulano sempre più prescrizioni nel corso degli anni, fino ad arrivare al punto da richiedere un database per organizzarli tutti.
Spesso, la famiglia e l'anziano non capiscono più quale-pillola-faccia-cosa, quando prendere quella pillola, quali effetti collaterali tenere sotto controllo, e così via. E' il caos da farmaco, che aumenta man mano che gli anziani vedono più specialisti e non hanno un medico di base che vede il quadro d'insieme e ciò che sta facendo il concerto di tutti questi farmaci. I risultati possono variare da episodi acuti di tossicità (una brutta reazione che porta al pronto soccorso) fino a diagnosi completamente errate di malattie. In effetti, l'Alzheimer's Association riferisce che le reazioni mediche sono la causa più comune di demenza.
Gli effetti collaterali dei farmaci possono confondersi con la demenza
Le interazione tra farmaci ed effetti collaterali spesso imitano i sintomi dei disturbi cognitivi legati all'età. Ad esempio, i farmaci che influenzano la cognizione e la mobilità, come gli anti-ansia, possono peggiorare i sintomi della demenza, o addirittura creare una facciata di demenza in persone che non soffrono di questa malattia, una condizione nota come pseudodemenza. Per esempio, molti farmaci anti-ansia comunemente prescritti agli anziani come il Valium e il Xanax hanno effetti collaterali che sono indistinguibili dalla demenza, tra cui:
- Perdite di memoria a breve termine
- Disinibizione
- Allucinazioni
Of course, at high does, negative reactions like these are even more likely. Naturalmente, a dosi alte, sono ancora più probabili reazioni negative di questo tipo. Anche altri farmaci possono causare pseudodemenza, tra cui statine per la riduzione del colesterolo come il Lipitor, che molti anziani prendono. In effetti, qualsiasi medicinale che può causare deterioramento cognitivo potrebbe portare a una diagnosi errata di demenza. Hanno questo rischio tutte le classi di farmaci che comprendono antistaminici, antibiotici, corticosteroidi, anticonvulsivanti, antiemetici, miorilassanti e oppioidi antidolorifici.
Anche se la medicina giusta è in grado di invertire il corso di malattie gravi e migliorare una maggiore qualità di vita incommensurabilmente, i farmaci possono anche causare problemi. Abbiamo ricevuto questo commento pungente sul nostro Senior Living Blog, che merita di essere citato per intero: "Mia madre stava svanendo rapidamente. In soli due mesi, è passata dalla necessità di assistenza generale al non essere in grado di stare in piedi o cooperare nei suoi spostamenti. E' passata da vuoti di memoria leggeri al non riconoscere gli individui attorno a lei. Nel corso di circa tre settimane, si era deteriorata al punto che non poteva prendere i suoi farmaci. Senza farmaci, ha riacquistato la sua mente e la maggior parte della sua mobilità. E' tornata ai farmaci di prima.
Abbiamo iniziato a somministrarli uno alla volta con dosi minime per i problemi più importanti. Quando vedevamo un ritorno dei sintomi di demenza, invertivamo la rotta e tornava subito in sè. E mi ha fatto domandarmi quanti dei nostri anziani vengono istituzionalizzati, o si deteriorano catastroficamente, perché sono in cura troppo. Hanno quasi ucciso mia madre. Ha 80 anni. Che problema è il suo colesterolo un po' elevato, se poi la combinazione delle medicine le distrugge gli ultimi anni della vita?".
I timori di questo lettore non sono infondati. Uno studio pubblicato online nel 2012 sulla rivista medica PLoS ONE ha rilevato che il 20% dei farmaci prescritti agli anziani dai medici di base non sono appropriati perché potrebbero causare reazioni avverse. Lo stesso studio ha rilevato che il 35% delle reazioni mediche degli anziani si verificano in regime non ambulatoriale, suggerendo che in un ambiente favorevole, con una gestione dei farmaci, questi effetti collaterali indesiderati sarebbe ridotti.
Case di riposo e approcci non-farmacologici
Per molti anziani, il passaggio in una comunità di vita assistita può aiutare a mettere sotto controllo questo caos farmaco. La maggior parte delle comunità di vita assistita richiede che gli ospiti siano visitati di un medico prima del ricovero. Le famiglie ed i medici spesso usano questa visita come un'opportunità per "ripartire da zero" con le prescrizioni. Un riesame completo del regime farmacologico dell'anziano può (e dovrebbe) svolgersi in questo momento. Sotto la supervisione del medico, molti anziani sono in grado di uscire da medicinali ridondanti [in sovrapposizione], che hanno superato la loro utilità, o sono addirittura controindicati.
Una volta che un anziano viene ammesso alla casa di riposo, viene messo in atto un piano di assistenza. I piani di assistenza prevedono obiettivi e strategie per la cura dell'ospite, e le medicine sono una grande parte dell'equazione. La comunità, la famiglia, i professionisti e i medici discutono quali farmaci saranno somministrati all'ospite, perché, e spesso fissano gli obiettivi per la loro riduzione. In realtà, gli anziani, in particolare quelli con Alzheimer e demenza, sono spesso in grado di ridurre i farmaci dopo il passaggio alla comunità di residenza assistita con una assistenza alla memoria.
Per esempio, molti anziani ai quali sono stati prescritti i farmaci anti-ansia citati in precedenza, si trovano in un torpore senza dignità che non solo è doloroso da vedere per i propri cari, ma può anche portare a cadute, lesioni alla testa e a ossa rotte. Le comunità di assistenza alla memoria odierne cercano invece di ridurre l'agitazione e l'ansia non chimicamente, ma con metodi come:
- Comunità progettate con l'obiettivo di far sentire a proprio agio le persone con perdita di memoria
- Uso della pet-therapy, che riduce la pressione sanguigna, migliora l'umore e riduce l'ansia
- Incoraggiare le visite dei familiari e il coinvolgimento della comunità
[...]
Gestione dei farmaci e vita sana dell'anziano
Anche se la diminuzione del volume di farmaci prescritti è ideale, non è sempre possibile. In alcuni casi, gli anziani richiedono ogni farmaco che è prescritto loro. Ma anche in questi casi, la casa di riposo gioca un ruolo importante. Anche se farmaci non possono essere ridotti, è importante che che siano presi correttamente. La gestione dei farmaci, che viene offerta a quasi tutte le comunità di residenza assistita, assicura che gli anziani abbiano la medicina giusta, alla dose giusta, al momento giusto. Per gli anziani con una cornucopia di farmaci, o con perdita di memoria, questo beneficio può essere solo un salvagente.
Se il proprio caro ha più farmaci di quanto si possa ragionevolmente prevedere possa ricordare, o sta mostrando i cambiamenti che si ritiene siano legati a interazioni con altri farmaci, organizzare una visita dal medico per riesaminare i farmaci. Parlare al medico su quali farmaci sono essenziali, e quali farmaci possono fare più male che bene. E se il vostro vecchio caro non può assumere farmaci in modo sicuro, e non si può essere lì per aiutare, prendere in considerazione la casa di riposo o l'assistenza domiciliare.
***********************
Cosa pensi di questo articolo? Ti è stato utile? Hai rilievi, riserve, integrazioni? Conosci casi o ti è successo qualcosa che lo conferma? o lo smentisce? Puoi usare il modulo dei commenti qui sotto per dire la tua opinione. Che è importante e unica.
***********************
Pubblicato da Jeff Anderson in APlaceForMom il 24 Ottobre 2012 - Traduzione di Franco Pellizzari.
Copyright: Tutti i diritti di eventuali testi o marchi citati nell'articolo sono riservati ai rispettivi proprietari.
Liberatoria: Questo articolo non propone terapie o diete; per qualsiasi modifica della propria cura o regime alimentare si consiglia di rivolgersi a un medico o dietologo. Il contenuto non dipende da, nè impegna l'Associazione Alzheimer onlus di Riese Pio X. I siti terzi raggiungibili da eventuali links contenuti nell'articolo e/o dagli annunci pubblicitari proposti da Google sono completamente estranei all'Associazione, il loro accesso e uso è a discrezione dell'utente. Liberatoria completa qui.
Nota: L'articolo potrebbe riferire risultati di ricerche mediche, psicologiche, scientifiche o sportive che riflettono lo stato delle conoscenze raggiunte fino alla data della loro pubblicazione.
Sostieni l'Associazione; una donazione, anche minima, ci aiuterà ad assistere malati e famiglie e continuare ad informarti. Clicca qui a destra: |