Iscriviti alla newsletter



Registrati alla newsletter (giornaliera o settimanale):
Ricevi aggiornamenti sulla malattia, gli eventi e le proposte dell'associazione. Il tuo indirizzo email è usato solo per gestire il servizio, non sarà mai ceduto ad altri.


Il farmaco anticancro annunciato come trattamento di Alzheimer non compie il miracolo auspicato

http://us.eisai.com/images/258_content_79.jpgUn farmaco contro il cancro NON si sta rivelando la cura miracolosa per l'Alzheimer su cui molti avevano sperato.

Due studi usciti Mercoledì sul New England Journal of Medicine mettono in guardia le famiglie delle vittime di Alzheimer dal cercare di trattarle con Targretin (nome generico: bexarotene).


Lo scorso febbraio uno studio della Case Western Reserve University aveva riferito che il farmaco aveva eliminato rapidamente i grumi di proteine note come beta-amiloide (la caratteristica dell'Alzheimer) dal cervello di topi con una versione della malattia. Poichè il farmaco era già sul mercato, approvato come trattamento per il linfoma, i medici hanno potuto prescriverlo immediatamente nel cosiddetto modo off-label [non previsto dall'etichetta, cioè con l'approvazione per una diversa patologia] per l'Alzheimer. E migliaia di famiglie l'hanno chiesto, comprensibilmente.


Ma uno studio sui topi non dimostra che un farmaco è efficace negli esseri umani. Il farmaco è costoso - circa 14 mila dollari l'anno - e l'uso off-label spesso non è coperto da assicurazione. Il farmaco può anche avere gravi effetti collaterali. In uno degli studi della rivista, Justin Lowenthal, Sara Hull e Steven Pearson dei National Institutes of Health e del Massachusetts General Hospital concludono che per questo farmaco "anche se i pazienti sono disposti a correre dei rischi per [avere] potenziali benefici, la risposta del medico deve essere NO". Nel secondo studio Frank LaFerla della University of California di Irvine osserva: "il settore è già stato deluso anche su questa strada, poichè i successi in modelli preclinici non si sono finora trasferiti anche nella pratica clinica".


Ma le ragioni di delusione per il Targretin sembrano essere più forti di queste preoccupazioni teoriche. L'opinione tra gli scienziati di Alzheimer è che nessuno ancora ha replicato in modo indipendente i risultati della Case Western nei topi. Nella scienza, un singolo studio ha poco valore finché non viene ripetuto. Potrebbe essere solo un caso fortuito o un errore. Nessuna agenzia di finanziamento sosterrà una sperimentazione clinica nell'uomo di un potenziale farmaco prima che sia confermato lo studio sui topi.


Questi non sono tempi buoni per i trattamenti potenziali di Alzheimer. Lunedi' la Pfizer ha annunciato che abbandona i suoi sforzi per commercializzare il bapineuzumab, un farmaco che sicuramente elimina le placche amiloidi nelle persone, dopo che un secondo e ampio studio clinico ha scoperto che non migliora in modo visibile i pazienti. La ragione di questo fallimento - e di altri simili precedenti - potrebbe essere la recente prova che i cambiamenti del cervello, che portano all'Alzheimer, cominciano decenni prima della comparsa dei sintomi. Il trattamento dovrebbe iniziare molto prima che ci sia la percettibile perdita di memoria o di altre funzioni mentali.


"L'imminente tsunami di nuovi casi e il tempo necessario per l'introduzione di un farmaco sul mercato aumenta l'urgenza di individuare nuovi bersagli terapeutici e strategie"
, scrive LaFerla. Ciò rappresenta una sfida scoraggiante, ma la scienza non può rinunciare a cercare di impedire la miseria e il costo dell'Alzheimer, che sta cominciando a sopraffarci e che non potrà che peggiorare con l'invecchiamento della popolazione.

 

 

 

 

***********************
Cosa pensi di questo articolo? Ti è stato utile? Hai rilievi, riserve, integrazioni? Conosci casi o ti è successo qualcosa che lo conferma? o lo smentisce? Puoi usare il modulo dei commenti qui sotto per dire la tua opinione. Che è importante e unica.

 

***********************
Robert BazellPubblicato da Robert Bazell in NBC News il 9 Agosto 2012 - Traduzione di Franco Pellizzari.

Copyright: Tutti i diritti di eventuali testi o marchi citati nell'articolo sono riservati ai rispettivi proprietari.

Liberatoria: Questo articolo non propone terapie o diete; per qualsiasi modifica della propria cura o regime alimentare si consiglia di rivolgersi a un medico o dietologo. Il contenuto non dipende da, nè impegna l'Associazione Alzheimer onlus di Riese Pio X. I siti terzi raggiungibili da eventuali links contenuti nell'articolo e/o dagli annunci pubblicitari proposti da Google sono completamente estranei all'Associazione, il loro accesso e uso è a discrezione dell'utente. Liberatoria completa qui.

Nota: L'articolo potrebbe riferire risultati di ricerche mediche, psicologiche, scientifiche o sportive che riflettono lo stato delle conoscenze raggiunte fino alla data della loro pubblicazione.

Sostieni l'Associazione; una donazione, anche minima, ci aiuterà ad assistere malati e famiglie e continuare ad informarti. Clicca qui a destra:



Notizie da non perdere

Scoperta importante sull'Alzheimer: neuroni che inducono rumore 'cop…

11.06.2020 | Ricerche

I neuroni che sono responsabili di nuove esperienze interferiscono con i segnali dei neu...

Il 'Big Bang' dell'Alzheimer: focus sulla tau mortale che cambi…

11.07.2018 | Ricerche

Degli scienziati hanno scoperto un "Big Bang" del morbo di Alzheimer (MA) - il punto pre...

Scienziati dicono che si possono recuperare i 'ricordi persi' per l…

4.08.2017 | Ricerche

Dei ricordi dimenticati sono stati risvegliati nei topi con Alzheimer, suggerendo che la...

Paesi asiatici assistono gli anziani in modo diverso: ecco cosa possiamo impar…

28.10.2020 | Esperienze & Opinioni

A differenza dei paesi occidentali, le culture tradizionali asiatiche mettono un forte a...

Farmaco per Alzheimer non cambia l'eliminazione dei rifiuti a breve termi…

24.11.2025 | Ricerche

Dopo il trattamento con il farmaco, le scansioni MRI non mostrano alcun cambiamento a breve termi...

Nuova terapia che distrugge i grovigli di tau si dimostra promettente

30.09.2024 | Ricerche

Degli scienziati hanno sviluppato potenziali terapie che rimuovono selettivamente le proteine ​​t...

Svolta per l'Alzheimer? Confermato collegamento genetico con i disturbi i…

26.07.2022 | Ricerche

Uno studio eseguito in Australia alla Edith Cowan University (ECU) ha confermato il legame tra Alzhe...

'Tau, disfunzione sinaptica e lesioni neuroassonali si associano di più c…

26.05.2020 | Ricerche

Il morbo di Alzheimer (MA) comporta il deperimento caratteristico di alcune regioni del ...

Demenze: forti differenze regionali nell’assistenza, al Nord test diagnostici …

30.01.2024 | Annunci & info

In Iss il Convegno finale del Fondo per l’Alzheimer e le Demenze, presentate le prime linee guida...

Districare la tau: ricercatori trovano 'obiettivo maneggiabile' per …

30.01.2019 | Ricerche

L'accumulo di placche di amiloide beta (Aβ) e grovigli di una proteina chiamata tau nel ...

Rete nascosta di enzimi responsabile della perdita di sinapsi nell'Alzhei…

8.12.2020 | Ricerche

Un nuovo studio sul morbo di Alzheimer (MA) eseguito da scienziati dello Scripps Researc...

Dosi basse di radiazioni possono migliorare la qualità di vita nell'Alzhe…

6.05.2021 | Ricerche

Individui con morbo di Alzheimer (MA) grave hanno mostrato notevoli miglioramenti nel co...

Il caregiving non fa male alla salute come si pensava, dice uno studio

11.04.2019 | Ricerche

Per decenni, gli studi nelle riviste di ricerca e la stampa popolare hanno riferito che ...

'Scioccante': dopo un danno, i neuroni si auto-riparano ripartendo d…

17.04.2020 | Ricerche

Quando le cellule cerebrali adulte sono ferite, ritornano ad uno stato embrionale, secon...

Colpi in testa rompono i 'camion della spazzatura' del cervello acce…

5.12.2014 | Ricerche

Un nuovo studio uscito ieri sul Journal of Neuroscience dimostra che un...

Alzheimer e le sue proteine: bisogna essere in due per ballare il tango

21.04.2016 | Ricerche

Per anni, i neuroscienziati si sono chiesti come fanno le due proteine ​​anomale amiloid...

Età degli organi biologici prevede il rischio di malattia con decenni di antic…

11.03.2025 | Ricerche

I nostri organi invecchiano a ritmi diversi e un esame del sangue che determina quanto ciascuno è...

Cibo per pensare: come la dieta influenza il cervello per tutta la vita

7.10.2024 | Esperienze & Opinioni

Una quantità di ricerche mostra che ciò che mangiamo influenza la capacità del corpo di ...

Convalidare il sentimento aiuta meglio di criticare o sminuire

30.03.2020 | Ricerche

Sostenere i tuoi amici e la famiglia può aiutarli a superare questi tempi di incertezza...

L'invecchiamento è guidato da geni sbilanciati

21.12.2022 | Ricerche

Il meccanismo appena scoperto è presente in vari tipi di animali, compresi gli esseri umani.

Logo AARAssociazione Alzheimer OdV
Via Schiavonesca 13
31039 Riese Pio X° (TV)

We use cookies

Utilizziamo i cookie sul nostro sito Web. Alcuni di essi sono essenziali per il funzionamento del sito, mentre altri ci aiutano a migliorare questo sito e l'esperienza dell'utente (cookie di tracciamento). Puoi decidere tu stesso se consentire o meno i cookie. Ti preghiamo di notare che se li rifiuti, potresti non essere in grado di utilizzare tutte le funzionalità del sito.