Iscriviti alla newsletter



Registrati alla newsletter (giornaliera o settimanale):
Ricevi aggiornamenti sulla malattia, gli eventi e le proposte dell'associazione. Il tuo indirizzo email è usato solo per gestire il servizio, non sarà mai ceduto ad altri.


I poteri curativi della noce di cocco: Ripristina elettroliti, purifica il sangue e rallenta la progressione dell'Alzheimer

CoconutCoconutIl frutto coperto di peluria che cresce sulle palme autoctone del Pacifico si ritiene che sia migrato verso il Nord America e in tutti i tropici con le correnti oceaniche prima dell'intervento umano, riferisce Kew.org.

Indigena dell'Asia del Sud, la noce di cocco ha numerose proprietà curative se consumata in forma cruda, sia la polpa che il liquido interno che l'olio.

 

Questi doni meravigliosi della natura possono sopravvivere mesi galleggiando sul mare, e anche purificano naturalmente l'acqua. Nel corso di circa nove mesi, ciascun cocco filtra un litro di acqua, che viene immagazzinato e rimane sterile all'interno del guscio della noce di cocco. L'acqua fresca del cocco è una delle principali fonti di elettroliti che l'uomo conosca.


Si sa che la noce di cocco contiene lo stesso equilibrio elettrolitico che gli esseri umani hanno nel sangue. "Durante la guerra del Pacifico del 1941-45, entrambe le parti in conflitto utilizzavano regolarmente acqua di cocco, estratta direttamente dalla noce, per fare trasfusioni di plasma di emergenza ai soldati feriti", riferisce Health Remedies. I popoli indigeni hanno a lungo utilizzato l'olio di cocco in medicina per le sue proprietà anti-microbiche, anti-virali, anti-fungine, anti-infiammatorie e anti-tumorali, si legge in be-healthy-with-coconuts.com.


Spalmare tagli, graffi, verruche e punture di insetti con olio di cocco, che forma una barriera protettiva tra la zona colpita e i contaminanti esterni, riducendo il dolore, il prurito, l'arrossamento e/o il gonfiore. Fa anche miracoli per il ringiovanimento cutaneo: dalla riduzione del danno della radiazione ultravioletta, al minimizzare le rughe, ricostituire l'idratazione e l'umidità, calmare l'eczema, l'acne e la dermatite da pannolino. In sintesi, l'olio di cocco ripara i tessuti danneggiati e velocizza i tempi di guarigione. Prova a coprire di schiuma le estremità dei capelli, come un condizionatore tutto naturale.


E forse uno dei più incredibili poteri di guarigione della noce di cocco si trova nel suo olio. I chetoni dell'olio di cocco sono ritenuti un aiuto per prevenire, rallentare la progressione e potenzialmente invertire l'Alzheimer e le altre demenze. La notizia delle capacità miracolose dell'olio di cocco per facilitare l'inversione della demenza si è diffusa con l'uscita nel 2011 del libro Alzheimer: e se ci fosse una cura? di Mary T. Newport, un medico che cura i neonati dal 1983 ed è diventata caregiver del marito Steve dopo hce quest'ultimo ha iniziato a mostrare segni di Alzhiemer nel 2000. Con l'aggravamento della malattia di Steve, e mentre i farmaci sembravano solo peggiorare la sua salute, la Newport ha iniziato la ricerca avida di una cura naturale.


Nel 2004, ha saputo che "gli acidi grassi a catena media, che agiscono come combustibile alternativo nel cervello di Alzheimer insulino-deficiente, a volte possono invertire o almeno stabilizzare la malattia". Ha iniziato a dare al marito due cucchiai al giorno di olio di cocco, una grande fonte di questi grassi. Con sua grande gioia e sollievo, i sintomi del marito hanno iniziato a migliorare entro le prime due settimane, e tutte le sue funzioni motorie e la memoria sono migliorate sempre di più. Poco dopo che il libro della Newport è stato pubblicato, ha iniziato a ricevere lettere da caregivers di centinaia di persone con demenza, che condividevano le loro storie di come olio di cocco avesse fatto una differenza significativa nel rallentare la progressione della malattia e nell'invertirla.


Anche se l'olio di cocco è benefico, un potente siero può fare ancora di più. Biochimici della Oxford University hanno sviluppato un estere chetone con una potenza dieci volte maggiore dell'olio di cocco. L'unico ostacolo sulla strada della sua produzione di massa è il finanziamento. "E' molto costoso. E così non possiamo produrne molto noi da soli", ha detto il capo del team, il professore Kieran Clarke. "Quello che vorremmo è un finanziamento in modo da poter crescere e produrlo". "Ma naturalmente non c'è alcun vantaggio reale nella produzione di cose del genere, e così nessuno vuole realmente finanziarlo", ha detto.


Ricordare quando si consuma olio di cocco: Assicurarsi che sia puro! Usare solo olio di cocco non idrogenato. Evitare del tutto l'olio idrogenato, che è l'equivalente dei grassi trans pericolosi.


Mentre l'olio di cocco può aiutare nella demenza, prendere in considerazione altri metodi naturali per prevenire la malattia. Il Dr. Robert Williams del Kings College di Londra è fautore di un cambiamento nella dieta, fondata su flavonoidi provenienti da frutta e verdura, riferisce NaturalSociety.com.

 

 

 

 

***********************
Cosa pensi di questo articolo? Ti è stato utile? Hai rilievi, riserve, integrazioni? Conosci casi o ti è successo qualcosa che lo conferma? o lo smentisce? Puoi usare il modulo dei commenti qui sotto per dire la tua opinione. Che è importante e unica.

 

***********************
Pubblicato in IndianCountryTodayMediaNetwork il 3 Agosto 2012 - Traduzione di Franco Pellizzari. - Foto: Flickr / Tiger Puppala

Copyright: Tutti i diritti di eventuali testi o marchi citati nell'articolo sono riservati ai rispettivi proprietari.

Liberatoria: Questo articolo non propone terapie o diete; per qualsiasi modifica della propria cura o regime alimentare si consiglia di rivolgersi a un medico o dietologo. Il contenuto non dipende da, nè impegna l'Associazione Alzheimer onlus di Riese Pio X. I siti terzi raggiungibili da eventuali links contenuti nell'articolo e/o dagli annunci pubblicitari proposti da Google sono completamente estranei all'Associazione, il loro accesso e uso è a discrezione dell'utente. Liberatoria completa qui.

Nota: L'articolo potrebbe riferire risultati di ricerche mediche, psicologiche, scientifiche o sportive che riflettono lo stato delle conoscenze raggiunte fino alla data della loro pubblicazione.

Sostieni l'Associazione; una donazione, anche minima, ci aiuterà ad assistere malati e famiglie e continuare ad informarti. Clicca qui a destra:



Notizie da non perdere

'Tau, disfunzione sinaptica e lesioni neuroassonali si associano di più c…

26.05.2020 | Ricerche

Il morbo di Alzheimer (MA) comporta il deperimento caratteristico di alcune regioni del ...

Accumulo di proteine sulle gocce di grasso implicato nell'Alzheimer ad es…

21.02.2024 | Ricerche

In uno studio durato 5 anni, Sarah Cohen PhD, biologa cellulare della UNC e Ian Windham della Rockef...

IFITM3: la proteina all'origine della formazione di placche nell'Alz…

4.09.2020 | Ricerche

Il morbo di Alzheimer (MA) è una malattia neurodegenerativa caratterizzata dall'accumulo...

'Ingorgo' di proteine nei neuroni legato alla neurodegenerazione

12.09.2022 | Ricerche

Un nuovo studio condotto da ricercatori dell'EPFL rivela che un complesso proteico malfunzionante pu...

Il Protocollo Bredesen: si può invertire la perdita di memoria dell'Alzhe…

16.06.2016 | Annunci & info

I risultati della risonanza magnetica quantitativa e i test neuropsicologici hanno dimostrato dei...

Cosa accade nel cervello che invecchia

11.03.2020 | Esperienze & Opinioni

Il deterioramento del cervello si insinua sulla maggior parte di noi. Il primo indizio p...

Scoperta ulteriore 'barriera' anatomica che difende e monitora il ce…

11.01.2023 | Ricerche

Dalla complessità delle reti neurali, alle funzioni e strutture biologiche di base, il c...

'Scioccante': dopo un danno, i neuroni si auto-riparano ripartendo d…

17.04.2020 | Ricerche

Quando le cellule cerebrali adulte sono ferite, ritornano ad uno stato embrionale, secon...

Goccioline liquide dense come computer cellulari: nuova teoria sulla causa del…

22.09.2022 | Ricerche

Un campo emergente è capire come gruppi di molecole si condensano insieme all'interno de...

Il ciclo dell'urea astrocitica nel cervello controlla la lesione della me…

30.06.2022 | Ricerche

Nuove scoperte rivelano che il ciclo dell'urea negli astrociti lega l'accumulo di amiloide-beta e la...

Cerca il tuo sonno ideale: troppo e troppo poco legati al declino cognitivo

28.10.2021 | Ricerche

Come tante altre cose buone della vita, il sonno fa meglio se è moderato. Uno studio plu...

Curare l'Alzheimer: singolo proiettile magico o sparo di doppietta?

20.03.2025 | Esperienze & Opinioni

Perché i ricercatori stanno ancora annaspando nella ricerca di una cura per quella che è...

Immergersi nella natura: gioia, meraviglia ... e salute mentale

10.05.2023 | Esperienze & Opinioni

La primavera è il momento perfetto per indugiare sulle opportunità.

La primavera è un m...

Convalidare il sentimento aiuta meglio di criticare o sminuire

30.03.2020 | Ricerche

Sostenere i tuoi amici e la famiglia può aiutarli a superare questi tempi di incertezza...

Un singolo trattamento genera nuovi neuroni, elimina neurodegenerazione nei to…

1.07.2020 | Ricerche

Xiang-Dong Fu PhD, non è mai stato così entusiasta di qualcosa in tutta la sua carriera...

Fruttosio prodotto nel cervello può essere un meccanismo che guida l'Alzh…

29.09.2020 | Ricerche

Una nuova ricerca rilasciata dalla University of Colorado propone che il morbo di Alzhei...

Il caregiving non fa male alla salute come si pensava, dice uno studio

11.04.2019 | Ricerche

Per decenni, gli studi nelle riviste di ricerca e la stampa popolare hanno riferito che ...

I possibili collegamenti tra sonno e demenza evidenziati dagli studi

24.11.2017 | Ricerche

Caro Dottore: leggo che non dormire abbastanza può aumentare il rischio di Alzheimer. Ho avuto pr...

Alzheimer e le sue proteine: bisogna essere in due per ballare il tango

21.04.2016 | Ricerche

Per anni, i neuroscienziati si sono chiesti come fanno le due proteine ​​anomale amiloid...

Svelati nuovi percorsi per la formazione di memoria a lungo termine

31.12.2024 | Ricerche

Ricercatori del Max Planck Florida Institute for Neuroscience hanno scoperto un nuovo percorso pe...

Logo AARAssociazione Alzheimer OdV
Via Schiavonesca 13
31039 Riese Pio X° (TV)

Seguici su

 
enfrdeites

We use cookies

Utilizziamo i cookie sul nostro sito Web. Alcuni di essi sono essenziali per il funzionamento del sito, mentre altri ci aiutano a migliorare questo sito e l'esperienza dell'utente (cookie di tracciamento). Puoi decidere tu stesso se consentire o meno i cookie. Ti preghiamo di notare che se li rifiuti, potresti non essere in grado di utilizzare tutte le funzionalità del sito.