Carole Larking riceve questa lettera:
Cara Carole, vivo in Vermont e sono la figlia maggiore con madre di 88 anni con AD e padre di 87 anni che è il suo caregiver. Vivono in modo indipendente vicino a mio fratello che è molto disponibile e servizievole, ma non sempre così perspicace (sai di cosa parlo).
Cerco di visitarli ogni 3-4 mesi per controllare e assicurarmi che vadano bene e affrontino tutti i piccoli problemi che sembrano accumularsi. Stanno rifiutando l'assistenza esterna, anche se io continuo a raccomandare di farsi aiutare in casa con servizi anche minimi (pulizie, ecc.), ma assunmere una badante è fuori questione. Sono persone molto riservate che sono determinate a prendersi cura di sé.
Ho intenzione di visitarli a maggio e il principale problema per mio padre in questo momento è di convincere mia mamma a comprarsi nuovi vestiti. Lei era sempre impeccabile e un po' maniaca del vestire, ma ora si rifiuta di comprare qualsiasi cosa di nuovo. I suoi vestiti sono macchiati, usurati e non più appropriati in questa fase della sua vita. Durante la mia ultima visita l'ho portata fuori a negozi, ma quando è arrivato il momento di provare gli abiti nuovi, lei ha esitato e ha detto che le piaceva molto quelli che aveva già e non vedeva perchè acquistarne di nuovi. "Su chi devo fare colpo?" "Mi dispiace deluderti, tesoro, ma sto bene così, quindi possiamo andare a casa".
A questo punto gradirei fare un po' di shopping online di abbigliamento di base (ben costruito) facile da indossare (cinture elastiche sui pantaloni ben fatti) e di facile manutenzione. Nessuna idea su come realizzare ciò prima di volare nel Texas il mese prossimo? Preferirei solo passare del tempo a visitarli e ad "essere con" mia madre e non stressarla con richieste. Grazie del tuo tempo e di aver considerato la mia richiesta. A proposito, sono molto impressionata dai tuoi interventi sensibili e informativi sul sito Alzheimer's Reading Room.
Saluti, Susie [Nota: Nomi e indirizzi reali modificati per ragioni di privacy.]
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La risposta di Carole: Cara Susie,
Grazie per il gentile riconoscimento dei miei interventi su Alzheimer's Reading Room. Dà senso alla mia giornata sapere che ciò che scrivo viene letto, e può aiutare le persone. Mia madre ha avuto la malattia, e faccio questo anche per onorare il suo retaggio, così anche lei sorride. Grazie per questo.
Ora veniamo alla tua domanda. Probabilmente è troppo difficile per la mamma scegliere tra un certo numero di opzioni di abbigliamento. Ecco perché indossa molte volte le stesse cose, per lei non è stressante. Inoltre, è probabile che in questo periodo della malattia lei non riesca letteralmente a vedere le macchie, ecc .... Inoltre, sto cercando di indovinare che il tuo papà non è la migliore lavandaia del mondo. Quindi, questi sono i miei pensieri:
Chiedi a tuo padre di individuare uno o due abiti che tua madre si mette più spesso. Il colore, lo stile, la dimensione, il fabbricante. Chedigli di scattare una foto, se riesce a farlo, e fattela inviare.
- Acquista 5 abiti più simili possibile a quello/i scelto/i.
- Portali con te, ma non mostrarli a lei.
- Quando lei è dal parrucchiere o altrove fuori di casa, sostituisci i vecchi vestiti sporchi con quelli nuovi nel suo armadio.
- Porta quelli vecchi fuori di casa. Donali o buttali in una discarica da qualche parte, se sono ridotti così male.
- Non dire nulla, vedi se la mamma lo nota.
- Se e quando lo farà, chiedile subito scusa dicendo che hai versato qualcosa (qualcosa che ha senso) sui suoi vestiti e li hai accidentalmente rovinati. Sei tanto, tanto, dispiaciuta, con lo sguardo di dolore e di colpa sul tuo viso. Hai trovato dei vestiti quasi come quelli di prima nella parte posteriore dell'armadio o in un altro armadio (o dove è logico per lei), e pensavi che potrebbe usarli fino a quando non compri quelli nuovi. Ti prego, perdonami mamma, mi sento così in colpa!
- Questo dovrebbe bastare. In caso contrario, contattami e possiamo provare qualcosa di diverso.
Ogni sera poi, il papà entrerà di soppiatto in camera quando lei è addormentata, e prenderà il vestito del giorno e lo metterà in un sacco (della lavanderia) da qualche parte in casa dove la mamma non va o non lo vede (dietro a qualcos'altro?). Fai una tra queste due cose: chiedi a una lavanderia a secco nella zona di venire a prendere i vestiti, diciamo, due volte alla settimana, pulirli, con alcuni vestiti di papà se serve, e riportarli, lasciandoli (in scatola se necessario) da qualche parte in casa sove lei non va (il garage?), oppure prendi questi accordi con l'impresa di pulizie. La maggior parte di queste lo farà, a pagamento naturalmente.
Oppure fai il "regalo" di una governante che venga un paio d'ore due volte alla settimana a fare il bucato, fare le pulizie, ecc ... E' il tuo dono per loro, tu pagherai questa persona. Tu vuoi fare questo per loro, non puoi aiutarli in nessun'altro modo. Papà, ti prego di accettare il regalo per il mio (e il vostro) bene! Mi farà sentire meglio, perchè sto facendo la mia parte. Ci ho lavorato sul serio! E ho già trovato proprio la persona giusta! Fai conto che sia già fatto.
Se dipendesse da me, invece di assumere solo una donna per le pulizie, mi piacerebbe andare in una delle agenzie di assistenza a domicilio e assumerei una CNA (aiutante infermiera certificata). Lei può fare e farà pulizie e bucato, ma può anche controllare se mamma e papà stanno prendendo i farmaci correttamente, può prendere la pressione sanguigna e la temperatura se sembrano malati, ecc. ... Quando contatti l'agenzia di assistenza domiciliare dì solo che i tuoi genitori stanno resistendo, ma sarebbe più facile accettare qualcuno come donna delle pulizie, almeno all'inizio.
La ditta lo capirà completamente, credimi. Verranno a fare una valutazione, basta dire ai tuoi genitori che fa parte del servizio di pulizia, per assicurarsi di inviare una persona che piace ai tuoi genitori! Hai bisogno che la persona venga per, diciamo, 4 ore al giorno, 2 giorni alla settimana (almeno per iniziare). 4 è il numero minimo di ore normali al giorno per cui le aziende devono essere in grado di mandare qualcuno. Forse può anche cucinare per loro!
Fammi sapere come va.
Calorosi saluti, Carole Larkin
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Pubblicato da Carole B. Larkin in Alzheimer's Reading Room il 16 Aprile 2012 - Traduzione di Franco Pellizzari.
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