Iscriviti alla newsletter



Registrati alla newsletter (giornaliera o settimanale):
Ricevi aggiornamenti sulla malattia, gli eventi e le proposte dell'associazione. Il tuo indirizzo email è usato solo per gestire il servizio, non sarà mai ceduto ad altri.


La demenza non deve rubare la dignità al paziente

Ogni mattina, Aida Spino sveglia il marito di 45 anni, riesce a farlo uscire dal letto nella loro casa di Greensburg e lo veste con abiti puliti.

Breakfast in Bed at Inverlochy VillasLei prepara la colazione e si siedono al tavolo della cucina, dove lei lo alimenta con un cucchiaio in modo che non cada lo yogurt sulla camicia. Lo porta a fare una passeggiata per prendere dell'aria fresca e parlare agli uccelli.


Per otto anni, l'Alzheimer ha messo in disparte il dottor Pascal "Pat" Spino di 89 anni. La moglie di 80 anni sta lavorando duramente per assicurarsi che quel terribile viaggio che è l'Alzheimer non rubi la dignità del marito, insieme alla sua mente. "Resterà in vita e vivrà con dignità fino a quando la campana suona dall'alto", mi ha detto.


Gli Spino sono conosciuti in tutta l'area della Westmoreland County, dove il pediatra ha praticato dalla metà degli anni '60 fino al 2008. Il Dr. Spino è stato il medico a cui rivolgersi per infezioni alle orecchie, mal di gola e check-up di routine e una volta ha visto 50 pazienti al giorno. "Non avrei mai pensato, quando ci siamo sposati ed eravamo in cima al mondo, (che) sarebbe successo questo", ha detto la signora Spino.


L'Alzheimer è una epidemia che tocca il 13 per cento di tutti gli americani. Mia nonna materna, che ha 95 anni, ha la malattia. Lei sa ancora chi sono, ma ritiene che mio nonno, morto nel 1989, sia vivo e viva con un'altra donna. Mia nonna paterna, che aveva anch'essa l'Alzheimer, prima di morire cinque anni fa, doveva essere legata al letto, perché a volte diventava troppo violenta. Ognuno ha una storia di Alzheimer e ognuna è straziante. Ci sono facce dimenticate, memorie perdute, abbracci non restituiti.


La settimana scorsa, è sorta una speranza quando la FDA ha approvato un test tanto atteso in grado di rilevare le proteine nel cervello che sono legate all'Alzheimer. Anche se non è una prova definitiva, questo potrebbe essere il nuovo strumento che consente ai medici di fare una diagnosi di demenza più presto e spianare la strada ai test di altri farmaci. Questo potrebbe essere una buona cosa, perché la mancanza di una cura per l'Alzheimer è una frustrante strada senza uscita per migliaia di famiglie.


"Una volta che insorge l'Alzheimer, indipendentemente dal numero di pillole che si prendono, si è condannati", ha detto la signora Spino, una donna esuberante ma delicata nata in Guatemala. "Si esiste, ma non si vive". Questa è una dichiarazione forte ma, ripeto, l'Alzheimer è una malattia forte. La signora Spino e la sua famiglia hanno affrontato la malattia a testa bassa, gestendo con grazia i suoi alti e bassi emotivi. In assenza di una cura, la signora Spino ha formato un suo personale arsenale di rimedi: porta il marito dal barbiere di sempre per vedere facce familiari, gli fa il bagno e lo rasa e non lo lascia seduto davanti al televisore per ore di fila.


"Ti piacerebbe un gelato?" le chiede, portando una luce nel suo volto al pensiero di un piacere. Con l'aumento dell'isolamento del marito, lei cerca di stimolare ciò che resta della sua mente, una volta brillante. Il loro viaggio di Alzheimer sembra più sopportabile perché lei non ha perso la speranza. E perché è sicura di mantenere la dignità del marito.


Until there's a way to cure Alzheimer's, Mrs. Spino's solution is better than anything doctors can offer. Finchè non c'è un modo per curare l'Alzheimer, la soluzione della signora Spino è migliore di qualsiasi cosa sono in grado di offrire i medici.

 

 

 

 

*************************
Cosa pensi di questo articolo? Ti è stato utile? Hai rilievi, riserve, integrazioni? Conosci casi o ti è successo qualcosa che lo conferma? o lo smentisce? Puoi usare il modulo dei commenti qui sotto per dire la tua opinione. Che è importante e unica.

 

************************
Pubblicato da Luis Fabregas su PittsburghTribune il 14 Aprile 2012 - Traduzione di Franco Pellizzari.

Copyright: Tutti i diritti di eventuali testi o marchi citati nell'articolo sono riservati ai rispettivi proprietari.

Liberatoria: Questo articolo non propone terapie o diete; per qualsiasi modifica della propria cura o regime alimentare si consiglia di rivolgersi a un medico o dietologo. Il contenuto non dipende da, nè impegna l'Associazione Alzheimer onlus di Riese Pio X. I siti terzi raggiungibili da eventuali links contenuti nell'articolo e/o dagli annunci pubblicitari proposti da Google sono completamente estranei all'Associazione, il loro accesso e uso è a discrezione dell'utente. Liberatoria completa qui.

Nota: L'articolo potrebbe riferire risultati di ricerche mediche, psicologiche, scientifiche o sportive che riflettono lo stato delle conoscenze raggiunte fino alla data della loro pubblicazione.

Sostieni l'Associazione; una donazione, anche minima, ci aiuterà ad assistere malati e famiglie e continuare ad informarti. Clicca qui a destra:

Notizie da non perdere

La lunga strada verso la demenza inizia con piccoli 'semi' di aggreg…

20.11.2020 | Ricerche

Il morbo di Alzheimer (MA) si sviluppa nel corso di decenni. Inizia con una reazione a c...

'Scioccante': dopo un danno, i neuroni si auto-riparano ripartendo d…

17.04.2020 | Ricerche

Quando le cellule cerebrali adulte sono ferite, ritornano ad uno stato embrionale, secon...

Studio dimostra il ruolo dei batteri intestinali nelle neurodegenerazioni

7.10.2016 | Ricerche

L'Alzheimer (AD), il Parkinson (PD) e la sclerosi laterale amiotrofica (SLA) sono tutte ...

Come vivere in modo sicuro con la demenza a casa tua

12.11.2020 | Esperienze & Opinioni

C'è un malinteso comune che la persona con una diagnosi di demenza perde la sua indipend...

Svelata una teoria rivoluzionaria sull'origine dell'Alzheimer

28.12.2023 | Ricerche

Nonostante colpisca milioni di persone in tutto il mondo, il morbo di Alzheimer (MA) man...

L'esercizio fisico dà benefici cognitivi ai pazienti di Alzheimer

29.06.2015 | Ricerche

Nel primo studio di questo tipo mai effettuato, dei ricercatori danesi hanno dimostrato che l'ese...

Smetti di chiederti se sei un bravo caregiver

3.07.2020 | Esperienze & Opinioni

Amare e prendersi cura di qualcuno con demenza può essere difficile. Forse, è una delle ...

Farmaco per Alzheimer non cambia l'eliminazione dei rifiuti a breve termi…

24.11.2025 | Ricerche

Dopo il trattamento con il farmaco, le scansioni MRI non mostrano alcun cambiamento a breve termi...

Ritmi cerebrali non sincronizzati nel sonno fanno dimenticare gli anziani

18.12.2017 | Ricerche

Come l'oscillazione della racchetta da tennis durante il lancio della palla per servire un ace, l...

Effetti della carenza di colina sulla salute neurologica e dell'intero si…

23.01.2023 | Ricerche

Assorbire colina a sufficienza dall'alimentazione è cruciale per proteggere il corpo e il cervello d...

Dana Territo: 'La speranza può manifestarsi da molte fonti nella cerchia …

14.01.2025 | Esperienze & Opinioni

Come trovi speranza nel nuovo anno con una diagnosi di Alzheimer?

Avere speranza...

Come rimodellare con le arti l'assistenza alla demenza

14.12.2020 | Esperienze & Opinioni

Da bambina, Anne Basting è andata a trovare la nonna nella casa di riposo. 'Impressionante' è la ...

Cosa rimane del sé dopo che la memoria se n'è andata?

7.04.2020 | Esperienze & Opinioni

Il morbo di Alzheimer (MA) è caratterizzato da una progressiva perdita di memoria. Nelle...

Nuova 'teoria unificata della mente': implicazioni per la prevenzion…

17.07.2025 | Ricerche

In un nuovo studio con implicazioni sulla prevenzione del morbo di Alzheimer (MA) e altr...

Scoperta inaspettata: proteine infiammatorie possono rallentare il declino cog…

5.07.2021 | Ricerche

Finora la ricerca aveva collegato l'infiammazione al morbo di Alzheimer (MA), però scien...

Identificazione dei primi segnali dell'Alzheimer

7.03.2022 | Ricerche

Un team multidisciplinare di ricerca, composto da ricercatori del progetto ARAMIS, dell...

Livelli di ossigeno nel sangue potrebbero spiegare perché la perdita di memori…

9.06.2021 | Ricerche

Per la prima volta al mondo, scienziati dell'Università del Sussex hanno registrato i li...

Perché la tua visione può prevedere la demenza 12 anni prima della diagnosi

24.04.2024 | Ricerche

 

Gli occhi possono rivelare molto sulla salute del nostro cervello: in effetti, i p...

Gli interventi non farmacologici per l'Alzheimer sono sia efficaci che co…

19.04.2023 | Ricerche

Un team guidato da ricercatori della Brown University ha usato una simulazione al computer per di...

'Tau, disfunzione sinaptica e lesioni neuroassonali si associano di più c…

26.05.2020 | Ricerche

Il morbo di Alzheimer (MA) comporta il deperimento caratteristico di alcune regioni del ...

Logo AARAssociazione Alzheimer OdV
Via Schiavonesca 13
31039 Riese Pio X° (TV)

We use cookies

Utilizziamo i cookie sul nostro sito Web. Alcuni di essi sono essenziali per il funzionamento del sito, mentre altri ci aiutano a migliorare questo sito e l'esperienza dell'utente (cookie di tracciamento). Puoi decidere tu stesso se consentire o meno i cookie. Ti preghiamo di notare che se li rifiuti, potresti non essere in grado di utilizzare tutte le funzionalità del sito.