Immagina di avere la demenza e vivere da solo. Come ti sentiresti?
La maggior parte dei caregivers di Alzheimer giurano di non poter lasciare sola una persona profondamente immemore per un breve periodo di tempo senza che diventi profondamente spaventata, confusa, e/o arrabbiata.
Quando ho letto questa mattina che circa una persona su sette con Alzheimer vive da sola ho avuto un brivido. Mi sono chiesto subito, come fa mi fa sentire tutto questo? Scioccato, arrabbiato, confuso, sconcertato? Nauseato. Cioè pronto a vomitare. Così ho subito aperto il file PDF contenente il rapporto Fatti e cifre 2012 sull'Alzheimer. Non ero sorpreso che l'ultima sezione della relazione affrontasse questo tema.
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In effetti, ecco l'ultimo paragrafo della relazione che viene giusto prima delle note finali: "Almeno 800.000 persone con Alzheimer negli Stati Uniti vivono da sole e le persone con altre forme di demenza aumentano sostanzialmente la cifra. Le persone con demenza che vivono da sole hanno un rischio più alto di mancata o ritardata diagnosi, cura di sé inadeguata, isolamento sociale, cadute, smarrimento, lesioni e morte rispetto alle persone con demenza che vivono con altri nella comunità. Inoltre, coloro che vivono da soli hanno più probabilità di essere inseriti in una casa di riposo prima di coloro che vivono con altri, contribuendo ad aumentare i costi sanitari complessivi. Trovando modi migliori per soddisfare le esigenze delle persone sole con demenza si può migliorare la loro qualità di vita e ridurre i costi complessivi dell'assistenza sanitaria".
Ora ho capito. Dobbiamo fare qualcosa perché altrimenti verrà a costare soldi: "aumenta i costi complessivi dell'assistenza sanitaria". La visione dichiarata dell'Associazione Alzheimer è "un mondo senza Alzheimer". Che dire del mondo dove c'è l'Alzheimer?
Abbiamo davvero bisogno di un buon sforzo nazionale per spiegare ai figli che, quando una persona con demenza si rifiuta di vivere con qualcuno, e chiede di vivere da sola a casa, non è più attrezzata mentalmente per prendere quella decisione. Abbiamo bisogno di programmi che istruiscono e aiutano questi figli ad intervenire. La prima cosa che dobbiamo fare è rendere chiaro che la tipica persona che vive da sola e soffre di demenza CREDE di essere in grado di prendersi cura di sé stessa. Anche quando non lo può fare.
Quali sono le probabilità che una persona profondamente smemorata prenda i farmaci, mangi correttamente, o faccia un bagno / doccia? Può solo peggiorare. Forse alcune di queste 800 mila persone dovrebbero essere messe in prigione. In questo modo non sarebbero sole, e avrebbero in realtà qualcuno attorno che aiuta e si prende cura di loro. Pensi che io stia scherzando? Leggi questo: La vita, con la demenza dietro le sbarre
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Cosa dovremmo fare?
Atteggiarsi come se non fosse un nostro problema? Rispettare l'auto-giudizio di una persona che è chiaramente demente e lasciarla vivere da sola a casa se dice che può prendersi cura di se stessa? Dovremmo avere un programma educativo facile da trovare, facile da raggiungere, che spiega che una persona demente non può prendersi cura di se stessa, e fare cosa per il problema?
Cosa dovrebbe fare il figlio di qualcuno che vive con demenza quando sa che il proprio genitore soffre per la demenza e rifiuta di accettare un aiuto?
Tu cosa suggerisci?
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Pubblicato da Bob deMarco in Alzheimer's Reading Room il 8 marzo 2912 - Traduzione di Franco Pellizzari.
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