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Dana Territo: Alzheimer e degenerazione maculare condividono fattori di rischio comuni, compresa l'età

Esiste un legame tra degenerazione maculare legata all'età e Alzheimer?

healthy and macular degeneration affected eyeball

La degenerazione maculare legata all'età (DMLE), è una condizione comune dell'occhio e anche una delle principali cause di perdita di vista tra gli individui over-50. La condizione provoca danni alla macula, un piccolo punto vicino al centro della retina, che è l'area dell'occhio necessaria per una visione acuta e centrale.


Una marcata somiglianza tra DMLE e morbo di Alzheimer (MA) è che il rischio più comune per lo sviluppo di entrambe le condizioni è l'età; quindi sono entrambe legate all'età. Inoltre, entrambe le condizioni colpiscono migliaia di persone in tutto il mondo. Secondo Preventblindness.org, uno studio del 2022 ha scoperto che circa 19,83 milioni di americani vivevano quell'anno con una qualche forma di degenerazione maculare legata all'età. E, prendersi cura di quelli con DMLE costa in genere da $ 8.814 a $ 23.400 (8.200-22.000 €) all'anno con costi potenziali che arrivano fino a $ 70.200 (65.100 €) in un periodo di tre anni, secondo il sito Preventblindness.org.


Il MA è al secondo posto dietro la DMLE come disturbo dell'invecchiamento che causa un alto grado di danno. Attualmente, secondo i rapporti dell'Alzheimer's Association, ci sono circa 6,7 ​​milioni di americani con la malattia e questo numero dovrebbe aumentare a 13,8 milioni entro il 2060.


Allo stesso modo, sia la DMLE che il MA si trovano più di frequente nelle donne che negli uomini e dal 5% al ​​15% dei casi riguardano più di un membro della famiglia. Inoltre, rimane un fattore di rischio genetico in entrambe le malattie. La proteina di trasporto lipidico chiamata Apolipoproteina E (ApoE) assegna un rischio elevato di DMLE ai portatori della variante allele-2 e un rischio più elevato di MA ai portatori della variante allele-4.


Inoltre, ci sono tre eventi che rendono le patologie molto simili in entrambe le malattie, con l'eccezione che si trovano in luoghi diversi: la retina o il cervello.

  1. La prima patologia simile è la proteina amiloide-beta (Aβ), che si accumula in grandi quantità nel cervello dell'individuo con MA e la presenza di queste placche definisce la malattia. Anche negli individui con diagnosi di DMLE ci sono depositi di Aβ e si accumulano sotto la retina e infine formano piccoli ciuffi di materiali proteici-lipidici chiamati drusen. L'accumulo della proteina Aβ provoca morte cellulare diffusa in entrambe le malattie.

  2. La seconda caratteristica patologica simile tra DMLE e MA è che ci sono alti livelli di danno tissutale e perdita della funzione cellulare, con morte di cellule nella retina e nel cervello.

  3. La terza somiglianza patologica è che entrambe le malattie subiscono danni ai mitocondri, piccole unità all'interno della cellula, cruciali per mantenerla viva. I mitocondri funzionano come batterie in quanto forniscono energia per mantenere il funzionamento della retina e delle cellule cerebrali. Quando i mitocondri iniziano a perdere questa energia e muoiono, le cellule perdono la loro funzione e alla fine muoiono. I mitocondri sono fondamentali nella funzione delle cellule e nel mantenerle in vita, e questo è vero per tutti i tipi di cellule del nostro corpo: nervose, muscolari, retiniche, cardiache, ecc.


Sebbene la ricerca abbia stabilito che non esiste alcuna associazione tra DMLE e successivo sviluppo di MA o altra demenza, le malattie condividono fattori di rischio comune oltre all'invecchiamento, come la pressione alta, il colesterolo alto e il fumo di sigaretta.

 

 

 


Fonte: Dana Territo in The Advocate (> English) - Traduzione di Franco Pellizzari.

Copyright: Tutti i diritti di testi o marchi inclusi nell'articolo sono riservati ai rispettivi proprietari.

Liberatoria: Questo articolo non propone terapie o diete; per qualsiasi modifica della propria cura o regime alimentare si consiglia di rivolgersi a un medico o dietologo. Il contenuto non rappresenta necessariamente l'opinione dell'Associazione Alzheimer OdV di Riese Pio X ma solo quella dell'autore citato come "Fonte". I siti terzi raggiungibili da eventuali collegamenti contenuti nell'articolo e/o dagli annunci pubblicitari sono completamente estranei all'Associazione, il loro accesso e uso è a discrezione dell'utente. Liberatoria completa qui.

Nota: L'articolo potrebbe riferire risultati di ricerche mediche, psicologiche, scientifiche o sportive che riflettono lo stato delle conoscenze raggiunte fino alla data della loro pubblicazione.


 

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