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Domenico Praticò: il burnout del caregiver

Il burnout del caregiver non riflette quanto ti prendi cura della persona con Alzheimer o altra demenza; indica che sei normale e umano. Anche la cura della tua salute è fondamentale.

burnt match with smoke burnoutImage by Freepik

Il caregiving è carico di emozioni complicate con alti e bassi nel tempo e anche con la progressione della malattia della persona cara. Spesso l'assistenza è un lavoro a tempo pieno o può facilmente diventarlo in seguito. Ma cosa succede a tutti gli altri lavori a tempo pieno che potresti avere contemporaneamente? Queste responsabilità non vanno via ma piuttosto si accumula stress per il caregiver.


Il burnout [esaurimento psico-fisico] del caregiver è reale e importante da riconoscere. Ogni caregiver ha bisogno di percorsi di stacco e sfogo per prendersi cura di sé e ricaricarsi e ... tempo fisico fuori di casa. Preservare il tuo benessere mentale e salute fisica protegge non solo te, ma anche la persona per la quale ti stai prendendo cura.


Non posso offrire soluzioni dirette per questi problemi, perché ogni situazione è unica. Ma scrivo su questo argomento per incoraggiare l'autocoscienza ed esortare chiunque provi burnout a mettere da parte i sentimenti ambivalenti e cercare supporto. Non sei solo nelle tue emozioni come caregiver. Può arrivare un caregiving più intenso, molte volte senza avere scelta. C'è spesso poco tempo per pianificare o pensare a te stesso perché sei sul pilota automatico.


Devi riflettere sul tuo bisogno personale di sollievo e comprendere l'importanza e la validità di sentire frustrazione, tristezza, colpa, paura, impotenza o solitudine. Il ruolo del caregiver non ti rende sovrumano o improvvisamente perfetto. In effetti, affrontare, condividere e concederti del tempo regolare per staccarti dalle pressioni di caregiver non farà che darti la forza di andare avanti.


Trovare rinforzi al di fuori della tua cerchia immediata di familiari e amici è fondamentale. Le tensioni tra i membri della famiglia sono comuni e, le dinamiche del trattare con opinioni diverse e, in modo unificato, potrebbero essere un'altra fonte di stress oltre a gestire le questioni quotidiane della demenza che avanza. Tutti vogliono credere che le famiglie siano più unite in tempi di lotta, alcune lo fanno, ma altre non lo fanno immediatamente.


In alcuni casi, dal tuo nucleo familiare può esserci supporto verbale a te e allo tua condizione di caregiver, ma le distanze fisiche possono rendere impegnativo o irrealistico il supporto di persona quotidiano o persino regolare. Quindi cerca aiuto, vero aiuto. Ricorda solo che non è necessario farcela da solo, né dovresti. Potrebbe essere che la cerchia di coloro che possono aiutarti, e che lo faranno nel momento del bisogno, non siano le persone che potresti avere creduto che sarebbero stati i tuoi più grandi sistemi di supporto.


Se ti capita di essere il caro amico di un caregiver, non sottovalutare il potere e la rilevanza del tuo supporto e rassicurazione. Chiedi come puoi aiutare. Offri qualche ora perché possa uscire: alcuni semplici esempi sono restare con la persona che ha bisogno di cure o invitare il caregiver a pranzo o cena.


Affrontare le sfide incredibili e scoraggianti dell'Alzheimer o il declino cognitivo di altre malattie legate alla demenza suscita un assalto di emozioni, decisioni e scelte. Alla fine queste realtà potrebbero creare crisi parallele per te come caregiver. Il burnout del caregiver è reale. Non aver paura di riconoscere le tue emozioni. Renditi anche conto che riconoscere i tuoi bisogni non diminuisce l'amore che hai per la persona con la malattia.


Dal mio cuore, mando a ciascuno di voi il mio sincero desiderio di trovare pace, aiuto, sollievo e forza.

 

 

 


Fonte: Domenico Praticò in drDomenicoPratico (> English) - Traduzione di Franco Pellizzari.

Copyright: Tutti i diritti di testi o marchi inclusi nell'articolo sono riservati ai rispettivi proprietari.

Liberatoria: Questo articolo non propone terapie o diete; per qualsiasi modifica della propria cura o regime alimentare si consiglia di rivolgersi a un medico o dietologo. Il contenuto non rappresenta necessariamente l'opinione dell'Associazione Alzheimer OdV di Riese Pio X ma solo quella dell'autore citato come "Fonte". I siti terzi raggiungibili da eventuali collegamenti contenuti nell'articolo e/o dagli annunci pubblicitari sono completamente estranei all'Associazione, il loro accesso e uso è a discrezione dell'utente. Liberatoria completa qui.

Nota: L'articolo potrebbe riferire risultati di ricerche mediche, psicologiche, scientifiche o sportive che riflettono lo stato delle conoscenze raggiunte fino alla data della loro pubblicazione.


 

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