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Lo sfogo del caregiver è salutare, ma scegli gli ascoltatori in modo accorto

Cara Carol: sono la caregiver di mia madre che ha la demenza e allo stesso tempo lavoro a tempo pieno. Sono diventata amica di una collega di lavoro. La scorsa settimana, le ho detto quanto sia difficile prendersi cura della mamma, che è ancora a casa sua perché non vuole spostarsi. La mia amica ha ascoltato brevemente e poi ha detto che devo costringere la mamma a entrare in una casa di cura. Penso che stesse cercando di darmi una soluzione, ma non è così facile. Ciò di cui avevo bisogno da lei era solo che ascoltasse. Sarebbe stato diverso se avesse saputo dell'esistenza di alcune risorse, ma non era così. Perché dovrebbe offrire consigli così ovvi? - TW

 

Cara TW: alla gente piace sentirsi utili, quindi offrono quella che vedono come una soluzione anche se non fanno che affermare l'ovvio. Come hai scritto nella tua domanda, avevi solo bisogno di una amica che ti ascoltasse e forse che convalidasse i tuoi sentimenti.


A difesa della tua amica, i tuoi modi potrebbero essersi stati visti come se ti aspettassi una soluzione. Più probabilmente, è semplicemente a disagio con la tua angoscia.


Immagino che questa amica non sia una caregiver, quindi potrebbe non essere la scelta giusta sfogarsi su quel punto. Ciò non diminuisce l'amicizia al lavoro o la tua capacità di sostegno reciproco in generale. È solo che quando si tratta di guai del caregiving, lei non è in grado di soddisfare le tue esigenze.


Se vuoi comunque sfogarti con lei per l'assistenza, spiega che apprezzi i suoi tentativi di darti consigli, ma ciò di cui hai bisogno è empatia e convalida. Evita di entrare nei dettagli perché puoi tentare quanto vuoi, lei non riuscirà proprio a capire.


Altri caregiver e professionisti sul campo forniranno probabilmente supporto migliore, quindi ecco alcuni suggerimenti:

  • Cerca un gruppo di auto-mutuo-aiuto nella tua zona che si riunisce di persona. L'organizzazione di Alzheimer che è più attiva nella tua zona dovrebbe essere in grado di aiutarti a trovarne uno, oppure puoi cercare in rete.
  • Come alternativa o in più, entra in uno o più gruppi di supporto online.
  • Altra alternativa può essere un gruppo o un forum privato a pagamento gestito da un psicologo, un geriatra o un gestore di cure geriatriche, in cui puoi parlare direttamente con un professionista  durante le chiamate di supporto.


I gruppi di supporto [o di auto-mutuo-aiuto] ti consentono di interagire con persone che capiscono cosa stai passando e/o che possono condividere esperienze e suggerimenti. Mentre consiglio cautela con gruppi non moderati, per la maggior parte questi sono modi relativamente sicuri per ottenere l'ascolto e la convalida che giustamente brami.

 

 

 


Fonte: Carol Bradley Bursack in InForum (> English) - Traduzione di Franco Pellizzari.

Copyright: Tutti i diritti di testi o marchi inclusi nell'articolo sono riservati ai rispettivi proprietari.

Liberatoria: Questo articolo non propone terapie o diete; per qualsiasi modifica della propria cura o regime alimentare si consiglia di rivolgersi a un medico o dietologo. Il contenuto non rappresenta necessariamente l'opinione dell'Associazione Alzheimer OdV di Riese Pio X ma solo quella dell'autore citato come "Fonte". I siti terzi raggiungibili da eventuali collegamenti contenuti nell'articolo e/o dagli annunci pubblicitari sono completamente estranei all'Associazione, il loro accesso e uso è a discrezione dell'utente. Liberatoria completa qui.

Nota: L'articolo potrebbe riferire risultati di ricerche mediche, psicologiche, scientifiche o sportive che riflettono lo stato delle conoscenze raggiunte fino alla data della loro pubblicazione.


 

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