Iscriviti alla newsletter



Registrati alla newsletter (giornaliera o settimanale):
Ricevi aggiornamenti sulla malattia, gli eventi e le proposte dell'associazione. Il tuo indirizzo email è usato solo per gestire il servizio, non sarà mai ceduto ad altri.


Come gestire un genitore con Alzheimer che prima era abusivo?

Molti figli lottano con decisioni di caregiving per un genitore, o genitori, con cui hanno avuto rapporti complicati, soprattutto se erano stati abusati fisicamente, emotivamente o sessualmente.


La maggior parte delle famiglie può vantare una certa disfunzionalità, ma gli ambienti abusivi non dovrebbero mai essere considerati normali o irriverenti. Le ferite di vecchia data dall'infanzia possono riaffiorare nell'età adulta, rendendo i rapporti con i genitori deboli come non mai e molto disagevoli.


È una posizione così insostenibile per un figlio essere messo in una situazione in cui deve prendersi cura di quel genitore, specialmente sul faticoso cammino dell'Alzheimer.


Nel volume di agosto 2015 di The Gerontologist, l'assistente sociale Jooyoung Kong e la ricercatrice Sara M. Moorman hanno riferito che i figli che hanno subito abusi sono più vulnerabili alla depressione quando si occupano dei loro genitori violenti. Nascondere e/o ignorare ricordi e sentimenti - e le molte complicazioni fisiche, mentali ed emotive che possono innescare e aggravare - può causare grande stress, ansia e depressione.


Lo studio ha anche indicato che i caregiver con una storia di maltrattamenti devono essere consapevoli del rischio che si stanno prendendo, nel senso che essi stessi possono essere inclini a diventare l'aggressore, perpetuando un ciclo tragico dannoso.


Fissare confini chiari, invitare altri ad aiutare e riconoscere quando è il momento di lasciare che qualcun altro sia il caregiver di prima linea, temporaneamente o definitivamente, sono tutti modi per fermare il ciclo di abusi.


È importante ottenere supporto e parlare con gli altri dei tuoi sentimenti e delle esperienze di caregiving. È più che probabile che accettare il tuo passato e superare il dolore e il risentimento sia stato difficile nel prenderti cura della gestione quotidiana del tuo genitore.


I caregiver 'figli-feriti-diventati-adulti', che si sentono in colpa per non voler prendersi cura del genitore abusivo o che affrontano difficoltà supplementari rivivendo esperienze passate, potrebbero aver bisogno di una certa consulenza professionale prima di assumere il ruolo di caregiver a tempo pieno.


Alcuni figli di genitori violenti sono spinti al caregiving a causa delle aspettative della società che essi sono responsabili della cura dei loro genitori. Ricorda che ci sono sempre delle opzioni, e che non c'è vergogna a trovare pace e farsi da parte.


Affidare a professionisti estranei la cura di un genitore può essere un'opzione da considerare in quanto vi sono numerosi fornitori di assistenza sanitaria che sono disponibili per fare il lavoro. La nomina di un tutore legale potrebbe essere un'altra possibilità, ma tieni presente che si deve provare legalmente l'incapacità del genitore perché sia concessa la tutela.


Tutti i caregiver devono dare priorità alla cura di sé, quindi metti da parte il tempo per occuparti della salute fisica e mentale e del tuo benessere. Anche se i danni del passato non possono essere risolti rapidamente, e alcune cose sono semplicemente imperdonabili, forse puoi trovare un tuo modo di perdonare un genitore e andare avanti verso un rapporto più sano.


Essere consapevoli che il genitore è un essere umano con difetti e imperfezioni non nega quello che ha fatto, e tuttavia potrebbe aiutare sulla strada dell'accettazione, della guarigione e di una più profonda comprensione della sua personalità e storia.

 

 

 


Fonte: Dana Territo in The Advocate (> English) - Traduzione di Franco Pellizzari.

Copyright: Tutti i diritti di testi o marchi inclusi nell'articolo sono riservati ai rispettivi proprietari.

Liberatoria: Questo articolo non propone terapie o diete; per qualsiasi modifica della propria cura o regime alimentare si consiglia di rivolgersi a un medico o dietologo. Il contenuto non rappresenta necessariamente l'opinione dell'Associazione Alzheimer OdV di Riese Pio X ma solo quella dell'autore citato come "Fonte". I siti terzi raggiungibili da eventuali collegamenti contenuti nell'articolo e/o dagli annunci pubblicitari sono completamente estranei all'Associazione, il loro accesso e uso è a discrezione dell'utente. Liberatoria completa qui.

Nota: L'articolo potrebbe riferire risultati di ricerche mediche, psicologiche, scientifiche o sportive che riflettono lo stato delle conoscenze raggiunte fino alla data della loro pubblicazione.


 

Notizie da non perdere

L'Alzheimer inizia all'interno delle cellule nervose?

25.08.2021 | Ricerche

Uno studio sperimentale eseguito alla Lund University in Svezia ha rivelato che la prote...

Il 'Big Bang' dell'Alzheimer: focus sulla tau mortale che cambi…

11.07.2018 | Ricerche

Degli scienziati hanno scoperto un "Big Bang" del morbo di Alzheimer (MA) - il punto pre...

Cosa accade nel cervello che invecchia

11.03.2020 | Esperienze & Opinioni

Il deterioramento del cervello si insinua sulla maggior parte di noi. Il primo indizio p...

Scoperto un fattore importante che contribuisce all'Alzheimer

22.08.2022 | Ricerche

Una ricerca guidata dai dott. Yuhai Zhao e Walter Lukiw della Luisiana State University ...

Nuova teoria sulla formazione dei ricordi nel cervello

9.03.2021 | Ricerche

Una ricerca eseguita all'Università del Kent ha portato allo sviluppo della teoria MeshC...

'Evitare l'Alzheimer potrebbe essere più facile di quanto pensi'…

16.11.2018 | Esperienze & Opinioni

Hai l'insulino-resistenza? Se non lo sai, non sei sola/o. Questa è forse la domanda più ...

Nuova 'teoria unificata della mente': implicazioni per la prevenzion…

17.07.2025 | Ricerche

In un nuovo studio con implicazioni sulla prevenzione del morbo di Alzheimer (MA) e altr...

'Tau, disfunzione sinaptica e lesioni neuroassonali si associano di più c…

26.05.2020 | Ricerche

Il morbo di Alzheimer (MA) comporta il deperimento caratteristico di alcune regioni del ...

Molecola 'anticongelante' può impedire all'amiloide di formare …

27.06.2018 | Ricerche

La chiave per migliorare i trattamenti per le lesioni e le malattie cerebrali può essere nelle mo...

Allenamento con i pesi protegge il cervello delle persone anziane dalla demenz…

15.04.2025 | Ricerche

Uno studio, condotto presso l'Università di Stato di Campinas (Brasile), ha scoperto che dopo sei...

Come una collana di perle: la vera forma e funzionamento dell'assone dei …

30.12.2024 | Ricerche

Con un nuovo studio provocatorio, degli scienziati sfidano un principio fondamentale nel...

Il caregiving non fa male alla salute come si pensava, dice uno studio

11.04.2019 | Ricerche

Per decenni, gli studi nelle riviste di ricerca e la stampa popolare hanno riferito che ...

Nuove case di cura: 'dall'assistenza fisica, al benessere emotivo�…

5.11.2018 | Esperienze & Opinioni

Helen Gosling, responsabile delle operazioni della Kingsley Healthcare, con sede a Suffo...

[Dana Territo] Sii delicato e paziente quando parli ad amici e familiari della…

30.09.2025 | Esperienze & Opinioni

Come parlare alla famiglia della mia diagnosi di Alzheimer?

È difficile discerne...

Riprogrammare «cellule di supporto» in neuroni per riparare il cervello adulto…

21.11.2014 | Ricerche

La porzione del cervello adulto responsabile del pensiero complesso, la corteccia cerebrale, non ...

10 Consigli dei neurologi per ridurre il tuo rischio di demenza

28.02.2023 | Esperienze & Opinioni

La demenza colpisce milioni di persone in tutto il mondo, quasi un over-65 su 10. Nonost...

Acetil-L-carnitina può aiutare la memoria, anche insieme a Vinpocetina e Huper…

27.03.2020 | Esperienze & Opinioni

Demenza grave, neuropatie (nervi dolorosi), disturbi dell'umore, deficit di attenzione e...

Ritmi cerebrali non sincronizzati nel sonno fanno dimenticare gli anziani

18.12.2017 | Ricerche

Come l'oscillazione della racchetta da tennis durante il lancio della palla per servire un ace, l...

Perché la tua visione può prevedere la demenza 12 anni prima della diagnosi

24.04.2024 | Ricerche

 

Gli occhi possono rivelare molto sulla salute del nostro cervello: in effetti, i p...

Rivelato nuovo percorso che contribuisce all'Alzheimer ... oppure al canc…

21.09.2014 | Ricerche

Ricercatori del campus di Jacksonville della Mayo Clinic hanno scoperto...

Logo AARAssociazione Alzheimer OdV
Via Schiavonesca 13
31039 Riese Pio X° (TV)