Iscriviti alla newsletter



Registrati alla newsletter (giornaliera o settimanale):
Ricevi aggiornamenti sulla malattia, gli eventi e le proposte dell'associazione. Il tuo indirizzo email è usato solo per gestire il servizio, non sarà mai ceduto ad altri.


Ricerca auspica un sistema di allarme per il 'wandering' delle persone con demenza

 

La tendenza delle persone con demenza a vagare e smarrirsi ha portato i ricercatori della Queensland University of Technology a raccomandare che sia attivato un sistema di "Silver Alert", simile all'Amber Alert per i bambini scomparsi, quando qualcuno con la diagnosi di demenza viene segnalato disperso.


Il documento della ricerca guidata dalla dott.ssa Margie MacAndrew, del Dementia Centre for Research Collaboration: Carers and Consumers, è appena stato pubblicato sull'Australianian Journal on Aging. In esso la dott.ssa MacAndrew afferma:

"Più di 425.000 australiani convivono con la demenza e il wandering [vagare] è un comportamento comune legato alla demenza, potenzialmente pericoloso per la vita. Io e i miei colleghi abbiamo esaminato gli articoli pubblicati tra il 2011 e il 2015 che riferivano della scomparsa di una persona che soffriva di demenza. In quel periodo furono riferiti 130 casi di persone scomparse, per lo più uomini con un'età media di 75 anni, 71% dei quali sono stati ritrovati, e di questi, 20% erano feriti e 20% (19 casi) deceduti".


La dott.ssa MacAndrew ha detto che lo studio è il primo di questo tipo in Australia e, sebbene ci sia una discussione sui benefici del wandering per la salute (tipo l'esercizio e l'interazione sociale), può essere un comportamento rischioso quando va oltre i limiti della sicurezza.

"Le caratteristiche del vagabondaggio rischioso includono il cammino frequente e ripetitivo senza riposo, che può stancare molto. Come pure camminare senza sapere dove ti trovi e come tornare a casa senza l'aiuto di un'altra persona; in altre parole, problemi a ritrovare la strada. Il vagabondaggio può causare esiti potenzialmente letali come malnutrizione, aumento del rischio di cadute, lesioni, esaurimento, ipotermia, perdita e morte. Non tutte le persone con demenza che vagano si perdono, ma sono molto più propense dei loro coetanei che non hanno la demenza".


La dott.ssa MacAndrew ha aggiunto che quelli identificati dalla ricerca come i più vulnerabili allo smarrimento includono chi ha sonno disturbato, personalità estroversa, diagnosi di Alzheimer o di demenza avanzata. Ha inoltre detto:

"Uno studio analogo sui resoconti dei giornali negli Stati Uniti ha rivelato, in modo allarmante, che la maggior parte delle persone con demenza morte a causa del wandering è stata ritrovata a meno di 1,6 km da casa.

"Un sistema di «Silver Alert» è ora in funzione in 18 stati degli Stati Uniti, così che, quando una persona con demenza / danno cognitivo viene segnalata come smarrita, i media, le unità di polizia e i dipartimenti di trasporto sono coinvolti per diffondere il messaggio. Non c'è nulla di simile in Australia in questa fase, nonostante la proporzione della popolazione con demenza sia simile. Pensiamo che potrebbe essere molto efficace.

"Nel nostro studio, la maggior parte delle persone è stata trovata entro 5 km dal luogo in cui sono scomparse, sebbene una persona sia riuscita a percorrere 800 km. Tuttavia, come negli Stati Uniti, la maggior parte di quelli trovati morti erano molto vicino a casa.

"I risultati suggeriscono che le persone che vivono in modo indipendente nella comunità, insieme a quelle nelle strutture di assistenza agli anziani, potrebbero dover sottoporsi a una valutazione di routine per identificare il rischio di vagabondaggio e gli esiti negativi ad esso associati.

"Raccomandiamo anche che gli attuali approcci per coordinare un tentativo di ricerca-e-soccorso dovrebbero includere un'attenta ricerca nelle immediate vicinanze della persona vista l'ultima volta; in particolare dovrebbe essere data la priorità alle dipendenze degli edifici e alle aree verdi.

"Sappiamo anche che il rapido allarme, entro un'ora dalla segnalazione della mancanza, dà più possibilità a ricerca-e-salvataggio di trovare la persona viva e sana".

 

 

 


Fonte: Queensland University of Technology (> English text) - Traduzione di Franco Pellizzari.

Riferimenti: Margaret MacAndrew, Linda Schnitker, Nicole Shepherd, Elizabeth Beattie. People with dementia getting lost in Australia: Dementia-related missing person reports in the media. Australasian Journal on Ageing, 2018; DOI: 10.1111/ajag.12542

Copyright: Tutti i diritti di eventuali testi o marchi citati nell'articolo sono riservati ai rispettivi proprietari.

Liberatoria: Questo articolo non propone terapie o diete; per qualsiasi modifica della propria cura o regime alimentare si consiglia di rivolgersi a un medico o dietologo. Il contenuto non rappresenta necessariamente l'opinione dell'Associazione Alzheimer onlus di Riese Pio X ma solo quella dell'autore citato come "Fonte". I siti terzi raggiungibili da eventuali collegamenti contenuti nell'articolo e/o dagli annunci pubblicitari sono completamente estranei all'Associazione, il loro accesso e uso è a discrezione dell'utente. Liberatoria completa qui.

Nota: L'articolo potrebbe riferire risultati di ricerche mediche, psicologiche, scientifiche o sportive che riflettono lo stato delle conoscenze raggiunte fino alla data della loro pubblicazione.


 

Notizie da non perdere

Accumulo di proteine sulle gocce di grasso implicato nell'Alzheimer ad es…

21.02.2024 | Ricerche

In uno studio durato 5 anni, Sarah Cohen PhD, biologa cellulare della UNC e Ian Windham della Rockef...

La lunga strada verso la demenza inizia con piccoli 'semi' di aggreg…

20.11.2020 | Ricerche

Il morbo di Alzheimer (MA) si sviluppa nel corso di decenni. Inizia con una reazione a c...

Preoccupazione, gelosia e malumore alzano rischio di Alzheimer per le donne

6.10.2014 | Ricerche

Le donne che sono ansiose, gelose o di cattivo umore e angustiate in me...

Scoperta importante sull'Alzheimer: neuroni che inducono rumore 'cop…

11.06.2020 | Ricerche

I neuroni che sono responsabili di nuove esperienze interferiscono con i segnali dei neu...

A 18 come a 80 anni, lo stile di vita è più importante dell'età per il ri…

22.07.2022 | Ricerche

Gli individui senza fattori di rischio per la demenza, come fumo, diabete o perdita dell...

[Domenic Praticò] Consigli pratici per diventare un super-anziano

1.12.2025 | Esperienze & Opinioni

Quando si parla di invecchiamento, sappiamo che esso non è un processo uniforme e uguale per tutt...

[Dana Territo] Sii delicato e paziente quando parli ad amici e familiari della…

30.09.2025 | Esperienze & Opinioni

Come parlare alla famiglia della mia diagnosi di Alzheimer?

È difficile discerne...

10 Consigli dei neurologi per ridurre il tuo rischio di demenza

28.02.2023 | Esperienze & Opinioni

La demenza colpisce milioni di persone in tutto il mondo, quasi un over-65 su 10. Nonost...

Ricetta per una vita felice: ingredienti ordinari possono creare lo straordina…

9.09.2019 | Esperienze & Opinioni

Se potessi porre ad ogni essere umano sulla Terra una domanda - qual è la ricetta per un...

Come rimodellare con le arti l'assistenza alla demenza

14.12.2020 | Esperienze & Opinioni

Da bambina, Anne Basting è andata a trovare la nonna nella casa di riposo. 'Impressionante' è la ...

Demenza: mantenere vive le amicizie quando i ricordi svaniscono

16.01.2018 | Esperienze & Opinioni

C'è una parola che si sente spesso quando si parla con le famiglie di persone con demenz...

Antiossidanti aiutano contro vari problemi di salute, ma è complicato capire q…

3.11.2025 | Esperienze & Opinioni

La descrizione di antiossidante è tutta nel nome: gli antiossidanti contrastano gli ossi...

Come una collana di perle: la vera forma e funzionamento dell'assone dei …

30.12.2024 | Ricerche

Con un nuovo studio provocatorio, degli scienziati sfidano un principio fondamentale nel...

La consapevolezza di perdere la memoria può svanire 2-3 anni prima della compa…

27.08.2015 | Ricerche

Le persone che svilupperanno una demenza possono cominciare a perdere la consapevolezza dei propr...

Che speranza hai dopo la diagnosi di Alzheimer?

25.01.2021 | Esperienze & Opinioni

Il morbo di Alzheimer (MA) è una malattia che cambia davvero la vita, non solo per la pe...

Il nuovo collegamento tra Alzheimer e inquinamento dell'aria

13.05.2020 | Esperienze & Opinioni

Il mio primo giorno a Città del Messico è stato duro. Lo smog era così fitto che, mentre...

Studio cinese: 'Metti spezie nel tuo cibo per tenere a bada l'Alzhei…

13.01.2022 | Ricerche

Proprio come 'una mela al giorno toglie il medico di torno', sono ben noti i benefici di...

Invertita per la prima volta la perdita di memoria associata all'Alzheime…

1.10.2014 | Ricerche

La paziente uno aveva avuto due anni di perdita progressiva di memoria...

Sempre più giovani con Alzheimer e demenza: colpa delle tossine ambientali, me…

6.05.2020 | Denuncia & advocacy

È abbastanza straziante quando le persone anziane sviluppano condizioni di perdita di me...

I possibili collegamenti tra sonno e demenza evidenziati dagli studi

24.11.2017 | Ricerche

Caro Dottore: leggo che non dormire abbastanza può aumentare il rischio di Alzheimer. Ho avuto pr...

Logo AARAssociazione Alzheimer OdV
Via Schiavonesca 13
31039 Riese Pio X° (TV)

We use cookies

Utilizziamo i cookie sul nostro sito Web. Alcuni di essi sono essenziali per il funzionamento del sito, mentre altri ci aiutano a migliorare questo sito e l'esperienza dell'utente (cookie di tracciamento). Puoi decidere tu stesso se consentire o meno i cookie. Ti preghiamo di notare che se li rifiuti, potresti non essere in grado di utilizzare tutte le funzionalità del sito.