Iscriviti alla newsletter



Registrati alla newsletter (giornaliera o settimanale):
Ricevi aggiornamenti sulla malattia, gli eventi e le proposte dell'associazione. Il tuo indirizzo email è usato solo per gestire il servizio, non sarà mai ceduto ad altri.


Ho bisogno di un medico che mi ascolta

C'è un medico in qualsiasi punto di questo pianeta che ascolta la famiglia del paziente di demenza?


Il dottore della mia famiglia per lungo tempo è andato in pensione un paio di anni fa, e in quel momento sembra si sia esaurita la disponibilità di un medico che ascolta quello che dico, crede a quello che dico e definisce la diagnosi e la cura su quella base.


Quelli che sto incontrando sono dottori che completano la cartella clinica e ignorano il paziente. Peggio per me e mia madre con demenza, essi ignorano completamente la famiglia del paziente.


Ho una procura, quindi non è una questione giuridica: Loro. Semplicemente. Non. Ascoltano.


Molte volte, non riesco nemmeno a far in modo che mi guardino. Altre volte, non riesco a ottenere proprio del tempo per un faccia-a-faccia o anche al telefono. Ho supplicato dottori di aiutarmi, e intendo «supplicare dottori per aiuto» su un singolo problema della demenza di mamma che sta uccidendo me e tutta la famiglia e alla fine ci costringerà a metterla in una casa di cura, e non riesco a farli ascoltare o a credere a quello che sto dicendo.


Per un aiuto reale poi, dimenticalo. Io e mamma siamo il popolo invisibile, offuscato e totalmente negato dalla Cartella Clinica Onnipotente.


Ecco il problema: la mamma non dorme. Si corica per circa 3 ore di zzzzzzs, e poi si alza, andando da una parte all'altra per tutta la notte. Vaga per la casa, fa incursioni nel frigo e tenta ripetutamente di evadere, uscendo di casa per andare a vagare per le strade. Lei si confonde e non sa chi sono, o chi è, o dove si trova.


Si veste a mezzanotte, alle 2, alle 3, alle 4, ecc., e cerca di andare al suo "lavoro" (assistenza diurna adulti). Ha preso a togliersi tutti i vestiti e cerca di uscire di casa nuda. Un paio di settimane fa, ha cominciato ad avere allucinazioni che stavamo cercando di ucciderla. Ha allucinazioni, inoltre, che qualcuno le ha detto delle cose, compreso che qualcuno sta per ucciderla, che qualcuno sta rubando le sue cose, ecc., ecc.


Ciò significa che devo stare sveglia con lei tutta la notte. Lasciatemi ripeterlo: devo stare sveglia con lei tutta la notte. La spossatezza mi sta consumando come un acido.


E non riesco a trovare un dottore che prescriva un sonnifero per la mamma. Voglio dire: Non. Riesco. A. Farlo.


L'ho messa in un centro diagnostico per pazienti affetti da demenza. Il dottore lì doveva essere il migliore. Ieri mi ha chiamato al telefono (prima volta che la sentivo, non ci siamo mai incontrate, tempo di faccia-a-faccia pari a zero) e mi ha aggredito, chiedendomi perché avevo messo la mamma in ospedale. Perché sono una figlia cattiva e gretta, così totalmente senza amore.


Sembra che la mamma avesse presumibilmente dormito tutta la notte nel loro reparto protetto.


Lo scopo principale del dottore nella telefonata era annunciare che mandava la mamma a casa nella stessa esatta condizione di quando l'ho ricoverata; nessun aiuto. Mi sentivo di chiederle di venire a stare con noi per un paio di notti e vedere quello che avrebbe pensato. Quello che ho tentato di fare, invece, è cercare di spiegare quello che stava accadendo, in questa prima discussione con il dottore onnipotente.


Non sono riuscita a infilare una parola in quello che lei diceva. Questo dottore non ascolta, mi ignora. In realtà, lei non è così brava da non lasciare gli altri parlare del tutto. Alla fine, ha ceduto e ha detto che avrebbe tenuta la mamma qualche giorno in più. Ho riattaccato, rendendomi conto che non avevo scelta.


Potrei essere costretta da questi dottori, che non vogliono ascoltare, che compilano la cartella clinica, leggono i risultati del test e non guardano o ascoltano il paziente, a metterla in una casa di cura.


Non posso continuare a rimanere alzata 24 ore al giorno per 7 giorni su 7, solo per impedirle di bruciare la casa e avere a che fare con i suoi terrori notturni. L'ironia qui è che io so che, se sono costretta a metterla in una casa di cura, questi stessi dottori saranno lieti di prescrivere sonniferi nella casa di cura. In realtà, la trasformeranno in una zombie per volere della casa di cura.


Il pensiero medico operativo qui sembra essere che se un paziente o, in caso di demenza la famiglia di un paziente, è così stupido da andare da loro per assistenza medica, allora devono essere idioti totali, e, naturalmente, nessuno ascolta idioti totali.


Questo non è il mio solito tipo di articolo. Si tratta di uno sfogo assoluto. Ho passato gran parte delle ultime 24 ore a piangere su tutto questo perché il pianto sembra essere l'unica cosa che mi è rimasta da fare.


Questo post è una tirata. Non posso chiamarlo un modo per alleviare i miei sentimenti perché nulla sembra alleviare i miei sentimenti su questo. Ho intenzione di rimettermi in sesto qui tra un minuto e chiamare le persone della Oklahoma State Medical Association per vedere se conoscono medici che praticano la medicina invece di compilare la cartella clinica e fare i guardiani.


Se questo non mi fa ottenere aiuto, cercherò in tutto l'elenco telefonico un dottore che cura i pazienti.


Non ho bisogno di un genio di dottore. Ho solo bisogno di un dottore che la smetta di compilare la cartella clinica, metta il naso fuori dai risultati dei test e ascolti, e poi curi.


Comincio a disperare. Forse tali creature sono estinte.

 

 

 

 

 


Fonte: Rebecca Hamilton in Patheos.com (> English text) - Traduzione di Franco Pellizzari.

Copyright: Tutti i diritti di eventuali testi o marchi citati nell'articolo sono riservati ai rispettivi proprietari.

Liberatoria: Questo articolo non propone terapie o diete; per qualsiasi modifica della propria cura o regime alimentare si consiglia di rivolgersi a un medico o dietologo. Il contenuto non dipende da, nè impegna l'Associazione Alzheimer onlus di Riese Pio X. I siti terzi raggiungibili da eventuali links contenuti nell'articolo e/o dagli annunci pubblicitari sono completamente estranei all'Associazione, il loro accesso e uso è a discrezione dell'utente. Liberatoria completa qui.

Nota: L'articolo potrebbe riferire risultati di ricerche mediche, psicologiche, scientifiche o sportive che riflettono lo stato delle conoscenze raggiunte fino alla data della loro pubblicazione.


 

Notizie da non perdere

3 modi per trasformare l'auto-critica in auto-compassione

14.08.2018 | Esperienze & Opinioni

Hai mai sentito una vocina parlare nella tua testa, riempiendoti di insicurezza? Forse l...

Identificazione dei primi segnali dell'Alzheimer

7.03.2022 | Ricerche

Un team multidisciplinare di ricerca, composto da ricercatori del progetto ARAMIS, dell...

Falsi miti: perché le persone sono così pessimiste sulla vecchiaia?

4.06.2020 | Esperienze & Opinioni

Non smettiamo di giocare perché invecchiamo, ma invecchiamo perché smettiamo di giocare ...

Aumentano le evidenze di origini alternative delle placche di Alzheimer

13.06.2022 | Ricerche

I risultati di uno studio potrebbero spiegare perché i farmaci progettati per rimuovere i depositi d...

Livelli di ossigeno nel sangue potrebbero spiegare perché la perdita di memori…

9.06.2021 | Ricerche

Per la prima volta al mondo, scienziati dell'Università del Sussex hanno registrato i li...

Effetti della carenza di colina sulla salute neurologica e dell'intero si…

23.01.2023 | Ricerche

Assorbire colina a sufficienza dall'alimentazione è cruciale per proteggere il corpo e il cervello d...

Nessuna cura per l'Alzheimer nel corso della mia vita

26.04.2019 | Esperienze & Opinioni

La Biogen ha annunciato di recente che sta abbandonando l'aducanumab, il suo farmaco in ...

Scoperta importante sull'Alzheimer: neuroni che inducono rumore 'cop…

11.06.2020 | Ricerche

I neuroni che sono responsabili di nuove esperienze interferiscono con i segnali dei neu...

Paesi asiatici assistono gli anziani in modo diverso: ecco cosa possiamo impar…

28.10.2020 | Esperienze & Opinioni

A differenza dei paesi occidentali, le culture tradizionali asiatiche mettono un forte a...

Perché le cadute sono così comuni nell'Alzheimer e nelle altre demenze?

4.09.2020 | Esperienze & Opinioni

Le cadute hanno cause mediche o ambientali

Una volta che si considerano tutte le divers...

Stimolazione dell'onda cerebrale può migliorare i sintomi di Alzheimer

15.03.2019 | Ricerche

Esponendo i topi a una combinazione unica di luce e suono, i neuroscienziati del Massach...

Come dormiamo oggi può prevedere quando inizia l'Alzheimer

8.09.2020 | Ricerche

Cosa faresti se sapessi quanto tempo hai prima che insorga il morbo di Alzheimer (MA)? N...

Meccanismo neuroprotettivo alterato dai geni di rischio dell'Alzheimer

11.01.2022 | Ricerche

Il cervello ha un meccanismo naturale di protezione contro il morbo di Alzheimer (MA), e...

Il girovita può predire il rischio di demenza?

6.11.2019 | Ricerche

Il primo studio di coorte su larga scala di questo tipo ha esaminato il legame tra il girovita in...

Subiamo un 'lavaggio del cervello' durante il sonno?

4.11.2019 | Ricerche

Una nuova ricerca eseguita alla Boston University suggerisce che questa sera durante il ...

Trovato legame tra amiloide-beta e tau: è ora possibile una cura per l'Al…

27.04.2015 | Ricerche

Dei ricercatori hanno assodato come sono collegate delle proteine che hanno un ruolo chiave nell...

Gas xeno potrebbe proteggere dall'Alzheimer, almeno nei topi; previsti te…

30.01.2025 | Ricerche

Molti dei trattamenti perseguiti oggi per proteggere dal morbo di Alzheimer (MA) sono co...

Come vivere in modo sicuro con la demenza a casa tua

12.11.2020 | Esperienze & Opinioni

C'è un malinteso comune che la persona con una diagnosi di demenza perde la sua indipend...

Nuovo sensore nel cervello offre risposte all'Alzheimer

12.03.2021 | Ricerche

Scienziati della Università della Virginia (UVA) hanno sviluppato uno strumento per moni...

Invertita per la prima volta la perdita di memoria associata all'Alzheime…

1.10.2014 | Ricerche

La paziente uno aveva avuto due anni di perdita progressiva di memoria...

Logo AARAssociazione Alzheimer OdV
Via Schiavonesca 13
31039 Riese Pio X° (TV)

Seguici su

 
enfrdeites

We use cookies

Utilizziamo i cookie sul nostro sito Web. Alcuni di essi sono essenziali per il funzionamento del sito, mentre altri ci aiutano a migliorare questo sito e l'esperienza dell'utente (cookie di tracciamento). Puoi decidere tu stesso se consentire o meno i cookie. Ti preghiamo di notare che se li rifiuti, potresti non essere in grado di utilizzare tutte le funzionalità del sito.