Il modo con cui i media presentano la demenza potrebbe avere un impatto dannoso su quelli che vivono con la condizione, avverte uno psicologo dell'Università di Worcester.
Il professor Elizabeth Peel ha detto che frasi come «bomba a orologeria» potrebbero creare sentimenti di paura e ansia tra coloro che vivono con la condizione e che promuovere «tattiche maniacali di scampo», compreso dire alle persone di completare un cruciverba al giorno, potrebbe creare sentimenti di auto-colpevolezza.
Le sue osservazioni seguono uno studio di 12 mesi, condotto con l'«Association for Dementia Studies» dell'università, con il quale ha esaminato centinaia di quotidiani nazionali britannici e ha interpellato sulle loro esperienze un certo numero di persone che si occupano di pazienti con la condizione.
"Un quadro di panico-colpa è evidente in gran parte della copertura dei media stampati", ha detto. "La demenza è rappresentata in termini catastrofici come uno «tsunami» e «peggio della morte», in contrapposizione ad un insieme di raccomandazioni sul cambiamento comportamentale e di stile di vita individuale per «allontanare» la condizione".
Lei aggiunge che le parole specifiche e il tono di un articolo potrebbero avere un grave impatto sulle persone affette da demenza. "C'è un livello emergente di stigmatizzazione delle persone affette da demenza", ha detto. "Mentre i messaggi individualizzati sulla salute possono avere valenza per il «preoccupato sano», l'impatto su quelli che hanno già la diagnosi di demenza - quella vascolare in particolare - e le loro famiglie, può essere dannoso".
Questa settimana l'Alzheimer's Society ha comunicato che più di una persona su cinque affette da demenza non riceve informazioni o supporto dopo la diagnosi. Il responsabile regionale delle operazioni della no-profit per le West Midlands David Ash ha detto che circa 60.000 persone nella regione soffrono di questa condizione, ma meno della metà di questi sono stati diagnosticati. "Come entrare in un labirinto con gli occhi bendati, troppe persone affette da demenza sono lasciate senza una mano che le guidi, per aiutarli ad accettare questa condizione debilitante e terminale", ha detto.
Più di 800.000 persone nel Regno Unito hanno una qualche forma di demenza e si prevede che questa cifra potrebbe raggiungere il milione entro il 2021. Si stima che la demenza costi al Servizio Sanitario Nazionale, agli enti locali e alle famiglie 23 miliardi di sterline all'anno, più di cancro e malattie cardiache sommate insieme.
Fonte: Worcester News (> English text) - Traduzione di Franco Pellizzari.
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