Iscriviti alla newsletter



Registrati alla newsletter (giornaliera o settimanale):
Ricevi aggiornamenti sulla malattia, gli eventi e le proposte dell'associazione. Il tuo indirizzo email è usato solo per gestire il servizio, non sarà mai ceduto ad altri.


Dieta o esercizio fisico? L'«equilibrio energetico» può prevenire le malattie

La maggioranza degli [americani] sono sovrappeso o obesi, uno dei fattori del rapido aumento delle malattie comuni come diabete, malattie cardiache, cancro, ipertensione e altro ancora.


Secondo un articolo pubblicato nel numero di questo mese della rivista ufficiale dell'American College of Sports Medicine (ACSM), l'equilibrio energetico è una soluzione praticabile di sanità pubblica per affrontare l'epidemia di obesità.


Il documento delinea i passi da fare per recepire i principi dell'equilibrio energetico ed estendere la salute pubblica negli [Stati Uniti].


"E' ora che andiamo collettivamente oltre il discutere «alimentazione o esercizio» e ci concentriamo su «alimentazione ed esercizio fisico»", ha detto il co-autore e membro dell'ACSM Melinda Manore, PhD, RD, CSSD, FACSM della Oregon State University. "I professionisti dell'alimentazione e dell'esercizio fisico, lavorando in collaborazione, insieme a una efficace comunicazione di sanità pubblica sull'importanza dell'equilibrio energetico, possono contribuire a far dimagrire e far diventare più sana l'[America]".


Il documento, pubblicato nel numero di luglio di Medicine & Science in Sports & Exercise® e nel Journal of the Academy of Nutrition and Dietetics dà, in breve, le seguenti raccomandazioni:

  • Integrare l'equilibrio energetico nel programma e nell'allenamento dei professionisti sia di scienza dell'esercizio che di alimentazione e rafforzare gli sforzi di collaborazione tra loro;
  • Sviluppare competenze per insegnanti di scuola e di educazione fisica e posizionarli come attivisti dell'equilibrio energetico;
  • Sviluppare norme fondamentali per le scuole che integrino l'approccio all'equilibrio energetico dinamico;
  • Lavorare con programmi nutrizionali finanziati dal governo federale per incorporare le soluzioni di equilibrio energetico, come il Cooperative Extension Service ed i programmi di mense scolastiche;
  • Sviluppare strategie di comunicazione e promozione sull'equilibrio energetico che i consumatori [americani] possano capire e applicare al loro stile di vita;
  • Mappare e sostenere i programmi esistenti che sottolineano l'equilibrio energetico.

Può essere rilevante perché:

I principali fattori metabolici (obesità, diabete, malattie cardiache, ictus) sono tutti fattori di rischio per la demenza e l'Alzheimer.


Sostituendo le parole [Stati Uniti] e [americani] con [Italia] e [italiani], i concetti espressi dall'autrice sono altrettanto, se non di più, validi per noi.


"I nostri operatori sanitari stanno lavorando in silos, mentre devono lavorare insieme per informare e promuovere l'equilibrio energetico come la chiave per una salute migliore", ha detto la Manore. "La crisi dell'obesità è una delle più grandi sfide di sanità pubblica della nostra generazione. L'equilibrio energetico può aiutarci a lavorare verso una soluzione, così che i nostri figli non siano gravati delle stesse sfide per la salute che stiamo affrontando noi".


Il documento è l'esito di una riunione del gruppo di esperti di ottobre 2012, dal titolo "Energy balance at the Crossroads: Translating the Science into Action", osptitata dalla ACSM e dal Dipartimento dell'Agricoltura degli Stati Uniti (USDA)/Agriculture Research Service.

 

 

 

 

 


FonteAmerican College of Sports Medicine (ACSM)  (> English text) - Traduzione di Franco Pellizzari.

Riferimenti:  Melinda M. Manore, Katie Brown, Linda Houtkooper, John Jakicic, John C. Peters, Marianne Smith Edge, Alison Steiber, Scott Going, Lisa Guillermin Gable, Ann Marie Krautheim. Energy Balance at a Crossroads. Medicine & Science in Sports & Exercise, 2014; 46 (7): 1466 DOI: 10.1249/MSS.0000000000000318

Copyright: Tutti i diritti di eventuali testi o marchi citati nell'articolo sono riservati ai rispettivi proprietari.

Liberatoria: Questo articolo non propone terapie o diete; per qualsiasi modifica della propria cura o regime alimentare si consiglia di rivolgersi a un medico o dietologo. Il contenuto non dipende da, nè impegna l'Associazione Alzheimer onlus di Riese Pio X. I siti terzi raggiungibili da eventuali links contenuti nell'articolo e/o dagli annunci pubblicitari sono completamente estranei all'Associazione, il loro accesso e uso è a discrezione dell'utente. Liberatoria completa qui.

Nota: L'articolo potrebbe riferire risultati di ricerche mediche, psicologiche, scientifiche o sportive che riflettono lo stato delle conoscenze raggiunte fino alla data della loro pubblicazione.

Sostieni l'Associazione; una donazione, anche minima, ci aiuterà ad assistere malati e famiglie e continuare ad informarti. Clicca qui a destra:

 


 

 

Notizie da non perdere

Nuove case di cura: 'dall'assistenza fisica, al benessere emotivo�…

5.11.2018 | Esperienze & Opinioni

Helen Gosling, responsabile delle operazioni della Kingsley Healthcare, con sede a Suffo...

Il girovita può predire il rischio di demenza?

6.11.2019 | Ricerche

Il primo studio di coorte su larga scala di questo tipo ha esaminato il legame tra il girovita in...

Zen e mitocondri: il macchinario della morte rende più sana la vita

20.11.2023 | Ricerche

Sebbene tutti noi aspiriamo a una vita lunga, ciò che è più ambito è un lungo periodo di...

Curare l'Alzheimer: singolo proiettile magico o sparo di doppietta?

20.03.2025 | Esperienze & Opinioni

Perché i ricercatori stanno ancora annaspando nella ricerca di una cura per quella che è...

Goccioline liquide dense come computer cellulari: nuova teoria sulla causa del…

22.09.2022 | Ricerche

Un campo emergente è capire come gruppi di molecole si condensano insieme all'interno de...

Subiamo un 'lavaggio del cervello' durante il sonno?

4.11.2019 | Ricerche

Una nuova ricerca eseguita alla Boston University suggerisce che questa sera durante il ...

Gli interventi non farmacologici per l'Alzheimer sono sia efficaci che co…

19.04.2023 | Ricerche

Un team guidato da ricercatori della Brown University ha usato una simulazione al computer per di...

Svolta per l'Alzheimer? Confermato collegamento genetico con i disturbi i…

26.07.2022 | Ricerche

Uno studio eseguito in Australia alla Edith Cowan University (ECU) ha confermato il legame tra Alzhe...

A 18 come a 80 anni, lo stile di vita è più importante dell'età per il ri…

22.07.2022 | Ricerche

Gli individui senza fattori di rischio per la demenza, come fumo, diabete o perdita dell...

3 modi per trasformare l'auto-critica in auto-compassione

14.08.2018 | Esperienze & Opinioni

Hai mai sentito una vocina parlare nella tua testa, riempiendoti di insicurezza? Forse l...

Fruttosio prodotto nel cervello può essere un meccanismo che guida l'Alzh…

29.09.2020 | Ricerche

Una nuova ricerca rilasciata dalla University of Colorado propone che il morbo di Alzhei...

Stimolazione dell'onda cerebrale può migliorare i sintomi di Alzheimer

15.03.2019 | Ricerche

Esponendo i topi a una combinazione unica di luce e suono, i neuroscienziati del Massach...

Qualità della vita peggiora quando l'Alzheimer è complicato dal cancro

28.04.2023 | Esperienze & Opinioni

Che considerazioni si possono fare per una persona con Alzheimer che riceve anche la diagnosi di can...

Rete nascosta di enzimi responsabile della perdita di sinapsi nell'Alzhei…

8.12.2020 | Ricerche

Un nuovo studio sul morbo di Alzheimer (MA) eseguito da scienziati dello Scripps Researc...

Allenamento con i pesi protegge il cervello delle persone anziane dalla demenz…

15.04.2025 | Ricerche

Uno studio, condotto presso l'Università di Stato di Campinas (Brasile), ha scoperto che dopo sei...

Nuovo farmaco previene le placche amiloidi, un segno specifico di Alzheimer

8.03.2021 | Ricerche

Le placche di amiloide sono caratteristiche patologiche del morbo di Alzheimer (MA): son...

Età degli organi biologici prevede il rischio di malattia con decenni di antic…

11.03.2025 | Ricerche

I nostri organi invecchiano a ritmi diversi e un esame del sangue che determina quanto ciascuno è...

La lunga strada verso la demenza inizia con piccoli 'semi' di aggreg…

20.11.2020 | Ricerche

Il morbo di Alzheimer (MA) si sviluppa nel corso di decenni. Inizia con una reazione a c...

Scoperta importante sull'Alzheimer: neuroni che inducono rumore 'cop…

11.06.2020 | Ricerche

I neuroni che sono responsabili di nuove esperienze interferiscono con i segnali dei neu...

Un singolo trattamento genera nuovi neuroni, elimina neurodegenerazione nei to…

1.07.2020 | Ricerche

Xiang-Dong Fu PhD, non è mai stato così entusiasta di qualcosa in tutta la sua carriera...

Logo AARAssociazione Alzheimer OdV
Via Schiavonesca 13
31039 Riese Pio X° (TV)

Seguici su

 
enfrdeites

We use cookies

Utilizziamo i cookie sul nostro sito Web. Alcuni di essi sono essenziali per il funzionamento del sito, mentre altri ci aiutano a migliorare questo sito e l'esperienza dell'utente (cookie di tracciamento). Puoi decidere tu stesso se consentire o meno i cookie. Ti preghiamo di notare che se li rifiuti, potresti non essere in grado di utilizzare tutte le funzionalità del sito.