Modifica dell'RNA responsabile dell'interruzione della sintesi di proteine mitoc…

7 Mag 2024 | Ricerche

La metilazione dell'mRNA disturba la produzione di ND5, una subunità del complesso I della...

Farmaci di Alzheimer in sviluppo: risultati positivi, il 2024 come 'anno di apprendim…

7 Mag 2024 | Rapporti e studi

Gli studi sulle terapie di Alzheimer offrono speranze, e un esperto della UNLV prevede che...

Professioni cognitivamente stimolanti possono proteggere dalla demenza in tarda età

7 Mag 2024 | Ricerche

Un nuovo studio eseguito alla Columbia University di New York e al Norwegian Institute ...

Neuroni 'a mani vuote' potrebbero causare le malattie neurodegenerative

6 Mag 2024 | Ricerche

Identificato un percorso chiave per cui l'esaurimento dei mitocondri assonali interrompe l...

Microscopia innovativa demistifica il metabolismo dell'Alzheimer

6 Mag 2024 | Ricerche

Ricercatori della UC San Diego hanno sviluppato tecniche di scansione all'avanguardia per ...

Ciclo di declino: svelato l'invecchiamento dei neuroni nell'Alzheimer

6 Mag 2024 | Ricerche

Un team di ricerca guidato dal professor Kim Chow Hei-Man della Chinese University di H...

Pianificare in anticipo per alleviare le sfide morali ed etiche dell'Alzheimer

3 Mag 2024 | Esperienze & Opinioni

Quali sono alcune delle sfide morali o etiche dell'Alzheimer?

 

La natura...

Perché ricordiamo proprio quello che ricordiamo

3 Mag 2024 | Ricerche

Tutti noi abbiamo vissuto una situazione simile: chiudi a chiave la porta d'entrata per...

Dispositivo migliora creazione di cellule staminali e rende possibile terapia per Alzheime…

3 Mag 2024 | Ricerche

Ricercatori svedesi affermano di avere migliorato una tecnica per convertire normali cellu...

Prossimi eventi

Mer, 8 Mag '24  14:30 > 16:30   Incontri e presentazioni
Donne che si prendono cura
Un progetto scritto da donne per le donne, realizzato grazie al ...
Associazione ASAV, c/o distretto sanitario, Via Toniolo 2, Vedelago
Ven, 10 Mag '24  20:30 > 22:00   Auto Mutuo Aiuto
Gruppo Auto-Mutuo-Aiuto Altivole
Riscoprirsi risorsa tra persone unite dallo stesso problema, partecipando ai Gruppi ...
Centro Sociale, Via Roma 21, Altivole
Mer, 15 Mag '24  14:30 > 16:30   Incontri e presentazioni
Donne che si prendono cura
Un progetto scritto da donne per le donne, realizzato grazie al ...
Associazione ASAV, c/o distretto sanitario, Via Toniolo 2, Vedelago
Gio, 16 Mag '24  17:00 > 18:30   Caffe' Alzheimer
[CA Pedemontano] «Ti SOStengo. Un salvagente legale in un mare di dubbi»
Il Caffè Alzheimer è un servizio che la Casa di Soggiorno ...
Casa delle Associazioni, Via Campagna 46, Loria (TV)
Mer, 22 Mag '24  14:30 > 16:30   Incontri e presentazioni
Donne che si prendono cura
Un progetto scritto da donne per le donne, realizzato grazie al ...
Associazione ASAV, c/o distretto sanitario, Via Toniolo 2, Vedelago
Mer, 29 Mag '24  14:30 > 16:30   Incontri e presentazioni
Donne che si prendono cura
Un progetto scritto da donne per le donne, realizzato grazie al ...
Associazione ASAV, c/o distretto sanitario, Via Toniolo 2, Vedelago
Mer, 5 Giu '24  14:30 > 16:30   Incontri e presentazioni
Donne che si prendono cura
Un progetto scritto da donne per le donne, realizzato grazie al ...
Associazione ASAV, c/o distretto sanitario, Via Toniolo 2, Vedelago
Ven, 7 Giu '24  10:00 > 11:30   Auto Mutuo Aiuto
Gruppo Auto-Mutuo-Aiuto Valdobbiadene
Riscoprirsi risorsa tra persone unite dallo stesso problema, partecipando ai Gruppi ...
Biblioteca di Valdobbiadene - sala Candiani, Via Piva 53, Valdobbiadene (TV)

Sostegno Psicologico Ottobre 2023

Da non perdere

Relazioni personali ricche migliorano il funzionamento del cervello

22.06.2020 | Ricerche

Come interagiscono gli individui, come si percepiscono uno con l'altro, e i pe...

Smontata teoria prevalente sull'Alzheimer: dipende dalla Tau, non dall�…

2.11.2014 | Ricerche

Una nuova ricerca che altera drasticamente la teoria prevalen...

Livelli di ossigeno nel sangue potrebbero spiegare perché la perdita di memori…

9.06.2021 | Ricerche

Per la prima volta al mondo, scienziati dell'Università del Sussex hanno regis...

Il ciclo dell'urea astrocitica nel cervello controlla la lesione della me…

30.06.2022 | Ricerche

Nuove scoperte rivelano che il ciclo dell'urea negli astrociti lega l'accumulo di amiloide...

Demenze: forti differenze regionali nell’assistenza, al Nord test diagnostici …

30.01.2024 | Annunci & info

In Iss il Convegno finale del Fondo per l’Alzheimer e le Demenze, presentate le prime l...

Stimolazione dell'onda cerebrale può migliorare i sintomi di Alzheimer

15.03.2019 | Ricerche

Esponendo i topi a una combinazione unica di luce e suono, i neuroscienziati d...

Nuovo metodo di selezione farmaci spiega perché quelli di Alzheimer falliscono…

31.01.2022 | Ricerche

Analizzando i meccanismi di malattia nei neuroni umani, dei ricercatori dell'Univ...

Riprogrammare «cellule di supporto» in neuroni per riparare il cervello adulto…

21.11.2014 | Ricerche

La porzione del cervello adulto responsabile del pensiero complesso, la corteccia cereb...

La scoperta del punto di svolta nell'Alzheimer può migliorare i test di n…

20.05.2022 | Ricerche

 Intervista al neurologo William Seeley della Università della California di San Fran...

Orienteering: un modo per addestrare il cervello e contrastare il declino cogn…

27.01.2023 | Ricerche

Lo sport dell'orienteering (orientamento), che attinge dall'atletica, dalle ca...

Con l'età cala drasticamente la capacità del cervello di eliminare le pro…

31.07.2015 | Ricerche

Il fattore di rischio più grande per l'Alzheimer è l'avanzare degli anni. Dopo i 65, il...

Svelata una teoria rivoluzionaria sull'origine dell'Alzheimer

28.12.2023 | Ricerche

Nonostante colpisca milioni di persone in tutto il mondo, il morbo di Alzheime...

Sintomi visivi bizzarri potrebbero essere segni rivelatori dell'Alzheimer…

1.02.2024 | Ricerche

Un team di ricercatori internazionali, guidato dall'Università della Californi...

I possibili collegamenti tra sonno e demenza evidenziati dagli studi

24.11.2017 | Ricerche

Caro Dottore: leggo che non dormire abbastanza può aumentare il rischio di Alzheimer. H...

Alzheimer e le sue proteine: bisogna essere in due per ballare il tango

21.04.2016 | Ricerche

Per anni, i neuroscienziati si sono chiesti come fanno le due proteine ​​anoma...

Meccanismo neuroprotettivo alterato dai geni di rischio dell'Alzheimer

11.01.2022 | Ricerche

Il cervello ha un meccanismo naturale di protezione contro il morbo di Alzheim...

E' l'invecchiamento del cervello a innescare l'Alzheimer?

Una ricerca recente pubblicata su Frontiers in Aging Neuroscience, i Dott. Della David e Frank Baumann, insieme ai loro team del Centro Tedesco Malattie Neurodegenerative e dell'Hertie Institute, hanno dimostrato che i cambiamenti nelle proteine ​​associati all'invecchiamento sono implicati direttamente nelle formazioni proteiche collegate di solito all'Alzheimer.


Le malattie neurodegenerative sono spesso associate ad aggregati di proteine. Questi sono raggruppamenti di proteine ​​che si creano quando le proteine ​​misfolded (mal ripiegate, ​​che hanno perso la forma elaborata, ma riconoscibile, che detta la loro funzione) si aggregano, formando una struttura altamente intrattabile. Recenti ricerche hanno dimostrato che, anche in assenza di malattia, le proteine ​​possono aggregarsi sempre di più con l'età.


Nel caso dei pazienti affetti da Alzheimer, i ricercatori hanno esaminato se gli aggregati di amiloide-beta (Aβ), strettamente associati alla malattia, potrebbero essere indotti dal seme dell'invecchiamento: proteine ​​che si aggregano con l'età per formare aggregati.


Ciò si verificherebbe attraverso un fenomeno ipotizzato chiamato cross-seeding (seminazione incrociata), dove aggregati diversi di proteine ​​possono indurre l'aggregazione l'una dell'altra. Non è un caso che i pochi esempi esistenti di cross-seeding si verifichino tra le proteine ​​associate alle malattie.


Gli esperimenti dello studio sul verme C. elegans, un organismo il cui numero limitato di cellule e la relativa complessità rendono soggetto di test ideale, hanno dimostrato che gli aggregati di proteine ​​dipendenti dall'età possono indurre aggregazione dell'Aβ in vitro e che gli aggregati proteici da età di vecchi campioni di C. elegans avevano un probabilità particolarmente alta di cross-seed degli aggregati Aβ.


Al fine di verificare l'applicabilità di questi risultati ai mammiferi, sono stati effettuati gli stessi test in vitro su estratti cerebrali di topi di varie età, con risultati simili.


Eseguendo un conteggio proteico mediante spettrometria di massa del C. elegans, lo studio ha anche individuato alcune proteine ​​per ulteriori indagini. I candidati più promettenti per l'attività di cross-seeding sono le proteine ​​presenti come componenti minori negli aggregati associati alle malattie, che si aggregano sempre più dopo l'età media.


Inoltre, i ricercatori hanno dimostrato che una di queste proteine ​​inclini all'aggregazione, la PAR-5, può indurre tossicità da Aβ in vivo. Secondo i tassi di paralisi, la sovra-espressione contemporanea di PAR-5 e Aβ accelera la tossicità di Aβ nel C. elegans.


Questi esperimenti, combinati con la spettrometria di massa,  evidenziano ulteriormente che certi componenti minori possono essere qualificati come proteine ​​che "potrebbero essere più inclini ad aggregarsi in regioni cerebrali specifiche e aiutare così la generazione e la diffusione di semi associati alla malattia in certi circuiti del cervello".


Questo studio prevede quindi che i cambiamenti nelle conformazioni proteiche associate con la vecchiaia possano avviare l'Alzheimer attraverso l'aggregazione e la tossicità dell'Aβ.


Dato che gli esami in vitro dello studio non possono imitare l'intera complessità del cervello e descrivere tutte le interazioni neurobiologiche, i ricercatori incoraggiano una "valutazione in vivo mediante iniezione di aggregati dipendenti dall'età in modelli pre-sintomatici di topi transgenici di Alzheimer".


E aggiungono che le proteine ​​aggreganti dovrebbero essere mappate in campioni cerebrali umani sia sani che neurodegenerativi, in modo da chiarire "quali semi d'invecchiamento devono essere considerati e se certi semi d'invecchiamento sono più inclini a inseminare o ad associarsi a tipi specifici di malattia in aree anatomiche specifiche".

 

 

 


Fonte: Frontiers in Aging Neuroscience via ScienceDaily (> English text) - Traduzione di Franco Pellizzari.

Reference: Nicole Groh, Anika Bühler, Chaolie Huang, Ka Wan Li, Pim van Nierop, August B. Smit, Marcus Fändrich, Frank Baumann, Della C. David. Age-Dependent Protein Aggregation Initiates Amyloid-β Aggregation. Frontiers in Aging Neuroscience, 2017; 9 DOI: 10.3389/fnagi.2017.00138

Copyright: Tutti i diritti di eventuali testi o marchi citati nell'articolo sono riservati ai rispettivi proprietari.

Liberatoria: Questo articolo non propone terapie o diete; per qualsiasi modifica della propria cura o regime alimentare si consiglia di rivolgersi a un medico o dietologo. Il contenuto non dipende da, nè impegna l'Associazione Alzheimer onlus di Riese Pio X. I siti terzi raggiungibili da eventuali links contenuti nell'articolo e/o dagli annunci pubblicitari sono completamente estranei all'Associazione, il loro accesso e uso è a discrezione dell'utente. Liberatoria completa qui.

Nota: L'articolo potrebbe riferire risultati di ricerche mediche, psicologiche, scientifiche o sportive che riflettono lo stato delle conoscenze raggiunte fino alla data della loro pubblicazione.


 

Logo AARAssociazione Alzheimer OdV
Via Schiavonesca 13
31039 Riese Pio X° (TV)

We use cookies

Utilizziamo i cookie sul nostro sito Web. Alcuni di essi sono essenziali per il funzionamento del sito, mentre altri ci aiutano a migliorare questo sito e l'esperienza dell'utente (cookie di tracciamento). Puoi decidere tu stesso se consentire o meno i cookie. Ti preghiamo di notare che se li rifiuti, potresti non essere in grado di utilizzare tutte le funzionalità del sito.