Voci della malattia
Darce Fardy: frustrato, ma resto ottimista
Nel mio ultimo articolo ho inavvertitamente portato i lettori fuori strada con quella che sembrava una predizione che sarei presto entrato in una struttura di assistenza. Sento che non sono più vicino a quello di quando ho avuto la diagnosi anni fa. Mi dispiace di aver lasciato quell'impressione. Alcuni amici preoccupati mi hanno contattato.
Pessimismo o frustrazione? C'è una differenza. Sono frustrato (ci deve essere una parola più forte di quella da usare) ma rimango ottimista.
C'era una canzone anni fa che consigliava "Sogna quando ti senti blu [depresso], sogna che è la cosa da fare". L'ho fatto in modo letterale. Fa parte del gioco. Ho iniziato ad avere incubi, orribili interruzioni del sonno notturno. Alcune volte mi sono svegliato da uno di questi e poi ho ripreso sonno con lo stesso incubo.Te lo immagini? Credo sia tutto parte dell'esperienza della demenza.
Ora ho un tablet, un cellulare e un computer portatile. Gestire le novità è una sfida che Dorothea e la famiglia mi aiutano a superare. Qualche tempo fa ho dato a Seamus, mio nipote, la mia vecchia macchina da scrivere portatile, la carta carbone e tutto il resto.
Il contatto sociale è così importante. John Lewis, un vecchio amico meraviglioso, mi ha fato conoscere Dorothea 63 anni fa. Si erano incontrati alla Memorial University di St. John. Siamo ancora in contatto. E' andato in pensione a St. John's dopo aver praticato la medicina in Africa.
È un Rhodes Scholar. Io potrei al massimo essere uno studioso delle strade. [ndt: il gioco di parole è tra Rhodes=Cecil John Rhodes, e roads=strade, scholar=studioso). John definisce il suo problema come perdita di memoria dalla vecchiaia.
Non perde molto tempo sui nuovi modi di inviare e-mail o di inviare messaggi o leggere online. Quando mi ha dato le informazioni al telefono riguardo alle sue condizioni, gli ho chiesto di inviarmi le informazioni via email. L'ho sentito chiedere a sua moglie se avessero mai avuto l'e-mail. Quello è John.
Per inciso ... ricordo i posti in cui stiamo andando ma non ricordo come arrivarci.
E ho scoperto un aiuto della memoria: gli album fotografici. Ne abbiamo una dozzina o più. Ora sono vecchio stile ma sono grandi ricordi degli anni passati. Devo chiedere a Dorothea chi è chi, e quale è stata l'occasione riflessa nelle foto.
Nella nuova era dei messaggi elettronici in cui viviamo devo stare attento a non mandare messaggi alla persona sbagliata. Ma gli sms sono un modo meraviglioso per rimanere in contatto con familiari e amici. E non devo trascinarmi fuori dalla mia comoda poltrona.
Dorothea e io stiamo ancora bene. La mia famiglia non ha bisogno di preoccuparsi. La fine dell'inverno fornirà una nuova molla al mio passo.
Nel momento in cui questo articolo sarà in stampa, spero di tornare alla mia palestra per la prima volta da quando sono caduto, mi sono rotto la spalla e mi sono danneggiato la schiena, 10 mesi fa. Dale ha parlato con la mia fisioterapista, Janice. Ricostruirò le mie forze, iniziando lentamente.
Durante una recente visita ai nostri amici Gwen e Brian sono stato sorpreso di vederli scioccati dalla mia andatura instabile.
Un cugino di Dorothea ci ha fatto visita da Terranova. È stato divertente ascoltarli mentre parlavano dei loro primi giorni, prima che io entrassi in scena. Anche lei si stava prendendo una breve pausa dall'occuparsi di suo marito, i cui problemi di salute sono molto più gravi dei miei. Quelle donne sono forti.
L'unica brutta notizia è che non ricevo tutte le vignette di MacKinnon su questo giornale.
Fonte: Darce Fardy in The Chronicle Herald (> English text) - Traduzione di Franco Pellizzari.
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