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Sci di fondo riduce rischio di depressione e demenza vascolare, ma non di Alzheimer

“Come ricercatori sul cervello, abbiamo avuto l'opportunità unica di analizzare per due decenni un gruppo eccezionalmente ampio di persone fisicamente molto attive, e abbiamo svelato alcuni fatti interessanti”, afferma Tomas Deierborg, leader del team di...

Olio extra vergine di oliva evita varie forme di demenza nei topi

Il potenziamento della funzione del cervello è la chiave per allontanare gli effetti dell'invecchiamento. E se c'è una cosa che ogni persona dovrebbe considerare in questo momento per mantenere il cervello giovane, è aggiungere olio extra vergine di oliva...

Alzheimer: scoperta la molecola che ringiovanisce il cervello.

Antonino CattaneoL'autore senior dello studio Antonino CattaneoL’anticorpo A13, sviluppato presso i laboratori della Fondazione EBRI Rita Levi-Montalcini, in collaborazione con il CNR, la Scuola Normale Superiore e il Dipartimento di Biologia dell’Università di Roma Tre...

Poche prove dell'efficacia anti demenza di giochi del cervello, medicine ed esercizio fisico

Da decenni, i medici di tutto il mondo stanno cercando i modi per rafforzare il cervello che invecchia e prevenire la demenza più tardi nella vita. I ricercatori hanno testato una vasta gamma di trattamenti, tra cui esercizio fisico, "giochi del...

Cerca nella dispensa la protezione dal declino cognitivo dell'invecchiamento

bunch of kaleCon l'aumento delle evidenze che la nutrizione ha un ruolo fondamentale nel preservare la funzione del cervello, un nuovo studio riferisce che l'assunzione regolare di luteina, un componente di molte verdure, aumenta intelligenza cristallina, la capacità...

Studio collega inquinamento atmosferico con problemi di memoria e Alzheimer

Le donne dai 73 agli 87 anni che erano state esposte a livelli più alti di inquinamento atmosferico hanno sperimentato maggiori cali di memoria e più atrofia cerebrale di tipo Alzheimer rispetto alle coetanee che hanno respirato aria più pulita, secondo...

L'infiammazione guida il decorso dell'Alzheimer e di altre malattie cerebrali

È l'infiammazione a guidare la progressione delle malattie cerebrali neurodegenerative e ha un ruolo importante nell'accumulo di proteine ​​tau all'interno dei neuroni. Un team di ricerca internazionale guidato dal Centro Tedesco per le Malattie...

Scoperto nuovo gene di rischio per l'Alzheimer

Un nuovo studio pubblicato sul Journal of Neuropathology & Experimental Neurology ha trovato un gene che può aiutare a spiegare gran parte del rischio genetico di sviluppare il morbo di Alzheimer (MA).Il MA ad insorgenza tardiva, la forma più comune...

Predire la perdita di memoria da Alzheimer prima che si manifesti

Per una persona con morbo di Alzheimer (MA), non c'è più modo di far tornare indietro l'orologio. Con il tempo comincia a perdere la memoria e ad avere altri segni preoccupanti, il declino cognitivo è già iniziato. E decenni di esperimenti clinici non...

Nuova tecnologia su nanoscala per inibire lo sviluppo dell'Alzheimer

delivering nanomaterials to the brainLa copertina del numero della rivista Small in cui è stata pubblicata la ricerca qui citata.Ricercatori del Technion-Israel Institute of Technology e i loro partner della Bar Ilan University hanno sviluppato una nuova tecnologia per inibire lo sviluppo...

Le piante, che vivono fino a 5.000 anni, possono dirci qualcosa sulla longevità?

L'organismo vivente conosciuto più antico sulla Terra è una pianta chiamata Matusalemme, un pino dai coni setolosi (Pinus longaeva, Balfourianae) che ha più di 5.000 anni. Al contrario, gli animali vivono al massimo solo poche centinaia di anni. Possiamo...

I riduttori dell'acido gastrico aumentano il rischio di demenza? Forse no.

Se hai preso un riduttore dell'acido e hai segnali di declino mentale, non sei certo da solo. Entrambe le circostanze sono comuni. Ma, secondo un grande studio del 2017, probabilmente non ti devi preoccupare che il farmaco sia la ragione del...

C'è collegamento tra infiammazione e mente indolente, 'nebbiosa'?

Scienziati dell'Università di Birmingham, collaborando con colleghi dell'Università di Amsterdam, hanno scoperto una possibile spiegazione dell'indolenza mentale che spesso accompagna le malattie.Si stima che 12 milioni di cittadini della Gran Bretagna...

Mezza età e rischio di demenza: molta preoccupazione, poche prove per la prevenzione

Secondo un nuovo studio, quasi la metà degli americani 50/60enni pensa di avere delle probabilità di sviluppare la demenza quando invecchia, ma solo il 5% di loro ha in effetti parlato con un medico su ciò che può fare per ridurre il rischio.Nel...

Molti pazienti con idrocefalo sviluppano anche l'Alzheimer

Fino a un paziente su cinque tra quelli trattati per l'idrocefalo idiopatico normoteso (iNPH, idiopathic normal pressure hydrocephalus) sviluppa anche il morbo di Alzheimer (MA), secondo un nuovo studio eseguito alla University of Eastern Finland e...

Legame tra udito e cognizione inizia prima di quanto si pensasse

Poiché gli studi mostrano che le persone con perdita di udito legata all'età hanno più probabilità di avere disturbi cognitivi, si ritiene che la perdita dell'udito possa innescare il declino cognitivo. Ma questi studi hanno esaminato solo le persone con...

Una forma fisica migliore consente di vivere più a lungo senza demenza

Restare in forma o migliorare la forma fisica nel tempo dovrebbe essere un obiettivo per chi vuole ridurre la probabilità di avere la demenza.“E 'importante dire che non è mai troppo tardi per iniziare a fare esercizio. Il partecipante medio nel nostro...

Le persone che non sanno leggere hanno un rischio triplo di demenza

Una nuova ricerca ha scoperto che gli analfabeti (coloro che non hanno mai imparato a leggere o scrivere) possono avere un rischio quasi tre volte maggiore di sviluppare la demenza rispetto alle persone che sanno leggere e scrivere. Lo studio è...

Variazione della pressione sanguigna a lungo termine e rischio di demenza

In un nuovo studio di ricerca pubblicato sulla rivista ad accesso libero PLoS Medicine, Albert Hofmann e i colleghi del Centro Medico della Erasmus MC University di Rotterdam Olanda) e dell'Università di Harvard di Boston (USA) riferiscono che le persone...

Come la meditazione può aiutarti a fare meno errori

Se dimentichi facilmente o fai errori quando sei di fretta, un nuovo studio eseguito alla Michigan State University (il più grande del suo genere fatto finora) ha scoperto che la meditazione potrebbe aiutarti a diventare meno incline agli errori.La...

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Il cammino può invertire l'invecchiamento del cervello?

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Lavati i denti, posticipa l'Alzheimer: legame diretto tra gengivite e mal…

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'Tau, disfunzione sinaptica e lesioni neuroassonali si associano di più c…

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Il morbo di Alzheimer (MA) comporta il deperimento caratteristico di alcune regioni del ...

Smetti di chiederti se sei un bravo caregiver

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