Iscriviti alla newsletter



Registrati alla newsletter (giornaliera o settimanale):
Ricevi aggiornamenti sulla malattia, gli eventi e le proposte dell'associazione. Il tuo indirizzo email è usato solo per gestire il servizio, non sarà mai ceduto ad altri.


Ospitare vermi parassiti aiuta a prevenire l'invecchiamento, e le malattie relative?

I vermi parassiti potrebbero contenere la chiave per vivere più a lungo e senza malattie croniche, secondo un articolo di revisione appena pubblicato sulla rivista eLife ad accesso libero.


La revisione ha esaminato le prove crescenti che suggeriscono che la perdita dei nostri 'vecchi amici' parassiti elminti, che vivevano in modo relativamente innocuo nel nostro corpo, può causare una infiammazione associata all'invecchiamento. Ciò solleva la possibilità che trattamenti riparatori con elminti, attentamente controllati, possano prevenire l'invecchiamento e proteggere da malattie come quelle cardiache e la demenza.


"Un calo dell'esposizione ai microbi commensali e agli elminti intestinali nei paesi sviluppati è stato collegato a una maggiore prevalenza di disturbi infiammatori allergici e autoimmuni, la cosiddetta «ipotesi dei vecchi amici»", spiega il primo autore Bruce Zhang, dottorando dell'Institute of Healthy Ageing all'UCL di Londra. "Un'ulteriore possibilità è che questa perdita di microbi e di 'vecchi amici' elminti aumenti l'infiammazione sterile associata all'invecchiamento chiamata inflammageing (infiammazione da invecchiamento)".


L'inflammageing è sempre più considerata un fattore che contribuisce alle principali malattie della vita adulta, come quelle cardiache, la demenza, il cancro, la broncopneumopatia cronica ostruttiva, l'osteoporosi, le malattie degli occhi legate all'età e, più di recente, la gravità dei sintomi da infezione SARS-CoV-2 (COVID-19).


Una teoria è che i cambiamenti nel microbioma intestinale potrebbero causare inflammageing, ma fino ad ora è stato poco considerato il ruolo degli organismi che compongono il macrobioma (l'ecosistema dei macro-organismi) che includono i parassiti elminti come i trematodi, le tenie e i nematodi. Gli elminti hanno infettato gli esseri umani nel corso della nostra storia evolutiva e, di conseguenza, sono diventati maestri manipolatori della nostra risposta immunitaria. Gli esseri umani, a loro volta, hanno sviluppato livelli di tolleranza alla loro presenza.


Nel loro studio, Zhang e il coautore David Gems, professore di biogerontologia e direttore della ricerca dell'Institute of Healthy Ageing all'UCL, hanno esaminato le evidenze della terapia con elminti in due aree: il trattamento di disturbi infiammatori noti (come la celiachia), e l'arresto o la regressione dell'inflammageing come costituente del processo di invecchiamento.


Essi rivelano che la perdita di elminti è stata finora collegata a una serie di malattie infiammatorie, come asma, eczema atopico, malattia infiammatoria intestinale, sclerosi multipla, artrite reumatoide e diabete. Alcuni studi hanno dimostrato che l'infezione naturale da elminti può alleviare i sintomi di malattia, ad esempio nella sclerosi multipla e nell'eczema, mentre altri studi su modelli animali suggeriscono che l'infezione intenzionale da elminti potrebbe avere benefici contro la malattia.


L'opzione più sicura, e forse più appetibile, è l'uso di proteine ​​derivate da elminti per ottenere gli stessi benefici terapeutici. Questo è stato testato di recente sui topi e ha dimostrato di prevenire il declino correlato all'età dell'integrità della barriera intestinale, che di solito si osserva con una dieta ipercalorica. Aveva anche effetti benefici sul tessuto adiposo, noto per essere una delle principali fonti di inflammageing.


Gli autori ipotizzano che se gli elminti hanno proprietà anti-inflammageing, ci si dovrebbe aspettare di vedere tassi più bassi di malattie correlate all'inflammageing nelle aree in cui l'infezione da elminti è più comune. Ci sono alcune prove a sostegno di questo. Ad esempio, in una regione dell'India orientale endemica della filariosi linfatica causata da vermi filariali, non una sola persona con artrite reumatoide (AR) è risultata positiva agli antigeni filariali circolanti, mentre una percentuale molto più alta (40%) di persone senza AR è risultata positiva al nematode. Altri studi epidemiologici hanno dimostrato la protezione dagli elminti contro il diabete di tipo 2 e le arterie bloccate.


"Inutile dire che i miglioramenti nell'igiene e l'eliminazione dei parassiti elminti hanno un beneficio incalcolabile per l'umanità, ma un costo associato a questo beneficio è nelle anomalie della funzione immunitaria", conclude Gems. "Sulla scia dei successi dell'ultimo secolo per eliminare il male degli elminti, ora sembra il momento giusto per esplorare ulteriormente i loro possibili benefici, in particolare per la nostra popolazione che invecchia, per quanto strano possa sembrare".

 

 

 


Fonte: eLife (> English) - Traduzione di Franco Pellizzari.

Riferimenti: Bruce Zhang, David Gems. Gross ways to live long: Parasitic worms as an anti-inflammaging therapy? eLife, 2021, DOI

Copyright: Tutti i diritti di testi o marchi inclusi nell'articolo sono riservati ai rispettivi proprietari.

Liberatoria: Questo articolo non propone terapie o diete; per qualsiasi modifica della propria cura o regime alimentare si consiglia di rivolgersi a un medico o dietologo. Il contenuto non rappresenta necessariamente l'opinione dell'Associazione Alzheimer OdV di Riese Pio X ma solo quella dell'autore citato come "Fonte". I siti terzi raggiungibili da eventuali collegamenti contenuti nell'articolo e/o dagli annunci pubblicitari sono completamente estranei all'Associazione, il loro accesso e uso è a discrezione dell'utente. Liberatoria completa qui.

Nota: L'articolo potrebbe riferire risultati di ricerche mediche, psicologiche, scientifiche o sportive che riflettono lo stato delle conoscenze raggiunte fino alla data della loro pubblicazione.


 

Notizie da non perdere

Identificazione dei primi segnali dell'Alzheimer

7.03.2022 | Ricerche

Un team multidisciplinare di ricerca, composto da ricercatori del progetto ARAMIS, dell...

È lo scopo o il piacere la chiave della felicità mentre invecchiamo?

19.11.2021 | Esperienze & Opinioni

I benefici di avere un senso di scopo nella vita sono davvero incredibili. Le persone co...

Fruttosio prodotto nel cervello può essere un meccanismo che guida l'Alzh…

29.09.2020 | Ricerche

Una nuova ricerca rilasciata dalla University of Colorado propone che il morbo di Alzhei...

Come evitare che la demenza derubi i tuoi cari del loro senso di personalità, …

25.11.2025 | Esperienze & Opinioni

Ogni tre secondi, qualcuno nel mondo sviluppa la demenza; sono oltre 57 milioni di perso...

Smontata teoria prevalente sull'Alzheimer: dipende dalla Tau, non dall�…

2.11.2014 | Ricerche

Una nuova ricerca che altera drasticamente la teoria prevalente sull'or...

Ritmi cerebrali non sincronizzati nel sonno fanno dimenticare gli anziani

18.12.2017 | Ricerche

Come l'oscillazione della racchetta da tennis durante il lancio della palla per servire un ace, l...

Il caregiving non fa male alla salute come si pensava, dice uno studio

11.04.2019 | Ricerche

Per decenni, gli studi nelle riviste di ricerca e la stampa popolare hanno riferito che ...

Diagnosi di Alzheimer: prenditi del tempo per elaborarla, poi vai avanti con m…

4.12.2023 | Esperienze & Opinioni

Come posso accettare la diagnosi di Alzheimer?

Nathaniel Branden, compianto psicoterape...

Immergersi nella natura: gioia, meraviglia ... e salute mentale

10.05.2023 | Esperienze & Opinioni

La primavera è il momento perfetto per indugiare sulle opportunità.

La primavera è un m...

Perché dimentichiamo? Nuova teoria propone che 'dimenticare' è in re…

17.01.2022 | Ricerche

Mentre viviamo creiamo innumerevoli ricordi, ma molti di questi li dimentichiamo. Come m...

Sintomi visivi bizzarri potrebbero essere segni rivelatori dell'Alzheimer…

1.02.2024 | Ricerche

Un team di ricercatori internazionali, guidato dall'Università della California di San F...

5 tipi di ricerca, sottostudiati al momento, potrebbero darci trattamenti per …

27.04.2020 | Esperienze & Opinioni

Nessun ostacolo fondamentale ci impedisce di sviluppare un trattamento efficace per il m...

Le donne possono vivere meglio con una dieta migliore

22.07.2022 | Ricerche

Mangiare frutta e verdura di colori più brillanti può aiutare i problemi di salute delle donne.

...

Farmaco per Alzheimer non cambia l'eliminazione dei rifiuti a breve termi…

24.11.2025 | Ricerche

Dopo il trattamento con il farmaco, le scansioni MRI non mostrano alcun cambiamento a breve termi...

Cibo per pensare: come la dieta influenza il cervello per tutta la vita

7.10.2024 | Esperienze & Opinioni

Una quantità di ricerche mostra che ciò che mangiamo influenza la capacità del corpo di ...

Nuova terapia che distrugge i grovigli di tau si dimostra promettente

30.09.2024 | Ricerche

Degli scienziati hanno sviluppato potenziali terapie che rimuovono selettivamente le proteine ​​t...

Aumentano le evidenze di origini alternative delle placche di Alzheimer

13.06.2022 | Ricerche

I risultati di uno studio potrebbero spiegare perché i farmaci progettati per rimuovere i depositi d...

Età degli organi biologici prevede il rischio di malattia con decenni di antic…

11.03.2025 | Ricerche

I nostri organi invecchiano a ritmi diversi e un esame del sangue che determina quanto ciascuno è...

Perché la tua visione può prevedere la demenza 12 anni prima della diagnosi

24.04.2024 | Ricerche

 

Gli occhi possono rivelare molto sulla salute del nostro cervello: in effetti, i p...

Svolta per l'Alzheimer? Confermato collegamento genetico con i disturbi i…

26.07.2022 | Ricerche

Uno studio eseguito in Australia alla Edith Cowan University (ECU) ha confermato il legame tra Alzhe...

Logo AARAssociazione Alzheimer OdV
Via Schiavonesca 13
31039 Riese Pio X° (TV)

We use cookies

Utilizziamo i cookie sul nostro sito Web. Alcuni di essi sono essenziali per il funzionamento del sito, mentre altri ci aiutano a migliorare questo sito e l'esperienza dell'utente (cookie di tracciamento). Puoi decidere tu stesso se consentire o meno i cookie. Ti preghiamo di notare che se li rifiuti, potresti non essere in grado di utilizzare tutte le funzionalità del sito.