Iscriviti alla newsletter



Registrati alla newsletter (giornaliera o settimanale):
Ricevi aggiornamenti sulla malattia, gli eventi e le proposte dell'associazione. Il tuo indirizzo email è usato solo per gestire il servizio, non sarà mai ceduto ad altri.


Ente Australiano: il diabete è saldamente legato alla demenza

Le persone che soffrono di diabete hanno probabilità significativamente maggiori di sviluppare demenza nel corso della vita rispetto ad altre persone alla stessa età, secondo un nuovo rapporto pubblicato dalla Australian Institute of Health and Welfare (AIHW).

Glenn Rees, CEO di Alzheimer's Australia (foto a sinistra), dice che i risultati evidenziano che la demenza non è solo una questione di età ma anche un problema di salute e che c'è la necessità di una strategia preventiva per affrontare la demenza. "La ricerca suggerisce che le persone con diabete hanno il 47 per cento in più di probabilità di sviluppare demenza nel corso della vita rispetto ad altre persone alla stessa età", ha detto Mr Rees.

"Quello che troviamo deludente nei servizi sanitari del governo è che attuano programmi di sensibilizzazione per cambiare abitudini di vita come mangiare sano, tagliare gli alcolici e le sigarette, per ridurre le malattie cardiache, il diabete e il cancro, ma non riconoscono che la salute fisica è collegata ai problemi di salute mentale come la demenza.

Meno del 50 per cento degli australiani sono a conoscenza di tutto ciò che possono fare per ridurre il rischio di demenza. Sarebbe poco costoso per il governo e avrebbe un grande impatto sulla comunità includere la consapevolezza della demenza nei programmi di sensibilizzazione alla salute".

Visto che il costo delle cure per demenza supererà tutte le altre patologie entro il 2060, il signor Rees ha detto che vi è un urgente bisogno di una strategia nazionale di prevenzione per affrontare la demenza. "Le persone devono essere consapevoli della demenza quanto lo sono del cancro e tradurre questa consapevolezza in quel tipo di azioni positive che abbiamo visto negli ultimi 50 anni con campagne di ricerca sul cancro e la prevenzione. Esistono prove fornite da studi epidemiologici europei che l'eliminazione della depressione e del diabete, l'aumento del consumo di frutta e verdura e delle attività intellettuali, possono avere il maggiore impatto sulla riduzione dell'incidenza di demenza, superando anche gli effetti dell'eventuale eliminazione dei principali fattori di rischio genetici conosciuti".

Ci sono attualmente 269.000 australiani con demenza e 1500 nuovi casi ogni settimana. Più di un milione di persone sono attualmente sul Registro Nazionale del Diabete con 275 persone che si iscrivono ogni giorno. Lewis Kaplan, CEO di Diabetes Australia, ha detto che c'è la necessità per organizzazioni sanitarie diverse di lavorare insieme per migliorare la salute degli australiani. "Organizzazioni come Diabetes Australia e Alzheimer Australia, devono lavorare insieme per aumentare la consapevolezza sui legami tra stili di vita sani e la salute del cervello. E' importante che i diabetetici siano consapevoli dei rischi di demenza e tengano monitorata la loro salute cognitiva come parte del loro piano di gestione del diabete".

Informazioni sulla riduzione del rischio di demenza e la relazione tra la demenza e il diabete possono essere trovate sul sito MindYourMind dell'Alzheimer Australia.

 

 


Cosa pensi di questo articolo? Ti è stato utile? Hai rilievi, riserve, integrazioni? Conosci casi o ti è successo qualcosa che lo conferma? o lo smentisce?
Puoi usare il modulo dei commenti sotto per dire la tua opinione. Che è importante e unica. Non tenerla per te, non farci perdere l'occasione di conoscerla.


Scritto da Kate Horowitz in Australian Aging Agenda il 30 giugno 2011 - Traduzione di Traduzione di Franco Pellizzari.

Copyright: Tutti i diritti di eventuali testi o marchi, eventualmente citati nell'articolo, sono riservati ai rispettivi proprietari.

Liberatoria: Questo articolo non si propone come terapia o dieta; per qualsiasi modifica della propria cura o regime alimentare si consiglia di rivolgersi a un medico o dietologo. Il contenuto non dipende da, nè impegna l'Associazione Alzheimer Riese. I siti terzi raggiungibili dagli annunci pubblicitari proposti da Google sono completamente estranei all'Associazione, il loro accesso e uso è a discrezione dell'utente; in particolare si segnala la presenza frequente di una istituzione medica con base in Germania (xcell-Center) che propone la cura dell'Alzheimer con cellule staminali; la Società Tedesca di Neuroscienze ha più volte messo in guardia da questa proposta il cui effetto non è dimostrato. Liberatoria completa qui.

Nota: L'articolo potrebbe riferire risultati di ricerche mediche, psicologiche, scientifiche o sportive che riflettono lo stato delle conoscenze raggiunte fino alla data della loro pubblicazione.

Sostieni l'Associazione, una donazione, anche minima, ci aiuterà ad assistere malati e famiglie e a informarti:

Notizie da non perdere

Identificata nuova forma di Alzheimer ad esordio molto precoce

16.06.2020 | Ricerche

Ricercatori della Mayo Clinic hanno definito una forma di morbo di Alzheimer (MA) che co...

4 Benefici segreti di un minuto di esercizio al giorno

29.12.2020 | Esperienze & Opinioni

Conosci tutti gli effetti positivi dell'esercizio fisico sul tuo corpo e sulla tua mente...

Immagini mai viste prima delle prime fasi dell'Alzheimer

14.03.2017 | Ricerche

I ricercatori dell'Università di Lund in Svezia, hanno utilizzato il sincrotrone MAX IV ...

Puoi distinguere il delirium dalla demenza? È solo questione di tempi

17.06.2021 | Esperienze & Opinioni

Quante volte hai sentito qualcuno esclamare "Tu deliri!" o "Sei un demente!", nell'incre...

I dieci fattori legati a un aumento del rischio di Alzheimer

27.07.2020 | Esperienze & Opinioni

Anche se non c'è ancora alcuna cura, i ricercatori stanno continuando a migliorare la co...

Nuove case di cura: 'dall'assistenza fisica, al benessere emotivo�…

5.11.2018 | Esperienze & Opinioni

Helen Gosling, responsabile delle operazioni della Kingsley Healthcare, con sede a Suffo...

Perché è importante la diagnosi precoce di demenza?

31.07.2020 | Esperienze & Opinioni

Vedere problemi di memoria nel tuo caro anziano può essere davvero spaventoso. Magari no...

Fruttosio prodotto nel cervello può essere un meccanismo che guida l'Alzh…

29.09.2020 | Ricerche

Una nuova ricerca rilasciata dalla University of Colorado propone che il morbo di Alzhei...

L'Alzheimer inizia all'interno delle cellule nervose?

25.08.2021 | Ricerche

Uno studio sperimentale eseguito alla Lund University in Svezia ha rivelato che la prote...

Sempre più giovani con Alzheimer e demenza: colpa delle tossine ambientali, me…

6.05.2020 | Denuncia & advocacy

È abbastanza straziante quando le persone anziane sviluppano condizioni di perdita di me...

Scoperta importante sull'Alzheimer: neuroni che inducono rumore 'cop…

11.06.2020 | Ricerche

I neuroni che sono responsabili di nuove esperienze interferiscono con i segnali dei neu...

3 modi per trasformare l'auto-critica in auto-compassione

14.08.2018 | Esperienze & Opinioni

Hai mai sentito una vocina parlare nella tua testa, riempiendoti di insicurezza? Forse l...

Qualità della vita peggiora quando l'Alzheimer è complicato dal cancro

28.04.2023 | Esperienze & Opinioni

Che considerazioni si possono fare per una persona con Alzheimer che riceve anche la diagnosi di can...

Il 'Big Bang' dell'Alzheimer: focus sulla tau mortale che cambi…

11.07.2018 | Ricerche

Degli scienziati hanno scoperto un "Big Bang" del morbo di Alzheimer (MA) - il punto pre...

Come rimodellare con le arti l'assistenza alla demenza

14.12.2020 | Esperienze & Opinioni

Da bambina, Anne Basting è andata a trovare la nonna nella casa di riposo. 'Impressionante' è la ...

Meccanismo neuroprotettivo alterato dai geni di rischio dell'Alzheimer

11.01.2022 | Ricerche

Il cervello ha un meccanismo naturale di protezione contro il morbo di Alzheimer (MA), e...

Infezione cerebrale da funghi produce cambiamenti simili all'Alzheimer

26.10.2023 | Ricerche

Ricerche precedenti hanno implicato i funghi in condizioni neurodegenerative croniche co...

L'esercizio fisico dà benefici cognitivi ai pazienti di Alzheimer

29.06.2015 | Ricerche

Nel primo studio di questo tipo mai effettuato, dei ricercatori danesi hanno dimostrato che l'ese...

Scoperta inaspettata: proteine infiammatorie possono rallentare il declino cog…

5.07.2021 | Ricerche

Finora la ricerca aveva collegato l'infiammazione al morbo di Alzheimer (MA), però scien...

La consapevolezza di perdere la memoria può svanire 2-3 anni prima della compa…

27.08.2015 | Ricerche

Le persone che svilupperanno una demenza possono cominciare a perdere la consapevolezza dei propr...

Logo AARAssociazione Alzheimer OdV
Via Schiavonesca 13
31039 Riese Pio X° (TV)