Iscriviti alla newsletter



Registrati alla newsletter (giornaliera o settimanale):
Ricevi aggiornamenti sulla malattia, gli eventi e le proposte dell'associazione. Il tuo indirizzo email è usato solo per gestire il servizio, non sarà mai ceduto ad altri.


Biosensori multiplex nel sangue per rilevare l'Alzheimer con precisione

high density aligned carbon nanotube based resistive sensorSchema di un sensore resistivo basato su nanotubi di carbonio allineati ad alta densità che individua i pazienti con Alzheimer misurando la concentrazione nel sangue di quattro biomarcatori.

Un gruppo di ricerca del KAIST (Istituto Avanzato di Scienza e Tecnologia della Corea del Sud) ha riferito lo sviluppo di un biosensore elettrico multiplex clinicamente accurato per rilevare il morbo di Alzheimer (MA), attraverso la misurazione dei suoi biomarcatori di base con nanotubi di carbonio densamente allineati.


Il MA è la malattia neurodegenerativa più diffusa, che colpisce una persona su dieci dopo i 65 anni. La diagnosi precoce può ridurre di un terzo il rischio di soffrire della malattia, in base a ricerche recenti. Tuttavia, la sua diagnosi precoce rimane difficile a causa della scarsa precisione e dell'alto costo della diagnosi.


Il gruppo di ricerca guidato dai professori Chan Beum Park e Steve Park ha descritto il rilevamento ultrasensibile di diversi biomarcatori centrali del MA nel plasma umano. La squadra ha progettato la matrice di sensori impiegando come trasduttore un film sottile di nanotubi di carbonio densamente allineati a parete singola.


I marcatori rappresentativi del MA sono l'amiloide-beta42, l'amiloide-beta40, la proteina tau totale, la proteina tau fosforilata, e le concentrazioni di questi marcatori nel plasma umano sono correlate direttamente con la patologia del MA.


Il gruppo di ricerca ha sviluppato un biosensore resistivo altamente sensibile basato su nanotubi di carbonio allineati, fabbricati densamente mediante il metodo Langmuir-Blodgett, con un costo basso di produzione.


I nanotubi di carbonio allineati con alta densità minimizzano la resistenza della giunzione tubo-a-tubo, rispetto ai nanotubi di carbonio distribuiti in modo casuale, portando a un miglioramento della sensibilità del sensore. Per essere più specifici, questo sensore resistivo con nanotubi di carbonio densamente allineati presenta una sensibilità 100 volte superiore a quella dei biosensori convenzionali basati su nanotubi di carbonio.


Misurando contemporaneamente le concentrazioni dei quattro biomarcatori del MA, i malati sono stati discriminati dai controlli sani con una sensibilità media del 90%, una selettività del 90% e una precisione media dell'88,6%.


Il lavoro è stato pubblicato in Nature Communications l'8 gennaio 2020 e il professor Steve Park, ha detto:

“Questo studio è stato condotto su pazienti con MA già confermato. Per un ulteriore uso in ambiente pratico, è necessario verificare i pazienti con lieve decadimento cognitivo.

"È essenziale creare un'infrastruttura a livello nazionale, come uno studio di coorte del lieve decadimento cognitivo e uno studio di coorte della demenza. Ciò consentirebbe di creare un network di ricerca a livello mondiale, e aiuterebbe varie istituzioni pubbliche e private“.

 

 

 


Fonte: Korea Advanced Institute of Science and Technology (> English text) - Traduzione di Franco Pellizzari.

Riferimenti: Kayoung Kim, Min-Ji Kim, Da Won Kim, Su Yeong Kim, Steve Park, Chan Beum Park. Clinically accurate diagnosis of Alzheimer’s disease via multiplexed sensing of core biomarkers in human plasma. Nature Communic., 8 Jan '20, DOI

Copyright: Tutti i diritti di eventuali testi o marchi citati nell'articolo sono riservati ai rispettivi proprietari.

Liberatoria: Questo articolo non propone terapie o diete; per qualsiasi modifica della propria cura o regime alimentare si consiglia di rivolgersi a un medico o dietologo. Il contenuto non rappresenta necessariamente l'opinione dell'Associazione Alzheimer onlus di Riese Pio X ma solo quella dell'autore citato come "Fonte". I siti terzi raggiungibili da eventuali collegamenti contenuti nell'articolo e/o dagli annunci pubblicitari sono completamente estranei all'Associazione, il loro accesso e uso è a discrezione dell'utente. Liberatoria completa qui.

Nota: L'articolo potrebbe riferire risultati di ricerche mediche, psicologiche, scientifiche o sportive che riflettono lo stato delle conoscenze raggiunte fino alla data della loro pubblicazione.


 

Notizie da non perdere

Come dormiamo oggi può prevedere quando inizia l'Alzheimer

8.09.2020 | Ricerche

Cosa faresti se sapessi quanto tempo hai prima che insorga il morbo di Alzheimer (MA)? N...

Demenze: forti differenze regionali nell’assistenza, al Nord test diagnostici …

30.01.2024 | Annunci & info

In Iss il Convegno finale del Fondo per l’Alzheimer e le Demenze, presentate le prime linee guida...

Zen e mitocondri: il macchinario della morte rende più sana la vita

20.11.2023 | Ricerche

Sebbene tutti noi aspiriamo a una vita lunga, ciò che è più ambito è un lungo periodo di...

Ritmi cerebrali non sincronizzati nel sonno fanno dimenticare gli anziani

18.12.2017 | Ricerche

Come l'oscillazione della racchetta da tennis durante il lancio della palla per servire un ace, l...

Alzheimer e le sue proteine: bisogna essere in due per ballare il tango

21.04.2016 | Ricerche

Per anni, i neuroscienziati si sono chiesti come fanno le due proteine ​​anomale amiloid...

Il nuovo collegamento tra Alzheimer e inquinamento dell'aria

13.05.2020 | Esperienze & Opinioni

Il mio primo giorno a Città del Messico è stato duro. Lo smog era così fitto che, mentre...

Le cellule immunitarie sono un alleato, non un nemico, nella lotta all'Al…

30.01.2015 | Ricerche

L'amiloide-beta è una proteina appiccicosa che si aggrega e forma picco...

Demenza: mantenere vive le amicizie quando i ricordi svaniscono

16.01.2018 | Esperienze & Opinioni

C'è una parola che si sente spesso quando si parla con le famiglie di persone con demenz...

Con l'età cala drasticamente la capacità del cervello di eliminare le pro…

31.07.2015 | Ricerche

Il fattore di rischio più grande per l'Alzheimer è l'avanzare degli anni. Dopo i 65, il rischio r...

Perché il diabete tipo 2 è un rischio importante per lo sviluppo dell'Alz…

24.03.2022 | Ricerche

Uno studio dell'Università di Osaka suggerisce un possibile meccanismo che collega il diabete all'Al...

Acetil-L-carnitina può aiutare la memoria, anche insieme a Vinpocetina e Huper…

27.03.2020 | Esperienze & Opinioni

Demenza grave, neuropatie (nervi dolorosi), disturbi dell'umore, deficit di attenzione e...

Ricercatori delineano un nuovo approccio per trattare le malattie degenerative

8.05.2024 | Ricerche

Le proteine sono i cavalli da soma della vita. Gli organismi li usano come elementi costitutivi, ...

Malato di Alzheimer: la casa di cura la paga lo Stato?

25.05.2023 | Normativa

Chi si fa carico delle spese per un malato di Alzheimer ricoverato in una casa di riposo? Scopriamo ...

Scoperto un fattore importante che contribuisce all'Alzheimer

22.08.2022 | Ricerche

Una ricerca guidata dai dott. Yuhai Zhao e Walter Lukiw della Luisiana State University ...

'Scioccante': dopo un danno, i neuroni si auto-riparano ripartendo d…

17.04.2020 | Ricerche

Quando le cellule cerebrali adulte sono ferite, ritornano ad uno stato embrionale, secon...

Interleuchina3: la molecola di segnalazione che può prevenire l'Alzheimer…

20.07.2021 | Ricerche

Una nuova ricerca su esseri umani e topi ha identificato una particolare molecola di seg...

Nuova terapia che distrugge i grovigli di tau si dimostra promettente

30.09.2024 | Ricerche

Degli scienziati hanno sviluppato potenziali terapie che rimuovono selettivamente le proteine ​​t...

Identificata nuova forma di Alzheimer ad esordio molto precoce

16.06.2020 | Ricerche

Ricercatori della Mayo Clinic hanno definito una forma di morbo di Alzheimer (MA) che co...

Nessuna cura per l'Alzheimer nel corso della mia vita

26.04.2019 | Esperienze & Opinioni

La Biogen ha annunciato di recente che sta abbandonando l'aducanumab, il suo farmaco in ...

Flusso del fluido cerebrale può essere manipolato dalla stimolazione sensorial…

11.04.2023 | Ricerche

Ricercatori della Boston University, negli Stati Uniti, riferiscono che il flusso di liq...

Logo AARAssociazione Alzheimer OdV
Via Schiavonesca 13
31039 Riese Pio X° (TV)

Seguici su

 
enfrdeites

We use cookies

Utilizziamo i cookie sul nostro sito Web. Alcuni di essi sono essenziali per il funzionamento del sito, mentre altri ci aiutano a migliorare questo sito e l'esperienza dell'utente (cookie di tracciamento). Puoi decidere tu stesso se consentire o meno i cookie. Ti preghiamo di notare che se li rifiuti, potresti non essere in grado di utilizzare tutte le funzionalità del sito.