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Capire la demenza: trovato un modo in cui il cervello umano segna il tempo

Light of temporal memories by Ljubisa Urosevic

Con un piccolo aiuto della trasmissione 'Curb Your Enthusiasm' della rete televisiva HBO, neurobiologi della University of California di Irvine hanno scoperto una componente chiave del modo con cui il cervello segna il tempo.


Usando la risonanza magnetica funzionale ad alta potenza su studenti universitari che guardavano il popolare programma televisivo, sono riusciti a catturare i processi attraverso i quali il cervello memorizza le informazioni relative al momento in cui accadono gli eventi o a ciò che è noto come memoria temporale. Lo studio è apparso in Nature Neuroscience.


I ricercatori hanno identificato una nuova rete di aree cerebrali coinvolte in questi processi, confermando negli esseri umani i risultati degli studi sui ratti riferiti la scorsa estate dal premio Nobel Edvard Moser e colleghi, che hanno individuato le cellule nervose nelle stesse aree che danno una firma distintiva ad ogni momento. Un articolo di News & Views in Nature Neuroscience mette in luce come combaciano questi risultati.


Michael Yassa, direttore del Center for the Neurobiology of Learning & Memory dell'UCI e autore senior dello studio, ha detto che la ricerca può approfondire la comprensione della demenza, in quanto queste aree di memoria temporale sono le prime a sperimentare i deficit legati all'età e mostrano anche alcuni dei primi segni patologici del morbo di Alzheimer, in particolare i grovigli di tau.


"Resta da vedere se queste alterazioni hanno conseguenze per la memoria legata al tempo; è qualcosa che stiamo attualmente testando", ha aggiunto.

 

Scansione cerebrale in tempo reale

Nello studio UCI, i partecipanti guardavano lo show televisivo mentre erano con la testa all'interno di uno scanner fMRI ad alta risoluzione e quindi guardavano dei fotogrammi fissi presi dall'episodio, uno alla volta.


I ricercatori hanno scoperto che quando i soggetti davano risposte più precise alle domande sul tempo in cui si sono verificati alcuni eventi, attivavano una rete cerebrale che coinvolge la corteccia entorinale laterale e la corteccia peririnale.


Il team aveva dimostrato in precedenza che queste regioni, che circondano l'ippocampo, sono associate a ricordi di oggetti o questioni ma non alla loro posizione spaziale. Fino ad ora, si sapeva poco su come questa rete potesse elaborare e archiviare informazioni sul tempo.


"Il campo delle neuroscienze si è concentrato ampiamente sulla codifica e memorizzazione delle informazioni nello spazio, ma il tempo è sempre stato un mistero", ha detto Yassa, professore di neurobiologia e comportamento. "Questo studio e lo studio del team di Moser rappresentano la prima evidenza inter-specie di un ruolo potenziale della corteccia entorinale laterale nello stoccaggio e nel recupero di informazioni su quando accadono le esperienze".


"Lo spazio e il tempo sono sempre stati strettamente collegati, e la saggezza comune nel nostro campo era che i meccanismi coinvolti in uno probabilmente sostenevano anche l'altro", ha aggiunto Maria Montchal, studentessa laureata nel laboratorio di Yassa che ha guidato la ricerca. "Ma i nostri risultati suggeriscono il contrario".

 

Test della memoria relativa al tempo

Yassa ha detto che vale la pena notare che il suo gruppo ha pubblicato un altro studio l'anno scorso su Neuron che ha dimostrato che la corteccia entorinale laterale è disfunzionale negli anziani con prestazioni di memoria inferiori alla media. Quello studio non ha testato la memoria per il tempo, ma piuttosto una memoria di discriminazione tra oggetti simili.


La maggior parte degli studi che esaminano il tempo trascorso in laboratorio impiegano oggetti statici sullo schermo di un computer, ha detto Yassa, ma dicono molto poco su come il cervello elabora le informazioni nel mondo reale. Questo è il motivo per cui lo studio dell'UCI ha usato 'Curb Your Enthusiasm', una commedia situazionale che rispecchia la vita reale, poiché coinvolge persone, scene, dialoghi, umorismo e narrativa.


"Abbiamo scelto questo spettacolo in particolare perché pensavamo che contenesse eventi che fossero riconoscibili, coinvolgenti e interessanti", ha affermato. "Ne volevamo anche uno senza risate. È interessante notare che, mentre lo spettacolo è esilarante per alcuni di noi, non sembra aver suscitato molte risate tra gli studenti universitari che abbiamo testato, il che è stato eccellente per noi, dato che dovevamo tenere la loro testa nello scanner".

 

 

 


Fonte: University of California - Irvine (> English text) - Traduzione di Franco Pellizzari.

Riferimenti: Maria E Montchal, Zachariah M Reagh & Michael A Yassa. Precise temporal memories are supported by the lateral entorhinal cortex in humans. Nature Neuroscience, 14 Jan 2019, DOI: 10.1038/s41593-018-0303-1

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