Iscriviti alla newsletter



Registrati alla newsletter (giornaliera o settimanale):
Ricevi aggiornamenti sulla malattia, gli eventi e le proposte dell'associazione. Il tuo indirizzo email è usato solo per gestire il servizio, non sarà mai ceduto ad altri.


Endoscopio poco invasivo permette di vedere nelle profondità nascoste del cervello

fibre-probe-looking-inside-brain.jpg

I ricercatori del Leibniz Institute of Photonic Technology (Leibniz IPHT) di Jena e dell'Università di Edimburgo sono riusciti a usare un endoscopio a fibre sottili per ottenere informazioni su strutture cerebrali difficilmente accessibili.


Questo potrebbe essere un passo importante verso una migliore comprensione delle funzioni di compartimenti cerebrali nascosti in profondità, come la formazione di ricordi, come pure delle disfunzioni correlate, tipo l'Alzheimer.


Gli scienziati possono ora fare osservazioni ad alta risoluzione di strutture neuronali all'interno di aree cerebrali profonde di topi viventi - mediante la sonda endoscopica meno invasiva segnalata finora. Lo studio è stato pubblicato nell'attuale numero della rivista Light: Science & Applications.


Con una fibra ottica sottilissima, i ricercatori possono esaminare le aree cerebrali profonde di un topo vivente, come dal buco della serratura. I metodi recentemente introdotti per il controllo olografico della propagazione della luce in ambienti complessi consentono l'uso di una fibra multimodale come strumento di scansione.


Sulla base di questo nuovo approccio, gli scienziati hanno progettato un sistema compatto per la scansione a fluorescenza sulla punta di una fibra, che offre un ingombro molto ridotto e una risoluzione migliorata rispetto agli endoscopi convenzionali basati su fasci di fibre o lenti graduate.


"Siamo entusiasti di vedere la nostra tecnologia fare i primi passi verso applicazioni pratiche nelle neuroscienze", afferma il dott. Sergey Turtaev del Leibniz IPHT, primo autore della ricerca. "Abbiamo dimostrato per la prima volta che è possibile esaminare le regioni profonde del cervello di un modello animale vivente, in un modo minimamente invasivo, ottenendo allo stesso tempo immagini ad alta risoluzione", aggiunge il collega Dott. Ivo T. Leite.


Sergey e Ivo lavorano nel gruppo di ricerca per l'endoscopia olografica guidata dal Prof. Tomáš Čižmár, che ha sviluppato il metodo olografico per la scansione attraverso una singola fibra. Con questo approccio, il team di ricerca è riuscito a ottenere immagini di cellule cerebrali e processi neuronali nella corteccia visiva e nell'ippocampo di topi viventi, con una risoluzione che si avvicina ad un micrometro (cioè mille volte più piccolo di un millimetro).


Osservazioni dettagliate all'interno di queste aree sono cruciali per la ricerca sulla percezione sensoriale, sulla formazione della memoria e su gravi malattie neuronali come l'Alzheimer. I metodi di indagine attuali sono fortemente invasivi, così che non è possibile osservare le reti neuronali in queste regioni interne funzionali senza distruggere massivamente il tessuto circostante; gli endoscopi usuali, composti da centinaia di fibre ottiche, sono troppo grandi per penetrare in tali regioni cerebrali sensibili, mentre le strutture neuronali sono troppo piccole per essere visualizzate con metodi di scansione non invasivi, come la risonanza magnetica (MRI).


"Questo approccio minimamente invasivo consentirà ai neuroscienziati di investigare sulle funzioni dei neuroni nelle strutture profonde del cervello di animali che agiscono: senza perturbare i circuiti neuronali in azione, sarà possibile rivelare l'attività di questi circuiti neuronali mentre l'animale sta esplorando un ambiente o imparare un nuovo compito", spiega la partner del progetto, la dott.ssa Nathalie Rochefort dell'Università di Edimburgo.


Basandosi su questo lavoro, il team di ricerca vuole ora affrontare le attuali sfide della neuroscienza, che comporterà la fornitura di tecniche avanzate di microscopia attraverso endoscopi a fibra singola.


"Sotto la bandiera 'Photonics for Life' del Leibniz-IPHT e nell'ambito del progetto LIFEGATE finanziato dal Consiglio europeo della ricerca, ci sforzeremo di avanzare in modo più significativo su questo risultato, essenzialmente incanalando i metodi più avanzati della microscopia moderna in profondità all'interno dei tessuti degli organismi viventi e funzionanti", conclude il Prof. Tomáš Čižmár.

 

 

 


Fonte: Leibniz-Institute of Photonic Technology (> English text) - Traduzione di Franco Pellizzari.

Riferimenti: Sergey Turtaev, Ivo T. Leite, Tristan Altwegg-Boussac, Janelle M. P. Pakan, Nathalie L. Rochefort, Tomáš Čižmár. High-fidelity multimode fibre-based endoscopy for deep brain in vivo imaging. Light: Science & Applications, 2018; 7 (1) DOI: 10.1038/s41377-018-0094-x

Copyright: Tutti i diritti di eventuali testi o marchi citati nell'articolo sono riservati ai rispettivi proprietari.

Liberatoria: Questo articolo non propone terapie o diete; per qualsiasi modifica della propria cura o regime alimentare si consiglia di rivolgersi a un medico o dietologo. Il contenuto non rappresenta necessariamente l'opinione dell'Associazione Alzheimer onlus di Riese Pio X ma solo quella dell'autore citato come "Fonte". I siti terzi raggiungibili da eventuali collegamenti contenuti nell'articolo e/o dagli annunci pubblicitari sono completamente estranei all'Associazione, il loro accesso e uso è a discrezione dell'utente. Liberatoria completa qui.

Nota: L'articolo potrebbe riferire risultati di ricerche mediche, psicologiche, scientifiche o sportive che riflettono lo stato delle conoscenze raggiunte fino alla data della loro pubblicazione.


 

Notizie da non perdere

Perché la tua visione può prevedere la demenza 12 anni prima della diagnosi

24.04.2024

 

Gli occhi possono rivelare molto sulla salute del nostro cervello: in effetti, i p...

Accumulo di proteine sulle gocce di grasso implicato nell'Alzheimer ad es…

21.02.2024

In uno studio durato 5 anni, Sarah Cohen PhD, biologa cellulare della UNC e Ian Windham della Rockef...

Sintomi visivi bizzarri potrebbero essere segni rivelatori dell'Alzheimer…

1.02.2024

Un team di ricercatori internazionali, guidato dall'Università della California di San F...

Demenze: forti differenze regionali nell’assistenza, al Nord test diagnostici …

30.01.2024

In Iss il Convegno finale del Fondo per l’Alzheimer e le Demenze, presentate le prime linee g...

Svelata una teoria rivoluzionaria sull'origine dell'Alzheimer

28.12.2023

Nonostante colpisca milioni di persone in tutto il mondo, il morbo di Alzheimer (MA) man...

Diagnosi di Alzheimer: prenditi del tempo per elaborarla, poi vai avanti con m…

4.12.2023

Come posso accettare la diagnosi di Alzheimer?

Nathaniel Branden, compianto psicoterape...

Zen e mitocondri: il macchinario della morte rende più sana la vita

20.11.2023

Sebbene tutti noi aspiriamo a una vita lunga, ciò che è più ambito è un lungo periodo di...

Infezione cerebrale da funghi produce cambiamenti simili all'Alzheimer

26.10.2023

Ricerche precedenti hanno implicato i funghi in condizioni neurodegenerative croniche co...

Scoperta nuova causa di Alzheimer e di demenza vascolare

21.09.2023

Uno studio evidenzia la degenerazione delle microglia nel cervello causata dalla tossicità del ferro...

Malato di Alzheimer: la casa di cura la paga lo Stato?

25.05.2023

Chi si fa carico delle spese per un malato di Alzheimer ricoverato in una casa di riposo? Scopriamo ...

I ricordi potrebbero essere conservati nelle membrane dei tuoi neuroni

18.05.2023

Il cervello è responsabile del controllo della maggior parte delle attività del corpo; l...

Qualità della vita peggiora quando l'Alzheimer è complicato dal cancro

28.04.2023

Che considerazioni si possono fare per una persona con Alzheimer che riceve anche la diagnosi di can...

Gli interventi non farmacologici per l'Alzheimer sono sia efficaci che co…

19.04.2023

Un team guidato da ricercatori della Brown University ha usato una simulazione al computer per di...

Menopausa precoce e terapia ormonale ritardata alzano il rischio di Alzheimer

17.04.2023

Le donne hanno più probabilità degli uomini di sviluppare il morbo di Alzheimer (MA), e ...

Flusso del fluido cerebrale può essere manipolato dalla stimolazione sensorial…

11.04.2023

Ricercatori della Boston University, negli Stati Uniti, riferiscono che il flusso di liq...

L'impatto del sonno su cognizione, memoria e demenza

2.03.2023

Riduci i disturbi del sonno per aiutare a prevenire il deterioramento del pensiero.

Orienteering: un modo per addestrare il cervello e contrastare il declino cogn…

27.01.2023

Lo sport dell'orienteering (orientamento), che attinge dall'atletica, dalle cap...

Effetti della carenza di colina sulla salute neurologica e dell'intero si…

23.01.2023

Assorbire colina a sufficienza dall'alimentazione è cruciale per proteggere il corpo e il cervello d...

Scoperta ulteriore 'barriera' anatomica che difende e monitora il ce…

11.01.2023

Dalla complessità delle reti neurali, alle funzioni e strutture biologiche di base, il c...

L'invecchiamento è guidato da geni sbilanciati

21.12.2022

Il meccanismo appena scoperto è presente in vari tipi di animali, compresi gli esseri umani.

Logo AARAssociazione Alzheimer OdV
Via Schiavonesca 13
31039 Riese Pio X° (TV)

We use cookies

Utilizziamo i cookie sul nostro sito Web. Alcuni di essi sono essenziali per il funzionamento del sito, mentre altri ci aiutano a migliorare questo sito e l'esperienza dell'utente (cookie di tracciamento). Puoi decidere tu stesso se consentire o meno i cookie. Ti preghiamo di notare che se li rifiuti, potresti non essere in grado di utilizzare tutte le funzionalità del sito.