Iscriviti alla newsletter



Registrati alla newsletter (giornaliera o settimanale):
Ricevi aggiornamenti sulla malattia, gli eventi e le proposte dell'associazione. Il tuo indirizzo email è usato solo per gestire il servizio, non sarà mai ceduto ad altri.


Una possibile strategia contro l'Alzheimer? Stabilizzare il gene TREM2

Un gene chiamato TREM2 (Triggering Receptor Expressed on Myeloid cells 2 - recettore di innesco espresso su cellule mieloidi 2) è associato a numerose malattie neurodegenerative, come l'Alzheimer, la degenerazione lobare frontotemporale, il Parkinson e la malattia di Nasu-Hakola.


Ancora di recente una rara mutazione nel gene ha dimostrato di aumentare il rischio di sviluppare l'Alzheimer.


Due gruppi di ricerca, l'uno indipendente dall'altro, hanno ora rivelato il meccanismo molecolare che sta dietro a questa mutazione. Le loro ricerche, pubblicate ieri su EMBO Molecular Medicine, chiariscono il ruolo del TREM2 nella funzione cerebrale normale e suggeriscono un nuovo obiettivo terapeutico nel trattamento dell'Alzheimer.


Il morbo di Alzheimer, come altre malattie neurodegenerative, è caratterizzato dall'accumulo di aggregati proteici specifici nel cervello. Le cellule immunitarie cerebrali specializzate chiamate microglia si sforzano di contrastare questo processo inglobando l'accumulo tossico. Ma quando il cervello invecchia, le microglia alla fine perdono terreno e non riescono a liberarsi di tutto il materiale dannoso.


Il TREM2 è attivo sulle microglia e consente loro di svolgere la loro funzione protettiva. La proteina [codificata dal gene TREM2] circonda la membrana delle cellule microglia e usa la sua regione esterna per rilevare cellule morenti o lipidi associati ad aggregati proteici tossici. Successivamente, la TREM2 viene tagliata in due. La parte esterna viene tolta dalla proteina e rilasciata, mentre la parte rimanente, ancora presente nella membrana cellulare, è degradata.


Per capire meglio la funzione di TREM2, i due gruppi di ricerca hanno approfondito la scissione. Sono stati guidati da Christian Haass del Centro Tedesco Malattie Neurodegenerative alla Ludwig-Maximilians-Universität di Monaco di Baviera e da Damian Crowther del gruppo IMED Neuroscience di AstraZeneca a Cambridge (GB), insieme ai colleghi  dell'Università di Toronto e dellUniversità di Cambridge (GB).


Con approcci tecnologici diversi, entrambi i gruppi hanno determinato innanzitutto il sito esatto di distacco delle proteine ​​e hanno trovato che è l'aminoacido 157, non proprio uno sconosciuto. Proprio di recente, ricercatori cinesi hanno scoperto che una mutazione in questa posizione esatta, indicata come p.H157Y, aumenta il rischio di Alzheimer. Nell'insieme, queste osservazioni indicano che la scissione proteica è disturbata nel mutante p.H157 e che questa alterazione favorisce lo sviluppo della malattia.


Come passo successivo, i gruppi di Haass e Crowther hanno esaminato più da vicino le proprietà biochimiche della proteina mutante p.H157Y. Hanno trovato che il mutante è tagliato più rapidamente della versione sana della proteina. "Le nostre scoperte ci danno il meccanismo molecolare dettagliato del modo in cui questa mutazione rara altera la funzione di TREM2 e quindi facilita la progressione dell'Alzheimer", ha detto Crowther.


Anche se la maggior parte delle mutazioni TREM2 influenza la produzione di proteine, il meccanismo dietro la p.H157Y è un po' diverso. La mutazione p.H157Y permette alla proteina di essere fabbricata correttamente e trasportata alla superficie della cellula microglia, ma poi viene scissa troppo rapidamente. "Il risultato finale è lo stesso. In entrambi i casi, c'è troppo poca proteina TREM a piena lunghezza sulla microglia", ha detto Haass. "Ciò suggerisce che la stabilizzazione della TREM2, rendendola meno suscettibile alla scissione, può essere una strategia terapeutica vitale".

 

 

 


Fonte: EMBO.org (> English text) - Traduzione di Franco Pellizzari.

Riferimenti:

  • Kai Schlepckow, Gernot Kleinberger, Akio Fukumori, Regina Feederle, Stefan F Lichtenthaler, Harald Steiner and Christian Haass. An Alzheimer-associated TREM2 variant occurs at the ADAM cleavage site and affects shedding and phagocytic function. EMBO Molecular Medicine, 30/8/2017, DOI: 10.15252/emmm.201707672
  • Peter Thornton, Jean Sevalle, Mike J Deery, Graham Fraser, Ye Zhou, Sara Ståhl, Elske H Franssen, Roger B Dodd, Seema Qamar, Beatriz Gomez Perez-Nievas, Louise SC Nicol, Susanna Eketjäll, Jefferson Revell, Clare Jones, Andrew Billinton, Peter H St George-Hyslop, Iain Chessell and Damian C Crowther. TREM2 shedding by cleavage at the H157-S158 bond is accelerated for the Alzheimer's disease-associated H157Y variant. EMBO Molecular Medicine, 30 Aug 2017, DOI: 10.15252/emmm.201707673

Copyright: Tutti i diritti di eventuali testi o marchi citati nell'articolo sono riservati ai rispettivi proprietari.

Liberatoria: Questo articolo non propone terapie o diete; per qualsiasi modifica della propria cura o regime alimentare si consiglia di rivolgersi a un medico o dietologo. Il contenuto non rappresenta necessariamente l'opinione dell'Associazione Alzheimer onlus di Riese Pio X ma solo quella dell'autore citato come "Fonte". I siti terzi raggiungibili da eventuali colelgamenti contenuti nell'articolo e/o dagli annunci pubblicitari sono completamente estranei all'Associazione, il loro accesso e uso è a discrezione dell'utente. Liberatoria completa qui.

Nota: L'articolo potrebbe riferire risultati di ricerche mediche, psicologiche, scientifiche o sportive che riflettono lo stato delle conoscenze raggiunte fino alla data della loro pubblicazione.


 

Notizie da non perdere

Puoi distinguere il delirium dalla demenza? È solo questione di tempi

17.06.2021 | Esperienze & Opinioni

Quante volte hai sentito qualcuno esclamare "Tu deliri!" o "Sei un demente!", nell'incre...

Dare un senso alla relazione obesità-demenza

2.08.2022 | Esperienze & Opinioni

Questo articolo farà capire al lettore perché l'obesità a volte può aumentare il rischio...

Chiarito il meccanismo che porta all'Alzheimer e come fermarlo

30.08.2017 | Ricerche

Nel cervello delle persone con Alzheimer ci sono depositi anomali di proteine ​​amiloide-beta e ​...

L'Alzheimer è in realtà un disturbo del sonno? Cosa sappiamo del legame t…

28.02.2020 | Esperienze & Opinioni

Il morbo di Alzheimer (MA) è una forma di demenza che insorge quando c'è un accumulo di ...

Molecola 'anticongelante' può impedire all'amiloide di formare …

27.06.2018 | Ricerche

La chiave per migliorare i trattamenti per le lesioni e le malattie cerebrali può essere nelle mo...

Un segnale precoce di Alzheimer potrebbe salvarti la mente

9.01.2018 | Esperienze & Opinioni

L'Alzheimer è una malattia che ruba più dei tuoi ricordi ... ruba la tua capacità di ese...

Perché le cadute sono così comuni nell'Alzheimer e nelle altre demenze?

4.09.2020 | Esperienze & Opinioni

Le cadute hanno cause mediche o ambientali

Una volta che si considerano tutte le divers...

Preoccupazione, gelosia e malumore alzano rischio di Alzheimer per le donne

6.10.2014 | Ricerche

Le donne che sono ansiose, gelose o di cattivo umore e angustiate in me...

Il girovita può predire il rischio di demenza?

6.11.2019 | Ricerche

Il primo studio di coorte su larga scala di questo tipo ha esaminato il legame tra il girovita in...

Svolta per l'Alzheimer? Confermato collegamento genetico con i disturbi i…

26.07.2022 | Ricerche

Uno studio eseguito in Australia alla Edith Cowan University (ECU) ha confermato il legame tra Alzhe...

È lo scopo o il piacere la chiave della felicità mentre invecchiamo?

19.11.2021 | Esperienze & Opinioni

I benefici di avere un senso di scopo nella vita sono davvero incredibili. Le persone co...

Studio cinese: 'Metti spezie nel tuo cibo per tenere a bada l'Alzhei…

13.01.2022 | Ricerche

Proprio come 'una mela al giorno toglie il medico di torno', sono ben noti i benefici di...

I ricordi perduti potrebbero essere ripristinati: speranza per l'Alzheime…

21.12.2014 | Ricerche

Una nuova ricerca effettuata alla University of California di ...

I ricordi potrebbero essere conservati nelle membrane dei tuoi neuroni

18.05.2023 | Ricerche

Il cervello è responsabile del controllo della maggior parte delle attività del corpo; l...

Immergersi nella natura: gioia, meraviglia ... e salute mentale

10.05.2023 | Esperienze & Opinioni

La primavera è il momento perfetto per indugiare sulle opportunità.

La primavera è un m...

Ritmi cerebrali non sincronizzati nel sonno fanno dimenticare gli anziani

18.12.2017 | Ricerche

Come l'oscillazione della racchetta da tennis durante il lancio della palla per servire un ace, l...

L'Alzheimer è composto da quattro sottotipi distinti

4.05.2021 | Ricerche

Il morbo di Alzheimer (MA) è caratterizzato dall'accumulo anomale e dalla diffusione del...

La lunga strada verso la demenza inizia con piccoli 'semi' di aggreg…

20.11.2020 | Ricerche

Il morbo di Alzheimer (MA) si sviluppa nel corso di decenni. Inizia con una reazione a c...

Immagini mai viste prima delle prime fasi dell'Alzheimer

14.03.2017 | Ricerche

I ricercatori dell'Università di Lund in Svezia, hanno utilizzato il sincrotrone MAX IV ...

Il gas da uova marce potrebbe proteggere dall'Alzheimer

15.01.2021 | Ricerche

La reputazione dell'[[acido solfidrico]] (o idrogeno solforato), di solito considerato v...

Logo AARAssociazione Alzheimer OdV
Via Schiavonesca 13
31039 Riese Pio X° (TV)

Seguici su

 
enfrdeites

We use cookies

Utilizziamo i cookie sul nostro sito Web. Alcuni di essi sono essenziali per il funzionamento del sito, mentre altri ci aiutano a migliorare questo sito e l'esperienza dell'utente (cookie di tracciamento). Puoi decidere tu stesso se consentire o meno i cookie. Ti preghiamo di notare che se li rifiuti, potresti non essere in grado di utilizzare tutte le funzionalità del sito.