Iscriviti alla newsletter



Registrati alla newsletter (giornaliera o settimanale):
Ricevi aggiornamenti sulla malattia, gli eventi e le proposte dell'associazione. Il tuo indirizzo email è usato solo per gestire il servizio, non sarà mai ceduto ad altri.


Attività ricreative abbassano la pressione del sangue dei caregiver di Alzheimer

Passeggiare all'aperto, leggere, ascoltare musica: queste e altre attività divertenti possono ridurre la pressione sanguigna dei caregiver anziani di coniugi con Alzheimer, secondo uno studio pubblicato in Psychosomatic Medicine: Journal of Biobehavioral Medicine.


"Un maggiore impegno in attività piacevoli di svago si è associato a una pressione sanguigna più bassa dei caregiver", secondo il rapporto di Brent T. Mausbach PhD dell'Università della California di San Diego e dei suoi colleghi. "La partecipazione ad attività piacevoli di svago può avere benefici cardiovascolari per i malati di Alzheimer".


Lo studio ha incluso 126 caregiver iscritti al UCSD Alzheimer Caregiver Study, uno studio di follow-up che valuta l'associazione tra stress, sopportazione e rischio cardiovascolare nei pazienti di Alzheimer. I caregiver erano 89 donne e 37 uomini, età media 74 anni, che forniscono assistenza in casa per un coniuge con Alzheimer.


Nell'ambito delle interviste annuali su cinque anni, i caregiver hanno fornito informazioni sulla frequenza con cui si occupavano di svariate attività ricreative. Questi criteri sono stati analizzati per associare la pressione sanguigna nel tempo, con adeguamenti per i fattori demografici e sanitari.


I caregiver hanno riferito livelli alti di attività divertenti, la maggior parte ha detto che trascorrevano del tempo all'aperto, ridendo, guardando la TV, ascoltando musica, leggendo o ascoltando storie. Circa la metà dei caregiver ha detto di aver fatto spesso esercizio fisico.


I caregiver che facevano attività piacevoli di svago con più frequenza, avevano una pressione arteriosa media più bassa (una misura della pressione media). Nelle analisi di follow-up, queste attività sono state associate a una significativa riduzione della pressione diastolica (il secondo numero di pressione arteriosa più basso), anche se non nella pressione sistolica (il primo numero più elevato).


Come previsto, i caregiver che si sono esercitati con più frequenza hanno avuto una pressione sanguigna più bassa. Tuttavia, anche altri tipi di attività "più sedentarie, riflettenti" hanno portato alla riduzione della pressione arteriosa. Queste comprendono la lettura, l'ascolto di musica, lo shopping e il richiamo degli eventi passati.


La pressione del sangue è diminuita anche dopo l'allattamento domestico o la morte della persona con Alzheimer. Questo è coerente con studi precedenti che dimostrano che la salute dei caregiver migliora dopo la fine del loro compito di caregiver.


Essere caregiver di una persona cara con disabilità è un'esperienza altamente stressante, associata ad un aumento del rischio di malattie cardiovascolari e morte. Lo stress può contribuire all'alta pressione sanguigna, il fattore di rischio più forte per la malattia cardiovascolare. I nuovi risultati suggeriscono che le attività del tempo libero sono un fattore comportamentale che può impedire lo sviluppo di alta pressione sanguigna nei malati di Alzheimer.


Il dottor Mausbach osserva che lo studio ha valutato sia la frequenza che il godimento delle attività. La premessa è che, piuttosto che raccomandare alcune attività a tutti, è importante per i caregiver impegnarsi in attività dalle quali ricevono benefici. Mentre lo studio non può determinare quante attività si dovrebbero fare, "crediamo che tre o quattro attività ogni settimana potrebbero avere un impatto modesto sulla pressione sanguigna di un individuo", commenta il dottor Mausbach. "Da lì, più un individuo può fare, migliore è l'impatto".


I ricercatori hanno condotto uno studio clinico per esaminare l'effetto di una terapia che aumenta le attività ricreative piacevoli. Il dottor Mausbach ha affermato:

"Sappiamo che i caregiver possono avere difficoltà a svolgere attività piacevoli di svago, perché sono impegnati nei loro doveri di assistenza. Quindi lavoriamo con loro per trovare le attività in cui possono impegnarsi con più fiducia anche quando il loro coniuge è presente.

"Inoltre li aiutiamo a monitorare il loro uso del tempo in modo da conoscere i tempi del giorno che sono più congeniali per tali attività. Inoltre, se i caregiver usano i servizi di sollievo, sono in una posizione perfetta per usare parte del loro tempo-sollievo per impegnarsi in queste attività".

 

 

 


Fonte: Wolters Kluwer via Newswise (> English text) - Traduzione di Franco Pellizzari.

Riferimenti
: Brent T. Mausbach, Rosa Romero-Moreno, Taylor Bos, Roland von Känel, Michael G Ziegler, Matthew A. Allison, Paul J. Mills, Joel E. Dimsdale, Sonia Ancoli-Israel, Andrés Losada, María Márquez-González, Thomas L. Patterson, Igor Grant. Engagement in pleasant leisure activities and blood pressure. Psychosomatic Medicine, 2017; 1 DOI: 10.1097/PSY.0000000000000497

Copyright: Tutti i diritti di eventuali testi o marchi citati nell'articolo sono riservati ai rispettivi proprietari.

Liberatoria: Questo articolo non propone terapie o diete; per qualsiasi modifica della propria cura o regime alimentare si consiglia di rivolgersi a un medico o dietologo. Il contenuto non dipende da, nè impegna l'Associazione Alzheimer onlus di Riese Pio X. I siti terzi raggiungibili da eventuali links contenuti nell'articolo e/o dagli annunci pubblicitari sono completamente estranei all'Associazione, il loro accesso e uso è a discrezione dell'utente. Liberatoria completa qui.

Nota: L'articolo potrebbe riferire risultati di ricerche mediche, psicologiche, scientifiche o sportive che riflettono lo stato delle conoscenze raggiunte fino alla data della loro pubblicazione.


 

Notizie da non perdere

L'Alzheimer è composto da quattro sottotipi distinti

4.05.2021 | Ricerche

Il morbo di Alzheimer (MA) è caratterizzato dall'accumulo anomale e dalla diffusione del...

Variante della proteina che causa l'Alzheimer protegge dalla malattia

15.02.2021 | Ricerche

Le scoperte di un nuovo studio sul morbo di Alzheimer (MA), guidato da ricercatori dell...

Relazioni personali ricche migliorano il funzionamento del cervello

22.06.2020 | Ricerche

Come interagiscono gli individui, come si percepiscono uno con l'altro, e i pensieri e i...

Infezione cerebrale da funghi produce cambiamenti simili all'Alzheimer

26.10.2023 | Ricerche

Ricerche precedenti hanno implicato i funghi in condizioni neurodegenerative croniche co...

Con l'età cala drasticamente la capacità del cervello di eliminare le pro…

31.07.2015 | Ricerche

Il fattore di rischio più grande per l'Alzheimer è l'avanzare degli anni. Dopo i 65, il rischio r...

Studio rivela dove vengono memorizzati i frammenti di memoria

22.07.2022 | Ricerche

Un momento indimenticabile in un ristorante può non essere esclusivamente il cibo. Gli o...

Qualità della vita peggiora quando l'Alzheimer è complicato dal cancro

28.04.2023 | Esperienze & Opinioni

Che considerazioni si possono fare per una persona con Alzheimer che riceve anche la diagnosi di can...

Gli interventi non farmacologici per l'Alzheimer sono sia efficaci che co…

19.04.2023 | Ricerche

Un team guidato da ricercatori della Brown University ha usato una simulazione al computer per di...

Le cellule immunitarie sono un alleato, non un nemico, nella lotta all'Al…

30.01.2015 | Ricerche

L'amiloide-beta è una proteina appiccicosa che si aggrega e forma picco...

Studio cinese: 'Metti spezie nel tuo cibo per tenere a bada l'Alzhei…

13.01.2022 | Ricerche

Proprio come 'una mela al giorno toglie il medico di torno', sono ben noti i benefici di...

Paesi asiatici assistono gli anziani in modo diverso: ecco cosa possiamo impar…

28.10.2020 | Esperienze & Opinioni

A differenza dei paesi occidentali, le culture tradizionali asiatiche mettono un forte a...

La nostra identità è definita dal nostro carattere morale

24.06.2019 | Esperienze & Opinioni

Ti sei mai chiesto cos'è che ti rende te stesso? Se tutti i tuoi ricordi dovessero svani...

Studio rafforza il legame tra vaccino contro l'herpes zoster e minore ris…

10.04.2025 | Ricerche

La nuova analisi di un programma di vaccinazione in Galles ha scoperto che il vaccino contro l'he...

Il Protocollo Bredesen: si può invertire la perdita di memoria dell'Alzhe…

16.06.2016 | Annunci & info

I risultati della risonanza magnetica quantitativa e i test neuropsicologici hanno dimostrato dei...

Molecola 'anticongelante' può impedire all'amiloide di formare …

27.06.2018 | Ricerche

La chiave per migliorare i trattamenti per le lesioni e le malattie cerebrali può essere nelle mo...

Nessuna cura per l'Alzheimer nel corso della mia vita

26.04.2019 | Esperienze & Opinioni

La Biogen ha annunciato di recente che sta abbandonando l'aducanumab, il suo farmaco in ...

Perché il diabete tipo 2 è un rischio importante per lo sviluppo dell'Alz…

24.03.2022 | Ricerche

Uno studio dell'Università di Osaka suggerisce un possibile meccanismo che collega il diabete all'Al...

Svelati nuovi percorsi per la formazione di memoria a lungo termine

31.12.2024 | Ricerche

Ricercatori del Max Planck Florida Institute for Neuroscience hanno scoperto un nuovo percorso pe...

L'esercizio fisico dà benefici cognitivi ai pazienti di Alzheimer

29.06.2015 | Ricerche

Nel primo studio di questo tipo mai effettuato, dei ricercatori danesi hanno dimostrato che l'ese...

Perché vivere in un mondo ‘incredibilmente tossico’ aumenta il rischio di Alzh…

6.05.2020 | Denuncia & advocacy

Sei preoccupato per la minaccia del morbo di Alzheimer (MA), e ti stai chiedendo che cos...

Logo AARAssociazione Alzheimer OdV
Via Schiavonesca 13
31039 Riese Pio X° (TV)

Seguici su

 
enfrdeites

We use cookies

Utilizziamo i cookie sul nostro sito Web. Alcuni di essi sono essenziali per il funzionamento del sito, mentre altri ci aiutano a migliorare questo sito e l'esperienza dell'utente (cookie di tracciamento). Puoi decidere tu stesso se consentire o meno i cookie. Ti preghiamo di notare che se li rifiuti, potresti non essere in grado di utilizzare tutte le funzionalità del sito.