Iscriviti alla newsletter



Registrati alla newsletter (giornaliera o settimanale):
Ricevi aggiornamenti sulla malattia, gli eventi e le proposte dell'associazione. Il tuo indirizzo email è usato solo per gestire il servizio, non sarà mai ceduto ad altri.


I sedentari hanno la stessa probabilità di demenza dei portatori di rischio genetico

I sedentari hanno la stessa probabilità di demenza dei portatori di rischio genetico

Gli anziani sedentari senza fattori di rischio genetico per la demenza possono avere le stesse probabilità di sviluppare la malattia di quelli che ne sono geneticamente predisposti, secondo un importante studio che ha seguito più di 1.600 canadesi nell'arco di cinque anni.


I risultati, pubblicati sul Journal of Alzheimer's Disease, gettano nuova luce sul rapporto tra geni, fattori di stile di vita e demenza.


I ricercatori, che hanno monitorato i partecipanti al Canadian Study of Health and Aging, hanno scoperto che, mentre i portatori di una variante del genotipo «apolipoproteina E» hanno più probabilità di sviluppare la demenza, l'inattività aumenta notevolmente il rischio per i non portatori.


"Il messaggio importante è che restare inattivi può annullare completamente gli effetti protettivi di un insieme sano di geni", dice Jennifer Heisz, professore assistente nel Dipartimento di Kinesiologia della McMaster University e co-autrice dello studio. "Dato che la maggior parte delle persone non hanno il rischio genetico, l'esercizio fisico può essere una strategia di prevenzione efficace".


La demenza colpisce circa 47,5 milioni di persone nel mondo, e questo numero dovrebbe salire a 115,4 milioni entro il 2050. Mancando una cura conosciuta, c'è il bisogno urgente di esplorare, identificare e modificare i fattori dello stile di vita che possono ridurre il rischio di demenza, dicono i ricercatori.


"Anche se l'età è un indicatore importante della demenza, sempre più ricerche dimostrano il legame tra fattori genetici e stile di vita", ha detto Parminder Raina, co-autore e professore del Department of Health Evidence and Impact alla McMaster. "Questa ricerca dimostra che l'esercizio fisico può ridurre il rischio di demenza per le persone senza la variante del genotipo apolipoproteina. Tuttavia, sono necessarie ulteriori ricerche per determinare le implicazioni dal punto di vista della salute pubblica".


"Uno stile di vita fisicamente attivo aiuta il cervello a funzionare in modo più efficace. Tuttavia, se un medico dovesse chiedere a noi, oggi, che tipo di esercizio prescrivere a un paziente per ridurre il rischio di demenza, la risposta sincera è 'in realtà non lo sappiamo' ", dice Barbara Fenesi, postdottorato della McMaster University e primo autore dello studio.


In uno studio continuo separato sugli anziani, i ricercatori stanno esaminando i possibili benefici dell'allenamento ad alta intensità in confronto con allenamento continuo moderato e stretching.

 

 

 


Fonte: Michelle Donovan in McMaster University (> English text) - Traduzione di Franco Pellizzari.

Riferimenti: Barbara Fenesi, Hanna Fang, Ana Kovacevic, Mark Oremus, Parminder Raina, Jennifer J. Heisz. Physical Exercise Moderates the Relationship of Apolipoprotein E (APOE) Genotype and Dementia Risk: A Population-Based Study. Journal of Alzheimer's Disease, January 2017

Copyright: Tutti i diritti di eventuali testi o marchi citati nell'articolo sono riservati ai rispettivi proprietari.

Liberatoria: Questo articolo non propone terapie o diete; per qualsiasi modifica della propria cura o regime alimentare si consiglia di rivolgersi a un medico o dietologo. Il contenuto non dipende da, nè impegna l'Associazione Alzheimer onlus di Riese Pio X. I siti terzi raggiungibili da eventuali links contenuti nell'articolo e/o dagli annunci pubblicitari sono completamente estranei all'Associazione, il loro accesso e uso è a discrezione dell'utente. Liberatoria completa qui.

Nota: L'articolo potrebbe riferire risultati di ricerche mediche, psicologiche, scientifiche o sportive che riflettono lo stato delle conoscenze raggiunte fino alla data della loro pubblicazione.


 

Notizie da non perdere

Accumulo di proteine sulle gocce di grasso implicato nell'Alzheimer ad es…

21.02.2024

In uno studio durato 5 anni, Sarah Cohen PhD, biologa cellulare della UNC e Ian Windham della Rockef...

Sintomi visivi bizzarri potrebbero essere segni rivelatori dell'Alzheimer…

1.02.2024

Un team di ricercatori internazionali, guidato dall'Università della California di San F...

Demenze: forti differenze regionali nell’assistenza, al Nord test diagnostici …

30.01.2024

In Iss il Convegno finale del Fondo per l’Alzheimer e le Demenze, presentate le prime linee g...

Svelata una teoria rivoluzionaria sull'origine dell'Alzheimer

28.12.2023

Nonostante colpisca milioni di persone in tutto il mondo, il morbo di Alzheimer (MA) man...

Diagnosi di Alzheimer: prenditi del tempo per elaborarla, poi vai avanti con m…

4.12.2023

Come posso accettare la diagnosi di Alzheimer?

Nathaniel Branden, compianto psicoterape...

Zen e mitocondri: il macchinario della morte rende più sana la vita

20.11.2023

Sebbene tutti noi aspiriamo a una vita lunga, ciò che è più ambito è un lungo periodo di...

Infezione cerebrale da funghi produce cambiamenti simili all'Alzheimer

26.10.2023

Ricerche precedenti hanno implicato i funghi in condizioni neurodegenerative croniche co...

Scoperta nuova causa di Alzheimer e di demenza vascolare

21.09.2023

Uno studio evidenzia la degenerazione delle microglia nel cervello causata dalla tossicità del ferro...

Malato di Alzheimer: la casa di cura la paga lo Stato?

25.05.2023

Chi si fa carico delle spese per un malato di Alzheimer ricoverato in una casa di riposo? Scopriamo ...

I ricordi potrebbero essere conservati nelle membrane dei tuoi neuroni

18.05.2023

Il cervello è responsabile del controllo della maggior parte delle attività del corpo; l...

Qualità della vita peggiora quando l'Alzheimer è complicato dal cancro

28.04.2023

Che considerazioni si possono fare per una persona con Alzheimer che riceve anche la diagnosi di can...

Gli interventi non farmacologici per l'Alzheimer sono sia efficaci che co…

19.04.2023

Un team guidato da ricercatori della Brown University ha usato una simulazione al computer per di...

Menopausa precoce e terapia ormonale ritardata alzano il rischio di Alzheimer

17.04.2023

Le donne hanno più probabilità degli uomini di sviluppare il morbo di Alzheimer (MA), e ...

Flusso del fluido cerebrale può essere manipolato dalla stimolazione sensorial…

11.04.2023

Ricercatori della Boston University, negli Stati Uniti, riferiscono che il flusso di liq...

L'impatto del sonno su cognizione, memoria e demenza

2.03.2023

Riduci i disturbi del sonno per aiutare a prevenire il deterioramento del pensiero.

Orienteering: un modo per addestrare il cervello e contrastare il declino cogn…

27.01.2023

Lo sport dell'orienteering (orientamento), che attinge dall'atletica, dalle cap...

Effetti della carenza di colina sulla salute neurologica e dell'intero si…

23.01.2023

Assorbire colina a sufficienza dall'alimentazione è cruciale per proteggere il corpo e il cervello d...

Scoperta ulteriore 'barriera' anatomica che difende e monitora il ce…

11.01.2023

Dalla complessità delle reti neurali, alle funzioni e strutture biologiche di base, il c...

L'invecchiamento è guidato da geni sbilanciati

21.12.2022

Il meccanismo appena scoperto è presente in vari tipi di animali, compresi gli esseri umani.

Goccioline liquide dense come computer cellulari: nuova teoria sulla causa del…

22.09.2022

Un campo emergente è capire come gruppi di molecole si condensano insieme all'interno de...

Logo AARAssociazione Alzheimer OdV
Via Schiavonesca 13
31039 Riese Pio X° (TV)

We use cookies

Utilizziamo i cookie sul nostro sito Web. Alcuni di essi sono essenziali per il funzionamento del sito, mentre altri ci aiutano a migliorare questo sito e l'esperienza dell'utente (cookie di tracciamento). Puoi decidere tu stesso se consentire o meno i cookie. Ti preghiamo di notare che se li rifiuti, potresti non essere in grado di utilizzare tutte le funzionalità del sito.