Associazione Alzheimer ONLUS

Ricerche

Proteine ​​nelle urine collegate a rischio più alto di demenza



Protenine nelle urine collegate a rischio più alto di demenzaLe persone che hanno proteine ​​nelle urine, un segno di problemi renali, possono anche avere più probabilità di sviluppare successivamente problemi con le capacità di pensiero, di memoria o addirittura la demenza, secondo una meta-analisi pubblicata on line il 14 dicembre 2016 su Neurology®.


I ricercatori hanno esaminato tutti gli studi disponibili su problemi renali e sviluppo di deficit cognitivo o demenza.


"La disfunzione renale è considerata un possibile fattore di rischio per il deficit cognitivo o per la demenza", ha scritto Kay Deckers MSc, dell'Università di Maastricht nei Paesi Bassi, autore della revisione sistematica e meta-analisi. "Le malattie renali e la demenza condividono molti fattori cronici di rischio, come ipertensione, diabete e colesterolo alto, ed entrambe mostrano effetti simili sul cervello, così che possono avere fattori vascolari in comune o ci potrebbe anche essere un effetto diretto dei problemi renali sul cervello".


La revisione sistematica ha considerato in totale 22 studi sul tema. Cinque di questi, che comprendevano 27.805 persone, sono stati valutati nella meta-analisi sulle proteine ​​nelle urine, condizione chiamata anche albuminuria o proteinuria. L'analisi ha mostrato che le persone con proteine ​​nelle urine hanno una probabilità maggiore del 35 per cento di sviluppare decadimento cognitivo o demenza rispetto alle persone che non le hanno.


Per un altro marcatore della funzione renale (la velocità di filtrazione glomerulare stimata), i risultati sono stati misti e non hanno mostrato un'associazione. Per gli altri tre marcatori della funzione renale (cistatina C, creatinina sierica e eliminazione della creatinina), non è stata completata alcuna meta-analisi perché i pochi studi disponibili non usavano gli stessi metodi e non hanno potuto essere paragonati.


"Le proteine ​​nelle urine sono associate ad un modesto aumento del rischio di deterioramento cognitivo o demenza", ha detto Deckers. "Sono necessarie ulteriori ricerche per determinare se i problemi renali sono una causa dei problemi cognitivi o se sono entrambi causati dagli stessi meccanismi".


Lo studio è stato finanziato dal progetto In-MINDD (Innovative Midlife Intervention for Dementia Deterrence) del Settimo Programma Quadro dell'Unione europea.

 

 

 


Fonte: American Academy of Neurology (> English text) - Traduzione di Franco Pellizzari.

Riferimenti: Kay Deckers, Ileana Camerino, Martin P.J. van Boxtel, Frans R.J. Verhey, Kate Irving, Carol Brayne, Miia Kivipelto, John M. Starr, Kristine Yaffe, Peter W. de Leeuw, and Sebastian Köhler. Dementia risk in renal dysfunction: A systematic review and meta-analysis of prospective studies. Neurology, 14 Dec 2016, doi:10.1212/WNL.0000000000003482: 1526-632X

Copyright:
Tutti i diritti di eventuali testi o marchi citati nell'articolo sono riservati ai rispettivi proprietari.

Liberatoria: Questo articolo non propone terapie o diete; per qualsiasi modifica della propria cura o regime alimentare si consiglia di rivolgersi a un medico o dietologo. Il contenuto non dipende da, nè impegna l'Associazione Alzheimer onlus di Riese Pio X. I siti terzi raggiungibili da eventuali links contenuti nell'articolo e/o dagli annunci pubblicitari sono completamente estranei all'Associazione, il loro accesso e uso è a discrezione dell'utente. Liberatoria completa qui.

Nota: L'articolo potrebbe riferire risultati di ricerche mediche, psicologiche, scientifiche o sportive che riflettono lo stato delle conoscenze raggiunte fino alla data della loro pubblicazione.

 


 

Informazione pubblicitaria

Notizie da non perdere

L'impatto del sonno su cognizione, memoria e demenza

2.03.2023

Riduci i disturbi del sonno per aiutare a prevenire il deterioramento del pensiero.

10 Consigli dei neurologi per ridurre il tuo rischio di demenza

28.02.2023

La demenza colpisce milioni di persone in tutto il mondo, quasi un over-65 su 10. Nonost...

Orienteering: un modo per addestrare il cervello e contrastare il declino cogn…

27.01.2023

Lo sport dell'orienteering (orientamento), che attinge dall'atletica, dalle cap...

Effetti della carenza di colina sulla salute neurologica e dell'intero si…

23.01.2023

Assorbire colina a sufficienza dall'alimentazione è cruciale per proteggere il corpo e il cervello ...

Scoperta ulteriore 'barriera' anatomica che difende e monitora il ce…

11.01.2023

Dalla complessità delle reti neurali, alle funzioni e strutture biologiche di base, il ...

L'invecchiamento è guidato da geni sbilanciati

21.12.2022

Il meccanismo appena scoperto è presente in vari tipi di animali, compresi gli esseri umani.

Goccioline liquide dense come computer cellulari: nuova teoria sulla causa del…

22.09.2022

Un campo emergente è capire come gruppi di molecole si condensano insieme all'interno d...

'Ingorgo' di proteine nei neuroni legato alla neurodegenerazione

12.09.2022

Un nuovo studio condotto da ricercatori dell'EPFL rivela che un complesso proteico malfunzionante pu...

Scoperto un fattore importante che contribuisce all'Alzheimer

22.08.2022

Una ricerca guidata dai dott. Yuhai Zhao e Walter Lukiw della Luisiana State University ...

Dare un senso alla relazione obesità-demenza

2.08.2022

Questo articolo farà capire al lettore perché l'obesità a volte può aumentare il ris...

Svolta per l'Alzheimer? Confermato collegamento genetico con i disturbi i…

26.07.2022

Uno studio eseguito in Australia alla Edith Cowan University (ECU) ha confermato il legame tra Alzhe...

Studio rivela dove vengono memorizzati i frammenti di memoria

22.07.2022

Un momento indimenticabile in un ristorante può non essere esclusivamente il cibo. Gli ...

A 18 come a 80 anni, lo stile di vita è più importante dell'età per il…

22.07.2022

Gli individui senza fattori di rischio per la demenza, come fumo, diabete o perdita dell...

Le donne possono vivere meglio con una dieta migliore

22.07.2022

Mangiare frutta e verdura di colori più brillanti può aiutare i problemi di salute delle donne. <...

Il ciclo dell'urea astrocitica nel cervello controlla la lesione della me…

30.06.2022

Nuove scoperte rivelano che il ciclo dell'urea negli astrociti lega l'accumulo di amiloide-beta e la...

Aumentano le evidenze di origini alternative delle placche di Alzheimer

13.06.2022

I risultati di uno studio potrebbero spiegare perché i farmaci progettati per rimuovere i depositi ...

La scoperta del punto di svolta nell'Alzheimer può migliorare i test di …

20.05.2022

 Intervista al neurologo William Seeley della Università della California di San Francisco

Perché il diabete tipo 2 è un rischio importante per lo sviluppo dell'A…

24.03.2022

Uno studio dell'Università di Osaka suggerisce un possibile meccanismo che collega il diabete all'A...

Identificazione dei primi segnali dell'Alzheimer

7.03.2022

Un team multidisciplinare di ricerca, composto da ricercatori del progetto ARAMIS, dell...

Nuovo metodo di selezione farmaci spiega perché quelli di Alzheimer falliscon…

31.01.2022

Analizzando i meccanismi di malattia nei neuroni umani, dei ricercatori dell'Università de...
We use cookies

Utilizziamo i cookie sul nostro sito Web. Alcuni di essi sono essenziali per il funzionamento del sito, mentre altri ci aiutano a migliorare questo sito e l'esperienza dell'utente (cookie di tracciamento). Puoi decidere tu stesso se consentire o meno i cookie. Ti preghiamo di notare che se li rifiuti, potresti non essere in grado di utilizzare tutte le funzionalità del sito.