Iscriviti alla newsletter



Registrati alla newsletter (giornaliera o settimanale):
Ricevi aggiornamenti sulla malattia, gli eventi e le proposte dell'associazione. Il tuo indirizzo email è usato solo per gestire il servizio, non sarà mai ceduto ad altri.


L'esercizio riduce il rischio di demenza e aumenta le dimensioni del cervello

 

Dei ricercatori dell'UCLA hanno usato il Framingham Heart Study per valutare quanto influisce l'attività fisica sulle dimensioni del cervello e sul rischio di demenza, scoprendo un'associazione tra una bassa attività fisica e un rischio più alto di demenza degli anziani. Questo suggerisce che l'attività fisica regolare degli anziani potrebbe portare a maggiori volumi cerebrali e a una riduzione del rischio di demenza.


I ricercatori hanno scoperto che l'attività fisica influenza in particolare la dimensione dell'ippocampo, che è la parte del cervello che controlla la memoria a breve termine. Inoltre, l'effetto protettivo di una attività fisica regolare contro la demenza era più forte negli over 75.


Anche se alcuni studi precedenti hanno trovato una relazione inversa tra i livelli di attività fisica e il declino cognitivo, la demenza e l'Alzheimer, altre ricerche non sono riuscite a trovare una tale associazione. Lo studio Framingham è stato avviato nel 1948 principalmente come un modo per tracciare i fattori e le caratteristiche che portano alle malattie cardiovascolari, ma esamina anche la demenza e altre condizioni fisiologiche.


Per questo studio, i ricercatori dell'UCLA hanno seguito una coorte di anziani dello studio Framingham che vivevano a casa loro (non in una struttura), per più di un decennio, esaminando l'associazione tra attività fisica e rischio di demenza incidente e i marcatori cerebrali subclinici di demenza, con la risonanza magnetica.


I ricercatori hanno valutato gli indici dell'attività fisica sia per la coorte originale del Framingham, sia della loro prole che aveva 60 anni e oltre. Essi hanno esaminato l'associazione tra attività fisica e rischio di una qualsiasi forma di demenza (indipendentemente dalla causa) e di Alzheimer per 3.700 partecipanti provenienti da entrambe le coorti che erano cognitivamente intatti. Essi hanno inoltre esaminato l'associazione tra attività fisica e risonanza magnetica del cervello in circa 2.000 partecipanti provenienti dalla coorte 'prole'.


La conclusione: non si è mai troppo vecchi per fare esercizio per la salute del cervello e per allontanare il rischio di sviluppare la demenza.

 

 

 


Fonte: University of California Los Angeles via EurekAlert! (> English text) - Traduzione di Franco Pellizzari.

Riferimenti:Zaldy S. Tan, Nicole L. Spartano, Alexa S. Beiser, Charles DeCarli, Sanford H. Auerbach, Ramachandran S. Vasan and Sudha Seshadri. Physical Activity, Brain Volume, and Dementia Risk: The Framingham Study. J Gerontol A Biol Sci Med Sci (2016) doi: 10.1093/gerona/glw130

Copyright: Tutti i diritti di eventuali testi o marchi citati nell'articolo sono riservati ai rispettivi proprietari.

Liberatoria: Questo articolo non propone terapie o diete; per qualsiasi modifica della propria cura o regime alimentare si consiglia di rivolgersi a un medico o dietologo. Il contenuto non dipende da, nè impegna l'Associazione Alzheimer onlus di Riese Pio X. I siti terzi raggiungibili da eventuali links contenuti nell'articolo e/o dagli annunci pubblicitari sono completamente estranei all'Associazione, il loro accesso e uso è a discrezione dell'utente. Liberatoria completa qui.

Nota: L'articolo potrebbe riferire risultati di ricerche mediche, psicologiche, scientifiche o sportive che riflettono lo stato delle conoscenze raggiunte fino alla data della loro pubblicazione.


 

Notizie da non perdere

Malato di Alzheimer: la casa di cura la paga lo Stato?

25.05.2023 | Normativa

Chi si fa carico delle spese per un malato di Alzheimer ricoverato in una casa di riposo? Scopriamo ...

Ritmi cerebrali non sincronizzati nel sonno fanno dimenticare gli anziani

18.12.2017 | Ricerche

Come l'oscillazione della racchetta da tennis durante il lancio della palla per servire un ace, l...

I ricordi potrebbero essere conservati nelle membrane dei tuoi neuroni

18.05.2023 | Ricerche

Il cervello è responsabile del controllo della maggior parte delle attività del corpo; l...

Alzheimer, Parkinson e Huntington condividono una caratteristica cruciale

26.05.2017 | Ricerche

Uno studio eseguito alla Loyola University di Chicago ha scoperto che delle proteine ​​a...

Invertita per la prima volta la perdita di memoria associata all'Alzheime…

1.10.2014 | Ricerche

La paziente uno aveva avuto due anni di perdita progressiva di memoria...

L'esercizio fisico dà benefici cognitivi ai pazienti di Alzheimer

29.06.2015 | Ricerche

Nel primo studio di questo tipo mai effettuato, dei ricercatori danesi hanno dimostrato che l'ese...

Identificazione dei primi segnali dell'Alzheimer

7.03.2022 | Ricerche

Un team multidisciplinare di ricerca, composto da ricercatori del progetto ARAMIS, dell...

Microglia: ‘cellule immunitarie’ che proteggono il cervello dalle malattie, ma…

28.05.2020 | Esperienze & Opinioni

Sappiamo che il sistema immunitario del corpo è importante per tenere tutto sotto controllo e per...

Allenamento con i pesi protegge il cervello delle persone anziane dalla demenz…

15.04.2025 | Ricerche

Uno studio, condotto presso l'Università di Stato di Campinas (Brasile), ha scoperto che dopo sei...

È lo scopo o il piacere la chiave della felicità mentre invecchiamo?

19.11.2021 | Esperienze & Opinioni

I benefici di avere un senso di scopo nella vita sono davvero incredibili. Le persone co...

Il litio potrebbe spiegare, e trattare, l'Alzheimer?

19.08.2025 | Ricerche

Qual è la prima scintilla che innesca la marcia ruba-memoria del morbo di Alzheimer (MA)...

Sempre più giovani con Alzheimer e demenza: colpa delle tossine ambientali, me…

6.05.2020 | Denuncia & advocacy

È abbastanza straziante quando le persone anziane sviluppano condizioni di perdita di me...

Un singolo trattamento genera nuovi neuroni, elimina neurodegenerazione nei to…

1.07.2020 | Ricerche

Xiang-Dong Fu PhD, non è mai stato così entusiasta di qualcosa in tutta la sua carriera...

L'Alzheimer è composto da quattro sottotipi distinti

4.05.2021 | Ricerche

Il morbo di Alzheimer (MA) è caratterizzato dall'accumulo anomale e dalla diffusione del...

Il Protocollo Bredesen: si può invertire la perdita di memoria dell'Alzhe…

16.06.2016 | Annunci & info

I risultati della risonanza magnetica quantitativa e i test neuropsicologici hanno dimostrato dei...

[Dana Territo] Sii delicato e paziente quando parli ad amici e familiari della…

30.09.2025 | Esperienze & Opinioni

Come parlare alla famiglia della mia diagnosi di Alzheimer?

È difficile discerne...

Perché vivere in un mondo ‘incredibilmente tossico’ aumenta il rischio di Alzh…

6.05.2020 | Denuncia & advocacy

Sei preoccupato per la minaccia del morbo di Alzheimer (MA), e ti stai chiedendo che cos...

Demenze: forti differenze regionali nell’assistenza, al Nord test diagnostici …

30.01.2024 | Annunci & info

In Iss il Convegno finale del Fondo per l’Alzheimer e le Demenze, presentate le prime linee guida...

[Domenic Praticò] Consigli pratici per diventare un super-anziano

1.12.2025 | Esperienze & Opinioni

Quando si parla di invecchiamento, sappiamo che esso non è un processo uniforme e uguale per tutt...

Immagini mai viste prima delle prime fasi dell'Alzheimer

14.03.2017 | Ricerche

I ricercatori dell'Università di Lund in Svezia, hanno utilizzato il sincrotrone MAX IV ...

Logo AARAssociazione Alzheimer OdV
Via Schiavonesca 13
31039 Riese Pio X° (TV)