Iscriviti alla newsletter



Registrati alla newsletter (giornaliera o settimanale):
Ricevi aggiornamenti sulla malattia, gli eventi e le proposte dell'associazione. Il tuo indirizzo email è usato solo per gestire il servizio, non sarà mai ceduto ad altri.


Il 'lavaggio del cervello' potrebbe essere un modo per prevenire la demenza

Il 'lavaggio del cervello' potrebbe essere un modo per prevenire la demenzaFoto di pulsazioni glimfatiche nel cervello. Fonte: Università di Oulu

Scienziati finlandesi potrebbero aver trovato un modo per prevenire e curare la demenza: lavando il cervello.


La malattia, che porta a un grave calo nella capacità mentale, è il risultato di un'infezione cerebrale. L'infezione può essere causata da una rottura nel sistema di pulizia naturale del cervello, che quindi inizia a raccogliere le proteine in eccesso, portando dopo decenni ad una infezione e in seguito a una malattia degenerativa cerebrale, come la demenza.


Ma i ricercatori dell'Università di Oulu in Finlandia hanno ora sviluppato un mezzo per monitorare la pulsazione dei vasi sanguigni nel cervello. Questo è il modo in cui il cervello purifica se stesso. "Abbiamo esaminato queste pulsazioni su alcuni pazienti con demenza e con lesioni cerebrali traumatiche. Sembrano molto diverse da quelle dei soggetti di controllo", dice Vesa Kiviniemi, il ricercatore principale di neuroradiologia dell'università.


Il gruppo di ricerca ha sviluppato un tipo specifico di risonanza magnetica (MRI), dove il cervello viene fotografato 10 volte al secondo, e con la quale è possibile vedere eventuali interruzioni nel sistema di pulizia. I cambiamenti possono apparire anni prima dei sintomi iniziali di una malattia della memoria e del comportamento e può essere possibile in futuro prevenire le malattie o trattarle prima che insorga un qualsiasi effetto di lunga durata sul cervello.


"Lo sviluppo di prodotti è uno dei nostri principali obiettivi. Dato che non tutti possono avere una risonanza magnetica, è fondamentale sviluppare dei monitor alternativi, sia portatili che indossabili, anche un cuscino che misura la pulsazione del cervello durante la notte", ha detto Kiviniemi. Se nella MRI si scopre un disturbo qualsiasi nel sistema di pulizia, è possibile pulire il cervello con gli ultrasuoni.


Sono stati ottenuti risultati incoraggianti nei test sui topi, ai quali gli scienziati hanno lavato con successo il cervello dall'eccesso di placca, con conseguente miglioramento della memoria nell'animale. "Siamo ancora agli inizi, ma ora che sappiamo che il trattamento è un fatto meccanico, si potrebbero scoprire molte cose. Ora sembra che abbiamo un barlume di speranza", ha detto Kiviniemi.


Il gruppo di ricerca in neuroimaging funzionale della Oulu (ofni) ha ricevuto 1,2 milioni di € di finanziamenti per sviluppare ulteriormente i metodi di scansione del cervello.

 

 

 


Fonte: Leeni Varis in Times of Malta (> English text) - Traduzione di Franco Pellizzari

Copyright: Tutti i diritti di eventuali testi o marchi citati nell'articolo sono riservati ai rispettivi proprietari.

Liberatoria: Questo articolo non propone terapie o diete; per qualsiasi modifica della propria cura o regime alimentare si consiglia di rivolgersi a un medico o dietologo. Il contenuto non dipende da, nè impegna l'Associazione Alzheimer onlus di Riese Pio X. I siti terzi raggiungibili da eventuali links contenuti nell'articolo e/o dagli annunci pubblicitari sono completamente estranei all'Associazione, il loro accesso e uso è a discrezione dell'utente. Liberatoria completa qui.

Nota: L'articolo potrebbe riferire risultati di ricerche mediche, psicologiche, scientifiche o sportive che riflettono lo stato delle conoscenze raggiunte fino alla data della loro pubblicazione.


 

Notizie da non perdere

Fruttosio prodotto nel cervello può essere un meccanismo che guida l'Alzh…

29.09.2020 | Ricerche

Una nuova ricerca rilasciata dalla University of Colorado propone che il morbo di Alzhei...

Immergersi nella natura: gioia, meraviglia ... e salute mentale

10.05.2023 | Esperienze & Opinioni

La primavera è il momento perfetto per indugiare sulle opportunità.

La primavera è un m...

Perché la tua visione può prevedere la demenza 12 anni prima della diagnosi

24.04.2024 | Ricerche

 

Gli occhi possono rivelare molto sulla salute del nostro cervello: in effetti, i p...

Dare un senso alla relazione obesità-demenza

2.08.2022 | Esperienze & Opinioni

Questo articolo farà capire al lettore perché l'obesità a volte può aumentare il rischio...

Identificata nuova forma di Alzheimer ad esordio molto precoce

16.06.2020 | Ricerche

Ricercatori della Mayo Clinic hanno definito una forma di morbo di Alzheimer (MA) che co...

Svolta per l'Alzheimer? Confermato collegamento genetico con i disturbi i…

26.07.2022 | Ricerche

Uno studio eseguito in Australia alla Edith Cowan University (ECU) ha confermato il legame tra Alzhe...

4 Benefici segreti di un minuto di esercizio al giorno

29.12.2020 | Esperienze & Opinioni

Conosci tutti gli effetti positivi dell'esercizio fisico sul tuo corpo e sulla tua mente...

Nuovo metodo di selezione farmaci spiega perché quelli di Alzheimer falliscono…

31.01.2022 | Ricerche

Analizzando i meccanismi di malattia nei neuroni umani, dei ricercatori dell'Università del...

LipiDiDiet trova effetti ampi e duraturi da intervento nutrizionale all'i…

9.11.2020 | Ricerche

Attualmente non esiste una cura nota per la demenza, e le terapie farmacologiche esisten...

Pressione bassa potrebbe essere uno dei colpevoli della demenza

2.10.2019 | Esperienze & Opinioni

Invecchiando, le persone spesso hanno un declino della funzione cerebrale e spesso si pr...

Relazioni personali ricche migliorano il funzionamento del cervello

22.06.2020 | Ricerche

Come interagiscono gli individui, come si percepiscono uno con l'altro, e i pensieri e i...

Acetil-L-carnitina può aiutare la memoria, anche insieme a Vinpocetina e Huper…

27.03.2020 | Esperienze & Opinioni

Demenza grave, neuropatie (nervi dolorosi), disturbi dell'umore, deficit di attenzione e...

I ricordi potrebbero essere conservati nelle membrane dei tuoi neuroni

18.05.2023 | Ricerche

Il cervello è responsabile del controllo della maggior parte delle attività del corpo; l...

Scoperta inaspettata: proteine infiammatorie possono rallentare il declino cog…

5.07.2021 | Ricerche

Finora la ricerca aveva collegato l'infiammazione al morbo di Alzheimer (MA), però scien...

Studio rafforza il legame tra vaccino contro l'herpes zoster e minore ris…

10.04.2025 | Ricerche

La nuova analisi di un programma di vaccinazione in Galles ha scoperto che il vaccino contro l'he...

'Ingorgo' di proteine nei neuroni legato alla neurodegenerazione

12.09.2022 | Ricerche

Un nuovo studio condotto da ricercatori dell'EPFL rivela che un complesso proteico malfunzionante pu...

Meccanismo neuroprotettivo alterato dai geni di rischio dell'Alzheimer

11.01.2022 | Ricerche

Il cervello ha un meccanismo naturale di protezione contro il morbo di Alzheimer (MA), e...

3 modi per trasformare l'auto-critica in auto-compassione

14.08.2018 | Esperienze & Opinioni

Hai mai sentito una vocina parlare nella tua testa, riempiendoti di insicurezza? Forse l...

Il Protocollo Bredesen: si può invertire la perdita di memoria dell'Alzhe…

16.06.2016 | Annunci & info

I risultati della risonanza magnetica quantitativa e i test neuropsicologici hanno dimostrato dei...

Studio rivela dove vengono memorizzati i frammenti di memoria

22.07.2022 | Ricerche

Un momento indimenticabile in un ristorante può non essere esclusivamente il cibo. Gli o...

Logo AARAssociazione Alzheimer OdV
Via Schiavonesca 13
31039 Riese Pio X° (TV)

Seguici su

 
enfrdeites

We use cookies

Utilizziamo i cookie sul nostro sito Web. Alcuni di essi sono essenziali per il funzionamento del sito, mentre altri ci aiutano a migliorare questo sito e l'esperienza dell'utente (cookie di tracciamento). Puoi decidere tu stesso se consentire o meno i cookie. Ti preghiamo di notare che se li rifiuti, potresti non essere in grado di utilizzare tutte le funzionalità del sito.