Iscriviti alla newsletter



Registrati alla newsletter (giornaliera o settimanale):
Ricevi aggiornamenti sulla malattia, gli eventi e le proposte dell'associazione. Il tuo indirizzo email è usato solo per gestire il servizio, non sarà mai ceduto ad altri.


'Protesi cerebrale' punta a una svolta per chi soffre di perdita di memoria

'Protesi cerebrale' punta a una svolta per chi soffre di perdita di memoriaSchema per la sostituzione di una regione dell'ippocampo con un dispositivo protesico (Fonte: University of Southern California – Biomimetic MicroElectronic Systems)I ricercatori della University of Southern California e del Wake Forest Baptist Medical Center hanno sviluppato una protesi per il cervello progettata per aiutare le persone che soffrono di perdita di memoria.


La protesi, che include una piccola schiera di elettrodi impiantati nel cervello, ha ottenuto buoni risultati nei test di laboratorio su animali ed è attualmente in fase di valutazione in pazienti umani.


Il dispositivo, progettato in origine alla USC e testato alla Wake Forest Baptist, deriva da decenni di ricerca di Ted Berger e si basa su un nuovo algoritmo creato da Dong Song, entrambi della Viterbi School of Engineering della USC.


Lo sviluppo è anche il risultato di una collaborazione più che decennale con Sam Deadwyler e Robert Hampson, del Dipartimento di Fisiologia e Farmacologia della Wake Forest Baptist, che hanno raccolto i dati neurali usati per costruire modelli e algoritmi.

 

Segnali e input sensoriali

Quando il cervello riceve input sensoriali, crea una memoria sotto forma di un segnale elettrico complesso che viaggia su più aree dell'ippocampo, il centro di memoria del cervello. Ad ogni regione, il segnale viene ricodificato fino a raggiungere la regione finale come segnale totalmente diverso, che viene quindi inviato fuori dall'ippocampo per essere conservato a lungo termine.


Se c'è un danno ad una regione che impedisce questa traduzione, allora c'è la possibilità che non si formi il ricordo a lungo termine. Ecco perché un individuo con un danno ippocampale (a causa di Alzheimer, per esempio) può ricordare gli eventi di molto tempo fa (cose che erano già tradotte nella memoria a lungo termine prima dell'insorgenza del danno cerebrale), ma ha difficoltà a formarne di nuovi.


Song e Berger hanno trovato un modo per simulare con precisione questa traduzione della memoria da breve a lungo termine, usando i dati ottenuti da Deadwyler e Hampson, prima su animali, e quindi su esseri umani. La loro protesi è progettata per bypassare una sezione ippocampale danneggiata e fornire alla regione successiva la memoria tradotta correttamente.


Questo avviene nonostante il fatto che attualmente non c'è modo di "leggere" un ricordo guardando solo il suo segnale elettrico. "E' come tradurre dallo spagnolo al francese senza capire nessuna delle due lingue", ha detto Berger.

 

Letture accurate

L'efficacia del modello è stata verificata dai team dell'USC e della Wake Forest Baptist. Con il permesso di pazienti che avevano elettrodi impiantati nel loro ippocampo per trattare crisi croniche, Hampson e Deadwyler leggono i segnali elettrici creati durante la formazione della memoria in due aree dell'ippocampo, e poi inviano le informazioni a Song e Berger che costruiscono il modello.


Il team introduce quindi quei segnali nel modello e legge come i segnali generati dalla prima regione dell'ippocampo sono tradotti in segnali generati dalla seconda regione dell'ippocampo. In centinaia di esperimenti clinici condotti su 9 pazienti, l'algoritmo ha previsto con precisione come i segnali sarebbero stati tradotti con una precisione di circa il 90 per cento.


"La capacità di prevedere i segnali neurali con il modello dell'USC indica che può essere usato per progettare un dispositivo che supporti o sostituisca la funzione di una parte danneggiata del cervello"
, ha detto Hampson.


Nella fase successiva, il team tenterà di inviare il segnale ritradotto nel cervello di un paziente con danni in una delle regioni, per tentare di bypassare i danni e consentire la formazione di una memoria accurata a lungo termine.

 

******
La ricerca, che ha anche il potenziale per aiutare i soldati feriti che soffrono di perdita di memoria, è stata finanziata dalla DARPA e dall'USC.

 

 

 


Fonte: Robert Perkins in University of Southern California (> English text) - Traduzione di Franco Pellizzari.

Copyright: Tutti i diritti di eventuali testi o marchi citati nell'articolo sono riservati ai rispettivi proprietari.

Liberatoria: Questo articolo non propone terapie o diete; per qualsiasi modifica della propria cura o regime alimentare si consiglia di rivolgersi a un medico o dietologo. Il contenuto non dipende da, nè impegna l'Associazione Alzheimer onlus di Riese Pio X. I siti terzi raggiungibili da eventuali links contenuti nell'articolo e/o dagli annunci pubblicitari sono completamente estranei all'Associazione, il loro accesso e uso è a discrezione dell'utente. Liberatoria completa qui.

Nota: L'articolo potrebbe riferire risultati di ricerche mediche, psicologiche, scientifiche o sportive che riflettono lo stato delle conoscenze raggiunte fino alla data della loro pubblicazione.


 

Notizie da non perdere

Il ciclo dell'urea astrocitica nel cervello controlla la lesione della me…

30.06.2022 | Ricerche

Nuove scoperte rivelano che il ciclo dell'urea negli astrociti lega l'accumulo di amiloide-beta e la...

Marito riferisce un miglioramento 'miracoloso' della moglie con Alzh…

28.09.2018 | Annunci & info

Una donna di Waikato (Nuova Zelanda) potrebbe essere la prima persona al mondo a miglior...

Identificazione dei primi segnali dell'Alzheimer

7.03.2022 | Ricerche

Un team multidisciplinare di ricerca, composto da ricercatori del progetto ARAMIS, dell...

Nuovo farmaco previene le placche amiloidi, un segno specifico di Alzheimer

8.03.2021 | Ricerche

Le placche di amiloide sono caratteristiche patologiche del morbo di Alzheimer (MA): son...

Come vivere in modo sicuro con la demenza a casa tua

12.11.2020 | Esperienze & Opinioni

C'è un malinteso comune che la persona con una diagnosi di demenza perde la sua indipend...

Identificata nuova forma di Alzheimer ad esordio molto precoce

16.06.2020 | Ricerche

Ricercatori della Mayo Clinic hanno definito una forma di morbo di Alzheimer (MA) che co...

Svolta per l'Alzheimer? Confermato collegamento genetico con i disturbi i…

26.07.2022 | Ricerche

Uno studio eseguito in Australia alla Edith Cowan University (ECU) ha confermato il legame tra Alzhe...

L'invecchiamento è guidato da geni sbilanciati

21.12.2022 | Ricerche

Il meccanismo appena scoperto è presente in vari tipi di animali, compresi gli esseri umani.

Che speranza hai dopo la diagnosi di Alzheimer?

25.01.2021 | Esperienze & Opinioni

Il morbo di Alzheimer (MA) è una malattia che cambia davvero la vita, non solo per la pe...

Acetil-L-carnitina può aiutare la memoria, anche insieme a Vinpocetina e Huper…

27.03.2020 | Esperienze & Opinioni

Demenza grave, neuropatie (nervi dolorosi), disturbi dell'umore, deficit di attenzione e...

Alzheimer e le sue proteine: bisogna essere in due per ballare il tango

21.04.2016 | Ricerche

Per anni, i neuroscienziati si sono chiesti come fanno le due proteine ​​anomale amiloid...

10 cose da non fare con i malati di Alzheimer

10.12.2015 | Esperienze & Opinioni

Mio padre aveva l'Alzheimer.

Vederlo svanire è stata una delle esperienze più difficili d...

Nuova terapia che distrugge i grovigli di tau si dimostra promettente

30.09.2024 | Ricerche

Degli scienziati hanno sviluppato potenziali terapie che rimuovono selettivamente le proteine ​​t...

Convalidare il sentimento aiuta meglio di criticare o sminuire

30.03.2020 | Ricerche

Sostenere i tuoi amici e la famiglia può aiutarli a superare questi tempi di incertezza...

Chiarito il meccanismo che porta all'Alzheimer e come fermarlo

30.08.2017 | Ricerche

Nel cervello delle persone con Alzheimer ci sono depositi anomali di proteine ​​amiloide-beta e ​...

Scienziati dicono che si possono recuperare i 'ricordi persi' per l…

4.08.2017 | Ricerche

Dei ricordi dimenticati sono stati risvegliati nei topi con Alzheimer, suggerendo che la...

Cibo per pensare: come la dieta influenza il cervello per tutta la vita

7.10.2024 | Esperienze & Opinioni

Una quantità di ricerche mostra che ciò che mangiamo influenza la capacità del corpo di ...

Un nuovo modello per l'Alzheimer: fenotipi di minaccia, stati di difesa e…

23.04.2021 | Esperienze & Opinioni

Che dire se avessimo concettualizzato erroneamente, o almeno in modo incompleto, il morb...

Scoperto il punto esatto del cervello dove nasce l'Alzheimer: non è l…

17.02.2016 | Ricerche

Una regione cruciale ma vulnerabile del cervello sembra essere il primo posto colpito da...

Falsi miti: perché le persone sono così pessimiste sulla vecchiaia?

4.06.2020 | Esperienze & Opinioni

Non smettiamo di giocare perché invecchiamo, ma invecchiamo perché smettiamo di giocare ...

Logo AARAssociazione Alzheimer OdV
Via Schiavonesca 13
31039 Riese Pio X° (TV)

Seguici su

 
enfrdeites

We use cookies

Utilizziamo i cookie sul nostro sito Web. Alcuni di essi sono essenziali per il funzionamento del sito, mentre altri ci aiutano a migliorare questo sito e l'esperienza dell'utente (cookie di tracciamento). Puoi decidere tu stesso se consentire o meno i cookie. Ti preghiamo di notare che se li rifiuti, potresti non essere in grado di utilizzare tutte le funzionalità del sito.